Mia moglie non vuole tornare e mia figlia e' con lei.

[andrea.ua.83]

Secondo questo articolo del 14 settembre il nostro connazionale e' ancora ricoverato presso la clinica di Odessa Filatov, dove e' stato sottoposto a diversi operazioni. I medici non sanno dire se vi saranno danni permanenti alla vista

yyy.gazeta.ua/articles/scandals-newspaper/_italijcevi-vipalili-ochi-kislotoyu/858855

nel frattempo mi giunge voce - vedremo se poi confermata dai fatti - che la prossima settimana il canale INTER mettera' in onda una intervista fiume di 40 minuti nella quale la "moglie" espone, assistita da avvocato e senza controddittorio, le sue ragioni.
purtroppo era cosa in qualche modo da attendersi...

Storia raccapricciante, dice bene grifoinside.

[peterthegreat]

L'ambasciata e' a conoscenza di questo fatto?
Almeno che giustifichino il loro emulanti cercando di fare qualcosa per il nostro connazionale.

Comunque puoi avere tutte le ragioni di questo mondo, ma se ti difendi tirando in faccia dell' acido passi dalla parte del torto.

[Forrest Gump]

L'ambasciata e' a conoscenza di questo fatto?

Bella domanda. Secondo me, quando i fatti sono abbastanza eclatanti, non dovrebbe neanche esserci il bisogno di "essere informati" formalmente .

Lasciamo stare il nostro forum, che nel suo piccolo ha migliaia di visualizzazioni, ma ogni ambasciata o consolato dovrebbe avere le sue fonti anche e solo tra gli italiani residenti. Poi, il canale INTER dove andrà in onda l'intervista è un canale importante e noto. Speriamo che una volta mandato in onda il servizio, la cosa sia di dominio pubblico e si attivino d'ufficio.

Lasciamo stare la Spagna, dove risiedono moglie e figlia e dove si sbracciano per aiutarti al massimo dai documenti a tutto il resto (il tutto condito da iper-gentilezza e sorrisi), ma voglio dire, io sono stato in Moldova per 5 giorni ed avevo preso dei contatti in loco per un progetto di lavoro. Tra questi c'erano anche alcuni italiani. La sera stessa sono stato invitato al ricevimento che teneva l'ambasciata - ecco quando parlo di contatti in loco e "fonti" ed io non sono nessuno intendiamoci - ho conosciuto e stretto la mano all'ambasciatrice (gentilissima), tutti gli italiani che hanno iniziato un'attività in loco, mi parlavano del consolato come di un'oasi amica, dove se hai un dubbio od il minimo bisogno, può chiedere e ti sarà dato/consigliato; mi dicevano che si tengono riunioni e ricevimenti a carattere periodico, in un clima distesissimo e di massima collaborazione, che il personale dell'ambasciata aveva persino telefonato ad alcuni connazionali per sincerarsi della loro presenza all'evento, ecc. ecc.
Il mese scorso sono entrato al consolato italiano a Kiev per chiedere un documento. Ho aspettato come primo della coda per una decina di minuti mentre l'impiegato era occupato con altra persona. Dopo un pò entra un ucraino che io ho considerato nel turno come "secondo" dopo di me. Andata via la persona che stava allo sportello, questo signore si dirige decisamente allo sportello. A questo punto io mi permetto di dire in russo: "giovane uomo, io ero in coda prima".
Mi sono immediatamente beccato una "cazziata" condita da sguardo di fuoco dall'impiegato: "mi lasci lavorare!!! vada al suo posto!!!" . E' vero, quell'uomo aveva iniziato la sua pratica prima che io entrassi ed era tornato, quindi veniva prima di me ed io non lo sapevo, ma ........ci sono modi e modi. Non era la prima volta, altre volte avevo assistito da spettatore a scontri verbali di vario tipo e genere con altri connazionali. Per voce quasi unanime, l'atmosfera dentro quel locale è storicamente stata molto tesa. Anche parlando con i tanti residenti, ormai ci conosciamo dopo decenni, e nonostante gli avvicendamenti del personale, i giudizi purtroppo sono ben diversi da quelli sentiti per le nostre rappresentanze in altri paesi. Con la speranza di essere smentito con il caso Gioarca, ce ne faremo una ragione.

