Divorzio matr. in Ucraina non ancora legalizzato in Italia

[ricky]

Cari amici,
spero possiate aiutarmi in quanto mi sono ritrovato in una situazione davvero particolare e credetemi davvero dura per me, quindi ogni vostro consiglio o punto di vista è ben accetto.
Poco tempo fa mi ero rivolto a questo forum per sapere le tempistiche in cui ero tenuto a legalizzare in Italia il matrimonio fatto con rito civile a Kiev con una ragazza Ucraina a settembre2019.
Ebbene, avevo già fatto tradurre il certificato da una società traduttrice accreditata con l'ambasciata Italiana, e il passo successivo sarebbe stato proprio quello di regolarizzare il tutto in ambasciata per poi far trascrivere in Italia, ma purtroppo per motivi da me assolutamente imprevisti e che evito di illustrare, ci siamo ritrovati a voler procedere a divorzio il prima possibile con consenso da parte di entrambi.
Il mio quesito per il quale richiedo il vostro aiuto sotto forma di indicazioni su come comportarmi è il seguente:
Non avendo ancora legalizzato né trascritto il matrimonio in Italia, (abbiamo già chiarito che ero tenuto a farlo al più presto, ma che non ho fatto in tempo, in quanto è sopraggiunta questa nuova situazione) posso procedere a richiedere il divorzio in Ucraina? Come mi devo comportare nei confronti del mio paese Italiano? Dovrò semplicemente comunicare il divorzio non appena ottenuto, oppure ci sono altre cose preventive da dover rispettare per essere in regola?
Mi rendo conto che si tratta di una situazione insolita e assurda, ma purtroppo ha preso in contropiede anche me.
Potreste per favore in base alla vostra esperienza darmi delle indicazioni su cosa dovrei fare secondo voi per meglio gestire tale situazione e se dunque posso procedere a divorzio in Ucraina nella posizione attuale?
Grazie in anticipo per la vostra collaborazione

[markus]

Sono cose che possono capitare, non penso che sei il primo.

Se fossi al tuo posto farei così, chiederei alla ragazza di informarsi in un Ufficio Stato Civile ucraino se è possibile divorziare li. In caso di divorzio consensuale dovrebbe essere possibile.

Poi informarsi se è possibile divorziare senza la tua presenza (l’ho già visto fare dietro versamento di una, chiamiamola, “tassa”).

Se possibile mi farei mandare copia della sentenza di divorzio poi mi informerei in Italia sul da farsi.

[Forrest Gump]

Non ricordo un solo caso simile di matrimonio celebrato in Ucraina e mai trascritto in Italia.
Mi affido quindi solo alla logica, cioè a ...da dove inizierei io.

Intanto devi essere assolutamente certo che la trascrizione del tuo matrimonio ucraino non sia avvenuta nei registri di stato civile italiani. Lo so, tu dici che non l'hai fatta, ma devi essere sicuro che le autorità ucraine non abbiano passato i dati magari al consolato italiano o che non si sia mossa in tal senso tua moglie.
Questo ritengo sia un passo importantissimo che ti dà delle idee sul.......da dove devi iniziare.
Ritengo che una visita all'anagrafe del tuo comune di residenza, possa chiarire il punto. Chiedi e spiega la tua situazione. In particolare, cerca di capire se la trascrizione avviene solo ad istanza di parte (uno degli sposi) o se esiste anche la remota possibilità che avvenga "di ufficio" con gli atti passati direttamente dalle autorità ucraine.

Se nulla è stato trascritto in Italia, mi verrebbe da dire che per te/voi sia decisamente meglio.
Io al posto tuo - ma continuo a parlare a rigor di logica e non di legge perchè non conosco la legge ucraina - mi rivolgerei ad un avvocato in Ucraina e gli chiederei di procedere al divorzio. Mi pare di capire che anche la moglie sia d'accordo per cui non vedo problemi particolari. La sentenza di divorzio in Ucraina ti darebbe lo status di uomo divorziato in UCRAINA, cioè nell'unico paese dove risulti sposato.
Non credo che tu debba fare altro, come comunicare la sentenza all'Italia, considerato che nessuno mai in Italia ha mai saputo del tuo matrimonio: nel registro dello stato civile italiano tu sei sempre rimasto celibe.

I "problemi" un domani potresti solo averli in Ucraina o dall'Ucraina, per questo, ottenuta la sentenza di divorzio, me la terrei ben stretta ed in cassaforte per le...."varie ed eventuali" che non si sà mai un domani.....magari qualcuno si sveglia male o cambia idea e.......in questi rari casi la sentenza blocca ab origine ogni eventuale pretesa.

Ricapitolando, io inizierei da queste 2 mosse:
1) ufficio anagrafe del tuo comune in Italia;
2) avvocato in Ucraina.

