Accedere a Donetsk (MARZO 2017)
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Accedere a Donetsk (MARZO 2017)
Buonasera a tutti!
Sebbene non loggato da tempo, resto un assiduo lettore del Forum.
Non avendo trovato un post inerente, ho deciso di aprirne uno nuovo.
Il quesito è semplice: quali le modalità di accesso a Donetsk, ad oggi? Quali i valichi di frontiera sicuri, passando dal territorio ucraino? Quale l'effettiva pericolosità?
Il mio non è un vezzo. Mia moglie (nata, cresciuta e conosciuta a Donetsk) vi si trova attualmente, insieme a nostro figlio di sei mesi.
Per entrarvi, a metà gennaio, ha volato >Mosca >Rostov per poi attraversare la frontiera via terra.
Il punto è che, se mai volessi seguire il suo itinerario, mi verrà chiesto (esattamente come nell'estate 2015, quando già mi recai a trovare i suoceri) un visto di doppio ingresso in Russia, con vincoli, limitazioni e costi annessi.
Tuttavia, sempre nel 2015, si parlava di speciali permessi da richiedere all'SBU per entrare nella cosiddetta "DNR" passando dall'Ucraina.
Grazie sin d'ora per l'aiuto che saprete darmi!
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Il quesito è semplice: quali le modalità di accesso a Donetsk, ad oggi? Quali i valichi di frontiera sicuri, passando dal territorio ucraino? Quale l'effettiva pericolosità?
Il mio non è un vezzo. Mia moglie (nata, cresciuta e conosciuta a Donetsk) vi si trova attualmente, insieme a nostro figlio di sei mesi.
Per entrarvi, a metà gennaio, ha volato >Mosca >Rostov per poi attraversare la frontiera via terra.
Il punto è che, se mai volessi seguire il suo itinerario, mi verrà chiesto (esattamente come nell'estate 2015, quando già mi recai a trovare i suoceri) un visto di doppio ingresso in Russia, con vincoli, limitazioni e costi annessi.
Tuttavia, sempre nel 2015, si parlava di speciali permessi da richiedere all'SBU per entrare nella cosiddetta "DNR" passando dall'Ucraina.
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- peterthegreat
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Re: Accedere a Donetsk (MARZO 2017)
La via migliore resta sempre quella, passare di qui e' troppo problematico.
Dove son gli impiccatori degli Eroi che non scordiamo?
Dove son gli infoibatori della nostra gente sola?
Ruggirà per noi il leone, di là raglio di somaro.
Eia, carne del Quarnaro! Eja Eja Alalà
G. D'Annunzio
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Re: Accedere a Donetsk (MARZO 2017)
Entrare dall'Ucraina per uno straniero è sostanzialmente impossibile. I permessi vengono rilasciati solo ai "frontalieri" e in alcuni casi eccezionali ad altre persone. Visto il recentissimo bombardamento di due posti di confine dove hanno perso la vita anche due civili, il passaggio dall'Ucraina risulta, anche se si riuscisse ad ottenere il permesso, estremamente sconsigliato.
Vista la situazione di tensione in Ucraina, il riprendere degli scontri armati nella zona, la totale assenza di assistenza consolare e le precarie condizioni di assistenza sanitaria a Donetsk (fonte di un medico locale) risulta un viaggio in ogni caso molto pericoloso, anche passando dalla Russia.
Vista la situazione di tensione in Ucraina, il riprendere degli scontri armati nella zona, la totale assenza di assistenza consolare e le precarie condizioni di assistenza sanitaria a Donetsk (fonte di un medico locale) risulta un viaggio in ogni caso molto pericoloso, anche passando dalla Russia.
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Re: Accedere a Donetsk (MARZO 2017)
Grazie mille per l'esaustiva risposta!
Il fatto è che, a breve, si sposerà mio cognato. Indi, sto valutando, per tempo, le modalità di ingresso (quasi certamente in solitaria), per poi tornare con moglie e figlio.
Posso però dirvi, da più fonti sul posto, che una volta giunti in loco la situazione è meno drammatica rispetto a ciò che viene rappresentato.
Il mio bimbo di sei mesi si trova lì. I pediatri lavorano regolarmente e i medicinali ci sono. I supermercati, nazionalizzati, sono ben forniti, da prodotti provenienti dalla Russia.
Questo è, però, riferito a Donetsk città.
Momenti critici ci sono stati sì, tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio.
I bombardamenti hanno lambito la città, così come ci sono state interruzioni, di più giorni, di gas, acqua ed elettricità.
In campagna è invece disastro e desolazione.
In ambo i territori.