[dreamcatcher]

Come ho scritto altre volte, la mia esperienza in ambasciata - che si riferisce ormai a 5-6 anni fa - non è stata affatto negativa.
Vero, le code ci sono, ai tempi (forse anche ora) la zona era piena di azzeccagarbugli pronti a spillarti soldi per questo o quel documento, dato che spesso ci si trovava in difficoltà dal punto di vista burocratico.

Però, sottolineo nuovamente, non do un giudizio negativo alla mia esperienza in ambasciata. Poca roba, pochi documenti, è vero. Ma una volta mi hanno perfino ricevuto anche se sapevano che non avevo bisogno io come cittadino italiano ma mi ero presentato lì per cercare una soluzione ai problemi della mia bella per la questione della patria potestà, Oggettivamente non potevano fare nulla, il ragazzino era cittadino ucraino... però mezz'ora di colloquio quando avrebbero potuto tranquillamente dirmi di andarmene senza neanche ascoltarmi.

Hanno anche risposto alle mie mail e non si trattava di posta certificata allora.
Hanno risposto subito al telefono quando li ho contattati per la vicenda del furto delle targhe della mia auto.

Da qui a dire che in casi simili a quello di Gioarca siano stati presenti, puntuali, efficaci, il passo è lungo ma non mi permetto di giudicare per sentito dire. Certo, se a lamentarsi non è uno ma sono 1000 persone, un fondo di verità ci deve essere per forza.

L'ambasciata e' a conoscenza di questo fatto?

Sì, lo ha scrittolo stesso Gioarca, rimarcando il fatto che non solo l'ambasciata non gli è stata di nessuna utilità, ma che i rapporti tra sè e la nostra rappresentanza diplomatica non sono idilliaci.

Il che è molto comprensibile.

Più di una volta intervenendo in questo topic ho indirettamente posto una domanda a Gioarca, una domanda che in maniera esplicita significa: perchè la nostra ambasciata non si muove?

Pigrizia, menefreghismo, disinteresse: non sono motivazioni valide. Se fossero alla base di tutto questo, sarebbe gravissimo.
A quel punto forse sarebbe stato opportuno creare un caso qui in Italia, martellare attraverso i nostri canali d'informazione,dai tg alle iene e via dicendo. Di solito si scomodano anche per stupidaggini pur di fare odience.

Invece, come scritto sopra, se cerchi nelle news italiane questo caso è praticamente sconosciuto.

Allora torno a chiedermi: l'ambasciata non si è mossa perchè, valutato il caso, ha ritenuto impossibile intervenire dato che mai e poi mai avrebbe avuto il supporto delle autorità ucraine?
O perchè si sarebbe dovuto pestare i piedi a qualcuno di importante?
O perchè Gioarca non si è adeguato alla linea proposta dall'ambasciata?

Una motivazione seria ci dovrà pur essere.
Trovo assurdo che dopo quanto accaduto qualche giorno fa, non se ne parli minimamente.

A cosa serve l'intervista a Inter? A fare un po' di pubblicità alla moglie?
Mi chiedo: c'è un uomo che ha avuto dell'acido in faccia, al 1000% la moglie è coinvolta e cosa fa? va in tv.
Allora vuol dire che è strasicura di essere intoccabile.
Il che mi dà ancora più convinzione del fatto che l'ambasciata, una volta valutata la vicenda nel suo complesso, abbia deciso di non muovere un dito ed abbia consigliato a Gioarca di fare lo stesso.
Ovvio che da padre non ci si possa fermare davanti a questa scelta e allora si resta soli a lottare, con tutti i rischi che ne conseguono.

