Post-matrimonio in Italia: caso particolare

Ricongiungimento con la moglie sposata in Ucraina
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Cluster
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Post-matrimonio in Italia: caso particolare

Messaggio da Cluster »

Ciao a tutti, chiedo scusa se per caso questa particolare situazione è già stata dibattuta ma ho letto gran parte del forum e non ho trovato la risposta che cerco.

A breve la mia fidanzata verrà in Italia (con visto schengen polacco) perchè desideriamo sposarci. Tutta la documentazione è stata prodotta, quindi se tutto va per il verso giusto a Maggio dovremmo essere marito e moglie.
Ora, il problema sorge per il dopo-matrimonio. La questione è che lei è in dolce attesa, e a Maggio sarà già a metà percorso. Informandomi su internet e tramite una consulente di un'agenzia, mi è stato spiegato che la procedura migliore sarebbe quella di far tornare lei in UA, quindi richiedere il visto per ricongiungimento familiare in ambasciata a Kiev, con il quale avrebbe diritto a PDS di lunga durata (5 anni). Mi è stato spiegato che in questa maniera avrebbe pieno diritto all'assistenza quale neo-mamma (assegni maternità, etc).
Al contrario, andando direttamente in questura dopo il matrimonio, dimostrando il legame di parentela le verrebbe rilasciato un PDS di 2 anni (successivamente si può richiedere da 5 anni) che non le darebbe diritto agli assegni di maternità, oltre che dare il via ad una procedura di verifica dell'effettiva convivenza. Non che sia un problema, più un fastidio.

La mia doomanda è: queste informazioni sono esatte? Per il PDS di lunga durata bisogna per forza passare dal visto per ricongiungimento familiare (vorrei evitarle questi viaggi, vista la sua condizione)? Ed è vero che solo questo da diritto ai sostegni per maternità?
Vi ringrazio :)


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Luca
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Re: Post-matrimonio in Italia: caso particolare

Messaggio da Luca »

Ciao Cluster cercherò di rispondere ai tuoi quesiti sottolineando, comunque, che le problematiche da te sollevate sono state tutte diffusamente trattate in altre discussioni che ti invito a leggere.

Il primo problema è relativo al visto chiesto allo Stato polacco ed utilizzato per entrare in Italia.
E' stato ripetuto un'infinità di volte che questa procedura è illegale, nel senso che se si richiede un visto ad uno dei Paesi Schengen c'è poi l'obblgo di trascorrere nel Paese concedente la maggior parte del tempo.

Si tratta, dunque, di una pratica illecita che di fatto equiparerebbe la condizione della tua compagna, in Italia, a quella di un soggiornante sine titulo (un clandestino).
Ciò detto, da un punto di vista strettamente giuridico questa situazione non ti impedirebbe comunque di contrarre matrimonio in Italia.

Come noto, infatti, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 94 del 15 luglio 2009 è stata dichiarata l'illegittimità dell'art. 115 del codice civile nella parte in cui obbligava lo straniero che desiderava contrarre matrimonio nel territorio della Repubblica a dimostrare il possesso di un valido titolo di soggiorno (visto o pds).

A seguito del matrimonio tua moglie non sarebbe espellibile ai sensi dell'art. 19 comma 2 lett. c) del T.U. sull'immigrazione.
In realtà una volta entrata in Italia non sarebbe comunque espellibile, in quanto in stato di gravidanza ai sensi della lett. d) del su citato articolo.
Quanto alla questione del pds di due anni il rilascio di un titolo del genere non avrebbe alcun fondamento giuridico (a meno di forzature).

E' stato più volte sottolineato in questo forum che il coniuge del cittadino italiano ai sensi del D.lgs. 30/2007 può richiedere solo la carta di soggiorno di durata quinquennale, che gli deve essere concessa ove non si riscontrino le situazioni ostative previste dalla stessa legge.

Spero di essere stato chiaro, ma voglio nuovamente evidenziare un aspetto.
L'ingresso in Italia della tua attuale compagna nel modo da te indicato è contrario alle norme italiane.
Il mio consiglio è quello di rispettare le regole, che ti impongono chiedere il visto allo stato italiano se la tua compagna intende soggiornare in Italia e subito dopo il matrimonio domandare la carta di soggiorno.
Esiste poi la possibilità di contrarre il matrimonio in Ucraina e chiederne il riconoscimento allo Stato Italiano.
Successivamente chiedere il visto per famigliare al seguito o per ricongiungimento famigliare ed una volta in Italia domandare la carta di soggiorno.
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Re: Post-matrimonio in Italia: caso particolare

