Russia blocca importazioni da Ucraina

La politica in Ucraina.
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ancillotto
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Russia blocca importazioni da Ucraina

Messaggio da ancillotto »

Buon giorno a tutti
è di oggi la notizia che la Russia ha bloccato con un pretesto, le importazioni di cioccolato e merendine dall'Ucraina.
vi riporto quanto pubblicato dal Corriere della sera:
Mosca e Kiev alla guerra dei cioccolatini
Il Cremlino blocca l’importazione del cioccolato Roshen dopo
la decisione ucraina di firmare un accordo di associazione e libero scambio con l’Unione Europea.
Si temono i primi licenziamenti
Il latte e le aringhe del Baltico, il vino moldavo, l’acqua minerale georgiana, le cosce di pollo made in Usa: la diplomazia della Russia continua a passare dai frigoriferi dei sui cittadini, dai quali vengono banditi i prodotti dei Paesi che in qualche modo hanno scontentato Mosca. Ora è il turno dei cioccolatini ucraini. Le praline e le merendine pagano per l’intenzione di Kiev di firmare a fine novembre un accordo di associazione e libero scambio con l’Unione Europea, traguardo ambito che però a Mosca viene visto come un passo sleale.

Il ministro degli Esteri Serghei Lavrov già nei giorni scorsi aveva fatto capire che l’Ucraina non può avvicinarsi all’Europa e restare in buoni rapporti con la Russia. E così mentre il Cremlino propone già l’introduzione di passaporti per i viaggi tra Russia e Ucraina – con decine di milioni di russi e ucraini che vivono nel Paese vicino e che finora hanno attraversato un confine inesistente solo con i documenti d’identità – parte la guerra dei cioccolatini. Mosca ha già annunciato che Kiev perderà i privilegi
commerciali e doganali nel caso della firma dell’accordo di associazione con l’Ue, e le tv russe – che in Ucraina sono molto seguite – mandano in onda trasmissioni dove promettono la prossima rovina del Paese ex fratello, la cui industria e agricoltura sono rivolte molto più al mercato russo che a quello, tutto da conquistare, europeo.


Lo scenario è quello classico, già collaudato altre volte: un’improvvisa sollecitudine del servizio federale di tutela del consumatori, il Rospotrebnadzor che in questi anni è stato un’arma delle guerre diplomatiche, rileva irregolarità sanitarie nei cioccolatini di Roshen, gigante dolciario di proprietà dell’ex ministro ucraino Petro Poroshenko. Del resto, il famoso ex direttore dell’ente, Ghennady Onishenko, ha sempre sostenuto che i russi devono mangiare solo russo, e ha più volte invitato i consumatori a evitare il sushi e gli hamburger come cibo dannoso per i loro organismi. Nei supermercati e ristoranti di Mosca nel frattempo si può comprare qualunque cosa da ogni angolo del mondo, ma appena un Paese diventa politicamente sgradito ecco che anche il suo cibo finisce nel mirino. E così un’ispezione dei russi nelle fabbriche ucraine è giunta alla conclusione che i livelli di qualità dei cioccolatini non sono all’altezza degli stomaci russi. Il governo ucraino ha smentito le accuse come “false”. Ma nel frattempo le importazioni sono bloccate e si comincia a parlare di licenziamenti. Poroshenko ha smentito, ma il capo del sindacato dell’agroalimentare di Donetsk, Iana Litvin, parla di 140 esuberi nella fabbrica di Mariupol e di 400 in quella di Vinnitsa, con il rischio che – se l’embargo continua – altri 500 lavoratori potrebbero perdere il posto.

Un incidente che di certo non facilita le cose per il presidente ucraino Viktor Yanukovich, già impegnato a cercare una scorciatoia per firmare l’accordo con l’Ue senza rispettare la condizione di Bruxelles di concedere le cure mediche all’estero a Yulia Timoshenko, l’ex premier e leader dell’opposizione finita in carcere dopo un processo per truffa più che ambiguo. Il Cremlino ne approfitta per riportare all’ovile un presidente che una volta era considerato un “uomo di Mosca”, e il consigliere di Putin Serghei Glaziev terrorizza l’opinione pubblica sostenendo che i piani di integrazione europea siano “ispirati dall’ambasciata americana” e che gli ucraini perderanno il lavoro e si ridurranno in miseria per volere di Washington e Bruxelles. Per il momento però gli unici posti di lavoro a rischio sono quelli messi in bilico dai cioccolatini che la Russia considera indigesti.


