Divorzio matr. in Ucraina non ancora legalizzato in Italia

[markus]

Dopo quanto hai scritto, niente figli in comune, separazione dei beni ed accordo della moglie fai il divorzio allo Zaks.

Poi se proprio vuoi manda una raccomandata con ricevuta di ritorno all’anagrafe del tuo Comune di residenza spiegando quanto ti è capitato (con fotocopia del certificato di matrimonio e di divorzio, senza alcuna traduzione) e chiedendo cosa devi fare ?

Matrimonio conseguito in Ucraina, non notificato alle autorità italiane per motivi più che plausibili. Divorzio conseguito in Ucraina, non notificato alle autorità italiane in quanto il matrimonio non è stato notificato. Veramente non vedo problemi.

Mi torna in mente tale Ponzio Pilato

[markus]

Quando cercavo una soluzione per ottenere PDS moldavo mi è stato offerto da una direttrice dell’Ufficio Stato Civile un certificato di matrimonio autentico (ma in realtà fasullo con cittadina moldava). Ho lasciato stare in quanto potenzialmente portatore di problemi.

Nel tuo caso non vedo problemi. Risolvi la questione “Ucraina” con divorzio in Ucraina poi non vedo chi può venire a farti problemi in Italia considerato il fatto che il matrimonio non è stato “tradotto” in Italia.

In bocca al lupo. Se poi ci fai sapere come è finita grazie. Sono curioso

[Forrest Gump]

Forse la soluzione migliore è proprio quella di divorziare presso gli uffici di kiev (senza sentenza quindi) e poi comunicare il certificato tradotto alla mia anagrafe Italiana.

Mah . Io non ne sono convinto.
Mi spiego meglio: hai dichiarato di essere certo che in Italia non sia mai avvenuta trascrizione del tuo matrimonio ucraino. In altre parole, per l'Italia sei un uomo libero, celibe dalla nascita.

Ora, spostiamoci nel futuro di qualche mese e facciamo finta che tu abbia già in mano la sentenza o il certificato ucraino di divorzio. Perchè mai andare ex post negli uffici italiani dell'anagrafe a dire: "signori, non avevo trascritto, ma vi volevo comunque avvisare che in questi mesi prima mi sono sposato e poi ho divorziato"

Un punto importante, direi decisivo per prendere le decisioni più opportune, sarebbe sapere se...."era obbligatorio trascrivere il matrimonio contratto all'estero in Italia?"
Se come credo la risposta fosse "si", autodenunciarsi comunicando insieme "matrimonio e divorzio" potrebbe avere un senso. Ci si tutela di fronte al rischio di sanzioni per non avere trascritto a suo tempo il matrimonio.
Una analogia con quello che in campo fiscale/tributario si chiama ravvedimento operoso: non ho pagato le tasse, se mi beccate mi fate multe salatissime, allora preferisco non rischiare, dichiarare il reddito evaso ed usufruire di sanzioni inferiori.

Se invece la risposta alla domanda di sopra fosse "no", allora davvero non avrebbe alcun senso fare comunicazioni tardive di trascrizione contestuale di matrimonio e divorzio.

[markus]

Ho l’impressione che il discorso è simile a quello dell’iscrizione all’AIRE. Se non ci si iscrive non si ha diritto alla totale assistenza consolare.

Se il cittadino italiano/a non comunica il matrimonio con cittadina/o straniera/o avvenuto all’estero non vi è reato. Semplicemente la oppure il cittadino straniero non può godere dei vantaggi di aver sposato un od una cittadina italiano/a.

Se così fosse veramente non vedo problemi a divorziare in Ucraina presso lo Zags. Detto in parole semplici allo Stato italiano non gliene fregherebbe assolutamente niente in quanto non ha titolo e doveri di dover intervenire.

[markus]

Ho fatto una breve ricerca su internet relativa a matrimonio fra cittadino italiano ed ucraino di fronte ad autorità ucraina.

“Copia atto di matrimonio debitamente legalizzato e tradotto va rimesso a cura degli interessati (gli sposi) all’ autorità diplomatica o consolare italiana.

Però dal momento che l’atto è immediatamente valido la trascrizione dell’atto nei registri dello stato civile italiano non avrà efficacia costitutiva (ovvero non è necessaria perché il matrimonio sia considerato valido) ma ha solo natura meramente certificativa e di pubblicità.

