Venti di guerra

La politica in Ucraina.
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gianfrancesco
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Re: Venti di guerra

Messaggio da gianfrancesco »

salve, sono il gianfrancesco,ultimamente ho frequentato poco il sito x problemi miei, ho letto di soledar? io ci sono stato anni fà, c'era un certo turismo, 1 volta all'anno andava l'orchestra di vienna a eseguire un concerto in miniera , io sono andato a fare cure termali giu in miniera (350 metri sotto) sembra che quel sale (vecchio 300 milioni di anni circa) emette ioni che si è appurato faccia bene per l'asma e altre patologie dei polmoni,(se si cerca ci dovrebbero essere foto della miniera io ne ho qualc'una . chissa come è ora ,era una cosa all'inizio,del turismo.scendevo con un vecchio montacarichi che usavano i minatori, ora mi dico non credo si arrivasse anche dal mare e mi chiedo cosa possono portare giu i russi che basta poco a bloccare il tutto ,ma,


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Re: Venti di guerra

Messaggio da dreamcatcher »

Interessante il tuo racconto.
Della miniera cui fai riferimento ho sentito parlare proprio nelle settimane di combattimento, è stata anch'essa teatro di battaglia.
Fa tanta rabbia vedere i luoghi dove ciascuno di noi è stato ed ha dei ricordi, presi a cannonate e rasi al suolo. E la gente... Bakhmut, poco distante da Soledar e probabilmente tra poco in mano russa, aveva 70mila abianti prima della guerra. Quanto la mia città. Immaginare il posto dove vivo completamente distrutto e disabitato, mi fa venire i brividi. Immagino le tue emozioni leggendo di Soledar.
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Re: Venti di guerra

Messaggio da dreamcatcher »

Bene, le notizie dal fronte magari le possiamo approfondire in un altro momento.
Oggi i titoli dei giornali parlano di un'indiscrezione riguardante la Crimea. In breve, qualcuno ritiene che l'Ucraina, se riuscisse a raggiungere con la controffensiva militare i confini amministrativi della penisola, potrebbe aprire un tavolo delle trattative per discutere di una Crimea indipendente.

Credibile? Auspicabile?

Dico la mia.

prima o poi, ci si deve sedere a trattare. Di solito il tavolo lo apre chi si trova in una posizione di netto vantaggio perchè può dettare le condizioni.
Se l'Ucraina riprendesse la regione di Kherson fino poi a Melitopol, se chiudesse le vie di comunicazione (ponte di Kerch in primis) e mostrasse di avere la possibilità di spingersi oltre, per Putin si prospetterebbe una disfatta che molto probabilmente porterebbe alla caduta del regime.
da qui, sedersi a discutere potrebbe rappresentare una via d'uscita dignitosa, tanto in patria potrebbe raccontare quello che vuole e all'estero magari riuscirebbe a recuperare un po' di sostegno almeno dai Paesi meno convinti dall'azione militare.

Inoltre, a meno di utilizzare il metodo Grozny (anche detto 'russki mir', ultimamente), non vedo come l'Ucraina potrebbe riprendersi militarmente grosse città come Donetsk, Lygansk , Sebastopol e via dicendo.

Mettiamo che questa ipotesi di (per ora) fantapolitica abbia un senso.

-Vedrei la Crimea autonoma per un lungo periodo di tempo. Immagino che una condizione imprescindibile però sarebbe quella di togliere le basi navali e militari alla Russia, altrimenti tanto vale. Neutralità "finlandese'... ops, non si può più dire. Neutralità svizzera. Ovvero, amici di tutti e di nessuno, ma i soldi di chiunque sono ben accetti. Penso che aPutin potrebbe anche andare bene, taanto con tutta la buona volontà tra 25-30 anni sarà passato a miglior vita.

-NATO. finiti i rotoli di carta igienica di Budapest e Minsk 1-2-3, probabilmente sarebbe impensabile una pace che non venga garantita dalle armi e la Russia non potrebbe essere parte di una forza di pace (mi viene da ridere solo a scrivere Russia e pace nella stessa frase). Probabilmente l'Ucraina non verrà mai ammessa nella NATO, ma di sicuro l'alleanza atlantica dovrà avere un ruolo più o meno ufficiale nel garantire che gli accordi vengano rispettati e che non si vada verso un congelamento del conflitto come piace a Putler.

-Donbass. Sul donbass dubito che l'Ucraina possa cedere un solo metro di territorio. significherebbe aver mandato a morire migliaia di ragazzi per nulla, oltre a tutto quello che ha patito la popolazione civile. Per questo a volte mi chiedo se la famosa e attesa controffensiva, non partirà effettivamente da lì più che dal sud dove se l'aspettano tutti. Vedremo.

-Danni di guerra. E ricostruzione. Se ci si siede per un accordo diplomatico, mi viene difficile credere che la Russia potrà accettare di risarcire l'Ucraina, sarebbe l'equivalente di una resa. A parte che, a prescindere, la Russia non pagherà mai nulla.

-crimini di guerra. Idem come sopra. Un accordo di questo tipo chiuderebbe la questione. vero che oggi interessa a pochi, in fondo "basta che finisca". Si portebbe salvare capra e cavoli aiutando Putin a cascare dalla sedia. Qui però il lavoro dell'intelligence occidentale dovrebbe essere molto metodico perchè i potenziali successori, oggi come oggi, sono peggio dello stesso Putin.
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Re: Venti di guerra

Messaggio da Carlo Martini »

A proposito del "basta che finisca", ho sentito un'amica ucraina sfollata in Germania che non ce la fa più a stare lontano da casa.

Sintetizzo il suo pensiero: riconquistate Kherson, Mariupol e Melitopol, lasciamo ai russi la Crimea, "tanto i tatari non pagano le tasse e sono un peso", e il Donetsk, "dove non è rimasto vivo neanche un gatto e si rovineranno a ricostruirlo", e finiamo questa maledetta guerra.

Chissà quanto ciò sia un sentire comune...

I dubbi sul dopo Putin li prospettò anche il presidente Prodi in una conferenza a Bologna nel 2015, alla quale andai con le mie insegnanti di russo. Anche loro, non certo filoputin, li condivisero.
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Ciorni.voran
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Re: Venti di guerra

Messaggio da Ciorni.voran »

dreamcatcher ha scritto: giovedì 6 aprile 2023, 10:25
Dico la mia.
prima o poi, ci si deve sedere a trattare...
Ciao ragazzi...

Concordo su tutto tranne alcune sfumature.La Crimea era già una repubblica autonoma con costituzione propria.Quindi diciamo che Putin avrebbe fatto tutto sto casino per accontentarsi dello "status quo ante"?Non credibile a meno che non si trovi veramente a mal partito ma se si trovasse in quella condizione probabilmente non sarebbe più al posto dove si trova.

