Ricongiungimento Familiare con iscrizione all'AIRE

Ricongiungimento con la moglie sposata in Ucraina
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alandd2001
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Re: Ricongiungimento Familiare con iscrizione all'AIRE

Messaggio da alandd2001 »

Un link per farvi incacchiare un po':
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12 ... zy/176495/


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peterthegreat
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Re: Ricongiungimento Familiare con iscrizione all'AIRE

Messaggio da peterthegreat »

Il problema l' aveva gia' sollevato il Corvo a riguardo degli emolumenti dei diplomatici italiani all' estero.
Meglio non pensarci.
Dove son gli impiccatori degli Eroi che non scordiamo?
Dove son gli infoibatori della nostra gente sola?
Ruggirà per noi il leone, di là raglio di somaro.
Eia, carne del Quarnaro! Eja Eja Alalà
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andbod
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Re: Ricongiungimento Familiare con iscrizione all'AIRE

Messaggio da andbod »

Un aggiornamento telegrafico : pare che il clima al Consolato di Kyiv sia cambiato : dopo qualche anno di relativa disponibilita', pare si sia tornati alle solite: e' cambiato il personale e far rispettare la Legge e i diritti dei cittadini Italiani e Ucraini e' diventa un'impresa.

Mi sono presentato in questi giorni con mia moglie per richiedere un visto turistico per familiare extra-UE che accompagna un cittadino UE e, in barba alla Legge 30/2007, alle direttive Comunitarie e al diritto all'unita' familiare garantito dalla Costituzione, non mi hanno consentito l'accesso e mi hanno rimandato al Visa Application Center.

Visto che andare al Visa Application Center rappresenta costi e tempi maggiori, visto che questo era un caso di documentata urgenza, ho deciso che da oggi dedichero' una piccola parte del mio tempo a cercare giustizia, nella speranza che questo serva a garantire il rispetto dei diritti anche agli altri residenti in Ucraina e iscritti AIRE.

Vi terro' aggiornati sui passi seguiti e su quello che sono riuscito o meno ad ottenere.
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jcaloe
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Re: Ricongiungimento Familiare con iscrizione all'AIRE

Messaggio da jcaloe »

Ciao Andrea,

non voglio innescare polemiche su come i rappresentanti del nostro bel paese trattano solitamente (ci sono anche piacevoli eccezioni, quale il Sig. Carbone, responsabile della sezione commerciale della Ambasciata Italiana a Kiev almeno fino all'anno scorso) i cittadini Italiani, che peraltro pagano i loro lauti stipendi, ma voglio raccontare una mia esperienza, risalente al 2007.

La mia attuale moglie, all'epoca fidanzata, è venuta con me presso l'ambasciata Italiana per richiedere il Visto Shengen turistico per un mese (all'epoca la documentazione si presentava direttamente alla sezione visti dell'Ambasciata), previo appuntamento.

Dopo circa 45 minuti dall'orario dell'appuntamento ho protestato presso il Carabiniere all'ingresso il quale candidamente mi ha fatto notare che io, nonostante fossi cittadino Italiano, non avevo alcun diritto di protestare, in quanto non ero il diretto interessato.

Approfittando di un suo momento di distrazione sono sgaiattolato all'interno con la mia ragazza e mi sono diretto all'ufficio visti e dopo un acceso battibecco siamo riusciti a presentare la documentazione.

Abbiamo ottenuto il visto (il primo Shengen apposto sul suo passaporto) dopo circa 22 giorni. Era il mese di Giugno.

Il mese di Ottobre ho preparato tutta la documentazione per avere un visto "Visitor" per il Canada, per la mia fidanzata Ucraina, allegando anche la fotocopia del mio passaporto canadese e della mia patente della Provincia dell'Ontario e glieli ho spediti a Kiev.

