Crimea: Diario di un viaggiatore.

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kontecagliostro
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Crimea: Diario di un viaggiatore.

Messaggio da kontecagliostro »

Un viaggio rappresenta sempre un momento in cui un uomo si confronta con i propri limiti e si mette in discussione per superarli. Un viaggio non è solo l’occasione per approfondire le proprie conoscenze culturali, ma è un modo per immergersi in mondi nuovi e paralleli, osservare ed interagire con persone le cui vite procedono su piani e culture diverse.

Credo di essere tra le poche decine di italiani che la scorsa estate hanno pensato di fare un viaggio in Crimea. Il nome di questa penisola evoca ricordi scolastici dai contorni non troppo definiti su guerre di metà ottocento e la difficoltà di collocare date e eventi storici è pari a quella di raggiungerne le coste, partendo da Kiev.

Il viaggio in treno, dalla capitale dell’Ucraina, infatti, richiede 15 ore per arrivare a Simferopol, principale centro di snodo della Crimea centrale ed Occidentale; per questo l’alternativa più logica è stata quella di optare per un volo low-cost con la compagnia Wizz-Air, che in poco più di un’ora e per circa 150 euro (viaggio di andata e ritorno) da Borispol mi ha recapitato all’aereoporto internazionale (sic!!!) di Simferopol.

Già l’esperienza della sveglia notturna ha qualcosa di straordinario: da queste parti, ad inizio luglio, comincia a rischiarare che non sono ancora le 4,00. Ho lasciato Kiev quando la luce del primo sole dell’alba colorava di rosso fuoco le scie dei primi aerei in volo.

Ma la vena romantica mi si è spenta presto: una volta raggiunto l’aereoporto. Chi conosce il Terminal “B”, da cui partono i voli internazionali, sa già che gli standards di questo aereoporto sono molto lontani da quelli, che so io, di Fiumicino o di Malpensa, ma il Terminal “A”, riservato ai voli interni, rasenta il tragicomico.

In buona sostanza è un’unica angusta stanza, calda e maleodorante, con quattro porte-finestre che molto generosamente hanno chiamato “Gate” e hanno financo numerato.
Ma, quando facevo critiche osservazioni sullo status logistico di questa nazione che si appresta ad ospitare tra 20 mesi gli europei di calcio coorganizzati con la Polonia, non avevo ancora idea di quale “meraviglia” mi avrebbe riservato l’arrivo a destinazione: un aereoporto all’aperto… e, avete capito bene, mi riferisco proprio alla struttura “Open space” riservata al ritiro del bagaglio, all’assistenza dei viaggiatori e all’uscita.

Da Simferopol avrei potuto proseguire in filobus per Alushta. La linea aerea che alimenta questo servizio è la più lunga del mondo (56 km), come ci tengono a rimarcare i 'locali'.
Ma, viste le vetture che risalivano, con ogni probabilità, alla prima metà del secolo scorso, ho scelto un mezzo più moderno. Un taxi degli anni ’70 che per 300 Hrivne mi ha portato a questa ridente (si fa per dire) località marina, circa 30 km ad Est di Yalta (e qui tornano le reminescenze scolastiche in materia storica… ma stavolta sono abbastanza ferrato da ricordare la “Conferenza” che qui tennero Stalin, Roosvelt e Churchill).

Alushta… La cittadina gode, tra i turisti Ucraini e Russi, di una fama seconda solo a Yalta come meta per le vacanze balneari. Ad essere sinceri le spiagge sono deprimenti, sono lunghe in tutto non più di un chilometro e la battigia, in sassi neri e polverosi, è larga non più di 10 metri ed è chiusa a monte da alti muri di contenimento, cosicchè se il mare, come oggi, improvvisamente si ingrossa, il pericolo di essere sbattuti e risucchiati è alto.

Ho scoperto che il Mar Nero, non è nero ma del solito blu, forse un più intenso al largo, ma assai torbido questo si. Sarà stato definito nero per l’uggia che ispira…
... to be continued...
Ultima modifica di johannes100 il mercoledì 3 novembre 2010, 16:33, modificato 2 volte in totale.
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johannes100
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Re: Crimea: Diario di un viaggiatore.