La fine della guerra, secondo me coicide con il crollo del regime in Russia.Tregue non ne puoi accettare altrimenti si consolidano e la guerra diventerà una infinita guerra di posizione con un 'infinito stillicidio di vittime.Bisogna continuare a distruggerli fino a che le faide interne che esistono in questi regimi non determinino un crollo.Non semplice ma credo che purtroppo non vi siano altre soluzioni.Putin ovviamente ne è consapevole e infila nel tritacarne preferibilmente yakuti, buriti,carcerati e altre popolazioni colonizzate dei margini dell'Impero.Mosca e San Pietroburgo, dove si trova la base del consenso rimangono sostanzialmente poco interessate.

I russi non possono presidiare un fronte di 1200 km fra poco verrà sfondato da qualche parte,anche per me tra Zaporoze e Kherson in direzione di Melitopol così gli tagli il corridoio con la Crimea e ti posizioni abbastanza vicino per fargli saltare il ponte.

Quello che si fa oggi nel Donbass, compreso il sacrificio di tanti soldati in realtà è utilissimo a prescindere dal risultato.Anche se non riesci a liberare Lugansk dove non credo che troppi vogliano poi essere liberati poni le premesse per la controffensiva.Ovviamente Putin sa anche questo e cerca di utilizzare solo mercenari in prima linea ma fino a un certo punto.Molti dei suoi reparti migliori li ha persi all'inizio dell'invasione.

Quindi soluzioni diplomatiche poche.Tra l'altro chi potrebbe promuoverle è più infido di loro.I turchi stanno nella NATO ma utilizzano anche armi russe, i cinesi si avvantaggiano da questa guerra, possono far diventare la Russia una loro colonia, possono avanzare ulteriori pretese su Taiwan.Sono due paesi quasi peggio dei russi che giocano contemporaneamente su più tavoli.

Secondo me la speranza che Putin si ponga a un tavolo delle trattative trovandosi in una situazione di grave svantaggio dal punto di vista militare è irrealistica.Se lo fa è solo per reclutare altre risorse.Putin coordina tanti satrapi locali che spesso dispongono di milizie personali, non c'è solo Prigozin.Se perde lo fanno fuori.Dopo chiaramente ci sarà instabilità nella regione.Se lo vogliono salvare lo salvano gli occidentali per questo motivo...se riescono ma dubito lo facciano, troppo compromesso ormai.Dubito che continuerà ad essere un interlocutore per loro.

Lo scenario nucleare lo vedo molto più lontano anche perchè nessuno minaccia territorialmente la Russia a meno che non si voglia considerare tale le regioni rapinate.Sarebbe comunque la fine per lui (e per tutti).A quel punto è facile che i militari non obbediscano agli ordini ma si sostituiscano a lui per regolare una transizione verso nuove forme di governo.
Il Mondo alla rovescia, quello del male, della follia distruttiva e dell’assurdo è difeso e costruito da un esercito di “medici pietosi”, di anime belle allo specchio, di persone che vanno dove le porta il cuore avendo lasciato la testa a casa.
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Re: Venti di guerra

Messaggio da dreamcatcher »

Ciao Ciorni, bello leggere un tuo intervento, ogni voce che si aggiunge fa tornare la piacevole sensazione di leggere un forum e non un gruppo Fb, seppure di qualità.

Concordo praticamente su tutto quanto hai scritto. Cina e Turchia... la prima dici bene peggio della Russia, la seconda "nella NATO" è una barzelletta. A volte mi chiedo se Putin se lo ricordi, che la Turchia è nella NATO, e soprattutto se se lo ricorda Erdogan.

Anche per me guerra e regime di Putin finiscono insieme. O meglio, il regime di Putin non può finire dopo la guerra. O prima, o i due eventi coincideranno. Il problema è che se finisce prima, nessuno può avere garanzie su cosa verrà dopo perchè oggi come oggi la sedia (e la vita di Putin) sono in mano a un manipolo di criminali, tra l'altro tutti con uno spessore politico che fa ridere i polli. Altrimenti l'avrebbero fatto già fuori.
Oggi uno di loro, quello che più di altri recita la parte della persona istruita, Girkin o Igor Strrelkov che dir si voglia, ricercato internazionale per l'abbattimento del Boeing Malese, sul suo profilo twitter ha riportato le parole di un altro avanzo di galera, Kadyrov, ed era un diluvio di complimenti per il comandante supremo Putin, per il ministero della difesa, per gli strateghi di questa guerra, per l'esercito e via dicendo. Girkin per quanto criminale soprattutto negli ultimi temi non ha mai risparmiato critiche ai vertici militari e indirettamente anche a Putin. Non so se prendere quasto cambio di rotta come uno sfottò, o come un tentativo di salvarsi la pelle vista la fine fatta dall'altro avanzo di galera, oggi osannato ma anche seppellito, tatarsky.

Questa è la guerra nella guerra, sì, che si scannino, ma in qualche modo bisogna anche interferire nella transizione, altrimenti le probabilità di avere a che fare con un altro malato di mente sono alte, altissime. Non che si debba pretendere che la russia e il suo popolo rinsaviscano dalla sera alla mattina, ci vorrà un secolo ammesso che basterà, ma almeno che il seme marcio della follia tramandato da Stalin a Putin non vada oltre. L'umanità ne ha avuto abbastanza.

E sì, vedo la crimea autonoma, cosa che già era, ma senza basi militari russe. Anzi, penso che la flotta russa nel mar nero debba diventare una flotta di pescherecci, nè più nè meno. Mia opinione personale, nulla di più. Però vedrei di buon occhio un'offensiva proprio su quel fronte prima ancora che verso melitopol. E per questo ci vuole l'appoggio occidentale, c'è poco da fare. Ma servirebbe anche a far prendere una posizione all'esercito, o meglio a Gerasimov che fin'ora ha dovuto ingoiare parecchi rospi pur di accontentare Putin e la feccia di cui si è circondato.

Lygansk e Donetsk, sia le città che le oblast, sono difficili da far tornare all'ucraina. Sia perchè liberare città così grandi senza ricorrere al metodo Grozny tanto caro a Putin, è quasi impossibile. Sia perchè, come dici giustamente (e come credo direbbe anche Gianmarco), probabilmente la gente di là non vorrebbe tornare in Ucraina troppo volentieri. Sarà un processo lungo, impegnerà generazioni intere, prima che il desiderio di uscire da barbarie e arretratezza diventi sentimento comune. Ma quello è un processo inevitabile, lo dice la storia e l'evoluzione della specie umana, anche se gente come Prigozin provano ad affermare il contrario.

Un'ultima nota.
Ina ltro post Gianmarco ha scritto "a Odessa la vita scorre tranquilla, come se nulla fosse". Più o meno, il senso era questo.
Sì, è vero. Non solo a Odessa, e non a caso tanti sono rientrati in quelle zone dove tutto scorre come se nulla fosse e tanti altri stganno pensando di farlo.
Quanto ci sia di eticamente giusto in questo io non lo so, non sta a me dirlo. Ognuno poi ha la sua etica.
Diciamo che mi lascia l'amaro in bocca, ma è solo un personalissimo sentimento, probabilmente ad altri fa effetto diverso.
Spero però che a guerra finita , queste ergioni posano veramente dire che "lì è come se nulla fosse successo" perchè significherebbe che non è stato pagato un prezzo alto in termini di vite umane. E questa già sarebbe una vittoria (poi nel caso di odessa, già è stata una vittoria perchè nel cervello di Putin per lo meno gli odessiti dovevano fare una sollevazione popolare con le bandiere russe in mano).

