Maleducazione sugli aerei
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Maleducazione sugli aerei
Scusatemi, oramai prendo aerei in continuazione, e non riesco più a tenermi tutto dentro, devo sbottare.
La maleducazione degli ITALIANI sugli aerei è indecente. Non se ne può più.
In 2 ore e 40 minuti di volo (praticamente NIENTE considerato che dormi una mezz'ora e mangi) sono capaci di fare un chiasso da stadio. Quando prendi un aereo senza italiani non senti nessun rumore, nessuno dialoga ad alta voce, nessuna mamma che nomina il figlio e lo riprende ogni minuto, nessun flash, nessuno che passeggia nel corridoio.
Che motivo c'è di camminare in mezzo all'aereo? Se ti si addormentano le gambe per così poco vai da un angiologo perchè non è AFFATTO normale. Perchè tutto l'aereo deve sentire i tuoi discorsi?
Facciamo come al solito figure di M.. da provinciali.
La maleducazione degli ITALIANI sugli aerei è indecente. Non se ne può più.
In 2 ore e 40 minuti di volo (praticamente NIENTE considerato che dormi una mezz'ora e mangi) sono capaci di fare un chiasso da stadio. Quando prendi un aereo senza italiani non senti nessun rumore, nessuno dialoga ad alta voce, nessuna mamma che nomina il figlio e lo riprende ogni minuto, nessun flash, nessuno che passeggia nel corridoio.
Che motivo c'è di camminare in mezzo all'aereo? Se ti si addormentano le gambe per così poco vai da un angiologo perchè non è AFFATTO normale. Perchè tutto l'aereo deve sentire i tuoi discorsi?
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Re: Maleducazione sugli aerei
ma che tratte fai? io onestamente ti dirò,secondo la mia esperienza almeno......per me sono più casinisti i russi che gli italiani,sull'aereo. anche perchè il russo(fono) spesso si mette anche a bere
ah,le tratte che faccio spesso,sono Roma (o Milano) Riga e ritorno (e magari un Riga-Kiev o Odessa in coincidenza)
ultimamente ho preso un Kiev-Treviso e un Napoli-Budapest-Napoli (tutti di prima mattina,quindi tutti morti di sonno) e un Bucarest-Napoli (nonostante ci fossero ancora dei tifosi reduci da Steaua-Napoli,viaggio tranquillissimo)
ah,le tratte che faccio spesso,sono Roma (o Milano) Riga e ritorno (e magari un Riga-Kiev o Odessa in coincidenza)
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Re: Maleducazione sugli aerei
Io devo dire che tutta questa maleducazioni dagli italiani non l'ho notata. Almeno se non sono in gruppo (allora si).
E per un lungo periodo ho viaggiato veramente tanto su 3 continenti (europa, africa e americhe) per cui credo di aver statisticamente una buona base di valutazione.
E per un lungo periodo ho viaggiato veramente tanto su 3 continenti (europa, africa e americhe) per cui credo di aver statisticamente una buona base di valutazione.
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Re: Maleducazione sugli aerei
A me piace volare e quando posso lo faccio.
Devo dire che gli italiani, in effetti, sono piuttosto "caciarosi", però, se sono isolati si tengono di più.
Certo, dipende molto da chi sono e cosa vanno a fare all'estero, se sono abituati a viaggiare o meno.
Per quanto riguarda l'alzarsi, io prendo sempre un posto (con il self check in), sul corridoio, perchè a causa di una ernia discale ogni tento devo alzarmi in piedi e muovere la schiena.
Questo non vuol dire che disturbi gli altri passeggeri e comunque, chiunque debba andare in bagno, per forza di cose, deve camminare nel corridoio, salvo che non abbia il posto fuori del "xxxxx".
Per quanto mi riguarda, mi è successo spesso di trovare italiani "caciarosi", anche in piccoli gruppi di 2/3 persone, ma evito semplicemente di intromettermi e continuo a parlare in inglese, visto che lo conosco "decentemente" così, anche se si accorgono che sono italiano, caiscono che non ci tengo ad essere coinvolto.