Messaggio da johannes100 »

Senti, cosi tanto per domandare visto il tono che usi (e visto che conosco Kiev, il Terminal B, aeroporto e cittá di Simferopol) ....ma tu pensavi di andare a Cancun o in Crimea ???
Perciocché l'invidioso si rallegra ed é lieto del male, e dolente d'ogni bene altrui; e per questo va sempre cercando come possa CALUNNIARE. (Domenico Cavalca, sec. XIV, 'Disciplina degli Spirituali col Trattato delle trenta stoltizie', cap. 9, pag. 69.8).
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kontecagliostro
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Re: Crimea: Diario di un viaggiatore.

Messaggio da kontecagliostro »

Ammetterai che gli standard delle infrastrutture dei voli interni non sono esattamente europei. Le mie sono solo impressioni di viaggio. Ho visto tante cose belle in Crimea (e le condividerò in seguito) ma mi ha molto colpito soprattutto l'arrivo a Simferopol... Immagino cosa significhi aspettare i bagagli all'aperto in una giornata di inverno o di pioggia... :?
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uvdonbairo
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Re: Crimea: Diario di un viaggiatore.

Messaggio da uvdonbairo »

Niente sdi più caratteristico, l'ho fatto mille volte e quando fumavo ero pure contento di accendermi una sigaretta in attesa del furgoncino con i bagagli.
Non mi ha mai stupito e non mi è mai dispiaciuto sia con la neve che con il sole.
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Re: Crimea: Diario di un viaggiatore.

Messaggio da johannes100 »

kontecagliostro ha scritto:Ammetterai che gli standard delle infrastrutture dei voli interni non sono esattamente europei.
Ammetto senza problemi.
Ma non capisco perchè mi sarei dovuto aspettare standard delle infrastuttrure dei voli interni pari a quelli europei.

(Poi parleremo, magari in altra sede, perchè non è questo l'argomento del thread che hai aperto, dei tempi di attesa del bagaglio a Kiev, o a Mosca se vuoi, e di quelli di Roma - se hai mai avuto la 'fortuna' di aspettare il bagaglio a Fiumicino - ..sempre a proposito di standard europei).

Aspetto allora le altre tue impressioni sulla Crimea.
Perciocché l'invidioso si rallegra ed é lieto del male, e dolente d'ogni bene altrui; e per questo va sempre cercando come possa CALUNNIARE. (Domenico Cavalca, sec. XIV, 'Disciplina degli Spirituali col Trattato delle trenta stoltizie', cap. 9, pag. 69.8).
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Re: Crimea: Diario di un viaggiatore.

Messaggio da marcoxx »

beh non so a Simferopoli,perchè non ci sono stato ancora

posso dire che atterrare a Odessa di notte,su una pista non proprio asfaltata alla meraviglia,con i cani randagi che circondavano gli aerei,non è stato il massimo :mrgreen:
l'aeroporto all'interno era essenziale al massimo,ma comunque funzionale,quello che dovevano fare,l'hanno fatto.

il bello-brutto dell'Ucraina è anche e soprattutto questo.......siamo generalmente lontanucci dagli standard europei,e questo può essere un male a volte,ma anche un bene,altre volte.......
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Re: Crimea: Diario di un viaggiatore.

Messaggio da kontecagliostro »

Crimea: Il diario di un viaggiatore: e fu sera e fu mattina... secondo giorno...Bakhchysaray- Бахчисарай
.


Bakhchysaray, si trova a circa 20 km da Simferopol, il suo nome significa Palazzo giardino, il nome le fu dato quando la città divenne capitale del potente Khanato di Crimea dal XV al XVIII secolo, prima che la città cadesse sotto il dominio russo. Raggiungerla è stato semplice, un’occhiata ad uno dei tanti tabelloni esposti per le strade di Alushta che propongono escursioni e per 160 Hrivne mi sono imbarcato su una “marshrutky” (un pullmino locale) con tanto di guida parlante russo.

