My sweet Ucraina (parte prima)

[lappeur]

Mi diletto un pò con la scrittura, e sto scrivendo un racconto del mio viaggio. Ne posto la prima parte sperando possa piacervi.
Il seguito arriverà tra un mesetto.

MY SWEET UCRAINA

Lei era molto bella. Di una bellezza vera che non potevi attribuire ad un sapiente uso di trucchi e mascara. Diversa dalla moltitudine di bellezze bionde che popolavano quel sito di incontri in cui ero capitato quasi per caso durante una noiosa serata. La notai subito quella splendida trentenne, proprio perché era così diversa da tutte le altre. Aveva lunghi capelli neri come i suoi occhi da cerbiatto e sebbene non si presentasse con pose da vamp o abitini sexy, le immagini lasciavano immaginare una fisicità perfetta ed armoniosa. Non potei astenermi dallo scrivergli immediatamente, ed inizia quindi una corrispondenza via via sempre più fitta. Quello che in fondo avevo iniziato come un gioco, si stava trasformando. e quasi senza rendermene conto lei entrò sempre di più nei miei pensieri sino ad occuparli quasi completamente.

Sono per natura un filino diffidente. La vita mi ha insegnato che non è tutto oro quel che luccica, ma mentre i nostri contatti via email, evolvevano in un fitto scambio di SMS e di lunghe telefonate, la mia diffidenza si indeboliva. Se inizialmente ero stato affascinato dal suo aspetto fisico, la sua voce calda e sensuale , e tutto ciò che mi diceva, mi avevano letteralmente conquistato. Si fece strada in me il desiderio di incontrarla. Di capire se lei fosse veramente la donna speciale che avevo tanto a lungo cercato.

Devo essere sincero: non riuscivo a fidarmi completamente e questo faceva nascere in me un certo senso di colpa. In fondo lei, in tutte le nostre conversazioni non mi aveva mai detto nulla di sospetto. Ma quando dopo qualche settimana mi disse di essersi innamorata di me… beh restai stupefatto e il mio pensiero riprese a popolarsi di dubbi e di domande senza risposta. Mi chiedevo come fosse possibile che lei potesse dichiararsi innamorata senza esserci mai incontrati. Ma poi pensavo che in fondo potevo definirmi innamorato anch’io, pur non volendo ammetterlo neppure con me stesso. Cercando in rete, tra siti e forum sull’argomento “ragazze dell’est” trovai un mondo. Lessi qualche storia a lieto fine, ma erano decisamente in maggioranza le storie di delusioni, imbrogli, fregature. Imparai che esiste una intera categoria di cui sino a poco prima ignoravo completamente l’esistenza: le scammer, vere professioniste dell’adescamento via web con il solo fine di ricavarne denaro o regali.

Ne avevo letto davvero di tutti i colori, ma in fondo tendevo all’ottimismo. Lei non mi aveva mai raccontato una qualche storia commovente per poi chiedermi denaro, e quando avevo voluto ricaricare un po’ il suo telefonino, vista la notevole quantità di messaggi che continuavamo a scambiarci ogni giorno,lei aveva orgogliosamente rifiutato, asserendo di farcela con le sue finanze. E poi, tornando su quel sito di incontri in cui la avevo incontrata, mi accorsi che il suo profilo non c’era più. Le chiesi come mai si fosse cancellata, e lei mi rispose: <perché sono la tua donna>. Forse fu proprio quest’ultimo episodio a convincermi, o forse fu solo il mio interesse per lei , ma di colpo mi convinsi: Vado in Ukraina!

Scelsi di dirglielo a voce. Volevo capire se davvero lei ne sarebbe stata felice. Dire che lo fu, sarebbe quasi un dispregiativo. La sua felicità letteralmente esplose, e la sentivo saltare felice come una bambina mentre continuava a ripetermi quanto mi amava e quanto desiderasse potermi finalmente baciare. Il giorno successivo prese le sue ferie in concomitanza con il mio arrivo in Ukraina, e mi disse che se la avrei voluta, lei sarebbe vissuta con me così da stare sempre assieme. Il suo entusiasmo mi contagiò ed incominciai ad organizzarmi per il viaggio.

Incominciai cercando un volo per Odessa. Fu una cosa rapida; qualche ricerca sui vari siti che si occupano di voli low cost per scegliere l’offerta migliore e dopo un’ora avevo già il mio biglietto elettronico ed i miei otto giorni in Ukraina erano ormai “ufficiali”. Proseguii cercando un appartamento in affitto nella sua città: Nikolaev. Lei si offrì subito di aiutarmi, e ancora una volta io pensai che potesse chiedermi di mandargli del denaro per pagare l’appartamento. Mi sbagliavo. Lei cercò assieme a me tra gli appartamenti in rete, ed andò a visitare i prescelti per evitarmi fregature. Grazie a lei scoprii che spesso quelli che in foto sembravano comodi e spaziosi appartamenti erano in realtà dei monolocali con meno di 30 mq. Che gli stessi appartamenti vengono gestiti da tante agenzie, e che quindi il prezzo non è fisso, ma dipende dalla agenzia da cui lo affitti. E quando mi infatuai di un appartamento extralusso, ed ero ormai pronto a pagarlo, fu ancora lei a convincermi a non prenotarlo per non spendere inutilmente i miei soldi; l’unica cosa che voleva era poter stare con me.

Alla fine optai per un appartamento carino e luminoso in centro città. Veniva definito lussuoso, e per lei era bello e pulito anche se troppo esoso con i suoi 60 dollari a notte. In realtà per i nostri standard era solo un appartamento senza troppe pretese, seppur dotato di tutto ciò di cui potessimo avere bisogno . Ma era carino e spazioso e soprattutto aveva un vero letto a due piazze invece di quelli da una piazza e mezzo di quasi tutti gli altri appartamenti. Ed in fondo non mi sembrava nemmeno così costoso. Lo prenotai pagando online.

Mancava più di un mese alla mia partenza e quasi tutto era ormai pronto e pianificato. Restava da decidere se valesse o meno la pena di noleggiare un auto per avere un mezzo sempre a disposizione o se fosse meglio spostarsi usando taxi o mezzi pubblici. Mi informai un po’ sui prezzi . L’agenzia da cui avevo affittato l’appartamento chiedeva 86 euro per il tragitto in taxi Odessa-Nikolaev che sommati agli eventuali 86 del ritorno diventavano 172 senza contare tutti gli altri spostamenti di cui avrei potuto aver bisogno in otto giorni di permanenza. Pur tenendo conto che usando “taxi” alternativi avrei speso qualcosa in meno,mi convinsi che sarebbe stato più comodo ed economico avere un’auto a disposizione. Mi rimisi all’opera, scandagliando la rete e scoprii che potevo noleggiare un automobile e tenermela per otto giorni spendendo tra i 200 ed i 280 euro a seconda della compagnia. In fondo volevo fare qualche gita, vedere un po’ di quella Ukraina che non avevo mai visitato, scattare qualche bella foto. Prenotai anche il noleggio dell’auto.

Nonostante i miei 45 anni, mi sentivo felice come un bambino all’idea di questo viaggio. Avevo preparato ormai tutto, e seppure mancassero ancora quaranta giorni alla mia partenza, non riuscivo a pensare ad altro. Continuavamo a sentirci continuamente con una media di una ventina di SMS al giorno ed una lunga telefonata ogni due. Sembrava davvero tutto fosse destinato ad essere magico e perfetto. Ma lo sarebbe stato davvero?

continua...