Mia moglie non vuole tornare e mia figlia e' con lei.

[markus]

E' stato sottratto un minore

La questione purtroppo è semplice, vi sono due persone che stanno litigando e chi ci và di mezzo è il figlio.

Come fai a dire che è stato sottratto un minore, ne hai le prove ?

[peterthegreat]

Si parla di sottrazione internazionale quando un minore avente la residenza abituale in un determinato Stato è condotto in un altro Stato senza il consenso del soggetto che esercita la responsabilità genitoriale, che comprende il diritto di determinare il luogo di residenza abituale del minore.

Alla sottrazione è equiparato il trattenimento del minore in uno Stato diverso da quello di residenza abituale, senza il consenso del genitore o di altro soggetto titolare dell’affidamento. Per semplificare il testo che segue, l’espressione “sottrazione internazionale” andrà intesa come riferita anche all’ipotesi del trattenimento all’estero.

Oltretutto non avevo letto che il bambino e' nato in Italia.

[dreamcatcher]

Ma non avevano spostato tutti e tre la residenza in Ucraina? Lui ha perfino il pds illimitato lì...

...non penso che questo giochi a suo favore.

[peterthegreat]

Erano iscritti al Gek, lui ha il permesso per stare più di 3 mesi, ma i passaporti sono italiani.
Non e' mica la residenza.

[Forrest Gump]

Entrati con passaporto italiano più di 90gg fa.
Al consolato mi dicono che non dovrei avere problemi ad uscire con i nostri passaporti.
Non dico che non rispondono, ma forse qualche dritta la potevano dare.
In Ucraina non esiste il reato di sottrazione di minore.
Io però non rischierei di passare solo con mio figlio, se ci fosse qualcuno del consolato già la musica cambierebbe.........

Il mio non vuole essere un parere tecnico, ma ..... se prendessi tuo figlio e lo portassi al consolato italiano di Kiev??? Territorio italiano intanto, poi si conta come si dice in Sicilia.
A costo di non uscire da lì per mesi.

[Forrest Gump]

L'alternativa che mi viene in mente è quella di portare tuo figlio presso il nostro consolato.

Non sono il solo ad averlo pensato

[Forrest Gump]

Che non la faccio mangiare e quello che ogni tanto porta mia madre me lo mangio tutto io. Che le ho prestato i soldi [ndr. per coprire i buffi che aveva qui la madre] e poichè li rivoglio indietro non posso essere definito marito. Che uno più sfaticato di me non lo ha mai visto e vivo a spese di mia madre.

Che schifo. Io la chiamo la morale al contrario.
Pensa tu, tua madre ti presta dei soldi e tu sei uno xxxxxx. Tu presti a sua madre e sei tu lo xxxxxx.
Se le cose funzionano così prova a farti dare dei soldi da loro e poi magari a lamentarti.
Uccidila !!!

[Forrest Gump]

Rileggendo i post precedenti, si capisce che hai 2 soluzioni 1) le fai la guerra a distanza (non credo ne valga la pena, almeno dai tuoi ultimi post) oppure 2) la aspetti al varco quando ritorna in Italia (se vuole avere qualcosa da te in Italia, ci deve venire per forza).

Per venire in Italia dovrebbe avere un valido motivo. Per esempio: "ok, vieni e ti dò la casa?"
Altrimenti, non credo verrà mai.
Ecco, io organizzerei un bel "servizio di accoglienza" italiano. Bisognerebbe studiare se ci sono gli estremi per "attirarla" e poi "giocare in casa" (arresto ecc.). Qui però c'è bisogno dell'aiuto delle nostre istituzioni.

[vittorio_guido]

Mi pare abbia già detto che non riesce a prendere il bimbo
Se non lo lasciano mai solo con lui....come fa a portarlo in ambasciata?
Senza contare che non stanno a kiev ma chissà dove

[Forrest Gump]

Purtroppo per come conosco l'Ucraina - e come sapete anche io ho avuto le mie belle esperienze anche se di altro genere e tipo - la legge ed i tribunali sono ...fino ad un certo punto.
Ti danno ragione quando hai torto e viceversa a seconda del tariffario. Bisogna trovare un equilibrio "sano" tra:
- avere la ragione dalla propria parte (che aiuta sempre);
- sapersi muovere e trovare le persone che lo sanno fare bene: quando è necessario, se necessario, se invece meglio non fare nulla, ecc.
- mostrarsi anche un pò stroxxx come atteggiamento personale perché in Ucraina i "buoni" se li mangano a colazione i bambini o le bambine che fra 10 anni saranno maggiorenni. I muscoli vanno tenuti in bella mostra.
- tantissima strategia di gruppo.