[Gianmarco58]

Quando mi sono sposato io a Kiev nel 2012, il consolato italiano ha poi mandato il certisicato di matrimonio al comune di Milano (dopo circa 2 mesi) ed è stata aggiornata l'anagrafe.
Il tutto è avvenuto automaticamenete, io non ho dovuto fare nulla.

[peterthegreat]

.......matrimonio ucraino non sia avvenuta nei registri di stato civile italiani. Lo so, tu dici che non l'hai fatta, ma devi essere sicuro che le autorità ucraine non abbiano passato i dati magari al consolato italiano o che non si sia mossa in tal senso tua moglie. .....

La trascrizione deve avvenire "a cura degli interessati", le autorità di qualsiasi paese non hanno nessun dialogo con le cancellerie consolari italiane.

....mi rivolgerei ad un avvocato in Ucraina e gli chiederei di procedere al divorzio.....

Questa e' una cosa da fare, assolutamente.
I tempi di ottenimento dovrebbero essere intorno ai 2/3 mesi e se non hai figli no alimenti.

[enrico.cozzi]

ciao,
Io mi sono sposato ad agosto 2018 in Ucraina.
Non ci voleva più il nulla osta della ambasciata italiana e ho fatto tutto allo Zacs.
Dopo un anno (agosto 2019) sono andato a denunciare il matrimonio all'ambasciata a Kiev.
In Italia non sapevano nulla.

[markus]

Scusatemi se mi ripeto. Se non si hanno figli minorenni in comune, beni da dividere ed il divorzio è consensuale si dovrebbe poter divorziare nell’Ufficio Stato Civile ucraino.

Il caso che ho visto personalmente(sono passati più di 10) anni era così. Moglie e marito ucraini, il marito ad un certo punto è sparito senza lasciare un suo numero di telefono od il nuovo recapito.

La moglie si è recata all’Ufficio Stato Civile ed ha fatto richiesta di divorzio consensuale. Il marito non era presente e nemmeno raggiungibile anche volendolo fare. La moglie ha pagato un “extra” e la domanda è stata accolta.

Dopo 3 mesi (termine necessario per le pubblicazioni) ha ottenuto il certificato di divorzio (non sentenza in quanto il divorzio non è stato emesso da un giudice).

Se ancora oggi ciò è possibile sarebbe la soluzione più semplice e meno onerosa. Fa tutto la moglie ed il marito non si deve recare in Ucraina.

L’anagrafe italiano non mi preoccuperebbe in quanto il matrimonio è stato celebrato nell’Ufficio Stato Civile ucraino. Concordo con quanto scritto da Pietro e confermato da Gianmarco. Una volta registrato il matrimonio in Consolato italiano il Consolato informa l’anagrafe italiana.

Personalmente farei prima il divorzio poi contatterei l’anagrafe (per non destare il can che dorme ).

Ho fatto un po’ lo stesso ragionamento di Forrest. Il matrimonio civile è un contratto che viene annullato dal divorzio. Ha senso registrare un contratto annullato ? Direi di no ma per sicurezza, una volta ottenuto il certificato di divorzio, scriverei una raccomandata all’anagrafe spiegando la situazione allegando fotocopia certificato di matrimonio e di divorzio.

Se non dovessi ottenere risposta mi sentirei tranquillo. Al massimo potrebbero richiedere la registrazione del matrimonio e del divorzio ed in quel caso ci vorranno traduzioni e legalizzazioni.

[Forrest Gump]

La moglie si è recata all’Ufficio Stato Civile ed ha fatto richiesta di divorzio consensuale. Il marito non era presente e nemmeno raggiungibile anche volendolo fare. La moglie ha pagato un “extra” e la domanda è stata accolta.
Dopo 3 mesi (termine necessario per le pubblicazioni) ha ottenuto il certificato di divorzio (non sentenza in quanto il divorzio non è stato emesso da un giudice).
Se ancora oggi ciò è possibile sarebbe la soluzione più semplice e meno onerosa. Fa tutto la moglie ed il marito non si deve recare in Ucraina.

Non sapevo di questa possibilità. Davo per scontato che ci volesse l'intervento di un giudice.
Se è possibile fare tutto all'ufficio di stato civile, tutto risulta enormemente più semplice e quasi certamente meno oneroso.

[vittorio_guido]

Quando mi sono sposato io a Kiev nel 2012, il consolato italiano ha poi mandato il certisicato di matrimonio al comune di Milano (dopo circa 2 mesi) ed è stata aggiornata l'anagrafe.
Il tutto è avvenuto automaticamenete, io non ho dovuto fare nulla.

Infatti.
Se hai portato il certificato al consolato italiano a Kiev siete sposati per l'Italia. Se non l'hai fatto divorzi in Ucraina e basta.