Un'altra maleducazione che ho notato è che, diversamente dal passato, in cui prima di reclinare il sedile si avvertiva o ci si assicurava che chi stava dietro avesse finito di mangiare, adesso le persone non lo fanno più.
Per cui, se anche stai ancora mangiando, quello davanti abbassa il sedile fregandosene alla grande e magari quello dietro ti appoggia le ginocchia sulla schiena. E danno fastidio, sia l'uno sia l'altro.
E' una questione di educazione. Di bifolchi (nel senso spregiativo) è pieno il mondo, tra i quali, anche gli italiani...
Devo dire che gli italiani, in effetti, sono piuttosto "caciarosi", però, se sono isolati si tengono di più.
Certo, dipende molto da chi sono e cosa vanno a fare all'estero, se sono abituati a viaggiare o meno.
Per quanto riguarda l'alzarsi, io prendo sempre un posto (con il self check in), sul corridoio, perchè a causa di una ernia discale ogni tento devo alzarmi in piedi e muovere la schiena.
Questo non vuol dire che disturbi gli altri passeggeri e comunque, chiunque debba andare in bagno, per forza di cose, deve camminare nel corridoio, salvo che non abbia il posto fuori del "xxxxx".
Per quanto mi riguarda, mi è successo spesso di trovare italiani "caciarosi", anche in piccoli gruppi di 2/3 persone, ma evito semplicemente di intromettermi e continuo a parlare in inglese, visto che lo conosco "decentemente" così, anche se si accorgono che sono italiano, caiscono che non ci tengo ad essere coinvolto.
Un'altra maleducazione che ho notato è che, diversamente dal passato, in cui prima di reclinare il sedile si avvertiva o ci si assicurava che chi stava dietro avesse finito di mangiare, adesso le persone non lo fanno più.
Per cui, se anche stai ancora mangiando, quello davanti abbassa il sedile fregandosene alla grande e magari quello dietro ti appoggia le ginocchia sulla schiena. E danno fastidio, sia l'uno sia l'altro.
E' una questione di educazione. Di bifolchi (nel senso spregiativo) è pieno il mondo, tra i quali, anche gli italiani...
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J.H.
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Re: Maleducazione sugli aerei
Sono daccordo con te, ma quando parlo di quelli che camminano nel corridioio mi riferisco non a chi va in bagno, ma a chi fa sopra e sotto per qualche minuto aggrappandosi ai sedili nell'incedere, stile gorilla.
Non parliamo di quelli che, seduti dietro di te, per alzarsi si attaccano al tuo sedile spesso svegliandoti..
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Re: Maleducazione sugli aerei
Sono 2 mesi scarsi che non "volo" più e comincio a sentire nostalgia, e penso che anche carpatair si stia chiedendo che fine abbia fatto dopo che da maggio a settembre praticamente una settimana sì e una no ero sui loro aeroplanini avanti e indietro da Odessa. L'ultima volta li ho "traditi" rientrando con airbaltic via riga... penseranno che mi sia fermato li!
Cmq, per quanto riguarda la maleducazione, per fortuna non mi è mai capitato di trovarmi seduto dietro uno di quelli che si sdraiano mentre mangi ecc ecc, ma guardandomi intorno ho un'idea di cosa intendiate.
Maleducazione... beh, una cosa che mi dà fastidio è sentire ancora squillare o parlare al cellulare in fase di partenza. So che in fin dei conti l'aereo parte lo stesso e non credo che sia così fastidioso ai fini delle comunicazioni radio (immagino, ma se mi sbagliassi non ne sarei sorpreso). Però... Capisco all'arrivo, ancora non si è fermi e già si accendono i cellulari, ma in partenza non so davvero che necessità ci sia. A meno di avere un appuntamento tra le nuvole.
Non ho contato se capiti più spesso con gli italiani, proverò a farci caso.