Lei si è recata di buona mattina all'Ambasciata Canadese, che trovasi quasi di fronte a quella Italiana, ha aspettato il suo turno, l'anno fatta entrare previ controlli accurati ma discreti, l'anno introdotta alla presenza di un Visa Officer, il quale ha prelevato la documentazione, le ha fatto una breve interview e le ha detto di aspettare notizie telefoniche.

Hanno chiamato dopo circa due ore riconvocandola alle ore 15 per il ritiro del Visto.

Hanno semplicemente controllato la esattezza formale della documentazione ed hanno chiamato al mio numero di telefonico in Canada, chiedendomi se conoscessi la persona.

La differenza a mio avviso è tra due mentalità e culture: Chi è consapevole di essere al servizio dei cittadini, che gli pagano gli stipendi e chi ritiene i cittadini alla sorta di sudditi o subalterni.

Non è facile cambiare la situazione.
andbod
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Re: Ricongiungimento Familiare con iscrizione all'AIRE

Messaggio da andbod »

Io devo essere sincero e, da 3-4 anni a questa parte, fino a meta' di quest'anno, la mia esperienza con l'Ambasicata Italiana e' stata molto positiva, cosi come quella di diversi amici/conoscenti.

Le cose sono purtroppo cambiate di molto (ed in peggio) negli ultimi 4-5 mesi, periodo in cui parte del personale e' stato sostituito (per la verita' alcune persone che lavoravano in Ambasciata hanno deciso di fare scelte di vita differenti).

Da un lato comprendo le difficolta' dell'Ambasciata e la discrezionalita' nell'emissione dei visti dovuta ad una normativa non sempre chiara e coerente, dall'altro pero' non sopporto il mancato rispetto della Legge, soprattutto quando questa avviene da parte di un pubblico ufficiale. E' 7 anni che ne vedo di tutti i colori in Ucraina ma accettare che lo stesso modus operandi viga anche per un pubblico ufficiale Italiano, sinceramente non lo ammetto.

Negli ultimi giorni mi sono arrivate diverse segnalazioni di amici Ucraini a cui e' stato negato un visto Italiano: parlo di persone che guadagnano ufficialmente migliaia di Euro al mese (in Ucraina), che hanno decine di visti Schengen negli ultimi 5-10 anni, visti USA, inglesi, che viaggiano nel mondo decine di volte l'anno, che hanno diverse proprieta' mobili e immobili, che hanno presentato la stessa documentazione nel corso degli ultimi anni.

Questo significa non solo per l'Ucraina, ma anche per l'Italia perdere grandi opportunita' economiche e d'affari ma se un visto per motiviti d'affari o di turismo puo' essere negato per la discrezionalita' della Legge, questo non puo' dirsi per il visto per un parente stretto di un cittadino italiano o UE. Questo non solo e' un diritto di Legge, ma e' un diritto Costituzionale, talmente forte da prevedere anche la possibilita' di arrivare alla frontiera Italiana senza visto.

Intendiamoci questo diritto e' stato garantito in maniera impeccabile fino a pochi mesi fa, ora pare che l'indirizzo sia cambiato e questo e' un fatto molto grave che non puo' e non deve passare impunito.

Devo anche ammettere che ho sbagliato (partendo dalla constatazione della gentilizza e disponibilita' che ho sempre riscontrato in Ambasciata) a fare le cose in maniera non formale, ora pero' seguiro' la via ufficiale con documenti e atti riproducibili.
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Re: Ricongiungimento Familiare con iscrizione all'AIRE

Messaggio da gabrielcik17 »

Ho chiesto anche io informazioni circa l'appuntamento all'Ambasciata Italiana circa il visto per coniuge residente AIRE...

Risposta via email:
Devo richiedere l'appuntamento, solo tramite email. (non mi hanno detto di rivolgermi al VAC).
Magari e' una nuova versione...

Qualcuno di voi ha gia' scritto alla Farnesina?
So che quando rispondono lo fanno tramite email certificata (non come l'ambasciata) quindi mi immagino che la loro risposta assuma un valore legale.