[peterthegreat]

-https://www.avvocatokiev.com/servizi/di ... n-ucraina/

[markus]

"Secondo la Legislazione Ucraina potete avvalervi di 2 tipi di pratiche di Divorzio: Giudiziaria (in tribunale) ed Amministrativa (presso lo zaks)

Non ci dilungheremo sulla seconda perchè difficile da far trascrivere in Italia."

Interessante quanto hai postato, conferma che in Ucraina si può divorziare presso l'Ufficio dello Stato Civile. Poi vi sono nazioni che accettano il divorzio amministrativo. Non so l'Italia, sarei propenso per il si.

Alla questione che vi potrebbero essere difficoltà a trascrivere il divorzio n Italia ci ho pensato.

Però il matrimonio non è stato trascritto in Italia (una volta ottenuto il divorzio in Ucrana uno potrebbe anche dimenticare "la brutta avventura" ed in questo caso non vedo quali conseguenze).

Poi chiaro che gli avvocati consigliano di rivolgersi a loro, anche loro devono guadagnare

Frà l'altro mio padre era avvocato, mio fratello è avvocato e la mia figlia maggiore è avvocato.

Resto dell'idea, se la moglie è d'accordo, divorzio allo zaks, poi, una volta ottenuto certificato di divorzio raccomandata all'anagrafe del Comune di residenza. Se l'ex-marito ci tiene. Altrimenti non vedo dove possono sorgere problemi.

[peterthegreat]

Pero' secondo me il punto focale non e' tanto il divorzio in Ucraina, ma la trascrizione della sentenza in Italia tramite ambasciata.
Anche perché il matrimonio ha sempre valore anche se fatto all'estero.

[markus]

In caso di divorzio amministrativo non vi è sentenza, solo certificato di divorzio.

Non sono un giurista, però mi sembra che la questione da un lato è complicata e dall’altro relativamente semplice.

Matrimonio civile celebrato in Ucraina, marito italiano moglie ucraina. Secondo le disposizioni italiane il matrimonio andrebbe trascritto (compito del cittadino italiano) per aggiornare l’anagrafe.

Il marito non trascrive il matrimonio in quanto dopo pochi mesi divorzia. Dopo il divorzio contatta l’anagrafe e si informa cosa devo fare ? Non vedo volontà da parte dell’ex-marito di ledere il diritto, direi persona in buona fede e che, a fronte del matrimonio con cittadina straniera, non ha fatto alcuna pretesa nei confronti dello Stato italiano.

Resto dell’idea divorzio presso lo Zaks, poi se proprio vuole scrivere all’anagrafe. Se non scrive probabilmente gliene saranno grati (un mal di testa in meno )

Dov’è la differenza ? L’unica è quando l’ex marito dovrà risponde alla domanda “stato civile” invece di scrivere celibe, dovrà scrivere divorziato.

[ricky]

Intanto grazie a tutti voi per i vostri preziosi punti di vista che mi sono davvero di aiuto per meglio capire come comportarmi.
Vorrei chiarire che anche io mi ero documentato all'ufficio civile di kiev circa la prassi di divorzio, e si può fare con estrema facilità da soli senza mettere in mezzo avvocati che ovviamente fanno il loro mestiere..
Non essendoci figli, e trovandomi in un regime di divisione dei beni fatta prima del matrimonio ucraino, basterà pertanto fare la domanda di divorzio all'ufficio di kiev, almeno così ho capito io. Nessun problema da parte mia ad essere presente sul luogo, anche se probabilmente ormai non riuscirò ad avviare il tutto prima di fine Gennaio, per motivi lavorativi.
Per quanto riguarda la trascrizione, posso confermare con certezza che non c'è stata ancora nessuna legalizzazione e trascrizione presso il mio comune italiano.
L'unica cosa che avevo fatto era la traduzione del certificato presso agenzia accreditata da ambasciata italiana.
Il punto focale di tutta la questione è per l'appunto quella di capire se corro rischi o conseguenze nel divorziarmi prima di aver legalizzato in Italia. Ma come l'amico Markus ha sottolineato, sono perfettamente in buona fede, avrei voluto fare tutto secondo la regola, ma sono sopraggiunte situazioni impreviste. Sarebbe assurdo adesso legalizzare in Italia per poi subito procedere a divorzio. Forse la soluzione migliore è proprio quella di divorziare presso gli uffici di kiev (senza sentenza quindi) e poi comunicare il certificato tradotto alla mia anagrafe Italiana.
Se vi vengono in mente altre possibili problematiche legate a questa strategia le ascolterò con piacere e ve ne sarò grato, in quanto riconosco di trovarmi in una situazione anomala e che potrebbe avere più aspetti dei quali dover tenere conto.

[peterthegreat]

Io sentirei l'ambasciata per come procedere.