Ma la speranza più grande è che poi queste zone, a guerra finita, continuino nel loro "tirare a campare" indiferenti a quanto succede, e che quindi si lascino trascinare dalla corrente che porterà il Paese nel mondo civile, senza scalciare troppo come somari.

Cosa che purtroppo nell'est del Paese, nonostante le bombe prese in testa, non sarà possibile. D'altra parte le teste lì erano state svuotate da anni di propaganda malata... stesso virus che contagia un bel po' di italiani.
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Re: Venti di guerra

Messaggio da dreamcatcher »

Altrove ho scritto che la forza di un forum, rispetto ai social "moderni", è la parola. Qui non c'è lo strapotere delle immagini e dei video che si susseguono alla velocità della luce. Ed è un bene. Perchè qui posso dire due parole riguardo ciò che ho visto poco fa, proprio in un video che sta cominciando a girare sui social, tagliato, oscurato, pixelato, camuffato ma... pur sempre un video è.

Mi riferisco alla decapitazione di un prigioniero ucraino da parte di soldati russi. Ma sì, dopo l'evirazione di un prigioniero di guerra, dopo la fucilazione di un altro, mancava la decapitazione.
Cosa aggiunga o tolga a questa guerra un episodio simile, in termini pratici credo poco o niente. Non è che le torture ai civili, le deportazioni, le esecuzioni di massa, gli stupri, le bombe sulle stazioni, sugli autobus, sulla croce rossa, siano meno importanti. Per me, intendo, perchè per altri i morti di Bucha si muovevano ed erano attori, i missili sulle stazioni erano ucraini e i civili torturati e deportati erano russi. Anzi, non "erano" , ma "sono". A questa gente si spezza il cuore nel veder cadere una statua di Lenin, mica una decapitazione.

O forse no. Forse, se non ricordo male, erano davvero pochi quelli con abbastanza facciatosta da andare in Tv e prendere le difese dei tagliagole dell'ISIS, quando i video di quelle barbare esecuzioni erano quotidianamente sui tg di mezzo mondo. Qualcuno osava ripetere il ritornello "la colpa è degli USA che invasero l'iraq... e dell'occidente che ha sfruttato questi popoli generando odio", ma insomma, poca roba e poco convinta. Anche rispetto alle voci dei complottisti quando vennero giù le torri gemelle. Evidentemente i tagliagole di allah evocavano un sentimento di paura o uno smarrimento più forti della becera ideologia.

E adesso ci risiamo. Però devo ammettere che è strano vedere un tagliagole che non ha niente di talebano, In realtà, non ha niente di umano e, molto, molto di russo.
No, non sono accecato nè dalla propaganda nè dall'odio. Ma non credo alle favole. E allora mi trovo anche davanti a un tweet che più o meno recita così:

Alcuni chiedono di tradurre i commenti dei russi sotto il brutale video della decapitazione emerso oggi.
Ma qual è il punto? È più di un anno che vediamo le loro reazioni a eventi simili, sono sempre le stesse.
Alcune persone diranno che è terribile, la maggioranza lo approverà silenziosamente, e coloro che sono espliciti diranno che è falso/se lo meritano.

Se qualcuno ancora non lo sa, la Russia è uno stato selvaggio con un sacco di fottuti nazisti e dei loro silenziosi sostenitori. Solo una piccola parte la pensa diversamente. Questo paese incoraggia i criminali a uccidere gli stranieri e ordina alle truppe di impedire ai propri soldati di ritirarsi. Bombarda indiscriminatamente, avvelena e uccide all'interno [della Russia] e all'esterno.
Anche la sua cultura di strada è assolutamente incasinata se togli gli occhiali rosati di un turista. Niente di tutto questo è nuovo per coloro che hanno familiarità con questo paese.

Se la Russia fosse stata abbastanza forte e l'Ucraina troppo debole, sarebbe successo da qualsiasi altra parte.

L'unica domanda è: quanti video come questi devono emergere affinché l'Ucraina riceva TUTTO ciò di cui ha bisogno per fermare questo anticristo?


Non avevo dubbi. Scriveteci pure enciclopedie intere sulla mentalità russa del nostro secolo, analizzate per filo e per segno tutte le cause e gli effetti, per me non cambierà nulla: la maggioranza della popolazione di quel disgraziato Paese, ragiona nè più nè meno come ragionavano i tedeschi durante il nazismo.

Come hanno cambiato mentalità i tedeschi? Dopo che il nazismo, e con esso la Germania del secolo scorso, è stato annientato. A suon di bombe, non di tweet o di belle parole in tv.

E questa mi pare oggi purtroppo l'unica opzione rimasta per porre fine a una follia che si trascina da cento anni, forse ancora di più.
E si provi a dire il contrario, a dire che non è vero, che è colpa della Nato, che i criminali ci sono da entrambe le parti, che anche gli ucraini torturano i soldati russi, che questa è la guerra o anche che è tutto finto. Vorrei vedere in faccia chi ha il coraggio di dire questo.
Se non altro perchè quando erano i tagliagola di allah a farsi i filmati su tiktok, non avevano le palle per dire le stesse cose. Per dire che "anche gli inglesi tagliano le gole ai talebani". Avrebbero fatto la figura dei deficienti, e allora tenevano la bocca chiusa. Ma oggi è più facile dire che "anche gli ucraini stagliano la testa ai prigionieri russi", forse perchè sotto sotto non c'è la fottuta paura che prima o poi i tagliateste di Putin, arrivino a tagliare anche la loro. Invece isis faceva paura, sì, perchè tra una decapitazione e l'altra mettevano pure qualche bomba qua e là e questo dava un senso di insicurezza.

Invece, chi crede che i Russi arrivino a tagliare le teste qui da noi? Nessuno. Al massimo, potrebbero lanciare l'atomica, se quel pazzo di Zelensky non alza bandiera bianca prima che sia troppo tardi. O se quel rincoglionito di Biden non lascia perdere l'ucraina e non butta fuori dalla nato i paesi baltici, la polonia, la finlandia, la turchia e pure l'italia visto che la nostra costituzione ripudia la guerra e tutte quelle cose lì. Invece non dice nulla, la costituzione, riguardo le decapitazioni. O se lo dice, domani ce lo spiega Orsini.

E' tardi, ma torno ai "social" a guardare qualche altro video di "così è la guerra". Tanto le immagini passano veloci e in fin della fiera ci si abitua a vedere un po' di tutto. Mah, a volte penso che tutto sommato mi sorbirei volentieri i vari Capuozzo e Vauro tutte le sere in cambio di... non si può dire, altrimenti poi non si avvera.
Carlo Martini
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Re: Venti di guerra

Messaggio da Carlo Martini »

Dream, il fiotto di sangue/parole che ti è sgorgato dal cuore/tastiera è comprensibile e in gran parte condivisibile.

