CITTADINANZA ITALIANA
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CITTADINANZA ITALIANA
Buongiorno a tutti,volevo sapere se qualcuno iscritto al forum ha chiesto la cittadinanza italiana e
se come dicono entro 730 giorni gli e' stata rilasciata.
Mia moglie l'ha richiesta a ottobre 2009,e il nostro probblema e' che se arriva entro i due anni automaticamente
anche la figlia e' italiana,motivo principale della richiesta ma, se tarda di due mesi lei e' maggiorenne e deve poi
aspettare altri quattro anni.
Se mi potete dire qualcosa,vi ringrazio anticipatamente.
se come dicono entro 730 giorni gli e' stata rilasciata.
Mia moglie l'ha richiesta a ottobre 2009,e il nostro probblema e' che se arriva entro i due anni automaticamente
anche la figlia e' italiana,motivo principale della richiesta ma, se tarda di due mesi lei e' maggiorenne e deve poi
aspettare altri quattro anni.
Se mi potete dire qualcosa,vi ringrazio anticipatamente.
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Re: CITTADINANZA ITALIANA
Nonostante la legge stabilisca un termine perentorio, a mia moglie è arrivata in ritardo, dopo circa 2 anni e mezzo. Più o meno i tempi erano questi, non ricordo esattamente, forse qualcosina in più, sicuramente non prima.
Era il 2003, non so la procedura adesso si è snellita.
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"L'uomo saggio aspetta il momento giusto, il pazzo lo anticipa, l'imbecille lo lascia passare". (tratto dal film "Mai arrendersi")
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Re: CITTADINANZA ITALIANA
Noi abbiamo fatto la domanda Gennaio 2007 ed è diventata cittadina italiana Agosto 2008.
Però a marzo 2008 la pratica era sempre ferma alla questura di Lucca.
Andati là per parlare con l'addetto, credo proprio che quest'ultimo abbia acelerato i tempi perchè mia moglie era in cinta, (nostro figlio è nato a Luglio 2008) quindi lei sarebbe diventata madre di cittadino italiano.
Auguroni per la domanda
Vittorio e Nadia
Però a marzo 2008 la pratica era sempre ferma alla questura di Lucca.
Andati là per parlare con l'addetto, credo proprio che quest'ultimo abbia acelerato i tempi perchè mia moglie era in cinta, (nostro figlio è nato a Luglio 2008) quindi lei sarebbe diventata madre di cittadino italiano.
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Re: CITTADINANZA ITALIANA
PS- Mi ricordo comunque che i Tempi nel 2007/08 erano di poco superiori ai 2 anni 2 anni e mezzo.
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Re: CITTADINANZA ITALIANA
se non viene rispettato il termine dei 730 gg
esistono due strade o con le buone, sollecito verbale o scritto
o con le cattive diffida ad adempire
stai seguendo la pratica sul sito del ministero???
non è che abbia molte info ma spesso qualche passo avanti lo segnala
non mi è chiaro come puo' comunque diventare cittadina italiana la figlia se attualmente minorenne
già lavora e dopo 4 anni è 10 anni residente in Italia???
esistono due strade o con le buone, sollecito verbale o scritto
o con le cattive diffida ad adempire
stai seguendo la pratica sul sito del ministero???
non è che abbia molte info ma spesso qualche passo avanti lo segnala
non mi è chiaro come puo' comunque diventare cittadina italiana la figlia se attualmente minorenne
già lavora e dopo 4 anni è 10 anni residente in Italia???
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Re: CITTADINANZA ITALIANA
La legge italiana dice che quando una persona diventa italiana, automaticamente i figli minori lo diventano,
invece quelli maggiorenni ci vuole 10 anni di residenza e la figlia di mia moglie per ora ne ha solamente 6.
invece quelli maggiorenni ci vuole 10 anni di residenza e la figlia di mia moglie per ora ne ha solamente 6.
