Patronimico e Cittadinanza italiana

[vittorio_guido]

Ricordo che la nascita di mio figlio accelerò tutto.
Non sto dicendo che uno debba partorire per diventare cittadino ma nel caso uno non lo sapesse, è un evenienza.

[Legione]

Grazie Gios per le conferme fresche dei 4 anni (!).

[alesarte]

buon pomeriggio a tutti. vorrei sapere da qualcuno che ha fatto richiesta di cittadinanza italiana con lo spid come e se ha risolto la questione del patronimico.
grazie!

[dreamcatcher]

Buonasera Alesarte,
sarebbe bello avere due righe di presentazione, così ci conosciamo.

La sezione giusta per la presentazione è questa:

http://www.ucrainaviaggi.com/forum/pres ... i-f26.html

sicuramente ci si conosce meglio di quanto possiamo fare attraverso Spid
Grazie

[jcaloe]

Il patronimico, retaggio dell'eredità sovietica, in quanto usanza russa estesa poi a tutti i paesi dell'Unione, non ha valenza nei paesi occidentali, Italia compresa. A riprova di ciò, basti notare che sul passaporto internazionale degli Ucraini esso viene omesso.

Tutti i documenti rilasciati all'estero a cittadini ucraini fanno riferimento al passaporto internazionale, sprovvisto di patronimico. Molti anni fa, in occasione di un visto per il Canada da rilasciare all'ambasciata canadese di Kiev, a favore di una cittadina ucraina, per la quale ho seguito la pratica, un funzionario solerte inserì sullo sticker anche il patronimico.

All'aeroporto Lester Pearson di Toronto, l'ufficiale di immigrazione del controllo passaporti rilevò la difformità fra il nome del passaporto e quello sul visto, e per fortuna trovai un suo superiore comprensivo, il quale si rese conto che questo dipese dalla eccessiva solerzia del funzionario dell'ambasciata.

[andrey]

Resta il fatto che per notizie su social le nostre prefetture o ministero solerti hanno reintrodotto per alcune zone il patronimico come nome nel decreto cittadinanza.
Costringendo lo sfortunato a iniziare un nuovo percorso per toglierlo

[dreamcatcher]

Questo che dice Andrey mi risulta e temo sia dovuto al fatto che non considerano il patronimico come tale (forse ne ignorano il significato) ma alla stregua di un doppio cognome, ormai in voga in Italia.
Sembrando un doppio cognome (riportato sul certificato di nascita che viene tradotto e apostillato), l'ufficiale di turno ritiene di doverlo trascrivere così come gli pare.