Per quanto attiene i documenti per il visto "Aire", noi andiamo con questi:

- Passaporti
- 4 foto tessere
- Lettera d'invito (dato che l'appartamento in Italia e' di mia mamma)
- Certificato di Matrimonio italiano rilasciato dal Comune
- Mio certificato di residenza (aire?)
- Assicurazione per mia moglie (potete dirmi dove si fa?)

Compiliamo il modulo Shenghen sul posto.
E Basta, redditi miei e di mia moglie sono esclusi dai documenti richiesti!

Costo del visto: Dovrebbe essere gratuito...

Del VAC non mi fido, tutte le volte che abbiamo richiesto informazioni, ci hanno sempre dato risposte sbagliate, per loro (almeno fino a qualche anno fa) non esiste distinzione tra citt. straniero e citt. straniero coniugato con Italiano. Per tutti volevano gli stessi documenti.

Il rifiuto (improbabile) deve anche in questo caso essere motivato (come per il ricongiungimento), giusto?

Grazie e Auguri!

P.s.
Il coniuge straniero di citt. Italiano ha uno status particolare e non puo' essere trattato come un qualsiasi altro cittadino straniero.
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Re: Ricongiungimento Familiare con iscrizione all'AIRE

Messaggio da andbod »

Il problema del richiedere appuntamento e' che lo stesso viene dato a diversi giorni di distanza, cosa assolutamente contraria alla normativa, sia Comunitaria che Italiana vigente. Per questo il funzionario dell'Ambasciata ha consigliato il VAC : l'appuntamento in questo caso e' il giorno stesso.

Per iniziare, in data odierna, ho fatto scrivere da un avvocato specializzato in diritto di immigrazione e legislazione Europea a : Ambasciatore d'Italia a Kyiv, Consolato Italiano a Kyiv (tramite posta certificata), Segretario particolare del Ministro degli Esteri, Segretario particolare del Ministro degli Interni, SOLVIT, Corte dei Conti (per via dei costi aggiuntivi a carico del cittadino Italiano), al Segretario generale della Comunita' Europea e fatto un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, competente per territorio.

Oggi ho anche avvisato della volonta' d'accesso al Consolto per la giornata di domani e, nel caso in cui mi venga negato, provvedero' a richiedere l'identificazione del Funzionario responsabile e a sporgere denuncia in loco (siamo comunque in territorio Italiano).

Per i documenti da presentare (in teoria, visto che il Consolato ha ripreso l'abitudine di non rispondere) sono :
- Passaporti
- 2 foto tessera
- Lettera d'invito del coniuge (non va dimostrato l'alloggio o altro)
- Certificato di Matrimonio rilasciato dal Comune Italiano o Certificato di Matrimonio Legalizzato, anche non ancora stato trascritto, stante la sentenza di Cass. 1739/1999 cit.; Cass. civ., sez. I, 13/04/2001, n. 5537, in Riv. dir. internaz. priv. e proc., 2002, 149
- Assicurazione medica (si puo' fare presso quasi tutte le compagnie assicurative Ucraine, volendo puo' coprire anche solo il primo viaggio)
- Modulo di richiesta visto

Il visto e' gratuito e DOVREBBE essere rilasciato con priorita' rispetto a tutti gli altri visti. Dico dovrebbe perche', almeno per le vie brevi, il Consolato di Kyiv ha ripreso la pessima abitudine di non riconoscere il DL 30/2007 che invece recita chiaramente agli artt. 2 comma 1) lettera b) ("il CONIUGE"), 3 comma 1 ("nonche' ai suoi familiari ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera b), che ACCOMPAGNINO o raggiungano il cittadino medesimo"), 5 comma 3 ("i visti di cui al comma 2 sono rilasciati gratuitamente e con PRIORITA' rispetto alle altre richieste").