Spero vivamente che Gioarca guarisca presto e che da quanto accaduto possa almeno raccogliere un po' di solidarietà in più.

Questo perchè tirare dell'acido in faccia a una persona è un gesto vile, a prescindere da tutto il resto.
Però è anche vero che chi lo ha fatto (o chi ne è complice) appartiene a un giro di criminalità e i sistemi sono questi.
Se c'erano margini per trattare, per cercare di spuntarla, c'erano in passato ma nessuno dei due, nè Gioarca nè l'ex moglie, hanno fatto molto per sfruttarli e creare dei presupposti per un rapporto civile.

Alla fine, pensiamo un attimo al figlio: dove sta crescendo? In un ambiente a dir poco schifoso. Però qual è l'alternativa? Essere 'rapito' (non nel senso che Gioarca va e se lo prende, ma nel senso che in un modo o nell'altro debba essere riportato in Italia) dal padre e dover rinunciare alla madre?

Se la cosa va oltre lo spillare soldi, vuol dire che si è disposti a rischiare il tutto per tutto. Come detto, Gioarca gioca fuori casa, come ha giocato fuori casa sua moglie quando era in italia.
E' una storia bruttissima, ma più ci penso più mi convinco che sia molto più complicata di quanto possa apparire.

[markus]

Vi sono degli accordi internazionali in materia, penso che l’Ucraina ha aderito. Riguardano gli stranieri in caso di morte, arresto, incidenti che comportano l’incapacità della persona di agire, ecc.

In questi casi le autorità devono avvertire la più vicina rappresentanza diplomatica dello straniero onde permettere, se necessario, assistenza consolare.

Per quanto concerne Gioarca posso sbagliare, se del caso correggetemi, ma il fatto di avere residenza in Ucraina fa si che l’Ucraina è foro giuridico competente a tutti gli effetti. Da qui l’ambasciata poteva dare assistenza limitata. Adesso le cose sono chiaramente cambiate.

[markus]

Non solo padre, madre e figlio hanno anche residenza in Ucraina ma il bambino, oltre a cittadinanza italiana, ha anche quella ucraina.

Sono andato a rileggere i post iniziali e Gioarca, gennaio 2017, aveva scritto:

"Nascita in Italia di nostro figlio nel 2012. Fissazione residenza in Italia presso la mia.
Registrato per la cittadinanza ucraina ai primi del 2013. (SIGH)"

[peterthegreat]

Un paese forte si sarebbe subito fatto sentire.

Diamo tempo ai ragazzi di lavorare bene e poi sistemiamo tutti.

[markus]

Pietro ti capisco. Personalmente quanto capitato mi ha veramente colpito, risiedo all’estero, ho due figlie mezze moldave.

Il fatto è che il figlio di Gioarca è anche cittadino ucraino ed ha residenza in Ucraina. Non vedo come si può “sottrarre” la competenza ad un giudice ucraino.

Si trattava di una causa civile ossia divorzio, affidamento del bambino ecc. Poi circa un anno fa Gioarca mi ha scritto che (sul Forum aveva scritto che la moglie lo ha denunciato per maltrattamenti) la moglie frà l’altro in Ucraina ha intentato causa per danni morali. Richiesta un milione di euro.

Come ho scritto adesso mi sembra che la situazione è cambiata, da causa civile si passa al penale, spero che l’Ambasciata italiana a Kiev dia il massimo supporto, soprattutto considerando il fatto che c’è “di mezzo” un bambino che ha cittadinanza, oltre che ucraina, anche italiana.