Una cosa fastidiosa invece è la ressa in aeroporto, soprattutto in zona transfer. va bene che ognuno ha fretta e che i tempi per le coincidenze sono minimi, ma l'esperienza mi dice che l'aereo se non ci sono tutti non parte. Anzi, ti vengono a cercare e ti fanno passare avanti. Si è scesi tutti dallo stesso aereo, più o meno si va tutti sullo stesso aereo, che bisogno c'è di camminare l'uno sull'altro?
Ok, scritto questo magari la prossima volta mi lasciano a terra...
Cmq, per quanto riguarda la maleducazione, per fortuna non mi è mai capitato di trovarmi seduto dietro uno di quelli che si sdraiano mentre mangi ecc ecc, ma guardandomi intorno ho un'idea di cosa intendiate.
Maleducazione... beh, una cosa che mi dà fastidio è sentire ancora squillare o parlare al cellulare in fase di partenza. So che in fin dei conti l'aereo parte lo stesso e non credo che sia così fastidioso ai fini delle comunicazioni radio (immagino, ma se mi sbagliassi non ne sarei sorpreso). Però... Capisco all'arrivo, ancora non si è fermi e già si accendono i cellulari, ma in partenza non so davvero che necessità ci sia. A meno di avere un appuntamento tra le nuvole.
Non ho contato se capiti più spesso con gli italiani, proverò a farci caso.
Una cosa fastidiosa invece è la ressa in aeroporto, soprattutto in zona transfer. va bene che ognuno ha fretta e che i tempi per le coincidenze sono minimi, ma l'esperienza mi dice che l'aereo se non ci sono tutti non parte. Anzi, ti vengono a cercare e ti fanno passare avanti. Si è scesi tutti dallo stesso aereo, più o meno si va tutti sullo stesso aereo, che bisogno c'è di camminare l'uno sull'altro?
Ok, scritto questo magari la prossima volta mi lasciano a terra...
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Re: Maleducazione sugli aerei
dreamcatcher ha scritto:So che in fin dei conti l'aereo parte lo stesso e non credo che sia così fastidioso ai fini delle comunicazioni radio (immagino, ma se mi sbagliassi non ne sarei sorpreso).
ho volato un paio di volte in cabina,con un amico pilota (Airbaltic )
ovviamente tra le varie cose,ho chiesto anche quello: lui innanzitutto mi ha precisato che spesso sono proprio i piloti i primi a dimenticare i telefonini accesi presi tra mille cose (ed è vero,sono davvero mille i preparativi,prima del volo)
comunque,il pericolo non è così reale e concreto: lui mi ha detto che di sicuro qualche telefonino acceso,anche 10 o 20,non creerebbero problemi,e non esiste un solo caso in cui i telefonini hanno senza ombra di dubbio causato interferenze ai macchinari di bordo. solo ipotesi,più o meno fondate.
però se ad esempio si consentisse di avere i telefoni accesi,e in fase di partenza 100 telefonini fossero in funzione,il rischio ci sarebbe,perchè i segnali sarebbero amplificati. e siccome tutti i macchinari dell'aereo sono attivati via radio,è un rischio che NON si può correre.
rischio teorico,perchè le frequenze per quanto ne so,sono diverse,ma comunque non si può rischiare,quello è certo. quindi in fase di decollo,nessun passeggero alla cornetta,mentre per i telefonini che regolarmente vengono dimenticati accesi ,si può tranquillamente chiudere un occhio.
durante il volo,comunque, non c'è campo e i telefonini non funzionano.......
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Re: Maleducazione sugli aerei
Hai ragone, questi 2 tipi di rottura li avevo dimenticati...Robyleo ha scritto:Sono daccordo con te, ma quando parlo di quelli che camminano nel corridioio mi riferisco non a chi va in bagno, ma a chi fa sopra e sotto per qualche minuto aggrappandosi ai sedili nell'incedere, stile gorilla.
Non parliamo di quelli che, seduti dietro di te, per alzarsi si attaccano al tuo sedile spesso svegliandoti..
Per quanto riguarda i telefoni, per me, se i piloti vogliono anche ballare la mazurka durante il volo, mi va bene.
Sono loro che "guidano", quindi devono sapere ciò che si può e non si può fare.