[markus]

Mi sono venuti dei dubbi su quanto ho scritto ieri così ho chiamato il Consolato italiano qui a Chisinau. La funzionaria inizialmente mi ha detto di divorziare allo Zags a Kiev e non fare altro poi mi ha detto per sicurezza parlo con il responsabile dello Stato Civile e la richiamo.

Mi ha richiamato, qui a Chisinau sono molto disponibili. Risposta in teoria si può divorziare a Kiev e non fare più niente in quanto il matrimonio non è stato trascritto.

Poi, e questo me lo aspettavo, la procedura corretta è trascrivere il matrimonio poi il divorzio.

Ho fatto ancora un po’ di ricerche, tutti più o meno scrivono la stessa cosa anche il Ministero degli Esteri. Ossia il matrimonio va trascritto ma nessuno indica un termine e lo trovo strano. Normalmente quando vi è un obbligo vi è anche un termine (ad esempio il certificato va consegnato alla rappresentanza diplomatica entro 180 giorni dalla data del matrimonio).

Fra l’altro ho letto che la pratica può essere svolta presso il Comune di residenza ma anche lì nessuna indicazione entro quanto tempo va fatto.

[Forrest Gump]

Mi ha richiamato, qui a Chisinau sono molto disponibili.

Il consolato italiano in Moldova è uno dei più efficienti mai visti. Sono di una cortesia e disponibilità disarmante.
Il console, una donna, credo conosca singolarmente ogni italiano residente, organizza eventi in continuazione, fuori e dentro le case degli italiani; più in generale si sponsorizzano prodotti e marchi italiani, si fanno gare di beneficienza (adesso per esempio stanno vendendo i panettoni artigianali), si promuove lo studio della lingua italiana per gli stranieri e le mogli dei connazionali con corsi che si tengono dentro l'ambasciata, se hai progetti per investire o aprire un'attività sono tutti a tua disposizione e tanto, tantissimo altro.
Io personalmente sono stato invitato e presentato al console qualche anno fà alla festa della repubblica italiana in uno dei migliori ristoranti della capitale moldava.
Ho esclamato: "non ho l'invito e non sono residente qui!!" Risposta: "sei italiano e tanto basta!!".

Abituato a ben altri trattamenti a Kiev, dove sarò entrato 4 volte in 15 anni e 3 di queste, senza avere fatto nulla di speciale perchè mi ritengo una persona MOLTO educata, mi sono preso cazziate come non succedeva dai tempi della scuola, a Chisinau sono rimasto letteralmente scioccato dall'atmosfera familiare dei nostri connazionali.

Non mi sorprende affatto che ti abbiano risposto subito al telefono, che si siano informati e che ti abbiano richiamato in giornata per darti la risposta. Stile e calore italiano ed efficienza teutonica . Una perla!

[peterthegreat]

Ho fatto ancora un po’ di ricerche, tutti più o meno scrivono la stessa cosa anche il Ministero degli Esteri. Ossia il matrimonio va trascritto ma nessuno indica un termine e lo trovo strano.

Una volta valeva la regola "senza indugio" come per la trascrizione delle nascite.
Anche perche' si doveva regolarizzare la posizione fiscale-sanitatiria del coniuge straniero il prima possibile e per entrare ci voleva il visto ed il visto aveva una scadenza.

Ho esclamato: "non ho l'invito e non sono residente qui!!" Risposta: "sei italiano e tanto basta!!".

Praticamente ti sei imbucato come i Portoghesi e hai scroccato una cena alle spalle dei contribuenti .

[markus]

Non mi sorprende affatto che ti abbiano risposto subito al telefono, che si siano informati e che ti abbiano richiamato in giornata per darti la risposta. Stile e calore italiano ed efficienza teutonica . Una perla!

La funzionaria dell’Ambasciata mi ha richiamato dopo circa 20 minuti e data risposta alla mia domanda. Più efficenza di così non penso si possa pretendere.

Una piccola precisazione, hai conosciuto Valeria Biagiotti attuale Ambasciatrice italiana in Moldavia. Non Console.

Lei da poco aveva sostituito Enrico Nunziata, ex-Ambasciatore italiano a Chisinau. Altra persona capace e di grande spessore.

Nel caso di queste due persone si può proprio dire che l’esempio viene dall’alto ed il clima in Ambasciata ne risente positivamente. Come hai appena testimoniato.

Giusto, secondo me, lamentarsi quando le cose non funzionano ma anche giusto riconoscere i meriti quando ci sono.