La guerra economica, subdola e più feroce delle bombe, sta mettendo tutti in ginocchio.
Il fatto è che, a breve, si sposerà mio cognato. Indi, sto valutando, per tempo, le modalità di ingresso (quasi certamente in solitaria), per poi tornare con moglie e figlio.
Posso però dirvi, da più fonti sul posto, che una volta giunti in loco la situazione è meno drammatica rispetto a ciò che viene rappresentato.
Il mio bimbo di sei mesi si trova lì. I pediatri lavorano regolarmente e i medicinali ci sono. I supermercati, nazionalizzati, sono ben forniti, da prodotti provenienti dalla Russia.
Questo è, però, riferito a Donetsk città.
Momenti critici ci sono stati sì, tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio.
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Re: Accedere a Donetsk (MARZO 2017)
Un bel posto dove far crescere un bambino.Bonats ha scritto: Momenti critici ci sono stati sì, tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio.
I bombardamenti hanno lambito la città, così come ci sono state interruzioni, di più giorni, di gas, acqua ed elettricità.
.
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Re: Accedere a Donetsk (MARZO 2017)
Sì, tornerà ad esserlo!peterthegreat ha scritto:Un bel posto dove far crescere un bambino.
Il mio quesito era sulle modalità di accesso: grazie a chi ha potuto e a chi saprà aiutarmi!
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Re: Accedere a Donetsk (MARZO 2017)
Permetti che qualche dubbio possa venire su chi decide di lasciar tornare il proprio figlio di 6 mesi da solo con la madre in zone di guerra.
Se proprio i motivi per tornare là c'erano ed erano seri io li avrei accompagnati.
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Re: Accedere a Donetsk (MARZO 2017)
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Re: Accedere a Donetsk (MARZO 2017)
C'è molta propaganda in questa guerra...
Se chi vive la (sua moglie e parentado) dicono che la situazione è tranquilla, ne sapranno più di noi.
Personalmente anche io avrei evitato la zona (qui si va ben oltre l'avventura coraggiosa) ma è altre si vero che questi ci vivono e che probabilmente la situazione rimarrà la stessa per anni. Non è facile decidere se andare o no...quindi comprendo sua moglie.
Auguri
Vittò
Se chi vive la (sua moglie e parentado) dicono che la situazione è tranquilla, ne sapranno più di noi.
Personalmente anche io avrei evitato la zona (qui si va ben oltre l'avventura coraggiosa) ma è altre si vero che questi ci vivono e che probabilmente la situazione rimarrà la stessa per anni. Non è facile decidere se andare o no...quindi comprendo sua moglie.
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Soltanto gli stupidi non sbagliano mai.....
Odessa Mama
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Re: Accedere a Donetsk (MARZO 2017)
Siccome quei momenti li ho vissuti con la bambina di 6 mesi nel 2014 che andavo in giro con il passeggino e dovevo stare attento a orde di persone che assaltavano posti di polizia, palazzi del governo e scrollavano bus con berkut e molotov varie, poi nel 2015 quando mi passavano i carri armati sotto casa, se mia moglie avesse espresso il desiderio di andare a Donesk avrei nascono il passaporto del bambino.
Vittorio non c'e' nessuna propaganda, la guerra e' guerra, la linea del fronte e quella e non sparato solo i separatisti ma anche l'esercito ucraino con pezzi da 152 mm lo sai cosa resta di un palazzo se lo centrano?
Vittorio non c'e' nessuna propaganda, la guerra e' guerra, la linea del fronte e quella e non sparato solo i separatisti ma anche l'esercito ucraino con pezzi da 152 mm lo sai cosa resta di un palazzo se lo centrano?
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Re: Accedere a Donetsk (MARZO 2017)
Per quanto sembri strano Pierto se la guerra o qualcosa di simile non l'hai vissuta in prima persona è tempo perso provare a spiegarla!!
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Re: Accedere a Donetsk (MARZO 2017)
Aggiungo solo che da oggi e' ufficialmente vietato a tutti gli stanieri di raggiungere le zone Ato, anche se in presenza di lasciapassare.
Riguardo al fatto che la situazione a Donetsk sia "tranquilla" e' vero per le ultime due settimane ma solo due settimane fa un colpo di Grad in uscita dalla zona nord ha scalfito un edificio facendo diversi feriti e solo per fortuna non e' stata una strage per cui e' tutto molto relativo. Si tratta di una zona di guerra in cui, in qualsiasi momento, ci si potrebbe trovare nella condizione di non poter lasciare la citta' come avvenuto piu' volte in passato.