Per il Consolato questo DL si applica solo al ricongiungimento mentre la distinzione tra ACCOMPAGNAMENTO e RAGGIUNGIMENTO/RICONGIUNGIMENTO e' indicata chiaramente dal Legislatore, oltre ad essere stata confermata in almeno 6 occasioni, nel corso degli ultimi 2 anni dall'On. ex-Ministro Frattini a seguito di interpellanza parlamentare.

I visti per i parenti dei cittadini UE sono rifiutabili solo ed esclusivamente per motivati rischi legati all'ordine pubblico o alla sicurezza dello Stato. In questo senso la Cassazione ha precisato che anche una condanna passata in giudicato non rappresenta un rischio per l'ordine pubblico o la sicurezza ma deve esistere una minaccia attuale e documentata.

Inoltre ci sono diverse cose che il Consolato Italiano a Kyiv "dimentica", ossia che il la coesione familiare e' un diritto costituzionale e soggettivo garantito dalla Costituzione ex artt. 2, 29 e 30. In presenza di una prenotazione congiunta dei familiari il Consolato non puo' opporre motivi all'immediato rilascio del visto, cosi come anche chiarito in maniera esplicita nella Legge 89 del 23-06-2011. L'unico "ritardo" che il Consolato potrebbe addurre e' la necessita' di ottenere l'autorizzazione della stampa del visto da parte della Farnesina, che richiede 2 giorni. Basta mandare in anticipo via posta certificata i documenti d'identita' per evitare anche questa lungaggine e richiedere che il Consolato emetta immediatamente il visto.

Qualora non emettano immediatamente il visto (dovrebbero motivare l'impossibilita' in forma scritta, altrimenti compiono un'omissione di atti d'ufficio ai sensi all’art. 328 del codice penale, cosi come modificato dall’art. 16 della legge 16 aprile 1990, n. 86) ci si puo' avvalere delle possibilita' offerte dalla normativa UE vigente e dalla Circolare del Ministero dell'Interno n. 5188 del 29 giugno 2011.

In particolare il sito della Comunita' Europea : http://ec.europa.eu/youreurope/citizens ... dex_it.htm, recita "Tuttavia, nel caso in cui i tuoi familiari giungano alla frontiera privi del visto d'ingresso richiesto, le autorità dovrebbero offrire loro l'opportunità di dimostrare in qualsiasi modo il vostro legame di parentela. Se sono in grado di farlo, il visto d'ingresso sarà concesso immediatamente.", mentre la Circolare del Ministero dell'Interno n. 5188 del 29 giugno 2011 "Tra o requisiti per l’ingresso ed il soggiorno del familiare straniero del cittadino dell’Unione non è più richiesto il possesso del visto".

Questo e' un diritto difficile da far valere ma mi sto muovendo anche su questo fronte e devo dire che ho trovato incredibile disponibilita' sia da parte dal responsabile di turno della polizia di frontiera dello scalo di Malpensa sia dalla Responsabilita' di Alitalia a Kyiv. Ora sto cercando di far produrre la documentazione ufficiale necessaria al fine di garantire l'imbarco anche senza visto d'ingresso, nel caso in cui il Consolato persegua nella sua politica di rifiuto del riconoscimento delle disposizioni di Legge e dei diritti Costituzionali.
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uvdonbairo
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Re: Ricongiungimento Familiare con iscrizione all'AIRE

Messaggio da uvdonbairo »

Andbod hai tutto l'appoggio del forum anche se era scontato.

Forse sarà necessario far partire qualche posta certificata ^_°
gabrielcik17
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Re: Ricongiungimento Familiare con iscrizione all'AIRE

Messaggio da gabrielcik17 »

Bravo, stai facendo un buon lavoro!

Quanto a noi, ho scritto all'ambasciata per prendere appuntamento... non abitiamo a Kiev e quindi non posso rischiare il viaggio a vuoto.
Comunque bisogna scrivere al ministero e chiedere lumi. E anche al Solvit... Comunque e' una cosa tipica italiana... Anche in questura, dove si dovrebbe accedere senza appuntamento, a volte lo richiedono... Credo sia dovuto a carenza di personale.