Giunto sul posto, una lunga inerpicata, di circa un’ora, per un sentiero scosceso mi ha portato sull’altipiano (200 m. circa) di Chufut-Kale (Чуфут -Кале). Il luogo è costellato di una miriade di grotte che la gente ha utilizzato come rifugio per secoli. E’ un posto che, soprattutto una volta raggiunta la cima, assomiglia al villaggio dei Flinstones, ma è un posto meraviglioso da esplorare, in particolare le camere funerarie e le case matte che si affacciano a perpendicolo sullo strapiombo.

Una volta raggiunta la porta principale di ingresso, risalente al XIV secolo, ci si addentra in un insieme di stanze scavate nella roccia, che ricorda vagamente una forma di Hemmentaler. La cosa più interessante da vedere sono due Kenassas (case di preghiera Karaite), chiuse in un cortile cinto di mura. Sulla strada di ritorno è stata d’obbligo una fermata al piccolo monastero Uspensky, scavato nella pietra calcarea dai monaci bizantini nel VIII-IX sec. e caratteristico per la sua guglia dorata.

L’ora di pranzo è stata occasione per provare la cucina “tatara”. Lo “Shurpa” è una pietanza tipica del posto a base di carne di montone e verdure. Il gusto molto speziato conferiva al piatto una fragranza esotica, ma cercando negli archivi della memoria ho trovato il ricordo di uno stufato di mia nonna Michela a base di carne di capretto. E giusto per fare un paragone con la cucina siciliana, anche qui ci sono i pitoni fritti: si chiamano чебуреки (ciburiki) e hanno un ripieno però a base di carne di montone tritata e cipolla. Confesso la mia codardia: ho evitato accuratamente il vino: rosso e troppo dolce.

Per digerire niente di meglio che la visita al Palazzo del Khan, unico edificio risparmiato da Caterina la Grande quando nel XVIII secolo ordinò la distruzione di tutte le moschee. Il motivo va probabilmente trovato nell’aspetto romantico del complesso che risale al XVI sec. Tra minareti, harem e decorazioni architettoniche molto elaborate, ma lontane dalla maestosità degli edifici islamici di Istambul, quello che attira migliaia di turisti da queste parti è una fontana piuttosto sobria, che è legata a una tragica storia d’amore, che fu anche raccontata da Alexander Puskin nel poema “La fontana di Bakhchysaray”. Si narra che l’ultimo Khan di Crimea, Giri, fosse innamorato di una donna polacca, tenuta schiava nel suo Harem, che però, piuttosto che cedergli, si suicidò. Per alleviare le pene del tenero cuore del Khan fu edificata la “fontana delle lacrime”. Lo stesso Puskin, che successivamente avrebbe scritto il poema, profondamente colpito dalla storia vi deposito sopra due rose: una rossa simbolo d’amore e una gialla per ricordare il dolore.

In un caldo sabato di luglio, in compagnia di corpulenti e sudaticci compagni di viaggio con gli occhi arrossati ho quindi fatto ritorno al campo base… il resto alla prossima puntata.
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Re: Crimea: Diario di un viaggiatore.

Messaggio da Forrest Gump »