Riguardo gli ospedali la carenza di medicinali e' purtroppo tragica e se ora si dovesse fermare (con il blocco imposto da Kyiv per procedere alla rimozione dei blocchi del contrabbando) il flusso che arriva dai volontari Ucraini si rischierebbe la paralisi. A Donetsk le cose vanno leggermente meglio ma gli ospedali non sono comunque in grado di fornire molti dei servizi basilari.
Riguardo al fatto che la situazione a Donetsk sia "tranquilla" e' vero per le ultime due settimane ma solo due settimane fa un colpo di Grad in uscita dalla zona nord ha scalfito un edificio facendo diversi feriti e solo per fortuna non e' stata una strage per cui e' tutto molto relativo. Si tratta di una zona di guerra in cui, in qualsiasi momento, ci si potrebbe trovare nella condizione di non poter lasciare la citta' come avvenuto piu' volte in passato.
Riguardo gli ospedali la carenza di medicinali e' purtroppo tragica e se ora si dovesse fermare (con il blocco imposto da Kyiv per procedere alla rimozione dei blocchi del contrabbando) il flusso che arriva dai volontari Ucraini si rischierebbe la paralisi. A Donetsk le cose vanno leggermente meglio ma gli ospedali non sono comunque in grado di fornire molti dei servizi basilari.
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Re: Accedere a Donetsk (MARZO 2017)
Grazie a tutti per il costruttivo scambio di idee!
Saggio è chi propone una differenza tra guerra percepita e guerra vissuta.
Parenti ed amici, nel 2014, furono sfollati e trovarono riparo altrove.
Nel 2015 la città si ripopolò. Io stesso la visitai. Era la festa della città, a metà agosto. È per me arduo esprimere l'atmosfera che vi si respirava. Una sorta di "normale quotidianità d'assedio".
Coprifuoco alle 22. "Pane repubblicano" distribuito gratuitamente (e propagandisticamente) ai bordi delle strade. "Convogli umanitari" (sic!) che di notte sferragliavano, attraversando la frontiera dalla Russia.
Gli spari erano dei rombi lontani, uditi di notte, simili a fuochi d'artificio.
Tre anni fa, esatti, ero a Donetsk. Conobbi quella che sarebbe diventata mia moglie proprio in quell'occasione. Il giorno dopo che volai via dall'aeroporto, esso venne bombardato. Mia moglie, in lacrime, mi chiamò dal balcone di casa sua, mentre assisteva impotente all'inizio dello stupro della propria terra.
Quando parlavo con i miei suoceri, le loro scelte mi risultavano inaccessibili. Il lavoro, la casa, la nonna... erano zavorre su cui si era spesa una vita intera.
Ora mio cognato si sposa, e farà su famiglia nella sua amata città. È come se le condizioni di difficoltà aumentino l'attaccamento e l'amore verso un destino ineludibile.
Nel 2016 non venne sparato un colpo. Avevo parlato con amici "frontalieri" che mi avevano rassicurato sulla tratta verso Mariupol.
Purtroppo, tempo dieci giorni dall'arrivo di mamma&pargolo (metà gennaio 2017) la situazione precipitò. Ma come poter sottoporre un bimbo di neanche sei mesi ad ulteriori due giorni di viaggio di ritorno? Faccio notare che fu necessario trascorrere la notte in un albergo a Rostov: ad una certa ora il confine viene chiuso.
Volente o nolente, a metà luglio sarò lì.
E festeggeremo il matrimonio di mio cognato!
Saggio è chi propone una differenza tra guerra percepita e guerra vissuta.
Parenti ed amici, nel 2014, furono sfollati e trovarono riparo altrove.
Nel 2015 la città si ripopolò. Io stesso la visitai. Era la festa della città, a metà agosto. È per me arduo esprimere l'atmosfera che vi si respirava. Una sorta di "normale quotidianità d'assedio".
Coprifuoco alle 22. "Pane repubblicano" distribuito gratuitamente (e propagandisticamente) ai bordi delle strade. "Convogli umanitari" (sic!) che di notte sferragliavano, attraversando la frontiera dalla Russia.
Gli spari erano dei rombi lontani, uditi di notte, simili a fuochi d'artificio.
Tre anni fa, esatti, ero a Donetsk. Conobbi quella che sarebbe diventata mia moglie proprio in quell'occasione. Il giorno dopo che volai via dall'aeroporto, esso venne bombardato. Mia moglie, in lacrime, mi chiamò dal balcone di casa sua, mentre assisteva impotente all'inizio dello stupro della propria terra.
Quando parlavo con i miei suoceri, le loro scelte mi risultavano inaccessibili. Il lavoro, la casa, la nonna... erano zavorre su cui si era spesa una vita intera.
