L'ORIGINALE LOTTA DEL GOVERNO UCRAINO ALLA CONTRAFFAZIONE.

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L'ORIGINALE LOTTA DEL GOVERNO UCRAINO ALLA CONTRAFFAZIONE.

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Se escludiamo i negozi ufficiali della casa madre, basta farsi una passeggiata per le strade di Kyiv o tra le vetrine del centralissimo Metrograd per capire quanto è diffusa la vendita di abbigliamento, scarpe, borse, occhiali, ecc. ecc. contraffatti.
Sono i cd. fake o, se preferite, i falsi d'autore.
Ci sono diversi modi per capire che non siamo di fronte agli "originali".
Quando il prodotto è di scarsa qualità, che sia un falso lo si capisce perchè sono spesso modelli inventati - e direi anche pacchianamente inventati - che nella realtà non esistono. E che non esistano nella realtà è facile intuirlo senza scomodarsi troppo ed andare a cercare su internet. Non credo infatti che un'azienda di alta moda possa produrre per es. una tuta con gigantesche bande laterali su pantaloni e giacca ad indicare a caratteri cubitali "Channel" o "Dolce&Gabbana"
Ma a volte il falso è di discreta fattura e la cosa potrebbe sfuggire ad un occhio più sprovveduto. Qui ci viene in soccorso la logica. Dovrebbe sorgere qualche dubbio se una borsa Louis Vuitton costa: non i 50 euro come nelle spiagge di mezza Europa e nemmeno 2000 come al Mandarin Plaza o in Passage Khreshatyk per restare a Kyiv.
Il prezzo, se restiamo all'esempio delle borsa, in qiesti casi è infatti un "ibrido". Una via di mezzo tra la spiaggia - dove tutti sanno di trovarsi di fronte ad un falso - ed il negozio ufficiale dove nessuno dubita che sia un originale. Non so, per es. 200 o 300 euro a seconda della diversa "fattura". Se fosse una maglietta direi 30-40 euro e per un paio di scarpe firmate probabilmente 60-70.
Oltre al prezzo però, c'è un piccolissimo particolare da non sottovalutare. La merce è bella ed esposta in vetrina e nessuno ti dice che è falsa. Solo se chiedi (e loro capiscono che la tua domanda non è fatta a caso) ti verrà poi risposto: "si, viene dalla Turchia". Anche se personalmente penso che molta merce arrivi direttamente dalla Cina.
Fatta la lunga premessa, la curiosità è il diverso modo con il quale la poca merce che viene intercettata alla dogana ucraina viene trattata. In quasi tutti i paesi la si distrugge. In Ucraina no.
In Ucraina ci sono dei negozi, tanti negozi, spesso collocati in punti strategici (es. vicino alle fermate delle metro) che vendono la merce intercettata e sequestrata alla dogana.
Non so ora esattamente se siano dei negozi statali o se siano invece gestiti da privati che poi magari devono riconoscere allo stato una percentuale sul venduto. Se qualcuno ne sa di più, ci tolga la curiosità.
Fatto sta però che qui la vendita avviene senza "trucco e senza inganno" perchè in bella vista sopra questi negozi sorge un insegna gialla con scritto: "NEGOZIO DI MERCE CONFISCATA".
Sono entrato in uno di questi negozi e devo dire che i prezzi sono veramente molto bassi: 10, 20 euro per un paio die scarpe.
Bassa, o molto bassa, però anche la qualità.
Tanto che, con un filo di malizia, ho pensato che questa sia quella merce, talmente di bassa qualità, che perfino quei negozi che espongono in vetrina roba contraffatta (meglio contraffatta ndr) vogliano commercializzare.
In ogni caso, rivendere informando il cliente piuttosto che distruggere come fanno altri paesi...... mi sembra una scelta originale. Utile per monetizzare qualcosa.
Chissà se le aziende del lusso saranno d'accordo con la scelta ucraina.


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