kontecagliostro ha scritto:Chi conosce il Terminal “B”, da cui partono i voli internazionali, sa già che gli standards di questo aereoporto sono molto lontani da quelli, che so io, di Fiumicino o di Malpensa, ma il Terminal “A”, riservato ai voli interni, rasenta il tragicomico.
......non avevo ancora idea di quale “meraviglia” mi avrebbe riservato l’arrivo a destinazione: un aereoporto all’aperto
johannes100 ha scritto:Senti, cosi tanto per domandare visto il tono che usi (e visto che conosco Kiev, il Terminal B, aeroporto e cittá di Simferopol) ....ma tu pensavi di andare a Cancun o in Crimea ???
johannes100 ha scritto:
kontecagliostro ha scritto:Ammetterai che gli standard delle infrastrutture dei voli interni non sono esattamente europei.
Ammetto senza problemi.
Ma non capisco perchè mi sarei dovuto aspettare standard delle infrastuttrure dei voli interni pari a quelli europei.
marcoxx ha scritto:il bello-brutto dell'Ucraina è anche e soprattutto questo.......siamo generalmente lontanucci dagli standard europei,e questo può essere un male a volte,ma anche un bene,altre volte.......
uvdonbairo ha scritto:Niente di più caratteristico, l'ho fatto mille volte e quando fumavo ero pure contento di accendermi una sigaretta in attesa del furgoncino con i bagagli.
Non mi ha mai stupito e non mi è mai dispiaciuto sia con la neve che con il sole.
Anche in questo caso stiamo dicendo tutti le stesse cose.
A volte non sono i fatti in sè a destare scalpore, quanto l'opinione intorno ad essi.
La nostra meraviglia è stata infatti che tu ti aspettassi standard europei.
kontecagliostro ha scritto: .....E giusto per fare un paragone con la cucina siciliana, anche qui ci sono i pitoni fritti:
1) da siciliano, sarò estremamente di parte, accusatemi pure di provincialismo (anche se viaggio tanto e continuo a vivere all'estero), ma il paragone tra le due cucine, a mio parere, è blasfemo.
Se dovessi valutare la mia terra dalla sua cucina, direi che è una Las Vegas in festa.

2) Pitoni fritti in Sicilia?? Cosa sono??
Io conosco Messina per le granite, il gelato al "riso nero", la "cotognata", quel dolce bianco e nero buonissimo al gusto limone e cioccolatto, i cannoli al cioccolatto.
Sono certo che i serpenti non si mangiano in tutta la Sicilia, cosa intendete per "pitoni fritti"??
"L'uomo saggio aspetta il momento giusto, il pazzo lo anticipa, l'imbecille lo lascia passare". (tratto dal film "Mai arrendersi")
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Re: Crimea: Diario di un viaggiatore.

Messaggio da kontecagliostro »

Ciao Forrest...
Una correzione è dovuta... Trattasi di pidoni fritti, non di pitoni :oops: E' tipico delle nostre rosticcerie. Quello messinese è fatto con una sfoglia di pasta che contiene verdura scarola, pomodoro, acciughe e formaggio a pasta filante (tuma). Il dolce bianco e nero al gusto di limone e cioccolata a cui ti riferisci è la "pignolata". :D
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Re: Crimea: Diario di un viaggiatore.

Messaggio da johannes100 »

Basta !!...é una tortura !!!...parlate di prelibatezze impossibili da gustare non solo in Ucraina ma anche a Roma dove vivo io !!!

Che si parli della Crimea e basta !!!!

:D
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Re: Crimea: Diario di un viaggiatore.

Messaggio da toto »

Salve !

Ricordo che a Catania anni remoti tanto per dire ,un torello entro' nella pista dell'aeroporto,fu abbattuto dalla polizia.Tutto normale allora,oggi sarebbe impossibile!
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Pasha67
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Re: Crimea: Diario di un viaggiatore.

Messaggio da Pasha67 »

Molto bello il tuo racconto, complimenti!
Quasi tutti i luoghi che hai visitato li conosco molto bene dopo cinque viaggi! :mrgreen:
La zona sud è la più blasonata, ma frastagliata e più simile alla liguria, le spiagge più belle a mio avviso sono sulla costa ovest, di sabbia chiara, molto ampie e simili a quelle delle Toscana.
L'arrivo a Simferopol!!
La mia prima volta fu a dicembre di tre anni fa con bufera di neve!
Immagina il mio ritiro bagagli all'aperto con guanti, cappello, sciarpa! Sembravo un pupazzo di neve!
I cibi tartari....mhhh.....
La mia signora per fortuna ha imparato tutti i segreti e tra poco potrò gustare anche qua i cebureki, i mantì, il plov ( il Kazan per cucinarlo è già in viaggio! ), shashlik e tutto il resto!
Aspetto il prosieguo!
Per curiosità, hai fatto un po' di foto! :D
Poka
PashaCrimeano! :mrgreen:
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Re: Crimea: Diario di un viaggiatore.

Messaggio da kontecagliostro »

Certo che ho fatto tante foto, aspetto di scoprire come si inseriscono per condividerle con voi... BUOOOOOONO il shashlik!!!!!!
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Re: Crimea: Diario di un viaggiatore.