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Re: CITTADINANZA ITALIANA
ricorda anche il reddito
purtroppo la circolare Amato sul reddito familiare per la cittadinanza di coniuge e in minor evidenza figli
non ho notizia di applicazione
purtroppo la circolare Amato sul reddito familiare per la cittadinanza di coniuge e in minor evidenza figli
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Re: CITTADINANZA ITALIANA
Nel mio caso il reddito non conta in quanto la cittadinanza viene richiesta per matrimonio,
per lo piu' mia moglie e' dipendene in ospedale ed e' propritaria anche di una casa .
per lo piu' mia moglie e' dipendene in ospedale ed e' propritaria anche di una casa .
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Re: CITTADINANZA ITALIANA
si per il coniuge niente reddito
non interessa ne professione ne proprietà
parlavo della successiva che non ti auguro
perchè "deve "andare a buon fine quella insieme alla mamma
per la figlia in caso debba fare quella per residenza
non interessa ne professione ne proprietà
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Re: CITTADINANZA ITALIANA
aggiungo che trascorsi i 730gg e solo per la cittadinanza per matrimonio
si puo' chiedere al tribunale la notifica della cittadinanza
conosco solo un caso che ha descritto la cosa anche se sono in diversi a praticarla insieme alle diffide
pero' sembra un po' onerosa dipende dai punti di vista
si puo' chiedere al tribunale la notifica della cittadinanza
conosco solo un caso che ha descritto la cosa anche se sono in diversi a praticarla insieme alle diffide
pero' sembra un po' onerosa dipende dai punti di vista
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Re: CITTADINANZA ITALIANA
Ciao, allora come saprai con l'entrata in vigore della L. 94/2009 (decreto sicurezza) è stato modificato l'art. 5 L. 91 del 5 febbraio 1992 che disciplina la concessione della cittadinanza agli stranieri coniugati con italiani.
Prima della riforma il richiedente doveva essere coniugato con cittadono italiano e residente in Italia da almeno sei mesi dalla celebrazione del matrimonio.
Questo termine è, dall'entrata in vigore del decrreto sicurezza, diventato di due anni.
Fatta questa premessa e dato per assodato che tua moglie ha i requisiti previsti dalla legge per ottenere la citaddinanza cerco di dare una risposta ai tuoi quesiti.
Per quello che concerne il termini per la definizione del procedimento viene indicato dall'art. 3 D.P.R. n.362/1994 ed è di complessivi 730 giorni, come correttamente hai rilevato, decorrenti ovviamente dalla presentazione della domanda.
La giurisprudenza (vedi ad esempio TAR Lombardia, 5 maggio 2009 n. 913), tuttavia, ritiene che questo termine abbia natura ordinatoria, nel senso che l’amministrazione conserva il potere di decidere anche dopo la scadenza dello stesso.
Per essere ancora più chiari il silenzio dell'amministrazione non ha un valore legale tipico (il decorso del termine non vale cioè un si o un no).
E' però altrettanto vero che decorsi i 730 giorni l'amministrazuione è comunque inadempiente ed il relativo silenzio (inadempimento) può essere impugnato innanzi al giudice amministrativo.
In termini semplici trascorso il termine più volte indicato puoi rivolgerti al TAR competente il quale se rileverà che l'amministrazione (del tutto ingiustificatamente) non si è pronunciata la obbligherà a farlo entro un ulteriore brevissimo termine (allo spirare del quale può essere nominato, sempre dal TAR, un commissario che deciderà la tua domanda accogliendola o rigettandola).
Per quanto concerne infine la figlia di tua moglie la sua situazione va valutata in base all'art. 9 L. 91/92, che è norma piuttosto chiara.
Saluti.
Luca
Prima della riforma il richiedente doveva essere coniugato con cittadono italiano e residente in Italia da almeno sei mesi dalla celebrazione del matrimonio.
Questo termine è, dall'entrata in vigore del decrreto sicurezza, diventato di due anni.