Ma prendersela con tutto un popolo per quanto sta accadendo, augurandosi che venga umiliato, non credo sia giusto e costruttivo. Fu il senso di rivalsa per le ingiustizie subite/percepite dai tedeschi dopo la 1ª Guerra mondiale a contribuire a far nascere il nazismo. E furono tanti di quegli italiani "brava gente" a far nascere la nostra tormentata democrazia dopo aver sventolato gagliardetti a piazza Venezia.

Ti porto l'esempio del marito russo della mia amica di Nykolaev, che dopo avermi spiegato per anni le semplici equazioni russi=buoni - resto del mondo=cattivi, oggi si è ricreduto.

Non resta che sperare che questo schifo conduca prima o poi a qualcosa di positivo.

Tuo amico "bicchiere mezzo pieno"
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Re: Venti di guerra

Messaggio da Ciorni.voran »

Aggiungo un contributo, così alla pagina 1000 magari chiudiamo per sempre il "venti di guerra" che ormai è diventato una serie infinita di perturbazioni.

Io eviterei di pensare al "popolo" come se fosse un organismo pensante,una specie di cervello diffuso dotato di coscienza e raziocinio quando in realtà è un'accozzaglia di mille interessi particolari.Infatti come dice il mio concittadino del marito russo dell'altra mia concittadina adottiva (guarda che intrecci che ci sono) oggi si è ricreduto.Si è ricreduto dopo aver visto (se stava la) volargli addosso una sequela di missili ed essere rimasto per parecchi giorni senza acqua potabile.Se abitava in Francia magari non si ricredeva.La realtà bisognerebbe toccarla sempre con mano altrimenti ci si rifugia nel discorso ideologico.

Se uno può sperimentare direttamente la prima cosa da chiedersi è:mi conviene quello che accade?Cioè parte dal proprio tornaconto personale che è la cosa più semplice da fare.Quale persona raziocinante può trarre un vantaggio da un successo russo?Uno che vive in Europa o in Ucraina o che ha parenti in Ucraina o beni in Ucraina perchè dovrebbe augurarsi questo?Dovrebbe essere matto.Magari poteva pensarlo il primo giorno di guerra ma dopo andrebbe ad infilarsi nel totale isolamento da quelli che sono i paesi più civilizzati del pianeta.Vuol dire che quello è un paese che potrai raggiungere con difficoltà attraverso Mosca.Eravamo arrivati con mio disappunto a un diretto di Ryan Air per Odessa mentre così dovremmo fare il giro del mondo.E' una battuta ovviamente.

La sconfitta significherebbe grandi epurazioni di massa nel silenzio dei media di tutti coloro che hanno partecipato alla gestione del precedente regime, significherebbe revisione dei catasti e di tutte le proprietà di altro genere.A un esercito di mercenari dovrai dargli il suo bottino di guerra.Una cappa di piombo calerebbe su tutta la società per decenni fatta di delazione,vendette,censura e quanto ne seguirà.I cittadini non potranno più recarsi in Europa a lavorare, sia quelli ucraini che moldavi a seguire.E' difficile pensare che in Moldavia dove esiste una forte componente filo-russa e una guarnigione del loro esercito non si arrivi alla stessa cosa.Il paese finirebbe sotto sanzioni con un'economia agonizzante.Persone ormai abituate al nomadismo della globalizzazione che hanno girato per il mondo si ritroverebbero a vagare tra Cina, India e paesi arabi come tanti anni fa.Quindi abbiamo stabilito la prima linea di giudizio.A noi che viviamo in Europa o che abbiamo la amici o parenti non conviene.Molto semplice.Si parte da qui così uno non deve avvitarsi ipocritamente in discorsi da interpretare.

Perchè faccio il tifo per le forze di difesa di Kiev?Perchè rappresentano lecitamente i miei interessi personali.Tu mi vuoi distruggere e io non sono daccordo così distruggeremo te.Ci proviamo.E poi ci riusciamo.Quello che succede succede.

L'obiezione degli "Orsini" e quelli del "non fornire armi all'Ucraina" non esplicitata completamente perchè hanno paura sarebbe...se tu ti arrendi subito tutto questo non accadrà.Praticamente la legittimazione della violenza come mezzo di risoluzione di ogni controversia.Si può accettare?Non credo.Quindi questi non vogliono la pace ma la vittoria delle armi dei russe.E non sono pochi soprattutto in Italia ma anche in tutta Europa perchè comunque il continente è infiltrato da grandi interessi in cui i russi sono coinvolti.Quando non è infiltrato da grandi interessi ASSOLUTAMENTE TRASVERSALI bi-partizan (destra-sinistra-centro) è infiltrato da grandi contrapposizioni ideologiche;anti-USA, anti-UE,anti-NATO,anti-Bergoglio,anti-vaccini, anti-inglese,anti dollaro, anti-questo, anti-quello,anti-anti sovranisti,separatisti, nazionalisti,fascisti,machisti,violinisti.Un collettore di tutti gli scontenti del pianeta che si ritrovano sotto quella bandiera e si conformano pedissequamente a quel clichè.Che Putin corrompa tutti è un po' un mito, diciamo che ci sono molti convinti che si prestano volontariamente in questa logica.E poi io dico sempre...non bisogna preoccuparsi di chi prende i soldi dai russi ma di chi glieli da.

Se uno mi domandasse quel'è una delle battaglie che hanno cambiato la storia dell'Europa e forse del pianeta io risponderei sicuramente "la battaglia degli aereoporti di Nikolaev".Questo non lo si troverà nei libri di storia in futuro.Se sfondano li la guerra è persa.Una piccola battaglia ma strategicamente decisiva.Altrove sono tranquilli anche perchè qualcuno che stava prima si è dato molto da fare.Anche dove le cose sono andate male il sacrificio è stato decisivo per poter continuare ad esistere.Penso a Mariupol e tanti altri posti.Basta immaginare cosa significhi finire in un assedio circondati da quattro lati dove arrivi a bere dalle pozzanghere,mangiare cani , gatti e piccioni,senza acqua potabile,senza medicinali ecc ecc.

Quando tu fornisci le armi all'esercito di Kiev i russi si allontanano dalle grandi città, la contraerea può intercettare un 70-80% di missili e droni che vengono sportivamente inviati per distruggere tutte le infrastrutture civili e militari, uccidere e terrorizzare gli abitanti.Se non gliele dai arrivano ad assediare le città.Se tu togli le armi non finisce la guerra, perchè Kiev anche le produce ma condanno il paese alla sconfitta in una guerra molto più sanguinaria.Mia nipote che abita sulla linea di avanzamento dell'esercito russo vicino alla stazione ferroviaria e all'aeroporto militare viveva sotto bombardamenti continui,senza finestre,dormivano nella vasca da bagno.Come noto in Ucraina garages e cantine sono pochi, ci sono degli squallidi vani tecnici come fanno vedere spesso in tv.Nelle porte di ferro spesse c'erano buchi 10 cm provocati dalle schegge delle bombe a grappolo.

