Lasciatemi sfogare

[Gianmarco58]

La generosità è uno stile di vita.

[assessore]

La generosità è uno stile di vita.

Si, ovviamente.
Almeno spero che chi ha slanci di generosità venga ricordato come un "samechatelnii mushina" e non come un pirla!

[Gianmarco58]

In Italia sono ricordato come un pirla, in Ucraina, ancora non lo so, ma ho comunque dei seri dubbi.
Mi ripeto, la generosità è uno stile di vita, che probabilmente non paga.
E' uno "stile di vita estremo" che potrebbe portarti a rinunciare ad un atua necessità primaria per aiutare qualcun'altro ma, parlando appunto di "estremi",e a mente fredda, da più soddisfazione "occhio per occhio e dente per dente"; perchè la "vendetta" è un piatto che si serve freddo.
E' brutto ma è umano.
Ragionare per estremi può risultare scomodo e difficile, devi esserne convinto e magari, per esserci passato tu.

[assessore]

Nélla mia esperienza in famiglia ho visto che quello che ho tolto dal mio piatto per darlo a qualcun altro non è servito ad elevare la vita altrui. Purtroppo sono rari i casi in cui un dono aiuta a nobilitare la vita di un altro. Nella maggior parte delle persone chi prende resta nella sua miserabile esistenza.

[dreamcatcher]

Almeno spero che chi ha slanci di generosità venga ricordato come un "samechatelnii mushina" e non come un pirla!

Un pirla, chi dà una mano senza chiedere nulla o quasi in cambio, non è di sicuro.
Questo presuppone che dall'altra parte ci sia una persona che ha realmente bisogno di una mano. Altrimenti si tratta di rapporto tra 'ingannatore' e 'vittima', o 'furbo' contro 'pirla' se si preferisce.

Purtroppo a priori non si può sempre sapere se quello che hai davanti a cui tendi una mano è un furbo, quindi nell'aiutarlo il rischio di passare per pirla c'è sempre.

Poi c'è anche il rischio di diventare 'pirla' dopo parecchio tempo, e in quel caso direi che non c'è nessuna colpa. Uno magari si svena per mettere su famiglia e dopo 30 anni si trova cornuto e mazziato, come si dice. Ma non poteva saperlo trent'anni prima, non gli si può dare del pirla allo stesso modo come non gli si può dare del profeta o del veggente se gli va tutto bene nella vita.

Nel caso specifico di Forrest e in tutti i casi simili al suo, c'è da tenere conto che la suocera non è l'unica persona ad avere bisogno, ma in prospettiva lo sono i suoi figli che hanno da costruirsi un futuro che, parlo per esperienza personale, non deve essere condizionato più di tanto dalle scelte 'samaritane' dei genitori.

La difficoltà sta tutta nel trovare questo equilibrio, ovvero non rinunciare a uno slancio di generosità che spesso è innata e che fa tanto onore, ma stare anche molto attenti più che per se stessi per le persone che rischiano poi di pagare eventuali fregature che arrivano dai 'furbi'.

[vittorio_guido]

La generosità è uno stile di vita.

Almeno un minimo devi meritarlo
Un minimo lo pretendo

[markus]

In Italia sono ricordato come un pirla, in Ucraina, ancora non lo so, ma ho comunque dei seri dubbi.
Mi ripeto, la generosità è uno stile di vita, che probabilmente non paga.

Penso non è questione di essere “pirla”. Essere generosi non significa dare soldi, spesso basta dare “una mano” a chi ne ha bisogno.

Poi, per esperienza personale, ritengo che la natura prima o poi regola tutto. Ossia se nel corso della tua vita fai del bene prima o poi verrai ripagato. Stessa cosa se nel corso della tua vita fai del male.

[Forrest Gump]

Scusate, ma devo tornare a sfogarmi !! Ne ho la necessità.
Con mia moglie in 17 anni ho litigato per 2 motivi: a) 10% varie ed eventuali b) 90% sua madre.
E si è appena finito di litigare. Io ero, anzi sono, incazzato nero e gliele ho cantate in tutte le maniere. Ivi compreso ciò che non mi sognerei di dire a nessun'altro al mondo: "manda a quel paese tua madre. Ora, 15 anni fà o domani mattina". Riprendo proprio dalla frase di Gambado perchè è più o meno quello che è uscito dalla bocca di mia moglie:

è assolutamente ovvio e scontato che non voglia avere a che fare con questa persona, ma è altrettanto vero che capisco che per quanto riguarda sua moglie, nonostante il male fatto rimane sua madre.