Fatta questa premessa e dato per assodato che tua moglie ha i requisiti previsti dalla legge per ottenere la citaddinanza cerco di dare una risposta ai tuoi quesiti.
Per quello che concerne il termini per la definizione del procedimento viene indicato dall'art. 3 D.P.R. n.362/1994 ed è di complessivi 730 giorni, come correttamente hai rilevato, decorrenti ovviamente dalla presentazione della domanda.
La giurisprudenza (vedi ad esempio TAR Lombardia, 5 maggio 2009 n. 913), tuttavia, ritiene che questo termine abbia natura ordinatoria, nel senso che l’amministrazione conserva il potere di decidere anche dopo la scadenza dello stesso.
Per essere ancora più chiari il silenzio dell'amministrazione non ha un valore legale tipico (il decorso del termine non vale cioè un si o un no).
E' però altrettanto vero che decorsi i 730 giorni l'amministrazuione è comunque inadempiente ed il relativo silenzio (inadempimento) può essere impugnato innanzi al giudice amministrativo.
In termini semplici trascorso il termine più volte indicato puoi rivolgerti al TAR competente il quale se rileverà che l'amministrazione (del tutto ingiustificatamente) non si è pronunciata la obbligherà a farlo entro un ulteriore brevissimo termine (allo spirare del quale può essere nominato, sempre dal TAR, un commissario che deciderà la tua domanda accogliendola o rigettandola).
Per quanto concerne infine la figlia di tua moglie la sua situazione va valutata in base all'art. 9 L. 91/92, che è norma piuttosto chiara.
Saluti.
Luca
- andrey
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Re: CITTADINANZA ITALIANA
sono molte chiare è vero
appunto sui redditi anche se 4 anni sono relativamente lunghi o corti
e ripeto auguro che moris riesca ad ottenere cittadinanza anche per la figlia minorenne
credo nessuno o pochi applicano questa circolare,specie per casalinghe
o studentesse che compiono i 10 anni e non hanno lavoro questa è una barriera architettonica.
pero' le circolari non hanno la stessa forza della legge.
http://www.interno.it/mininterno/export ... 173659.pdf
appunto sui redditi anche se 4 anni sono relativamente lunghi o corti
e ripeto auguro che moris riesca ad ottenere cittadinanza anche per la figlia minorenne
credo nessuno o pochi applicano questa circolare,specie per casalinghe
o studentesse che compiono i 10 anni e non hanno lavoro questa è una barriera architettonica.
pero' le circolari non hanno la stessa forza della legge.
http://www.interno.it/mininterno/export ... 173659.pdf
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Re: CITTADINANZA ITALIANA
ciao a tutti scusate forse e già stato detto ma a me e mia moglie e sorto un dubbio
stasera parlavamo di come fare per la cittadinanza italiana e leggendo i documenti mi e venuto sto dubbio
mia moglie e divorziata e ha mantenuto il cognome del marito
ma per chiedere la cittadinanza deve cambiarlo e tornare al suo cognome da nubile?o non ci sono problemi
grazie e scusate ancora
stasera parlavamo di come fare per la cittadinanza italiana e leggendo i documenti mi e venuto sto dubbio
mia moglie e divorziata e ha mantenuto il cognome del marito
ma per chiedere la cittadinanza deve cambiarlo e tornare al suo cognome da nubile?o non ci sono problemi
grazie e scusate ancora
- vittorio_guido
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Re: CITTADINANZA ITALIANA
Ti riporto quello che c'è sul sito del ministero:
Concessione della cittadinanza italiana a cittadini stranieri coniugati con italiani
Il cittadino straniero, o apolide, coniugato con un cittadino italiano può chiedere di acquistare, ai sensi dell’art. 5 della legge 5 febbraio 1992, n. 91 e successive modifiche e integrazioni, la cittadinanza italiana.