Da quando li hanno respinti oltre il fiume a Kherson le cose sono decisamente migliorate e si è potuto riallacciare l'acquedotto. Bisogna capire queste cose, non è complicato.Senza armi non si muore di meno ma di più e peggio.Poi dopo la guerra se a uno non gli piace la NATO, gli USA o i nazionalisti ucraini può continuare la sua attività politica nelle sedi più opportune, nei momenti opportuni.Adesso le priorità sono altre.
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Re: Venti di guerra

Messaggio da dreamcatcher »

Condivido solo in parte, come ai vecchi tempi :mrgreen:

Mi spiego. Lasciamo da parte il "popolo russo" per un momento. Ci arrivo dopo.
Prendo spunto da Ciorni che afferma, in parole povere, che lo schierarsi da una parte o dall'altra dipende molto dalla convenienza (o dalla percezione della convenienza) che avremmo in seguito a un esito piuttosto che all'altro.
E' verissimo. Diciamo che siamo anche condizionati dal nostro background culturale e allora magari vedere un tizio che taglia la gola a un altro fa un certo effetto, mentre non è detto che impressioni più di tanto un afghano (dico a caso) che pure vive da anni a Milano o a Roma.

(ps. ricordo che in università, non troppi anni fa, dovetti fare da tramite nel dialogo tra una professoressa all'epoca in dolce attesa, e uno studente del Qatar che si rifiutava categoricamente di rivolgere la parola a una donna "impura". Per dire che possiamo costellare l'ateneo di panchine rosse antiviolenza sulle donne, al futuro ingegnere Qatariota non farà nè caldo nè freddo)

Certo, a qualcuno che liquida il tutto con "cose che capitano in guerra", preoccupano di più le bollette. E qui, restando sull'esempio degli aumenti spropositati, salta fuori l'ignoranza (in senso buono): pago meno se l'Ucraina si arrende subito, o se riesce a sconfiggere la Russia? Siccome la stragrande maggioranza della gente non capisce un tubo (me compreso) di economia, ognuno si beve quello che "suona meglio" o che gli viene servito meglio. Allora un ignorante come il professor Orsini, o un giornalista fazioso e pieno d'odio e rancore come Capuozzo , possono contare su un certo carisma, chi per qualcosa chi per altro, e orientare tutta una fetta di popolazione che, di riflesso, dopo aver ascoltato una serie di scemenze si sente perfino più erudita, più colta, più competente.
E viceversa, chiaro che vale anche il discorso per la "fazione opposta".

Ora torniamo alla Russia. Che background culturale ha il popolo russo? Quanto è presente, nell'insieme del popolo russo, quell'accozzaglia di mille interessi particolari di cui parla Ciorni?
Ritengo, e non credo di sbagliare, solo in minima parte. Questa è formata fondamentalmente da dissidenti (quindi gente di un certo spessore culturale) in gran parte fuggita all'estero o chiusa in qualche carcere russo, e un manipolo di oligarchi o novorussi, che dir si voglia, che se la fanno sotto perchè se qualcosa va storto, e qualcosa andrà storto, hanno tutto da perdere.

E il resto? Il resto del popolo russo è invece accumunato dall'incapacità e dall'impossibilità di avere mille interessi particolari. E' la conseguenza della dottrina di Lenin, o no?
Dare per scontato che "là si pensa come qui", è un errore madornale. Non sto mica dicendo che geneticamente i Russi siano tutti ritardati mentali, no, al contrario. Dico che oggi come oggi, dopo cent'anni in cui hanno subito il lavaggio del cervello, riescono a utilizzarlo solo in un verso.

Succedeva lo stesso anche qui da noi qualche secolo fa. Dico qualche secolo fa perchè la parentesi del fascismo o del nazismo ha toccato le menti di una sola generazione, per fortuna, e nemmeno tutta.

Ora ognuno nel suo piccolo può portare l'esempio del Russo contrario alla guerra, del Russo che si è ricreduto, del Russo che si vergogna e via dicendo. La signora che si è presa cura dei profughi ucraini - incluse mie cognata e mia nipote - arrivati nella mia città, è una Russa di San Pietroburgo.

Il punto dove sta? Sta nel fatto che parliamo di numeri piccolissimi e comunque di gente che si è ritrovata, suo malgrado in un contesto dove è stata costretta a pensare. Per assurdo, e lo dico con una certa vergogna, mio cognato che praticamente è in mare da un anno, dall'altra parte del mondo, è quello che sbraita al telefono per convincere la moglie a tornare in ucraina perchè la guerra non c'è, sono tutte balle e comunque la colpa è di Biden. E perchè può farlo? perchè può passare le sue giornate a guardare su tiktok quello che più ritiene sia giusto e poi può confrontarsi con un equipaggio, il suo, composto fondamentalmente da manovalanza del sud est asiatico che nemmeno sa dove stia l'Ucraina. Ma se gli nomini "Putin" si mettono sull'attenti, un po' come se sentissero pronunciare "Ho Chi Min". Avesse avuto un equipaggio ucraino, ma anche solo inglese o canadese, o australiano, l'avrebbero già buttato a mare.

Poi c'è un aspetto che per certi versi è ancora più importante: il dissenso che anche all'estero non viene manifestato. Esattamente come le comunità mussulmane che condannavano un attentato di Al Qaeda si contavano sulle dita di mezza mano , così le comunità russe sparse per l'Europa sono praticamente invisibili, anzi se decidono di manifestare lo fanno coprendosi di bandiere della pace e dei sindacati.

Sì, è vero, il nazismo è nato da un desiderio di rivalsa, è stato contagioso, ma si è dovuto ripiegare su se stesso. A suon di bombe, non c'era altro mezzo.
Oggi vediamo nella Germania un Paese che dà spazio al nazismo, che dà segni di un ritorno al nazismo? Se la risposta è sì, immagino che sia dovuto solo e soltanto ai fortissimi legami con Mosca, non certo a quei quattro imbecilli che vanno a menarsi allo stadio con le teste rasate.
Dove sta il nazismo in germania? Nel silenzio complice, nella riedizione del patto Molotov-Ribbentropp voluto da Merkel e non solo, nella malcelata soddisfazione di vedere risolto il conflitto in pochi giorni, tanto il north stream 2 non passa da Mariupol.

In Italia strombettano i tuttologi filoputiniani che trovano spazio per le loro opinioni (! filoputiniani col didietro degli altri) su tutte le tv a tutte le ore, in Germania parlano in silenzio le firme, gli accordi, la finanza. Non che il resto d'Europa stia meglio da questo punto di vista, idem per gli USA.

Ma appunto, qui abbiamo ancora la capacità di accorgercene, di farci due domande, di obiettare... lì, in Russia, questa capacità sta scontando una pena che sembra eterna, rinchiusa in qualche gulag.