Gli altri, DEVONO fare ciò che gli viene chiesto dalle/gli assistenti di volo.
Il giorno in cui faranno i piloti, faranno anche loro ciò che gli pare, se sarà permesso dal loro regolamento.
Siccome, io, che sono un normale passeggero, non so quanto possa influire il suo cellulare sull'aeromobile, mi sento più sicuro se si attengono alle procedure e dei "ma tanto non succede niente" non me ne frega un tubo!
Il pilota deve fare il pilota e il passeggero deve fare ...il passeggero!
Riguardo alla mania di accendere i cellulari un attimo dopo che l'aereo ha messo le ruote sulla pista, non ho mai capito se tutti devono far vedere che hanno il cellulare, se devono far vedere che il cellulare è ultimo modello, o se devono comunicare urgentemente di portare un cambio di biancheria perchè si sono c...ti addosso.
Non è che l'aereo ci metta ore per fermarsi...sono pochi minuti...fa tanta differenza?!
Personalmente, sistemo tutte le mie rogne prima di partire o, al massimo, le ultime telefonate in aeroporto e poi mi godo il viaggio.
Abbiamo dimenticato un tipo di rompi: quello che vedendoti italiano, ti deve subito comunicare che per lui viaggiare è normale, che lo fa spesso e che va spesso a....Londra....
Chissà perchè, ma è sempre Londra...boh!
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Re: Maleducazione sugli aerei
Kriss ha scritto:
Riguardo alla mania di accendere i cellulari un attimo dopo che l'aereo ha messo le ruote sulla pista, non ho mai capito se tutti devono far vedere che hanno il cellulare, se devono far vedere che il cellulare è ultimo modello, o se devono comunicare urgentemente di portare un cambio di biancheria perchè si sono c...ti addosso.
Non è che l'aereo ci metta ore per fermarsi...sono pochi minuti...fa tanta differenza?!
per come la vedo io,è un semplice rituale di "sfogo". molta gente è tesa durante il volo.....l'atterraggio poi,è sicuramente il momento più delicato,ancora più del decollo
cosa confermatami dai piloti....meccanicamente,per l'aereo il decollo è più stressante,essendo i motori al massimo,ma come procedura in sè,e impegno dei piloti,è l'atterraggio il momento più delicato,e la cosa credo che valga anche per i passeggeri
non appena l'aereo mette le ruote a terra,la tensione accumulata si libera spesso in atteggiamenti strani come l'applauso,o addirittura non consentiti,come slacciarsi subito la cintura (un CLASSICO! si atterra,si decelera un pò,si libera la pista,e subito si comincia a sentire il tipico rumore delle cinture che si slacciano ) alzarsi ,e attivare il telefonino,e parlarci.
a me (che fondamentalmente sono abituato ai voli) sono cose che fanno un pò ridere,in effetti.....ma ho notato che sono gesti un pò nevrotici,dovuti allo stress post volo,e al sollievo di aver finalmente messo le ruote a terra.
ovviamente,esistono anche le eccezioni.....ma in linea di massima è così
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Re: Maleducazione sugli aerei
Esiste (purtroppo...sic...) un meccanismo sociale che si chiama emulazione.
Cioè, se il mio vicino vìola le regole, anche io, che non voglio essere da meno, lo faccio.
Io credo che questo sia l'atteggiamento di molte persone, più che il nervosismo da fifa.
Quanto ai piloti, noi non lo sappiamo ma, almeno quelli che ho conosciuto io, mi hanno detto che dopo un po' anche l'atterraggio, per quanto delicato, diventa "routine", salvo che non si tratti di una pista nuova o di un nuovo tipo di aeromobile.
Io ho avuto occasione di notare che certe regole, in un aereo pieno (per es.) di tedeschi o austriaci, vengono violate dalle poche persone che non fanno parte di quei gruppi, chissà perchè...
Quindi, si tratta di essere abituati o meno a rispettare le regole.