Messaggio da Cluster »

ti ringrazio molto per la spiegazione, mi scuso di nuovo riguardo all'apertura di un nuovo tread riguardo a questioni già dibattute, ma l'eccesso di informazioni (da fonti anche esterne) mi ha evidentemente confuso.
Questo dello shengen non lo sapevo, ho già chiesto informazioni sia in questura che in comune ma non hanno sollevato alcun problema...
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Re: Post-matrimonio in Italia: caso particolare

Messaggio da dreamcatcher »

Riguardo il discorso visto Shengen, immagino che nessuno abbia sollevato problemi in quanto l'irregolarità giustamente sottolineata da Luca forse non è ancora stata commessa.
Mi spiego.

supponiamo che il visto polacco abbia durata di 1 mese. Di questo mese, 16 giorni devono essere spesi in Polonia, senza se e senza ma.
Tuttavia, grazie agli accordi tra Paesi Shengen, nessuno può impedire a chi è in possesso di un visto di muoversi tra un Paese e l'altro.

Se la tua futura moglie arriva in Italia dopo essere ovviamente entrata nell'area Shengen e fino al momento del matrimonio (che poi le dà il titolo per restarvi) non ha trascorso qui la maggior parte del tempo a disposizione sul visto, non credo commetta irregolarità alcuna.
Spero di non sbagliarmi.

sarebbe interessante invece, ricollegandosi al discorso maternità=non espulsione, sapere se la ragazza avesse qualche titolo per venire direttamente in Italia (es. per gravidanza) richiedendone un visto in quanto il padre del nascituro è cittadino italiano. Mi viene in mente ad esempio il diritto per il padre di usufruire di congedi dal alvoro ecc ecc. Però questa è solo una mia curiosità, non ho mai letto nulla che mi possa far credere che sia possibile.
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Re: Post-matrimonio in Italia: caso particolare

Messaggio da Luca »

Ciao Dreamcatcher, rispondo subito alla tua curiosità.
Non ha alcun diritto fino alla nascita del bambino, che, in quanto figlio di italiano è cittadino del nostro Paese (ius sanguinis).

Successivamente alla nascita, una volta fatta ottenere la cittadinanza italiana al bimbo, la madre potrà ottenere un visto per famigliare al seguito o ricongiungimento.
Avvenendo il ricongiungimento con un cittadino italiano, una volta in Italia la madre dovrà richiedere la carta di soggiorno.
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Re: Post-matrimonio in Italia: caso particolare

Messaggio da uvdonbairo »

Sposatevi in Ucraina, in 4 giorni fai tutto, salvo 1 settimana in più per i documenti, non hai nessun problema e il bimbo nascerà in Italia
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Re: Post-matrimonio in Italia: caso particolare

Messaggio da Cluster »

uvdonbairo ha scritto:Sposatevi in Ucraina, in 4 giorni fai tutto, salvo 1 settimana in più per i documenti, non hai nessun problema e il bimbo nascerà in Italia
Ci avevo pensato, ma considerata la distanza tra Kiev e Kryvoj Rog, le tempistiche indicate nel post "guida al matrimonio in Ucraina", il fatto che lei non abbia la possibilità di ospitarmi, verrebbe a costare un patrimonio... A questo punto tenterei la strada del visto turistico per italia, su mio invito e con fidejussione, solo sono preoccupato per la probabilità di diniego, che a quanto leggo in giro non è remota, anzi. E per i biglietti aerei, che andrebbero buttati in quel caso...
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Re: Post-matrimonio in Italia: caso particolare

Messaggio da domedo79 »

Luca ha scritto:Il primo problema è relativo al visto chiesto allo Stato polacco ed utilizzato per entrare in Italia.E' stato ripetuto un'infinità di volte che questa procedura è illegale, nel senso che se si richiede un visto ad uno dei Paesi Schengen c'è poi l'obblgo di trascorrere nel Paese concedente la maggior parte del tempo.
Sembra che questa procedura vada molto di moda ultimamente ho personalmente conosciuto di recente dei parenti di amici Ucraini arrivati in Italia propio grazie al visto polacco incollato sul passaporto non passandoci neanche dalla Polonia dicendo che non e' stato difficile ottenere il visto,usando il metodo "Ucraino"in parole povere pagando qualcosa a qualcuno ....ma ....
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Re: Post-matrimonio in Italia: caso particolare

Messaggio da Robbby »

Cluster... un consiglio da amico: tenta il visto turistico; se non te lo danno, sposati, vivi tranquillo e dopo la nascita del bambino come madre di cittadino italiano le daranno CDS d'ufficio!!!
Io avrei fatto così... se stai appresso alla legge diventi matto!!!
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Re: Post-matrimonio in Italia: caso particolare

Messaggio da Luca »

domedo79 ha scritto:Sembra che questa procedura vada molto di moda ultimamente ho personalmente conosciuto di recente dei parenti di amici Ucraini arrivati in Italia propio grazie al visto polacco incollato sul passaporto non passandoci neanche dalla Polonia dicendo che non e' stato difficile ottenere il visto,usando il metodo "Ucraino"in parole povere pagando qualcosa a qualcuno ....ma ....
Questa è una pocedura illegale, non c'è niente da aggiungere ed il fatto che sia praticata non toglie e non aggiunge nulla alla sua illegalità.
Noi sul forum ovviamente diamo solamente indicazioni che siano rispettose delle norme in vigore.