Chiudo con un pensiero all'amico del bicchiere mezzo pieno, Carlo Martini. Meno male che c'è chi mi fa vedere il bicchiere mezzo pieno. Non pretendo che il marito russo della tua amica di Mykolaiv prenda il mitra e vada al fronte. Non pretendo nemmeno che vada a manifestare sulla piazza rossa. Ma almeno che quando sente dire scemenze del tipo "Putin è stato provocato dalla Nato" salti su e mostri quanto si è ricreduto.

Perchè non si tratta di ricredersi su quanto i soldati russi siano buoni e quanto cattivi, ma su quanto il regime di Putin e del suo mentore Stalin, abbia inibito la capacità di pensare di un intero popolo, e abbia provato a sterminare chiunque , nonostante tutto, fosse riuscito a conservarla.

Anche eliminare ogni essere vivente pensante è genocidio.
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Re: Venti di guerra

Messaggio da dreamcatcher »

Aggiungo una breve considerazione.

La signora russa che si è occupata dei profughi ucraini qui in città, più di una volta ha ricordato orgogliosamente "come si viva bene a San Pietroburgo".

Vivere bene e San Pietroburgo secondo me non stanno nella stessa frase. Perchè "vivere bene" non è solo avere il water e la tv e non doverli andare a rubare a Bucha, nè il poter cenare in un ristorante, o avere un salone di bellezza a ogni isolato. No, vivere bene significa altro e probabilmente la signora, che pure è mossa da buoni sentimenti, non è in grado di vedere gli effetti devastanti di questo "benessere" su duecento milioni di persone, mandate a morire ma soprattutto a uccidere.
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Re: Venti di guerra

Messaggio da Ciorni.voran »

Io credo che Orsini confermi quelli che già hanno certe idee, dubito che orienti le masse.Comunque esprime un pensiero del tutto illogico nel senso che le soluzioni da lui proposte in realtà vanno nella direzione opposta.Allora cosa è che lo rende odioso?Il fatto che aspiri alla pace?Lo rende odioso il fatto che noi capiamo che lui ha dei secondi fini.Altrimenti si dovrebbe odiare anche Papa Francesco e tutti quelli che si esprimono per un pacifismo astratto.
Quella è gente che si rivolge a certi ambienti che sono già propensi a recepire certi messaggi.Sarebbe meglio non lo facesse ma a quel punto dovremmo censurare un sacco di gente e in breve ci ritroveremmo a vivere in una condizione che poi è quella che rimproveriamo ai vari regimi.Il governo italiano invia le armi in Ucraina e noi abbiamo tutta una galassia di personaggi che remano in direzione contraria.Da un lato è abbastanza sconvolgente dall'altro è il segno che vivi in una democrazia più evoluta.Ci vuole un equilibrio fatto di moderazione ed eventuali azioni di contenimento progressive.

La prima mia parte è stata leggermente fraintesa.Io non sto dicendo che uno debba guardare solo ed esclusivamente al suo interesse senza considerare altro.Dico che dove lo svantaggio è quasi matematico è molto più facile intendersi che parlare di strategie e questioni geopolitiche.Se un soggetto mi procura un danno evidente è altrettanto evidente che io non possa fare il tifo per lui perchè "parla bene".Se sono al ristorante e mi viene una colica non mi interessa se nel buffet c'è l'aragosta ,il caviale o qualche altra prelibatezza...devo raggiungere il bagno.Chi può trarre vantaggio dal fatto che l'Ucraina diventi un'appendice della Fed. Russa appoggiata ai confini europei?Se uno ragiona...nessuno...nemmeno i cittadini russi.

Se uno scientemente, come hai anche detto tu sopra tira un missile su un gruppo di persone alla stazione dove ci sono anche bambini o taglia la testa a un soldato personalmente che differenza c'è?Gli effetti sono i medesimi,anzi molto peggio nel primo caso però tutti si indignano maggiormente per il taglia gole.Se la morte è vista come l'effetto di un "video-game",qualcosa di impersonale è accettabile altrimenti no?Noi viviamo in un mondo di potenziali assassini.Se tu a un gruppo di persone dicessi che premendo un tasto può eliminare le persone o i gruppi di persone che gli stanno sulle palle senza vederne gli effetti vedrai che un buon numero di questi soggetti il pulsante lo preme.

Quindi evito di farmi condizionare troppo da questi episodi limite.Che sono poi anche un sistema per coinvolgere in azioni criminali i sottoposti perchè non disertino.Questo è un esercito di occupazione che invade, non difende il suo paese.Ed è costituito da mercenari,milizie private con taglia gole islamici,ospiti della carceri russe, peronale mobilitato nelle province più povere del paese.Ed è costituito così proprio per evitare il coinvolgimento attivo dei cittadini delle principali metropoli del paese,cioè quelli che garantiscono il consenso al regime.

Non dimenticare che Stalin ha ucciso milioni di persone senza che nessuno se ne accorgesse.Quindi non mi preoccupo molto di cosa pensa il cittadino russo, uso criteri più semplici.Hai partecipato ad azioni di guerra, hai firmato per parteciparvi, sei un fiancheggiatore, sei un propagandista attivo?Hai compiuto crimini contrari alle convenzioni internazionali che regolano queste cose?Allora o morirai o ti arrenderai o sarai processato.Responsabilità collettive non puoi assegnarle come qualcuno vorrebbe.Per la maggioranza delle persone il "vivere bene" è proprio quello che hai descritto tu, vivere bene=benessere materiale, mi stupisco dello stupore.Quindi finchè lo mantengono non si ribellano di certo e poco gli frega se a un soldato straniero gli tagliano la testa.Quelli delle bollette, del rincaro del carburante o del "non è la nostra guerra" sono uguali.Finchè non vengono toccati personalmente continueranno a dire queste cose e mai cambieranno idea.Nessuno può pensare di essere immune da questi meccanismi di plagio o di "cattura del consenso" soprattutto quando i media cantano con un'unica voce.Vedi quello che è successo con il CORONA dove l'altro giorno la donnella della Pfizer al Consiglio Europeo ha detto che i vaccini non sono stati testati riguardo alla trasmissione...peccato che ormai i riflettori sono spenti e la partita è già finita.Questa è una cosa più piccola se vogliamo ma ti fa capire quanto è difficile schierarsi contro i vari regimi quando sono supportati dai mezzi di informazione senza contraddittorio.Nel frattempo hanno disseminato l'odio sociale nel paese.
Il Mondo alla rovescia, quello del male, della follia distruttiva e dell’assurdo è difeso e costruito da un esercito di “medici pietosi”, di anime belle allo specchio, di persone che vanno dove le porta il cuore avendo lasciato la testa a casa.
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Re: Venti di guerra

Messaggio da Carlo Martini »

T'assicuro Dream, nessun ucraino con un po' di sale in zucca, con l'eccezione, che io sappia, dei tennisti, pretende che i russi all'estero e men che meno in patria saltino su e rendano pubblico il loro dissenso perché sanno, per esperienza personale risalente a poche decadi fa, che i loro familiari non avrebbero vita facile.

La loro paura è la manifestazione lampante del regime in cui vivono e di tutte le storture, uso un eufemismo, che ne derivano. E questa paura dà ulteriore carburante a chi, come noi, sa da che parte stare in attesa che la storia poi dia i suoi verdetti.