Appena uscito l'obbligo di mettere le cinture in auto, pochi lo facevano, poi, sono arrivate le multe, la campagna televisiva sull'obbligo di allacciarle e...fatalità...quasi tutti adesso le usano.
Io non credo che se mettessero le multe sugli aerei, non potendo accendere i telefoni o slacciarsi le cinture, tutti si scarnerebbero le dita dal nervoso...
Semplicemente ci abitueremmo ad osservare le direttive "consigliateci" dalle assistenti di volo.
Cioè, se il mio vicino vìola le regole, anche io, che non voglio essere da meno, lo faccio.
Io credo che questo sia l'atteggiamento di molte persone, più che il nervosismo da fifa.
Quanto ai piloti, noi non lo sappiamo ma, almeno quelli che ho conosciuto io, mi hanno detto che dopo un po' anche l'atterraggio, per quanto delicato, diventa "routine", salvo che non si tratti di una pista nuova o di un nuovo tipo di aeromobile.
Io ho avuto occasione di notare che certe regole, in un aereo pieno (per es.) di tedeschi o austriaci, vengono violate dalle poche persone che non fanno parte di quei gruppi, chissà perchè...
Quindi, si tratta di essere abituati o meno a rispettare le regole.
Appena uscito l'obbligo di mettere le cinture in auto, pochi lo facevano, poi, sono arrivate le multe, la campagna televisiva sull'obbligo di allacciarle e...fatalità...quasi tutti adesso le usano.
Io non credo che se mettessero le multe sugli aerei, non potendo accendere i telefoni o slacciarsi le cinture, tutti si scarnerebbero le dita dal nervoso...
Semplicemente ci abitueremmo ad osservare le direttive "consigliateci" dalle assistenti di volo.
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Re: Maleducazione sugli aerei
Io sui voli da e per Kiev, odio due generi di attegiamenti:
a) Chi racconta le sue avventure sessuali ad alta voce non curante che molte donne ucraine sull'aereo capiscono perfettamente l'italiano, perchè stanno tornando al lavoro in Italia;
c) Quelli che di solito non parlano mai ed hanno il musone, soprattuto con gli altri italiani, salvo poi a fine viaggio farti sapere che: "io vado a Kiev da una vita".
Come se ciò fosse un titolo di merito e non (quasi sempre) tempo perso della propria vita.
Chiamiamolo pure nonnismo da Ucraina.
a) Chi racconta le sue avventure sessuali ad alta voce non curante che molte donne ucraine sull'aereo capiscono perfettamente l'italiano, perchè stanno tornando al lavoro in Italia;
c) Quelli che di solito non parlano mai ed hanno il musone, soprattuto con gli altri italiani, salvo poi a fine viaggio farti sapere che: "io vado a Kiev da una vita".
Come se ciò fosse un titolo di merito e non (quasi sempre) tempo perso della propria vita.
Chiamiamolo pure nonnismo da Ucraina.
"L'uomo saggio aspetta il momento giusto, il pazzo lo anticipa, l'imbecille lo lascia passare". (tratto dal film "Mai arrendersi")
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Re: Maleducazione sugli aerei
Un piccolo aggiornamento.
26 ottobre 2010. Volo PS 943 Kiev/Madrid via Lviv.
Un paio di assistenti di volo corrono verso il retro dell'aereo.
Una signora quarantenne viene sorpresa a fumare nella toilette.
Ogni commento sarebbe superfluo.
P.S. Ometto dettagli sull'atterraggio come: telefonini accesi, gente in piedi appena toccata terra, applauso ecc.ecc.
26 ottobre 2010. Volo PS 943 Kiev/Madrid via Lviv.
Un paio di assistenti di volo corrono verso il retro dell'aereo.
Una signora quarantenne viene sorpresa a fumare nella toilette.
Ogni commento sarebbe superfluo.
P.S. Ometto dettagli sull'atterraggio come: telefonini accesi, gente in piedi appena toccata terra, applauso ecc.ecc.
"L'uomo saggio aspetta il momento giusto, il pazzo lo anticipa, l'imbecille lo lascia passare". (tratto dal film "Mai arrendersi")