PUOI FARE LA RICHIESTA SE:
•risiedi legalmente in Italia da almeno due anni dopo il matrimonio; (*)
•sei residente all’estero, dopo tre anni dalla data del matrimonio (*).
(*) Tali termini sono ridotti della metà in presenza di figli nati o adottati dai coniugi.
Al momento dell’adozione del decreto di concessione della cittadinanza, non deve essere intervenuto scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili del matrimonio e non deve sussistere la separazione personale dei coniugi.
COSA FARE:
La domanda di cittadinanza va presentata alla Prefettura del luogo di residenza. Se risiedi all’estero, puoi presentare domanda alla competente Autorità diplomatico-consolare. L’istanza, compilata sull’apposito modello, sul quale va apposta una marca da bollo da 14,62 euro deve essere corredata oltre che della documentazione di rito, dalla ricevuta di versamento di un contributo pari a € 200,00.
DOCUMENTAZIONE RICHIESTA:
Alla domanda devi allegare i seguenti documenti:
•estratto dell’atto di nascita tradotto e legalizzato secondo le indicazioni contenute nel modello di domanda;
•certificato penale del Paese di origine e di eventuali Paesi terzi di residenza, debitamente tradotto e legalizzato, secondo le indicazioni contenute nel modello di domanda.
•titolo di soggiorno;
•atto integrale di matrimonio;
•stato di famiglia;
•certificato storico di residenza;
•certificato di cittadinanza italiana del coniuge;
•eventuale certificato del riconoscimento dello status di rifugiato o dello status di apolide
Se sei rifugiato e non puoi produrre l’estratto dell’atto di nascita e/o il certificato penale, puoi produrre un atto di notorietà in sostituzione dell’atto di nascita e una dichiarazione sostitutiva di certificazione in cui attesti la posizione giudiziaria nel tuo Paese.
Se al momento della presentazione dell’istanza la documentazione è irregolare e/o incompleta, la Prefettura o l’Autorità diplomatico-consolare ti inviterà a regolarizzarla, fissandoti un termine, perché tu provveda all’ integrazione.
Se non provvederai nei termini richiesti, la Prefettura o l’Autorità diplomatico-consolare dichiarerà inammissibile la tua domanda.
Il termine per la definizione del procedimento è di 730 gg. dalla data di presentazione della domanda, se questa è stata presentata con la documentazione regolare e completa.
Conclusasi favorevolmente l’istruttoria con l’acquisizione del parere della Prefettura o del Ministero degli Affari Esteri, accertato che non vi siano motivi ostativi per la sicurezza dello Stato italiano, si predispone il provvedimento di concessione della cittadinanza.
Il decreto ti sarà notificato dalla Prefettura del luogo dove risiedi, ovvero se risiedi all’estero dall’Autorità diplomatico-consolare.
Entro 6 mesi dalla notifica del provvedimento devi prestare giuramento al Comune di residenza in Italia o presso l’Autorità diplomatico-consolare all’estero e dal giorno successivo acquisterai la cittadinanza italiana.
CASI PER CUI È PREVISTO IL RIGETTO DELLA DOMANDA:
•per motivi inerenti la sicurezza della Repubblica;
•per condanna definitiva del richiedente, pronunciata in Italia o all’estero, per reati di particolare gravità.
Ti richiedono il certificato di nascita che credo sia col nome da nubile...
Prova a chiedere in questura non credo che siete i primi con questo problema...
Auguri
Vittò
Concessione della cittadinanza italiana a cittadini stranieri coniugati con italiani
Il cittadino straniero, o apolide, coniugato con un cittadino italiano può chiedere di acquistare, ai sensi dell’art. 5 della legge 5 febbraio 1992, n. 91 e successive modifiche e integrazioni, la cittadinanza italiana.
PUOI FARE LA RICHIESTA SE:
•risiedi legalmente in Italia da almeno due anni dopo il matrimonio; (*)
•sei residente all’estero, dopo tre anni dalla data del matrimonio (*).