[andrea.ua.83]

A me pare che vi siano stati una serie di errori che hanno portato a questa situazione. In particolare e' stata sottovalutata - come spesso accade - il contesto criminale ucraino.
Primo errore quello dell'avvocato italiano. Scrive GIoarca

Ho seguito le indicazioni dell'avvocato, secondo il quale era inutile ("perchè quelli lassù si grattano e sono peggio di questi quaggiù"... e se questi quaggiù sono un panico, figuriamoci allora quelli lassù...).
Del resto:
Non ne è mai tornato nessuno;
Avrei perso circa 3 o 4 mesi prima che il tutto arrivava sul tavolo del giudice;
Nel frattempo le assegnavano il bambino, ed avevo un'altro macigno da spostare;

Fra domani e dopodomani comunque la presento anche presso l'AC italiana.

In un Paese pericoloso come l'Ucraina, l'avvocato non puo' ragionare solo nella prospettiva ritorno del minore, ma deve preoccuparsi della incolumita' e della sicurezza del cliente. Da quello che mi risulta l'avvocato italiano aveva curato casi analoghi in Ucraina, ma avrebbe dovuto capire che un conto e' un contenzioso che si svolge a Kiev in un contesto familiare si degradato, ma non criminale, altra la situazione di GIovanni, che si trovava in un piccolo centro ad alta criminalita'.

[andrea.ua.83]

Errore anche del consolato, al quale certamente non si puo' contestare la omissione di atti dovuti, ma il quale avrebbe potuto monitorare il contenzioso che vede coinvolto un minore italiano.

Contenzioso dal quale emerge in maniera chiara, palese evidente i rischi concreti attuali per la incolumita' di Gioarca.

Gioarca ha scirtto

Infatti, sul passaporto del bambino c'è il nome della madre evidentemente ucraino e la vedo troppo rischiosa da solo, anche se in consolato mi dicono vai tranquillo, non ne abbiamo mai visto uno fermato.....

gioarca non si e' scontrato con 4 ladri di galline e non sarebbe mai arrivato alla frontiera. imho

[markus]

In un Paese pericoloso come l'Ucraina, l'avvocato non puo' ragionare solo nella prospettiva ritorno del minore, ma deve preoccuparsi della incolumita' e della sicurezza del cliente. Da quello che mi risulta l'avvocato italiano aveva curato casi analoghi in Ucraina, ma avrebbe dovuto capire che un conto e' un contenzioso che si svolge a Kiev in un contesto familiare si degradato, ma non criminale, altra la situazione di GIovanni, che si trovava in un piccolo centro ad alta criminalita'.

Ci ho pensato anch'io ma più che l'avvocato italiano ho pensato era compito di quello ucraino informarsi con chi si ha a che fare.

Personalmente sono abituato, mi riferisco a questioni di lavoro, se non conosco una persona prima di prendere qualche accordo o firmare un contratto prendo informazioni. Vale ovunque non solo in Ucraina.

[Forrest Gump]

Tutto questo ha un nome. Si chiama assistenza dei propri cittadini all'estero.

[dreamcatcher]

Ci sono notizie o aggiornamenti? In Ucraina se ne parla?

In Italia tutto tace, immagino che anche in Ucraina sia lo stesso. Va bene che se dovessero scrivere di ogni disavventura di un connazionale sarebbe assurdo, ma la vicenda è comunque grave... sarebbe almeno interessante sapere se in ospedale Gioarca abbia ricevuto qualche tipo di assistenza da parte delle nostre autorità.

[PIER68]

il mio contatto in ukr mi riferisce ( prendetelo quindi come solo una notizia riportata e pertanto suscettibile di verifica ) che la ex avrebbe rilasciato una intervista in cui si dichiara assolutamente estranea all'agguato, dovuto, forse e sempre secondo lei, alle numerosi amanti che il nostro connazionale avrebbe laggiu' .

[superciuck]

le ultime notizie dei giornali parlavano di una seconda operazione a metà settembre con esito positivo (sembra...)
poi più nulla!
nessuno sa come sta e se è riuscito a tornare in Italia?...magari qualcuno che a Odessa hai dei contatti come Gianmarco??