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Ciorni.voran
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Re: Russia blocca importazioni da Ucraina

Messaggio da Ciorni.voran »

Fare il copia incolla integrale di articoli che non ci appartengono non è propriamente legale.Non è sufficiente citarne le fonti.

Si possono citare piccoli estratti per commentarli o al limite linkarli perchè la notizia sia letta sul sito che li ha generati (se si è sicuri della assoluta affidabilità del sito o è un sito istituzionale).
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andbod
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Re: Russia blocca importazioni da Ucraina

Messaggio da andbod »

Per la verità è ormai oltre 1 mese che le importazioni di cioccolato Roshen sono bloccate. Il motivo è ovviamente politico ma l'articolo dimentica di menzionare chi è il proprietario della Roshen : Poroshenko, ossia uno dei piu' ricchi oligarchi Ucraini, ovviamente politico, ex finanziatore di Yushenko e ora alleato di ferro di Yanykovich, nonchè uno dei più fervidi, assieme ad Hanna Herman, sostenitori del cammino Europeo da parte dell'Ucraina all'interno dell'amministrazione del Presidente.

Di fatto la Russia si era già assicurata (con una maxi-tangente incredibilmente passata sotto il silenzio assoluto della stampa) il supporto da parte di Firstash, altro oligarca locale e probabilmente oggi il più importante finanziatore/alleato del Presidente Ucraino, supporto però messo in dubbio proprio oggi da una nuova maxi-tangente, questa volta regalata dagli americani tramite la Chevron, per lo sfruttamento dell'immenso (si parla dai 3000 ai 10000 miliardi di metri cubi) giacimento di gas Olesske nella zona di Lviv, sfruttamento che prevede un accordo di divisione degli utili tra il colosso americano, lo stato Ucraino, e una società creata ad hoc i cui soci sono anonimi ma che tutti sanno di essere dell'oligarca Ucraino.

Parallelamente si è riaperto il negoziato con il fondo monetario internazionale che promette all'Ucraina quei fondi tanto ambiti sempre dai grandi oligarchi per risanare i conti delle proprie aziende colpiti dalla crisi (per chi non lo sapesse il credito in Ucraina, se ne è accorta di recente Unicredit, funziona che tutti devono restituire tranne gli oligarchi per cui i prestiti sono "regali" da parte delle banche).

Come detto piu' volte la vera partita si gioca solo sul piano degli interessi personali dei grandi oligarchi Ucraini che aspetteranno fino all'ultimo giorno prima di decidere se andare verso la UE o tornare a diventare un satellite della Russia. Ormai con sempre piu' insistenza si parla di un tentativo da parte Ucraina di rimandare tutto al 2015 e pare che la UE sia ormai rassegnata ad un dilungarsi dei tempi.

Purtroppo la UE ha dimostrato ancora una volta una assoluta incapacità politica non capendo dove si gioca la partita e pensando di poter semplicemente usare l'arma della diplomazia e la prospettiva di un regime visa-free per cercare di trovare un accordo con l'Ucraina.

Gli USA, molto piu' pragmatici, non hanno alcun interesse all'espansione della UE ma hanno un grosso interesse ad avere uno Stato-cuscinetto viste le sempre piu' pressanti mire espansionistiche della Russia di Putin e quindi sono entrati in campo per cercare di dare impulso alla vecchia e sonnolenta diplomazia Europea con l'unico sistema che in Ucraina comprendono : tangenti e affari.

Se questo intervento sia tardivo o meno si saprà solo tra due settimane, al momento del vertice di Vilnus che deciderà sul cammino Europeo dell'Ucraina. Le recenti dichiarazioni del Segretario Generale del Partito delle Regioni, controllato dal Presidente, non fanno sperare nulla di buono e fanno capire perfettamente quanto queste persone siano distanti non solo dai valori Europei ma anche dal minimo rispetto dell'individuo o dei diritti umani : "La Tymoshenko sarebbe già dovuta essere da tempo invalida su di una carrozzina a sentire i medici tedeschi, la smettano di mentire. Il giorno che sarà invalida valuteremo il da farsi ma oggi per noi sono tutte menzogne e non permetteremo mai che venga liberata o curata all'estero".
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Ciorni.voran
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Re: Russia blocca importazioni da Ucraina