Secondo voi se faccio richiesta di visto a febbraio e metto il primo ingresso a giugno, mi trovano a dire che e' troppo presto (per richiedere il visto)? In teoria potrei mettere una qualsiasi data di primo ingresso, anche se poi entriamo dopo (in shenghen) questo non dovrebbe essere un problema.

Il visto dovrebbe, spero, comunque essere valido almeno 1 anno ed essere multi ingresso.

La lettera d'invito, chi la deve fare? Io per mia moglie? Ma se non ho piu' la residenza in Italia come faccio a farla?
Ricordo che per il ricongiungimento ho dovuto dichiarare la mia residenza.
andbod
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Re: Ricongiungimento Familiare con iscrizione all'AIRE

Messaggio da andbod »

Ringrazio tutti per la solidarieta' ricevuta e spero che quello che sto facendo possa essere d'aiuto anche ad altri, cosi come sono stato spesso d'aiuto ad amici Ucraini in situazioni simili.

Tutte le comunicazione le ho fatte sia via posta certificata che raccomandata. Ci vorra' un po' per ricevere risposta ma credo sia anche una battaglia di civilita'.

Per le date della richiesta del visto la norma vorrebbe che fossero non prima di 90 giorni dal momento dell'ingresso previsto in Italia ma per il visto per familiare UE non dovrebbe esserci grande differenza.

Fino a poco tempo fa il visto rilasciato per familiare UE era un visto annuale C1 o biennale C2 e multi ingresso, ora sinceramente non so quali siano i nuovi orientamenti del Consolato, spero di potervi dare qualche informazione in piu' domani.

La lettera d'invito la devi fare tu per tua moglie e, in quanto iscritto AIRE, dovresti richiedere un visto di tipo turistico per accompagnamento di familiare UE, cosi come previsto dall'art.2 del DL 30/2007.
andbod
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Re: Ricongiungimento Familiare con iscrizione all'AIRE

Messaggio da andbod »

Devo dire che, partito con spirito bellicoso, mi sono arreso subito di fronte all'incredibile gentilezza che ho trovato in Consolato.

Tranne un minimo di discussione con il Carabiniere a cui ho ricordato il DL 30/2007 che mi permetteva di presentare i documenti senza attesa, sono stato ricevuto dal Responsabile dell'Ufficio Visti che ringrazio pubblicamente per l'estrema disponibilita'.

Domanda presentata alle ore 12:30 e passaporto da ritirare alle ore 16:30.

Un'esperienza completamente diversa rispetto a quanto udito per telefono e l'ultima volta che mi sono presentato. Non so dirvi se sia l'effetto delle comunicazioni/diffide preventive o semplicemente se, quando si riesce a parlare con la persona giusta, le cose cambiano.

Una volta tanto un lieto fine! Grazie ancora a tutti per il supporto morale di questi giorni.
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Re: Ricongiungimento Familiare con iscrizione all'AIRE

Messaggio da gabrielcik17 »

Ciao,
Meglio cosi'! Devo dire che lo stesso accade in molti uffici sia italiani che ucraini, ci sono persone che si sono trovate benissimo e altre che hanno avuto problemi... credo dipenda molto dalla persona con cui si parla.

Che visto ti hanno dato? Per quanto attiene i documenti richiesti, tutto come sempre?

Grazie e Auguri!
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Re: Ricongiungimento Familiare con iscrizione all'AIRE

Messaggio da uvdonbairo »

Mio umile pensiero: credo dipenda dal sorriso, dalla voglia di stare bene, dalla convinzione che il bicchiere è mezzo pieno, dalla simpatia, dalla gentilezza e altre quattro o cinque cosette di pari livello.