Non è facile, tutte le componenti devono fare la propria parte e quella personale del "danneggiato" (in questo caso di gioarca) è di fondamentale importanza. Bastone e carota. Sorridere quando vorresti azzannarli e poi, quando e se arriva il momento giusto.......essere spietati anche a costo di rischiare un pò.

Affidarsi al 100% ai tribunali ucraini è come affidarsi ad un prelato col vangelo in mano per risolvere una controversia tra gang rivali in un carcere duro messicano
La cd. certezza del diritto, quella che si studia sui libri di giurisprudenza, non esiste proprio.

[gioarca]

Per inciso mia madre non mi presta nulla anzi, alcune sue bollette di casa sono addebitate sul mio conto.

Altro inciso,
MAI E POI MAI FIRMATE PER FAR DARE LA CITTADINANZA UCRAINA A VOSTRO FIGLIO/A.
Perde QUALSIASI diritto dall'altra parte. E non ci sono alternative visto che è protetta costituzionalmente.

A suo tempo decisi di non rivolgermi all'AC per il seguente motivo, visto che qui le cose in tribunale possono andare per le lunghe, ma anche molto spedite, e che c'era già una causa iniziata per divorzio e affidamento, i tempi tecnici delle AC (circa 1 + 2 mesi) prima di arrivare di nuovo in tribunale, quindi avrei avuto contro anche una sentenza già emessa che affidava il bambino a lei. Cioè un problema gigantesco.
Ho quindi preferito (permesso dalla convenzione) di andare direttamente a bloccare il tutto in tribunale qui.
Ora cerco di investire anche l'AC, presentanto comunque domanda e dicendo che gli originali della documentazione sono già in tribunale in Ucraina.

Io non sto giocando con le due residenze. Quella in Ucraina l'ho dovuta prendere per il permesso di soggiorno, ma io mi dichiaro sempre e solo residente in Italia. Al momento non mi hanno contestato nulla per questa residenza, anzi i genitori di lei vorrebbero farmela perdere. Quindi forse crea anche loro qualche problema.
Lavoro poi solo in Italia e non qui.

Se ho capito bene il mio avvocato ha trovato proprio quella commissione presidenziale e dovremmo scrivergli.

Per il divorzio non ho possibilità di oppormi alla giustizia ucraina, è un pieno diritto di mia moglie.Aprire un divorzio in Italia non si può, verrebbe subito bloccato: non ci possono essere due procedimenti in paesi diversi fra le stesse persone e con il medesimo oggetto.

Per l'affidamento invece è lotta serrata senza quartiere: competenza in Italia, conta la residenza abituale.
Anche loro lo sanno e stanno cercando di far vedere che ha la residenza abituale qui. E' la loro unica arma. Hanno portato anche una perizia psicologica secondo la quale il bambino è impaurito ed ansioso e necessita di stabilità. Ma di fatto il bambino ha fatto l'asilo in Italia, i vaccini in Italia, ha il medico in Italia, i timbri sul passaporto, ecc. ho anche delle testimonianze di persone di qui.

L'autorità ucraina (ministero di giustizia) (è in minuscolo apposta) è stata chiamata come terza parte in giudizio.
Ancora non si sono mai presentati dopo circa 3 udienze.

Sono lontano da Kiev, almeno 8 ore di viaggio.

Ormai poi sono passati molti mesi e quindi il bambino si è abituato alla mia assenza, mentre in un primo periodo piangeva molto quando mi mandavano via ora non più, quindi è un vero problema prenderlo da casa, anche perché non mi danno i vestiti ed ora non si può andare in giro in maglietta, nè lo posso prendere e avvolgerlo nella mia giacca: allora sì che mi fermano subito. Qui è segnato ad un asilo privato, ma ora non lo stanno mandando per paura che lo prenda. Ho bisogno di altre persone per questo, che creino un diversivo per distogliere l'attenzione.