Messaggio da Ciorni.voran »

Infatti la situazione è quanto mai ingarbugliata....è un affastellarsi di interessi che vanno a sovrapporsi e di difficile comprensione per "l'uomo della strada".Tra l'altro è risaputo che il Fondo Monetario è controllato dagli USA e questo prestito diventerà presto indispensabile per tenere in piedi la traballante economia ucraina.Una delle condizioni per continuare il rapporto con il Fondo è l'aumento delle tariffe del gas per la popolazione e il cambio flessibile del dollaro...interventi utili ma fortemente destabilizzanti allo stato attuale se non vengono attuati con una certa gradualità.Si pensava al momento,ad esempio,di ancorare la grivna a un paniere di valute,non solo al dollaro.Può essere una idea, visto che l'80% delle esportazioni va in direzione UE.

Sul fronte europeo non è ben chiaro con quali fondi si pensi di sostenere la riconversione delle imprese in Ucraina.Si fanno solo promesse ma non esiste nulla di concreto.Tra l'altro l' Europa stessa versa in pessime condizioni e ha dovuto sostenere recentemente uno sforzo enorme per sostenere le economie di paesi in crisi,quali Cipro o la Grecia e quelle dei paesi di recente acquisizione.Non penso ci siano le risorse sufficienti per sostenere una impresa così ambiziosa o comunque non penso vogliano impegnarsi più di tanto.

I giacimenti di gas scistosi sono di difficile estrazione e richiedono tecniche di trivellazione completamente diverse da quelle dei gas tradizionali.Tra l'altro richiedono personale altamente qualificato perché devono essere maneggiate sostanze chimiche per spaccare gli strati di roccia,oltre ad immettere milioni di litri d'acqua nei pozzi di trivellazione...Sono processi ad altissimo impiego iniziale di capitale con gravi possibili rischi ambientali (fuoriuscita di diossido di carbonio,inquinamento delle falde)...e con dubbi ritorni per le popolazioni locali che non possono essere impiegate nelle trivellazioni.

Quindi anche per l'autosufficienza energetica non è ben chiaro come si possa procedere continuando a diminuire le importazioni di gas russo.Tra l'altro anche l'inversione dei flussi da Slovacchia, Polonia e Ungheria può essere solo una soluzione temporanea.E comunque sarebbe illegale perché utilizza gas di Gazprom...anche li ci sarà da soffrire.E il fabbisogno di gas europeo è stimato in forte aumento quindi non è ben chiaro quante saranno le riserve disponibili.

L'agricoltura ucraina è fortemente arretrata e non è in grado di competere con quella europea che tra l'altro si protegge con le quote.Chi paga lo sforzo di ammodernamento?

Per salvare gli interessi di pochi qua si rischia di far saltare tutto per aria.
Il Mondo alla rovescia, quello del male, della follia distruttiva e dell’assurdo è difeso e costruito da un esercito di “medici pietosi”, di anime belle allo specchio, di persone che vanno dove le porta il cuore avendo lasciato la testa a casa.
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Re: Russia blocca importazioni da Ucraina

Messaggio da ancillotto »

chiedo Venia Ciorni,
farò come dici per la prossima volta.
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Re: Russia blocca importazioni da Ucraina

Messaggio da peterthegreat »

andbod ha scritto: Parallelamente si è riaperto il negoziato con il fondo monetario internazionale che promette all'Ucraina quei fondi tanto ambiti sempre dai grandi oligarchi per risanare i conti delle proprie aziende colpiti dalla crisi (per chi non lo sapesse il credito in Ucraina, se ne è accorta di recente Unicredit, funziona che tutti devono restituire tranne gli oligarchi per cui i prestiti sono "regali" da parte delle banche).
Anche in Italia, puntata di report del 28/10/2013.

Meglio tanto il cioccolato fa venire i brufoli e fa ingrassare.
Dove son gli impiccatori degli Eroi che non scordiamo?
Dove son gli infoibatori della nostra gente sola?
Ruggirà per noi il leone, di là raglio di somaro.
Eia, carne del Quarnaro! Eja Eja Alalà
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Re: Russia blocca importazioni da Ucraina

Messaggio da sailor »

La cassa di risparmio di Macerata è tecnicamente fallita perchè ha finanziato 300 tra parenti e amici del gruppo dirigenziale pur sapendo che le loro aziende erano decotte!

W il cioccolato (fondente)!
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