Faccio mio l'appello di Ciorni sulla necessità di equilibrio, altrimenti si scade nel far west in cui la Russia ha mostrato di trovarsi benissimo e di cui è maestra.
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Re: Venti di guerra

Messaggio da dreamcatcher »

Mi conoscete bene, sapete che tendo a idealizzare. Ma senza idealizzare si cade in un pragmatismo asettico che andrà bene a chatIGP ma non a qualcuno che più o meno direttamente è toccato da una guerra.
Ciorni.voran ha scritto: giovedì 13 aprile 2023, 10:53 Responsabilità collettive non puoi assegnarle come qualcuno vorrebbe.Per la maggioranza delle persone il "vivere bene" è proprio quello che hai descritto tu, vivere bene=benessere materiale, mi stupisco dello stupore.Quindi finchè lo mantengono non si ribellano di certo e poco gli frega se a un soldato straniero gli tagliano la testa.
Se così fosse, l'Ucraina non avrebbe il supporto di nessuno. Mi riferisco a chi è andato lì a combattere ma anche e soprattutto a chi va a fare il medico, l'infermiere, lo psicologo, l'autista di ambulanza o di bus, quello che porta viveri e medicinali, l'elenco è infinito.
Non so se si sia capito che vorrei radere al suolo la russia con tutti i suoi cittadini, no, non era questo il senso del mio intervento.
Era invece ben altro: dov'è quel sussulto di orgoglio che in ogni Paese, viene fuori inevitabile in occasioni come questa?
ce ne sono, pochi, rari.. ma oltre a non essere per nulla ammirati in patria (per ovvi motivi), vengono snobbati perfino nella nostra democrazia. Perchè dovremmo mandare a ciclo continuo le interviste o i discorsi di Nemtsov, dovremmo discutere una sera si e una no partendo da uno scritto della Politovskaya e lasciare da parte quei "secondo me" "io penso" "io so" che poi diventano granitiche certezze da vomitare (e far vomitare) sulla gente che ascolta.

No non è vero che Orsini non muova le masse. Perchè non ci credo che gente, tanta gente con cui interagisco ogni giorno, solo oggi scopra che esista qualcuno che si chiama Zelensky e che "certo che è come Putin" o "certo che se fosse meno presuntuoso" e perfino "certo che se avesse un cuore, mica bombardano casa sua, mica ci va lui a combattere". E ancora "ma gli USA combattono una guerra contro la russia usando gli ucraini" Poi gli chiedi cose c'è in palio e non sanno risponderti. In Ucraina non c'è il petrolio. Vogliono mettere le basi nato al confine con Putin. Ma perchè? chiedigli, perchè? e poi? Non sanno risponderti. Perchè non sanno niente, ma l'Orsini di turno gli rienpie la testa di ca**ate e loro , tutti, si sentono eruditi. E le vanno ripetendo.. E questo lo chiamiamo espressione della democrazia?
No, personalmente ho ben altre definizioni sulla punta della lingua. Espressione della democrazia è partire da un'informazione (=educazione) e dall'accesso poi a tutti i mezzi per formarsi un'opinione ed esprimerla, sapendo almeno di cosa si stia parlando. Altrimenti poi succede come a mia nipotina che a scuola si sente chiedere: ma se sei ucraina come mai parli russo? Sei russofila? E se avesse parlato ucraino, cos'era? nazista?

poi ci sono cose che è più o meno opportuno dire, o meglio pubblicizzare. I vaccini? Ma certo, nemmeno io avrei mai pubblicizzato più di tanto il fatto che non proteggono dal contrarre l'infezione. e quindi dalla possibilità di scambiarsi il virus. Poi se uno ha un minimo, dico un minimo di nozioni su cosa sia un virus, cosa un vaccino e cosa una trasmissione, non dovrebbe nemmeno porsi il problema.
Era complicato dire: il covid è rischioso per molte persone, in alcuni casi può essere letale. Il vaccino diminuisce la letalità e mitiga la sintomatologia e i danni collaterali. davanti a una campagna basata scientificamente su questo, ti saresti chiesto se e come e quanto puoi contrarre l'infezione? Invece si dava spazio a farneticazioni di ogni tipo, invitando 24/24 esperti ignoranti come capre che esprimevano pareri personali, passandoli per certezze scientifiche. Roba da medioevo. Era l'apoteosi dell'anti-scienza. Come quelli che "i farmaci fanno male". Le malattie invece, che fanno? "Non prendo i medicinali perchè danneggiano l'organismo". "Non sono naturali". Piuttosto mi prendo il colera, che fa bene ed è completamente naturale?
E' questo che viene sbattuto in faccia a milioni di persone, è stato così col covid, è così con la guerra. Questa non è espressione di democrazia, questo è un virtuosismo di demenza.
Carlo Martini ha scritto: giovedì 13 aprile 2023, 14:19 nessun ucraino con un po' di sale in zucca, con l'eccezione, che io sappia, dei tennisti, pretende che i russi all'estero e men che meno in patria saltino su e rendano pubblico il loro dissenso perché sanno, per esperienza personale risalente a poche decadi fa, che i loro familiari non avrebbero vita facile.
Nulla a eccepire. Però vedi, non che certi sportivi ai tempi del muro di berlino non avessero parenti. Però avevano coraggio. Per interesse personale, forse, prima che per pura sensibilità. Forse. Ma la storia del mondo è piena di esempi di questo tipo, di gente che ha fatto sentire la propria voce perchè credeva in qualcosa. Sì, io mi aspetto che il campione russo di tennis, come quello di basket e anche quello di rubamazzetto, non si presentino sul podio a esibire una Z. E mi aspetto che se gli fanno un'intervista come minimo dicano "mi auguro che la guerra finisca presto" e pronuncino la parola "guerra". e che magari tra un milione di euro e l'altro vinti giocando a palla mentre i loro "avversari" muoiono in trincea, magari facciano una donazione a un ospedale in ucraina, per esempio. Non c'è bisogno di pubblicizzarlo. Eppure, non gli passa nemmeno per l'anticamera del cervello. Tutto normale? parliamo di "sportivi"...

No, non è il far west quello che auspico. Ma vorrei tanto che ci si spogliasse di questo atteggiamento ipocrita e si chiamassero le cose col proprio nome, perchè se siamo una democrazia, è nostro dovere farlo.
E lo possiamo fare perchè in democrazia, e solo in democrazia, sappiamo cosa significhino parole come libertà, nazismo, genocidio, sterminio, tortura e via dicendo. Lo sappiamo perchè per diventare una democrazia, siamo passati attraverso tutto questo orrore. Non dimentichiamocelo!

