Qui secondo me c'è da far valere alcuni diritti, primo fra tutti quello della cittadina Ucraina alla quale non può certo essere impedito di rientrare nel suo Paese. Questo diritto, a prescindere dai documenti, non viene mai negato dalle guardie di frontiera ('mio cugino' è tornato in patria senza nemmeno avere il passaporto). Il problema semmai si presenta al rientro in italia perchè potrebbe essere contestata una precedente permanenza oltre i limiti temporali consentiti. Ma siccome questo conteggio di fatto spetterebbe alla nostra polizia di frontiera, non credo che potrebbe ignorare la famosa lettera di prenotazione, che qui sì che avrebbe valore.MAXHO ha scritto:Nel momento in cui si effettua la prenotazione dell'appuntamento il sistema rilascia una LETTERA DI PRENOTAZIONE che, assieme al passaporto, dà titolo a rimanere in Italia, anche se vengono superati i limiti di permanenza come turista (90gg su 180gg) … quindi, nessun problema di espulsione, con quella in mano.
Il problema è che potrebbe passare anche molto tempo tra l'effettuazione della prenotazione, e momento in cui ci si può recare in Questura per richiedere effettivamente la CdS o il PdS, ed in questo periodo, se sono stati superati i 90gg su 180gg sul suolo Europeo, di fatto, si è bloccati in Italia.
[...]la LETTERA DI PRENOTAZIONE di cui sopra dà diritto solo a RIMANERE in Italia (in Europa non è riconosciuta).
Quindi, per ritornare in Ucraina (a far visita alla nonna malata, ad esempio), occorre aspettare di presentare fisicamente i documenti in Questura, poi ...
A rafforzare quanto detto, c'è il diritto per chiunque sia in attesa di permesso di soggiorno (quindi anche per chi lo richiede per lavoro subordinato, o addirittura lo richiede per la prima volta), di poter uscire dall'Italia con volo diretto verso un Paese non schengen, e far rientro in Italia sempre senza scalo nè transito in Schengen.
Questo perchè le ricevute della domanda per il PDS non vengono prese in considerazione dagli altri Paesi schengen, mentre in Italia sì.
Conosco personalmente cittadini ucraini che hanno fatto il viaggio d'andata e ritorno muniti solo di ricevuta, nell'ultima occasione tra l'altro è stato effettuato un volo via Chisinau e non vi sono stati problemi.
Non so se le ultime modifiche firmate Salvini abbiano cambiato qualcosa, fino all'anno scorso sicuramente funzionava come ho scritto.
Prova ad informarti riguardo la possibilità di viaggiare senza scali. Da Como, sei molto comodo a prendere i voli diretti per Kiev che partono da Orio.MAXHO ha scritto:Io non sapevo di queste lungaggini ed in pratica, mi sono bruciato la possibilità di ritornare a Kiev ad agosto con la mia famiglia.
Qui pare che ognuno faccia a modo suo.MAXHO ha scritto: con la LETTERA DI PRENOTAZIONE di cui sopra, è comunque possibile recarsi all' ASL per la scelta del Medico di Base; lì, in tempo reale, vi assegneranno un Codice Fiscale provvisorio (solo numerico),
A noi il codice fiscale non è stato attribuito all'ASL ma all'ufficio dell'agenzia delle entrate. Poi con quel codice fiscale, cartaceo, ci siamo recati all'asl dove è stata data una tessera sanitaria provvisoria e sempre cartacea.
Il codice fiscale, tra l'altro, è stato dato anche alla sorella della mia bella che è cittadina ucraina, residente in ucraina e che con l'Italia non ha nulla a che fare, tranne che per ilf atto di aver aperto un conto corrente bancario qui da noi. Per poterlo aprire, ha dovuto richiedere un codice fiscale , sempre tramite agenzia delle entrate, le è stato rilasciato in pochi minuti, in forma cartacea. Unico documento richiestole è stato il passaporto.