Transito di persone da Ucraina a LNR/DNR e viceversa

La politica in Ucraina.
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Gianmarco58
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Transito di persone da Ucraina a LNR/DNR e viceversa

Messaggio da Gianmarco58 »

Mi giungono notizie che gli spostamenti di persone tra la zona ATO e il resto del Paese sono molto difficoltose specialmente nel momento in cui si arriva al punto di "uscita" dalla zona controllata dai militari regolari di Kiev per poi entrare in quella controllata dai separatisti.
So per esempio, di un pulmino che ha dovuto aspettare quattro giorni affinché i militari ucraini lo lasciassero passare e ciò è avvenuto solo con l'excamotage della vecchietta che si è sentita male e forse stava per morire.
Ora, volevo sapere da chi è informato se esistono delle consegne ufficiali ai militari ucraini presenti nei posti di "passaggio" fra il territorio ucraino" e la zona ATO per quanto riguarda il transito delle persone, o se tutto è lasciato al caso.
In questo periodo di calma apparente, la gente vorrebbe provare a ritornare da dove è sfollata e tentare di riprendere la vita di sempre, e chi è rimasto nella zona ATO vorrebbe uscire per recuperare qualcosa che serve e poi rientrare senza problemi, molte famiglie vorrebbero ricongiungersi coi propri anziani ecc. ecc.
Si parla ovviamente del transito di persone "normali" non di combattenti o presunti tali.
Sarebbe molto utile per tutti qualche notizia ufficiale a tale riguardo.


Ciao a tutti, io me ne vado. Buona fortuna. Slava Ucraina!
andbod
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Re: Transito di persone da Ucraina a LNR/DNR e viceversa

Messaggio da andbod »

Che io sappia i posti di blocco designati al fronte non sono presidiati da militari ma dalla polizia, in particolare dalla Guardia Nazionale. Se si è in possesso del lascia passare (che ora si può richiedere anche in via elettronica) non ci sono particolari problemi e la procedura e i controlli sono relativamente veloci. Se invece non si è in possesso del lascia passare lo stesso va richiesto sul momento e qui le cose si fanno molto più complicate, sia in termini di tempo che di controlli, anche perchè molti archivi sono stati distrutti e quindi non è facile la ricostruzione dei dati personali.

La norma vorrebbe che i controlli avvengano entro due giorni, durante i quali, almeno a detta dei media Ucraina, le persone in attesa vengono sistemate in strutture temporanea e viene loro fornito da bere e, in alcuni casi, anche da mangiare.

Non esistono consegne particolari, tranne appunto il controllo dei documenti e del mezzo di trasporto che spesso viene smontato quasi completamente. Devo dire che non è molto diverso da quando si doveva entrare nei Paesi dell'est qualche decennio fa, ricordo ad esempio di essere stato in coda verso la Bulgaria per ben 3 giorni, di cui uno quasi intero per smontare gran parte dell'auto e rimontarla. In tempi di guerra o difficili situazioni geopolitiche purtroppo bisogna aspettarsi anche questo tipo di problematiche.

Bisoogna anche aggiungere che la situazione è tutt'altro che calma visto che ormai il numero degli attacchi ha nuovamente raggiunto quota 30 al giorno, praticamente quelli registrati durante il conflitto aperto, per cui è anche possibile che al posto di blocco fosse stato intimato, per ragioni di sicurezza, di non far transitare nessuno e sia stato necessario l'accordo con i separatisti per permettere il passaggio.

Riguardo al numero di persone che stanno cercando di tornare nel Donbass secondi i dati ufficiali le pare sia maggiore il flusso di persone che lasciano le zone dell'ATO rispetto a quelle che entrano in questo momento di calma (ma possono essere dati appositamente manipolati visto che arrivano da organi di informazione e non da persone con consocenza diretta della situazione). Nel mio piccolo posso dire che conosco almeno 3 famiglie di Italiani che in questi giorni stanno cercando di far uscire dal Donbass i propri parenti, lo stesso i parenti di mia moglie e che le persone che ospito a Lviv stanno cercando lavoro per trasferirsi definitivamente.
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