Messaggio da Kriss »

toto ha scritto:Salve !

Ricordo che a Catania anni remoti tanto per dire ,un torello entro' nella pista dell'aeroporto,fu abbattuto dalla polizia.Tutto normale allora,oggi sarebbe impossibile!
Ci mancherebbe altro...!

Quanto al racconto di Kontecagliostro, spero di sbagliare, ma mi sembra, un tantino, il resoconto di chi va all'estero per confermare che ha visto di meglio, mangiato di meglio ecc ecc.
Avete presente quel modo "snob" di chi vuol far credere che si annoia o che non è interessanto, sebbene non abbia mai visto o provato quelle cose?!
Ripeto, spero di sbagliare, ma tra le righe...lo leggo così.

Il bello del viaggio stà proprio nel provare situazioni nuove, anche poco confortevoli, sennò, tanto vale rimanere a casa o cercare solo viaggi organizzati (bene), dove tutto ti è servito pronto, senza alcuna difficoltà.

Come si può immaginare una situazione se non la si prova? Cosa ti porti dentro (perchè le sensazioni si possono solo provare singolarmente) se non provi di persona ?

Io ho visto aeroporti immensi e aeroporti a conduzione familiare, dove, magari devi aiutare a caricare il tuo bagaglio sull'aero ma ogni volta mi sono entusiaismato per l'esperienza nuova. Compreso il carico del bagaglio.
Ho già scritto in altro post, che non mi permetto mai di fare considerazioni o paragoni tra Paesi troppo diversi. Non lo si fa a livello scolastico ne' lo si dovrebbe fare per logica.

Al fin dei conti, è bello ricordare le esperienze "disagiate" (che io considero solo "esperienze"), perchè altrimenti il viaggio sarebbe monotono.
Il mio sogno è quello di fare la transiberiana, però, se potessi la farei in inverno, per provare quella sensazione di freddo intenso che non ho mai provato in vita mia.
Il caldo assurdo l'ho già provato (sia nel bush australiano, sia nella Valle della morte californiana), ma il freddo vero, da Siberia, no.
Non è certo un viaggio agiato ma quello che cerco è l'esperienza.

Io credo che l'Ucraina, come gli altri Paesi, vada vissuta per quel che è, aeroporti e disagi compresi. Se fosse diversa, non vivresti più la stessa cosa.
Ciò che a noi può sembrare cosa da poco, magari perchè non appare all'occhio vistosamente, può avere un carico simbolico enorme per qualcun altro. Forse lo avrebbe anche per noi se condividessimo la stessa storia o se avessimo studiato bene la loro, tanto da coinvolgerci.

Negli USA, la prima volta, passando per il deserto del Nevada, ho pagato per vedere un cippo, dove c'era scritto che il reverendo "tal dei tali" era morto lì, con tutta la carovana.
A me non ha fatto tanta impressione ma c'erano degli americani commossi e comunque erano tutti felici di averlo visto.
Tutto sommato, a Roma, c'è gente che porta ancora fiori dov'è stato cremato Giulio Cesare, sebbene la pietra in se, dove depositano i fiori, non sia nulla di speciale.

Insomma, qualsiasi posto si vada a conoscere, lo si deve esplorare con l'occhio del "viaggiatore curioso", nel senso di colui che cerca di sapere, di imparare. Sennò, a cosa serve?!...a dire che nel Paese XXX l'aeroporto è migliore, che si mangia meglio, che è più pulito ecc ecc.?!
Per questo basta andare su internet.
When the power of love overcomes the love of power, the world will know peace.
J.H.
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Re: Crimea: Diario di un viaggiatore.

Messaggio da kontecagliostro »

eh si Kriss... mi sa che stai proprio sbagliando... Quello che tu consideri il resoconto di uno snob, in effetti è solo un modo un pò ironico di raccontare quello che si è visto. Ciascuno di noi ha il suo stile narrativo, il tuo se lo dovessi giudicare lo potrei ritenere un pò presuntuoso, ma sicuramente volevi dire altro rispetto a quello che ho capito.
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