(*) Tali termini sono ridotti della metà in presenza di figli nati o adottati dai coniugi.
Al momento dell’adozione del decreto di concessione della cittadinanza, non deve essere intervenuto scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili del matrimonio e non deve sussistere la separazione personale dei coniugi.
COSA FARE:
La domanda di cittadinanza va presentata alla Prefettura del luogo di residenza. Se risiedi all’estero, puoi presentare domanda alla competente Autorità diplomatico-consolare. L’istanza, compilata sull’apposito modello, sul quale va apposta una marca da bollo da 14,62 euro deve essere corredata oltre che della documentazione di rito, dalla ricevuta di versamento di un contributo pari a € 200,00.
DOCUMENTAZIONE RICHIESTA:
Alla domanda devi allegare i seguenti documenti:
•estratto dell’atto di nascita tradotto e legalizzato secondo le indicazioni contenute nel modello di domanda;
•certificato penale del Paese di origine e di eventuali Paesi terzi di residenza, debitamente tradotto e legalizzato, secondo le indicazioni contenute nel modello di domanda.
•titolo di soggiorno;
•atto integrale di matrimonio;
•stato di famiglia;
•certificato storico di residenza;
•certificato di cittadinanza italiana del coniuge;
•eventuale certificato del riconoscimento dello status di rifugiato o dello status di apolide
Se sei rifugiato e non puoi produrre l’estratto dell’atto di nascita e/o il certificato penale, puoi produrre un atto di notorietà in sostituzione dell’atto di nascita e una dichiarazione sostitutiva di certificazione in cui attesti la posizione giudiziaria nel tuo Paese.
Se al momento della presentazione dell’istanza la documentazione è irregolare e/o incompleta, la Prefettura o l’Autorità diplomatico-consolare ti inviterà a regolarizzarla, fissandoti un termine, perché tu provveda all’ integrazione.
Se non provvederai nei termini richiesti, la Prefettura o l’Autorità diplomatico-consolare dichiarerà inammissibile la tua domanda.
Il termine per la definizione del procedimento è di 730 gg. dalla data di presentazione della domanda, se questa è stata presentata con la documentazione regolare e completa.
Conclusasi favorevolmente l’istruttoria con l’acquisizione del parere della Prefettura o del Ministero degli Affari Esteri, accertato che non vi siano motivi ostativi per la sicurezza dello Stato italiano, si predispone il provvedimento di concessione della cittadinanza.
Il decreto ti sarà notificato dalla Prefettura del luogo dove risiedi, ovvero se risiedi all’estero dall’Autorità diplomatico-consolare.
Entro 6 mesi dalla notifica del provvedimento devi prestare giuramento al Comune di residenza in Italia o presso l’Autorità diplomatico-consolare all’estero e dal giorno successivo acquisterai la cittadinanza italiana.
CASI PER CUI È PREVISTO IL RIGETTO DELLA DOMANDA:
•per motivi inerenti la sicurezza della Repubblica;
•per condanna definitiva del richiedente, pronunciata in Italia o all’estero, per reati di particolare gravità.
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Re: CITTADINANZA ITALIANA
per fare il nullaosta matrimonio deve aver fatto il documento che certifica il cambio cognome.superpot ha scritto:mia moglie e divorziata e ha mantenuto il cognome del marito
ovvero quello che dice che Rossi Luba e Verdi Luba sono la stessa persona ovvero che Rossi luba ha sposato Verdi Bogdan e ha accettato anche dopo il divorzio di avere il suo cognome
anche se non è tra i documenti obbligatori è consigliabile farlo puoi comunque sentire la prefettura..ma comunque io consiglio di farlo comunque...scusa la deformazione in merito ai documenti per immigrazione
con l'acquisizione della cittadinanza italiana prenderà il nome da nubile ovvero quello del certificato di nascita.
credo che ci sia anche un circolare dove potrebbe scegliere...ma non l'ho approfondita
ti interessa??
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