[markus]

Dopo quanto ho letto e sentito se fossi al tuo posto farei il divorzio presso l’Ufficio Stato Civile a Kiev il più presto possibile (se accettano far fare la richiesta a tua moglie così non devi andare in Ucraina).

Poi, una volta che hai il certificato di divorzio dimenticherei la questione. Corri il rischio di una sanzione amministrativa ossia una multa. Questa potrebbe capitare nel caso in cui un funzionario dell’ambasciata a Kiev od uno dell’anagrafe del tuo luogo di residenza si accorge del tuo matrimonio (possibilità direi alquanto remota).

Anche se dovessero accorgersi non è detto che procederebbero con la sanzione che comunque sarebbe una cifra modesta. Da quanto ho visto per questioni di Stato Civile le multe partono dai 20 euro fino a circa 300.

Se fai trascrivere il matrimonio poi divorzi in tribunale ti costa sicuramente di più.

Dovessi optare per questa soluzione per cortesia chiedi conferma su quanto ho scritto ad un avvocato italiano (io non lo sono ).

[vittorio_guido]

Io contatterei quelli del sito postato da peterthegreat,
A vedere il sito sembrano preparati.
Devi risolvere a 360°

[Forrest Gump]

Poi, una volta che hai il certificato di divorzio dimenticherei la questione. Corri il rischio di una sanzione amministrativa ossia una multa.

Sanzioni a parte, fossi al posto di Ricky e dovendomi rifare una vita, preferirei essere considerato celibe piuttosto che divorziato. Poi magari, in privato, i fatti tuoi li spieghi alla tua nuova compagna.

[markus]

Io contatterei quelli del sito postato da peterthegreat,
A vedere il sito sembrano preparati.
Devi risolvere a 360°

Vedo solo due soluzioni, quella che ho indicato che è semplice, poco onerosa, il rischio mi sembra accettabile (come ho scritto sottoporre la soluzione ad un avvocato italiano).

A tale proposito ho dimenticato una cosa. Per semplificare la decisione del funzionario dello Zags se accettare o meno la domanda di divorzio senza presenza del marito il marito può scrivere una dichiarazione. Dichiara di voler divorziare e di non aver pretese nei confronti della moglie, poi autentica della firma, apostilla, invio della dichiarazione alla moglie che la fa tradurre poi la porta allo Zags e fa richiesta di divorzio. Al massimo vi sarà un no oppure richiesta di una “sovrattassa”.

L’altra soluzione trascrivere il matrimonio, fare il divorzio presso lo Zags oppure in tribunale. Qui va chiarita una cosa. Sul sito indicato da Pietro gli avvocati scrivono che le autorità italiane non accettano il divorzio amministrativo quindi ci vuole divorzio in tribunale.

Altre spese anche perché dubito che il tribunale ucraino, anche se vi dovesse essere solo un’udienza, accetterà la non presenza del marito (forse potrebbe bastare la dichiarazione come sopra) Poi ottenuto divorzio trascrizione all’anagrafe italiano.

Con riferimento a quanto scritto da Forrest soluzione 1 il marito risulterà celibe in Italia e divorziato in Ucraina. Soluzione 2 ovviamente divorziato sia in Ucraina che in Italia.

[andrea.ua.83]

Qui va chiarita una cosa. Sul sito indicato da Pietro gli avvocati scrivono che le autorità italiane non accettano il divorzio amministrativo quindi ci vuole divorzio in tribunale.

Non e' vero.

[dreamcatcher]

Discussione interessante, a mio modo di vedere, molto semplice nella soluzione all' "italiana" o all' "ucraina" che dir si voglia, in fondo si somigliano molto.

Divorzi in Ucraina (confermo che non serve la tua presenza) e metti tutto nel cassetto, nessuno in Italia verra' mai a chiederti niente.
Questo sempre SE le condizioni sono solo quelle da te esposte e non vi sono elementi a complicare la storia.

@Ricky:
Ho una curiosita', venuta fuori parlando con la mia bella.
SENZA entrare nei dettagli personali
per la tua (ex) moglie ci sono stati dei cambiamenti rilevanti in seguito al matrimonio? Ovviamente non mi riferisco a vantaggi o svantaggi relativi alla sposato un italiano, dato che non hai registrato il matrimonio in Italia.
Piuttosto mi riferisco a cambiamenti in Ucraina.

Il primo che mi viene in mente ad esempio è il cambio di cognome, cosa che a volte è prioritaria.