Ora mio cognato si sposa, e farà su famiglia nella sua amata città. È come se le condizioni di difficoltà aumentino l'attaccamento e l'amore verso un destino ineludibile.
Nel 2016 non venne sparato un colpo. Avevo parlato con amici "frontalieri" che mi avevano rassicurato sulla tratta verso Mariupol.
Purtroppo, tempo dieci giorni dall'arrivo di mamma&pargolo (metà gennaio 2017) la situazione precipitò. Ma come poter sottoporre un bimbo di neanche sei mesi ad ulteriori due giorni di viaggio di ritorno? Faccio notare che fu necessario trascorrere la notte in un albergo a Rostov: ad una certa ora il confine viene chiuso.
Volente o nolente, a metà luglio sarò lì.
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Re: Accedere a Donetsk (MARZO 2017)
Buongiorno,andbod ha scritto:Aggiungo solo che da oggi e' ufficialmente vietato a tutti gli stanieri di raggiungere le zone Ato, anche se in presenza di lasciapassare.
posso chiedere aggiornamenti?
Qual e' la situazione ad oggi? Quali i documenti da presentare, quale cittadino italiano?
mi sto attivando per una richiesta di visto di transito, a doppia entrata, nella Federazione Russa. Ma la procedura e' farraginosa (guarda caso!).
Dovendo prendere due aerei, occorrerebbe fare una prenotazione fittizia di bus che da Mosca porti direttamente a Donetsk, ma che e' impensabile affrontare con un neonato.
Ripeto: si sposa mio cognato. Viaggero' con mia moglie e con nostro figlio di dieci mesi.
Quale l'itinerario piu' sicuro e piu' facile da percorrere?
Grazie!
-
- Admin
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Re: Accedere a Donetsk (MARZO 2017)
Difficile dare una risposta.
Da un punto di vista legislativo non è cambiato nulla per cui passare dalla parte Ucraina per uno straniero è impossibile (oltre che molto pericoloso visto che nell'ultima settimana gli unici punti di transito sono stati colpiti da alcuni colpi di lanciarazzi con feriti tra la popolazione civile).
Passare dalla Russia è possibile ma con il rischio, se scoperti, di precludersi l'ingresso in Ucraina per gli anni a venire, oltre ad un procedimento penale.
La situazione a Rostov sul Don (se è quella la strada che volete percorrere) mi risulta piuttosto tesa sia nei confronti dei profughi Ucraini che dei turisti di guerra con alcuni episodi di violenza ma per una famiglia con un Italiano non dovrebbero esserci problemi.
La strada fino a Donetsk dovrebbe essere discretamente tranquilla (tranne il solito coprifuoco e il rischio mine), stesso dicasi per Donetsk città, esclusi i quartieri a Nord e a Ovest dove, di tanto in tanto, riprendono i colpi. Da tempo nell'area non viene usata l'artiglieria pesante e quella reattiva ma la situazione in questi giorni è tornata ad essere molto tesa e negli ultimi tre giorni ci sono stati gli scontri più pesanti da 3 mesi a questa parte con 8 militari Ucraini e 25 separatisti uccisi, anche se prevalentemente nella zona di Lugansk.
Da un punto di vista legislativo non è cambiato nulla per cui passare dalla parte Ucraina per uno straniero è impossibile (oltre che molto pericoloso visto che nell'ultima settimana gli unici punti di transito sono stati colpiti da alcuni colpi di lanciarazzi con feriti tra la popolazione civile).
Passare dalla Russia è possibile ma con il rischio, se scoperti, di precludersi l'ingresso in Ucraina per gli anni a venire, oltre ad un procedimento penale.
La situazione a Rostov sul Don (se è quella la strada che volete percorrere) mi risulta piuttosto tesa sia nei confronti dei profughi Ucraini che dei turisti di guerra con alcuni episodi di violenza ma per una famiglia con un Italiano non dovrebbero esserci problemi.
La strada fino a Donetsk dovrebbe essere discretamente tranquilla (tranne il solito coprifuoco e il rischio mine), stesso dicasi per Donetsk città, esclusi i quartieri a Nord e a Ovest dove, di tanto in tanto, riprendono i colpi. Da tempo nell'area non viene usata l'artiglieria pesante e quella reattiva ma la situazione in questi giorni è tornata ad essere molto tesa e negli ultimi tre giorni ci sono stati gli scontri più pesanti da 3 mesi a questa parte con 8 militari Ucraini e 25 separatisti uccisi, anche se prevalentemente nella zona di Lugansk.