[gioarca]

Per quanto riguarda l'olio... occorre sapere come e con chi, perché se è vero che l'olio non ha nazionalità, io invece sono straniero, quindi un probabile risultato è che si tengono l'olio ed io non ottengo nulla... mica c'è un contratto... ma nel caso ho comunque in mente un'idea

[peterthegreat]

Io non sto giocando con le due residenze. Quella in Ucraina l'ho dovuta prendere per il permesso di soggiorno, ma io mi dichiaro sempre e solo residente in Italia. Al momento non mi hanno contestato nulla per questa residenza, anzi i genitori di lei vorrebbero farmela perdere. Quindi forse crea anche loro qualche problema.
Lavoro poi solo in Italia e non qui.

Questo l'avevamo capito quasi tutti.

Se si avvia il procedimento di sottrazione e viene condannata la pena e' l'arresto.

Sono andato a vedermi un po' di procedimenti su questo reato, persino la Nigeria collabora con l'Italia per rendere effettivo il rientro.

Qui c'e' poco da dire, bambino italiano, passaporto italiano, residenza abituale italiana, non tiriamo fuori che e' iscritta allo Gek, il resto e' tutta fuffa.

[vittorio_guido]

È una vita che dico :NIENTE CITTADINANZA DOPPIA
Non hai letto il forum ahi ahi ahi....

In che città vive.

[dreamcatcher]

Non fraintendere ciò che sto per scrivere, mi raccomando.
Mi spiego: credo che la discussione sia da affrontare sotto due punti di vista, uno riguardante gli aspetti puramente legali e l'altro riguardante il rapporto tra te e tua moglie.

Io non conosco le normative e non conosco nè te nè tua moglie, quindi posso solo esprimere pensieri molto generali che potrebbero avere un senso ma potrebbero anche essere enormi sciocchezze.

Però siamo su un forum pubblico e quindi mi sento di affermare che - considerato che tu sia 100% nel giusto - 'mettere il bambino sotto la giacca' (esempio esagerato, ma è per rendere l'idea) non è una soluzione che ti si può proporre.

Penso che anche Forrest, nel suggerire di portare il bambino in Consolato, auspicasse che in quella situazione per lo meno si sarebbe ribaltato 'il fattore campo' che in questa storia ha un peso determinante.
Ma questo non significa che poi automaticamente si stabilisca che i diritti sono dalla tua parte.

Ripeto l'invito a non fraintendermi, non ho alcun indizio per contestare ciò che tu affermi. Tra l'altro ho vissuto un'esperienza abbastanza dura proprio per un minore che oggi è con me e considero mio figlio. Nulla di paragonabile alla tua situazione, ma lo scontro con la burocrazia che umiliava la logica e il buonsenso, l'ho vissuto in pieno.
Non ho potuto o saputo oliare gli ingranaggi, ho dovuto aspettare... e se il tempo perso per me è stato tanto, per il bambino è stata un'eternità.

Tua moglie probabilmente è la strega che hai descritto ma temo che in casi come questo lei non impiegherebbe un secondo a descriverti come un orco. E non per i vizi che le hai negato o per le piccole grandi beghe famigliari.

Forse effettivamente puoi continuare a muoverti per ottenere un supporto a livello diplomatico, ma credo che tu debba avere moltissima pazienza. E' una questione delicata, tu sei molto coinvolto, ma a livelli più alti prendersi una responsabilità del genere non è cosa facile. Ci vanno coi piedi di piombo nelle situazioni limpide come un torrente di montagna, figurati nel fango.

Stai attento a non fare passi falsi. Una cosa è il sistema di giustizia ucraino che - da quanto capisco - pur con mille difetti ha il pregio di poter offrire quasi sempre una scappatoia o un appiglio che va al di là delle leggi scritte, un'altra è la giustizia italiana che su questi temi diventa molto ostica.

Poi se vale il ragionamento di Peter, allora ti si dovrebbe aprire un'autostrada, e te lo auguro.
Però mi pare di capire che il ragionamento di Peter da quella parte non viene preso in considerazione e si dà spazio a tutta la fuffa.