Veniamo a noi. Alla suocera! E visto che di sentimenti non riesco proprio a parlare, parliamo di numeri e di circostanze.

La mia decisione è che non l'avrei lasciata morire, ma anche che non mi sarei sbracciato per lei.
1000 euro, 1200, 1500, ma non cambierò vita, casa, auto, per salvarla. Punto!
Tradotto in metafora, io la vedo così: se vedi annegare tua figlia dentro le rapide di un fiume impetuoso, ti butti a rischio della tua vita. Se vedi annegare il tuo peggiore nemico, gli tiri un tronco di albero e..... hai già fatto più di quanto dovevi.

In realtà, nei giorni scorsi: "hai già fatto più di quanto credessi " l'ho sentita anche da mia moglie quando è uscito l'argomento. Dalla "tinta", che sà benissimo chi le ha lanciato il tronco in legno che la regge ancora a galla, neanche un "grazie" indiretto. Altrimenti mi sarebbe arrivato.

Nei giorni scorsi
Da un punta di vista sanitario, i tentativi di aiutare con qualche ciclo di dialisi + terapia per fare ripartire i reni sono falliti. Ma, al di là di ciò, fino all'altro ieri, una apparente tranquillità.
Qualche giorno fà ho dovuto coprire delle piccole spese per una vicina della suocera, che inizialmente l'ha aiutata gratuitamente a portare in ospedale vestiti, cibo quotidiano da lei cucinato ecc. ma che, capito che la cosa andava per le lunghe, ha iniziato a chiedere un rimborso per spese trasporto, ingredienti comprati al supermercato per cucinarle ecc.

In ospedale, ormai tutti conoscono la "tinta". Dalla volta in cui ha detto all'infermiera: "siediti ed aspetta che finisco di parlare al telefono, poi fai quello che devi fare" (ricordate a quel punto mia moglie le impose di chiudere la conversazione, altrimenti lei avrebbe continuato liberamente), si è già fatta notare ed "inquadrare" parecchie altre volte. Le lamentele non sono tardate a giungere fino in Spagna.
Mia moglie ha dovuto telefonicamente calmare, rispettivamente:
a) una infermiera che ha usato la frase: "qui vuole SOTTOMETTERE tutti!";
b) la vicina di casa che le sta facendo un favore e che non naviga certo in buone acque. Vicina che, dopo parecchi giorni ha chiesto un rimborso spese, ma - qui sta il nocciolo della questione - da quando la suocera ha scoperto che era stata rimborsata con 1000 uah, è passata rapidamente dalle gentilezze agli insulti. Mi sento di potere interpretare genuinamente il suo modo di pensare in: "ti pago, quindi adesso fai come dico io". Per evitare la rottura, ci si è dovuti mettere d'accordo con la vicina che, eventuali futuri rimborsi spese, dovranno essere nascosti alla suocera. Insomma, lei sarà una volontaria che presta la sua opera GRATUITAMENTE; dovesse scoprirsi che è pagata, diventerebbe automaticamente una sottoposta.
c) perfino il dottore che ce l'ha in cura. Per motivi sconosciuti, in sua assenza, una mattina mia suocera si è rifiutata di sottoporsi a dialisi. E tra urla ed insulti l'ha avuta vinta sulle infermiere che cercavano di convincerla. Il medico, saputo della cosa, voleva mandarla via.

Ecco perché dicevo: giorni tranquilli e nulla di nuovo per me.

Ieri, 16.06.2020
Dopo circa 8 - 9 giorni di silenzio "finanziario", il medico è tornato a battere cassa.
Ci ha spiegato che il suo piano ormai prevede la dialisi a vita. Che per il futuro, da "esterni" (cioè si viene da casa) tale dialisi potrà essere sovvenzionata dal servizio sanitario ucraino, ma che bisognerà per questo preparare alcuni documenti. Ha aggiunto che, fino a quando non saranno pronti questi documenti e la suocera resterà ricoverata, bisognerà pagare. Tradotto: i soldi sono finiti, inviatemi altri 10.000 uah, che copriranno altri 8 - 10 giorni per la dialisi a giorni alterni.
Ormai è chiaro, ricovero e dialisi in questo ospedale della centralissima Basseyna, costano 10.000 uah ogni 10 giorni.
Poi lo stesso aggiunge che, poiché si và verso la strada della dialisi a vita, tutti coloro che la fanno devono avere un catetere interno (o qualcosa del genere) per evitare di distruggere le vene a furia di bucare. E' necessario quindi un mini intervento, da farsi in altro ospedale, che è meglio fare prima possibile.