Quanto al problema di Cluster, come spiegato, c'è un ventaglio di ipotesi tutte astrattamente praticabili.
Quella del visto turistico è una soluzione legittima, ma è certamente la più rischiosa dato che esiste la possibilità di un diniego.
Tutte le altre scelte sono, invece, legali e "senza rischi".
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Re: Post-matrimonio in Italia: caso particolare

Messaggio da Cluster »

infatti lei è gia venuta una volta in italia per una 15ina di giorni con visto polacco. ci siamo fatti 2 giorni a Cracovia (bellissima città) e poi via a Roma. Non pensavo proprio fosse illegale.
Comunque credo percorrerò la strada del visto turistico, visto anche che il centro VMS ha aperto in varie zone oltre a Kiev, forse potrebbe appoggiarsi a Lviv dai parenti e fare richiesta li.
anche se vado un momento fuori tema, dalle vostre esperienze e dalla vostra attività su questo forum, a occhio e croce quante sono le probabilità che le concedano il visto, con tutta la documentazione richiesta?
C'è qualche accorgimento che potrebbe aumentare le chance?
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Re: Post-matrimonio in Italia: caso particolare

Messaggio da marcovr »

Cluster ha scritto:infatti lei è gia venuta una volta in italia per una 15ina di giorni con visto polacco. ci siamo fatti 2 giorni a Cracovia (bellissima città) e poi via a Roma. Non pensavo proprio fosse illegale.
Comunque credo percorrerò la strada del visto turistico, visto anche che il centro VMS ha aperto in varie zone oltre a Kiev, forse potrebbe appoggiarsi a Lviv dai parenti e fare richiesta li.
anche se vado un momento fuori tema, dalle vostre esperienze e dalla vostra attività su questo forum, a occhio e croce quante sono le probabilità che le concedano il visto, con tutta la documentazione richiesta?
C'è qualche accorgimento che potrebbe aumentare le chance?
Ci sono tantissimi post, http://www.ucrainaviaggi.com/forum/ingr ... 30-15.html dove ci sono scritti tutti i documenti necessari, segui quelli e vedrai che andrà tutto bene!! La cosa più importante è il lavoro che dimostri che ha possibilità economiche e magari la casa di proprietà!!
Ciao e buona fortuna!!
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Re: Post-matrimonio in Italia: caso particolare

Messaggio da domedo79 »

Luca ha scritto:Questa è una pocedura illegale, non c'è niente da aggiungere ed il fatto che sia praticata non toglie e non aggiunge nulla alla sua illegalità.Noi sul forum ovviamente diamo solamente indicazioni che siano rispettose delle norme in vigore.
Propio io non voglio passare per chi professa l' illegalita me ne guardo bene e me ne dissocio nella maniera piu' assoluta !!

la mia era una riflessione ! le normative, leggi ,articoli, sono chiari !ma qualcosa da qualche parte cominqua a fare troppa acqua!

E' diventato troppo facile arrivare qui col visto polacco e soggiornarci per tutta la sua durata !!
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Re: Post-matrimonio in Italia: caso particolare

Messaggio da Cluster »

marcovr ha scritto: La cosa più importante è il lavoro che dimostri che ha possibilità economiche e magari la casa di proprietà!!
Ciao e buona fortuna!!
Ottimo. Lei è studentessa, quindi non lavora. E la casa ovviamente non è di sua proprietà, al massimo dei genitori... Uff... Per dimostrare che ha i mezzi potrei farle la fidejussione, ma questo fa storcere il naso all'ambasciata?
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Re: Post-matrimonio in Italia: caso particolare

Messaggio da marcovr »

Cluster ha scritto:
marcovr ha scritto: La cosa più importante è il lavoro che dimostri che ha possibilità economiche e magari la casa di proprietà!!
Ciao e buona fortuna!!
Ottimo. Lei è studentessa, quindi non lavora. E la casa ovviamente non è di sua proprietà, al massimo dei genitori... Uff... Per dimostrare che ha i mezzi potrei farle la fidejussione, ma questo fa storcere il naso all'ambasciata?
... a questo punto devi ascotare il consiglio di Alibrando!! La strada più semplice e sicura!
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