Buon Natale amici :D
andbod
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Re: Ricongiungimento Familiare con iscrizione all'AIRE

Messaggio da andbod »

A mia moglie hanno concesso un visto C1 (valido 1 anno). Se ci fosse stato piu' tempo a disposizione mi hanno assicurato che le avrebbero dato anche un biennale (C2) a 5 anni (C5), sara' per la prossima volta.

I documenti da presentare sono veramente pochi :
1) 2 fototessera
2) la lettera d'invito del coniuge (l'indirizzo in Italia non e' fondamentale, potete mettere quello di un parente o di un hotel dove soggiornerete) stampata avanti e retro e firmata
3) copia della prima pagina del passaporto del coniuge con la firma (se la firma e' in un'altra pagina copiare anche quella)
4) copia del passaporto (le prime due pagine) internazionale del richiedente
5) copia del passaporto nazionale del richiedente
6) domanda di visto con indicazione di visto per turismo
7) assicurazione medica che copra almeno il primo viaggio (ad ogni viaggio e' obbligatoria, meglio farla direttamente annuale)
8 ) certificato di matrimonio legalizzato e tradotto da traduttore accreditato (la prima volta, poi dovrete richiederlo al Comune di provenienza AIRE)

Nel mio caso hanno anche richiesto la prenotazione aerea, non e' fondamentale ma cosi cercano di fare avere il visto in tempo per la partenza.

Condivido assolutamente il pensiero di Alibrando, alla fine quando si parla al telefono o ad un vetro difficilmente si riesce ad ottenere qualcosa, ma quando si riesce a parlare con una persona in carne ed ossa, con gentilezza e disponibilita' si ottiene tutto.

Al ritiro del visto mi sono intrattenuto per qualche minuto con il responsabile dell'Ufficio il quale mi ha chiarito l'oggetto di alcune delle problematiche a cui sta andando incontro l'Ufficio Visti in questo periodo e il motivo per cui, se non in casi eccezionali, non rilasciano immediatamente il visto ai parenti di familiari UE. Inoltre ho avuto l'occasione di poter fare qualche domanda che spero possa essere utile per tutti.

Partiamo dai problemi : hanno carenza di personale in quanto c'e' stato, nell'ultimo periodo, un incremento notevole di domande, parallelamente hoanno ricevuto precise istruzioni da parte del Ministero degli Esteri che ora richiede di controllare molto minuziosamente tutti i documenti cosa che in passato, almeno per chi aveva gia' molti visti sul passaporto (come nel caso di mia moglie) non avveniva. Non e' tanto una volonta' precisa del personale che lavora in Consolato ma sono le istruzioni che ricevono.

Per esempio ora controllano (sia per visti di invito che affari) che la firma di chi invita sia in originale (a volte si mandano copie scannerizzate e non vanno bene) e che sia perfettamente identica a quella del passaporto.

Oltre a questo controllano (esclusi i visti per familiari UE) la condizione economico-personale del richiedente : piu' facile ottenere un visto se si ha un lavoro da almeno un anno con la lettera di conferma delle ferie dell'azienda per cui si lavora, una casa o un deposito bancario o se si lasciano marito o figli in Ucraina per il periodo di validita' del visto.

Mi ha anche chiarito il fatto che, se ad una persona viene rifiutato il visto, puo' richiedere, anche il giorno dopo, un visto nuovo. Spesso (io compreso) si crede che quando si riceve un rifiuto sia meglio aspettare mesi, invece si puo' ripresentare subito la domanda, avendo cura di corredarla della documentazione mancante/insufficiente.

Mi ha anche fatto degli esempi pratici : se viene rifiutato un visto per motivi d'affari per mancanza di documentazione, si puo' fare inviare una PEC (stampandola con tanto di ricevuta d'invio) da parte dell'azienda invitante, le copie dei bonifici fatti e ricevuti dall'Italia, una seconda lettera, oltre all'invito, firmata dal Legale Rappresentante dell'invitante in cui si spiegano in modo molto piu' dettagliato i motivi dell'invito.