Con i nuovi 10.000 uah da inviare, credo di avere già superato il mio limite di sopportazione. Avessi avuto la certezza che fosse stata l'ultima richiesta, avrei forse tenuto la bocca chiusa, ma le notizie sulla dialisi a vita non mi sono certo state di aiuto psicologico. Quanto poi alla possibilità di riceverla gratis.....finchè non vedrò, non crederò.
Comunico quindi a mia moglie - sperando che arrivi a sua madre - che la mia pazienza è finita e che non potrò finanziare a vita con questi ritmi. Lei mi invita, è la seconda volta, ad andare insieme a vendere dei suoi gioielli al "compro oro" perchè, anche se non è stata la migliore delle madri, non può lasciarla morire e non vuole neanche fare discussioni con me ogni volta che serviranno dei soldi.

Voglio e DEVO dare un segno inequivocabile. Quindi stavolta accetto. Chiarire il concetto "ho già dato" per me è un messaggio fondamentale.
La valutazione, molto al ribasso ovviamente, è di 2.000 euro. Che ci vengono dati all'istante in cash.
Tornati a casa ad ora di pranzo, uso il mio conto ucraino per fare arrivare i soldi al dottore.

Di pomeriggio, da solo, torno dal "compro oro". Gli restituisco i suoi 2000 euro e mi riprendo tutto.
Tutto tornato all'ovile. E nascosto a dovere.

Oggi, 17.06.2020
Evidentemente si è deciso di usare subito, in pieno stile ucraino, i soldi del riscatto.
Stamane arriva comunicazione che l'intervento di mini chirurgia in altro ospedale si può già fare domani o dopodomani. Costo "catetere" 15.000 uah (mi viene detto che ce ne sono anche da 30.000), oltre a 2000 uah per l'intervento.
Totale del giorno: 17.000 uah. 565 euro al cambio odierno. Non bruscolini in tempi di covid.
A questo punto inizio ad urlare. Mia moglie non sà e mi dice: "perchè urli, sto coprendo tutto io con la vendita di ieri. Lo abbiamo fatto proprio per questo, per evitare liti".
Io le rispondo che: "di questo passo i 2000 euro dureranno una settimana perchè ieri 10 ed oggi 17, sono già 900 euro in 24 ore" . E le rammento di non pensare che, terminati quelli, io metterò più una lira.
Lei, da buona ucraina ottimista: "tanto stiamo già preparando i documenti ed il dottore ha detto che dopo sarà tutto gratis".

Spediti cosi anche i 17.000. Dal ricovero di giorno 1 giugno ad oggi, siamo a quota 53.000 uah in soli 17 giorni (pari a 1.760 euro per il mio peggior nemico).
Tutti soldi che mi impediscono il pagamento di utenze e scadenze di prima necessità.

A me viene già voglia di riportare i gioielli al "compro oro" perché mi vedo già tra le rapide di un fiume in tempesta. E ci deve essere un errore da qualche parte: perchè da salvare non c'è una figlia, una moglie, una madre, uno sconosciuto senza macchia o un cucciolo di Dobermann, ma ...... mia suocera !!

Proprio vero: certe storie iniziano male e finiscono peggio !

[vittorio_guido]

E dai x 1700 euro....

Vai in ucraina per accelerare le pratiche

[assessore]

Cosa non si fa per amore!

[Forrest Gump]

A volte il destino è più grande e più forte dei discorsi e delle bassezze umane; ci toglie la possibilità di scegliere se stare dalla parte del bene o decidere di litigare. Mia suocera è morta qualche ora fà.

[sasa]

condoglianze a tua moglie!

[Gianmarco58]

Condoglianze anche da parte mia.
Accettando il destino si evita di esprimersi in un modo o nell'altro; meglio cosi.

[Luca]

Forrest, mi spiace molto.
Sentite condoglianze a te ed alla tua signora.

[T1000]

Condoglianze.