PS. su Zelensky uguale a Putin, frase che sento ormai quotidianamente qui al lavoro (sano che ho parenti lì e chiedono: "ma quando finirà?" poi si rispondono "eh certo che anche quello Zelensky lì... eh, stronzo Putin ma anche lui") mi viene in mente una battuta letta sul nostro gruppo FB, nonso se farina del nostro utente, o sentita in giro. Ma direi moto chiara:

"il prossimo che sento dire che Putin e Zelensky sono tutti e due stronzi, mi alzo e gli do un ceffone. Poi gli spiego che siamo tutti e due stronzi, io che l'ho dato e lui che l'ha preso".
proprio così.
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Re: Venti di guerra

Messaggio da Ciorni.voran »

dreamcatcher ha scritto: giovedì 13 aprile 2023, 18:17 Mi conoscete bene, sapete che tendo a idealizzare. Ma senza idealizzare si cade in un pragmatismo asettico che andrà bene a chatIGP ma non a qualcuno che più o meno direttamente è toccato da una guerra.
Ciorni.voran ha scritto: giovedì 13 aprile 2023, 10:53 Responsabilità collettive non puoi assegnarle come qualcuno vorrebbe.Per la maggioranza delle persone il "vivere bene" è proprio quello che hai descritto tu, vivere bene=benessere materiale, mi stupisco dello stupore.Quindi finchè lo mantengono non si ribellano di certo e poco gli frega se a un soldato straniero gli tagliano la testa.
Se così fosse, l'Ucraina non avrebbe il supporto di nessuno. Mi riferisco a chi è andato lì a combattere ma anche e soprattutto a chi va a fare il medico, l'infermiere, lo psicologo, l'autista di ambulanza o di bus, quello che porta viveri e medicinali, l'elenco è infinito.
Si ma le grandi masse partecipano da spettatori al conflitto.Non è un caso se i maschi da 18 a 60 anni non possono lasciare il paese e se pochi giorni fa hanno riformato la legge che regola le convocazioni.Se non ci fossero queste esigenze non lo avrebbero fatto no?Tantissime persone nonostante abbiano già ricevuto due o tre cartoline in strada nemmeno si presentano perchè hanno paura di essere sbattuti subito al fronte.Nessuno vuole morire ed è comprensibile.Molti di quelli che si trovavano all'estero per lavoro dopo il 24 febbraio non sono più rientrati, e sai bene quanti siano quelli che lavorano all'estero.Ovviamente queste persone non fanno notizia come il cantante o lo sportivo che sono tornati per arruolarsi.

Molti sono usciti con il sistema "Path" che consente di attraversare legalmente le frontiere per motivi umanitari e il 10% non sono mai rientrati nonostante l'obbligo.Sai cosa rischiano?Una sanzione amministrativa di al massimo 5000 grivni.Ti allego un link esplicativo.Praticamente se uno non ha mai ricevuto una convocazione ma scappa od è scappato o si trovava fuori dal paese sanzione amministrativa altrimenti si va nel penale.Leggi strane.

h**ps://www.volynnews.com/news/all/skilky-cholovikiv-pryzovnoho-viku-vyyikhaly-z-volyni-za-kordon-pid-chas-viyny/#:~:text=%D0%9F%D1%80%D0%BE%20%D1%86%D0%B5%20%D0%BF%D0%BE%D0%B2%D1%96%D0%B4%D0%BE%D0%BC%D0%BB%D1%8F%D1%94%20%C2%AB%D0%93%D0%BB%D0%B0%D0%B2%D0%BA%D0%BE%D0%BC%C2%BB%20%D0%B7,96%20442%20%D1%87%D0%BE%D0%BB%D0%BE%D0%B2%D1%96%D0%BA%D1%96%D0%B2%20%D0%BF%D1%80%D0%B8%D0%B7%D0%BE%D0%B2%D0%BD%D0%BE%D0%B3%D0%BE%20%D0%B2%D1%96%D0%BA%D1%83.

Tutti (o quasi) odiano il nemico ma ognuno lo fa con un'intensità e un'adesione differente.Ma è già molto importante questo.Il resto sono visioni edulcorate utili per la propaganda ma non veritiere.Immagino che alla fine quelli che combattano siano o i più convinti o i più poveri come sempre.

Il problema serio per me non è la ricerca attiva del coscritto il problema è che le armi moderne arrivano troppo lentamente e la mia idea è che sia voluto.Certo c'è tanto armentario obsoleto che va rimodernato come il treno di obici anni 60 transitato per la stazione di Udine oggi o ieri.Ma la mia idea è che gli occidentali non puntino realmente alla vittoria ucraina ma a un lento logoramento dei due eserciti per arrivare poi a un compromesso che vedrai sarà un'ulteriore menomazione territoriale.E' difficile pensare a una controffensiva senza la copertura dell' aviazione però aerei non glieli danno.Senza missili in grado di distruggere le retrovie preventivamente ma non glieli danno.Gli occidentali si pongono a specchio con l'esercito russo che non deve prevalere ma nemmeno subire una sconfitta definitiva.Allora mano a mano che i rapporti di forze si modificano implementano con altri tipi di armi.Questa è un po' l'idea che mi sono fatto.Potrebbe essere anche una tattica valida per certi aspetti ma non sarà mai risolutiva della questione in modo definitivo.E poi sarà la scusa per non fare aderire mai l'Ucraina a NATO ed UE.Anche gli europei sono molto infidi...guarda cosa ha dichiarato Macron in Cina.

Gli USA hanno una loro linearità nell'agire, gli europei sono molto infiltrati da capitale e propaganda russa anche per vicinanza sicuramente.L'Italia poi è il peggiore,il ventre molle dell'Europa.Forse perchè ha ospitato in passato il più grande Partito Comunista dell'Occidente.Il PD che dovrebbe esserne l'erede naturale sposa ad oltranza posizioni atlantiste e pro Ucraina spesso al limite dell'ottusità collocandosi nel solco della sinistra DEM americana.Però anche li emotivamente i legami sono rimasti.Allo stesso tempo la sinistra DC interna al PD annovera i più grandi patrocinatori di affari con la Russia in campo energetico e non solo.Poi abbiamo la destra opportunista dei Salvini di quelli che volevano fare affari in Russia per le aziende che rappresentano.Non parliamo di Berlusconi e del lettone, grande estimatore di Putin.Praticamente essendo un paese "sbandato" tutti hanno fatto affari e visto con simpatia Putin.

Vero è che la stesso Clinton, detta da lui stesso qualche giorno fa, è quello che di fatto ha disarmato l'Ucraina privandola di uno dei più grandi arsenali nucleari del pianeta.Ha detto che si è molto pentito...pentimento tardivo.Alla fine l'impegno che mettono oggi gli americani in realtà è una riparazione ai danni fatti nel passato.

La morale è che questo è uno di quei popoli che rischia sempre di essere vittimizzato tipo gli armeni e altri.Poi ci sono ancora le elezioni americame che rappresentano un'incognita.Il destino ha voluto che Putin fosse molto mal consigliato o più facilmente abbia voluto imporre la sua volontà su quella dei generali.
Il Mondo alla rovescia, quello del male, della follia distruttiva e dell’assurdo è difeso e costruito da un esercito di “medici pietosi”, di anime belle allo specchio, di persone che vanno dove le porta il cuore avendo lasciato la testa a casa.
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