@Markus: sei un mago a riconoscere Tudora, ma fai confusione sui suoceri
sono cognati!
Fossero stati i suoceri, probabilmente a Chisinau sarebbero arrivati in trattore
A parte le battute, è noto che non sono mai stato tenero nel commentare comportamenti, decisioni, modo di pensare e di agire dei miei parenti ucraini.
Stavolta però non posso dargli troppe colpe, anzi al contrario, credo che siano solo stati sfortunati e davvero non avrebbero potuto fare molto di più.
Mi spiego, più che altro per dare un'idea di quanto difficile sia stata realmente la situazione nel sud ovest ucraino.
Il volo era martedì da Chisinau. Li ho avvisati delle nevicate e anche loro ne erano al corrente. Per non correre rischi, hanno deciso di raggiungere Chisinau già sabato, non potendo farlo prima perchè mia cognata era al lavoro. Ha già chiesto praticamente due settimane di ferie e chi conosce un po' come funziona il mercato del lavoro in Ucraina, sa bene che per avere due settimane libere bisogna lavorare giorno e notte almeno per altrettante.
Mio cognato ha avuto l'idea di prenotare anche un albergo a Chisinau, fare di necessità virtù e regalarsi il soggiorno nella capitale moldava, al posto che andare fino in campagna (Baimaclia, Markus la conosci?) dai parenti e rischiare poi di restare lì (a parte che una camera con jacuzzi è più invitante di un gabinetto nell'orto a -15
).
L'idea era quindi quella di andare direttamente a nord, da Izmail. Bus prenotato... ...ma mai partito. Le vie di uscita dalla città erano già chiuse. Sono rimasti bloccati anche i pullmini, i taxi e i servizi postali. Infatti il pacco che hanno inviato in Italia venerdì, è rimasto a Izmail.
hanno tentato di prendere il treno, ma i collegamenti con Chisinau sono a giorni alterni e non sarebbero riusciti ad arrivare in tempo per il volo.
da lì la decisione di prendere al volo il treno per Odessa, confidando nel fatto che una città più grande e soprattutto una strada più importante, desse più possibilità di raggiungere poi la moldavia. Viaggio di notte e giorno successivo trascorso al freddo in stazione dei bus 'in attesa' che qualcuno si mettesse in viaggio.
Le hanno provate tutte, dai bus, al treno (anche quello a giorni alterni), ai mezzi privati coi quali sono stati rispediti indietro dalla polizia che sorvegliava le vie di uscita dalla città.
Probabilmente fossero arrivati a Odessa qualche ora prima, sarebbero riusciti a raggiungere Izmail... un po' come è riuscito Lampo ad arrivare da Nikolaev.
Hanno preso un albergo a Odessa per qualche ora, per scongelarsi, e sono tornati in stazione praticamente attendendo tutta la notte che qualcuno partisse, si sono arresi alle 4 del mattino quando era evidente che non avrebbero fatto in tempo.
Sono arrivati a Chisinau ieri sera, in treno e a quanto scrivono sono distrutti. Oltre al freddo c'è la delusione, la spesa imprevista (dai biglietti aerei persi alla prenotazione dell'hotel saltata, ai costi sostenuti in tre giorni on the road).
Sul treno hanno 'socializzato' con degli italiani che dovevano raggiungere Bologna (chissà, qualcuno del forum?). discutendo sulle strade, sulla nevicata, su come è l'inverno in Italia.
Oggi si 'riposano', domani se tutto va bene hanno il volo per Bergamo.
Non penso che avrebbero potuto fare molto di più. Temevo che si sarebbero messi in viaggio lunedì notte, dato che improvvisano sempre tutto, invece questa volta sono stati giudiziosi... e gli è andata male!
Già la sento mia cognata: se facevo tutto all'ultimo momento come sempre, magari non nevicava nemmeno!
Sul discorso riguardante eventi atmosferici di una certa entità, concordo pienamente. Può succedere in Ucraina come in Italia, anzi da un certo punto di vista lo spirito di adattamento, l'arte di arrangiarsi, lì sono molto più sviluppati che da noi.
Resta il fatto che anche in condizioni normali uno spostamento di 200km diventa un'odissea. Basta un po' di pioggia e da casa loro a Izmail, non ci si sposta per il fango.
I collegamenti diretti con Chisinau, che è relativamente più vicina di Odessa, sono col contagocce, a meno di cambiare due o tre marshutke e stare in ballo una giornata intera.
Il treno per Odessa viaggia a giorni alterni, in questo periodo di emergenza è diventato quotidiano.
La trasa per Odessa è stata teatro molte volte di stop forzati nella neve, perchè magari un camion si blocca e non c'è modo di passare. l'anno scorso mio suocero portò aiuto a dei poveretti bloccati nella neve per un giorno intero, col trattore.
Tutto questo è 'normalna', non nel senso di 'normale' ma in quello di 'va bene così'.