Solitamente in caso di dubbi l'Ambasciata chiama direttamente l'invitante in Italia per avere conferma ma, in periodi di carichi di lavoro elevati, come Natale, Pasqua, l'estate, non hanno il tempo materiale di farlo e quindi rifiutano il visto d'ingresso chiedendo ulteriore documentazione.

Mi ha anche chiarito la posizione del Ministero degli Affari esteri sull'ingresso in Italia senza visto : per il Ministero degli Esteri non e' possibile partire per l'Italia senza visto. Il Ministero degli Interni ha effettivamente emanato la circolare da me indicata, ma successivamente pare che ne abbia emessa una seconda in cui spiegava che l'esenzione del requisito del visto era intesa solo per quei casi di motivata urgenza e solo per l'eventuale richiesta di un permesso di soggiorno.

Ho fatto notare che in realta' il responsabile di turno sia della polizia di froniera di Bergamo che di quella di Malpena non solo hanno dato un parere differente ma hanno anche dato la disponibilita' ad autorizzare l'Alitalia a imbarcare il passeggero e la risposta e' stata che il Ministero degli Esteri e degli Interni non la pensano sempre allo stesso modo e che la UE la pensa in maniera ancora differente. Loro in quanto dipendenti dal Ministero degli Esteri non possono fare altro che seguire le disposizioni ufficiali e, fino a quando non cambiera' l'indirizzo di detto Ministero non possono farci nulla. Peraltro mi ha fatto notare che sarebbero ben felici di una novita' in questo senso perche' la maggior parte dei visti emessi sono per parenti di cittadini Italiani e quindi si troverebbero con molto meno lavoro.

Un altro possibile problema e' che molti Stati (e l'Ucraina e' uno di questi, me lo ha fatto anche notare sul passaporto) non permettono l'uscita dei propri cittadini senza un visto d'uscita e per l'Ucraina lo spazio Schengen e', esclusi i passaporti diplomatici, uno spazio che richiede visto d'ingresso. Quindi le stesse guardie di frontiera Ucraina potrebbero non permettere di imbarcarsi.

Come promesso pero' andro' fino in fondo per cercare di chiarire quella che e' la normativa che dovrebbe essere applicata nel caso di parenti di cittadini UE residenti AIRE.

Una prima risposta mi e' arrivata da parte del Ministro degi Esteri il quale ha confermato il diritto all'accesso diretto al Consolato per tutti i familiari che accompagnano o ricongiungono un cittadino UE e promesso di inviarmi, nei prossimi giorni, un resocono normativo per chiarire la situazione sull'obbligo del visto di ingresso.

Appena avro' novita' vi informero'
Sicomoro
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Re: Ricongiungimento Familiare con iscrizione all'AIRE

Messaggio da Sicomoro »

Sono contento della tua esperienza positiva, e che tutto sia andato per il meglio, anche se potrà sembrare polemico, io comunque esprimo il mio pensiero, visto che ho avuto a che fare personalmente con il Responsabile dei Visti al consolato, e il suo atteggiamento è stato molto discutibile (per usare un eufemismo), tieni presente che questa gente prende fior di quattrini quando è in missione all'estero, per andarci fanno a gara.

Premesso questo, quando vendono persone decise che conoscono i loro diritti e li fanno valere per vie legali , rischiano qualche cazziatone ma soprattutto di essere sostituiti o non essere riconfermati per altre sedi sempre all'estero, per loro questo significa perdere un sacco di quattrini.

Quindi quando vedono la mal parata, hanno tutto l'interesse a mettere tutto a tacere.

Potenza del dio denaro =D>
poka poka :) :)

p.s. non sono andato nel dettaglio relativamente alla mia esperienza, non per essere generico e dare una valutazione negativa di quella persona, in modo gratuito, solo che la storia è lunga e avrei dovuto aprire un altro post.
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