Trasferirsi in Ucraina
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Re: Trasferirsi in Ucraina
Ciao jcaloe,
complimenti per la decisione importante e coraggiosa (del resto non avevo dubbi leggendoti) che hai preso.
Spero che ti vada tutto bene e che possa cominciare una nuova vita più serena malgrado i tempi non sono dei migliori.
Tanti in bocca al lupo.
P.S. Spero di continuare a leggerti quanto prima.
Salvo
complimenti per la decisione importante e coraggiosa (del resto non avevo dubbi leggendoti) che hai preso.
Spero che ti vada tutto bene e che possa cominciare una nuova vita più serena malgrado i tempi non sono dei migliori.
Tanti in bocca al lupo.
P.S. Spero di continuare a leggerti quanto prima.
Salvo
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Re: Trasferirsi in Ucraina
Jcaloe, certe realtà del nostro paese sono purtroppo oggettivamente difficili da vivere.
Inutile girarci sopra.
Anche io, dopo Kiev, ho scelto un altro paese. E questo credo valga più di 1000 parole.
Ma andiamo su un tema delicatissimo, direi quasi minato. Ed io non ci voglio entrare.
L'unica differenza che vedo è che, in queste realtà "oggettivamente difficili" del nostro paese, c'è pur sempre un minimo di stabilità (??).....difficile scegliere la parola giusta......
Diciamo che, qualità della vita a parte che spesso si attesta in zona rossa, la volatilità di ciò che può succederti nella vita, è racchiusa tra un minimo (fatti negativi) ed un massimo (eventi positivi) molto vicini tra loro.
Difficile che capiti che i poliziotti facciano 100 vittime in piazza sui dimostranti.
In Ucraina, le variabili che costituiscono gli alti e bassi della vita - mi riferisco a tutto ciò che modifica la tua vita direttamente o indirettamente: vicende politiche, sociali, personali, finanziarie - si susseguono con maggiore frequenza e maggiore intensità.
Come dire, come in un roller coaster.........o, se preferisci, come l'andamento della uah sul dollaro.
Kiev di oggi non è quella di 3 anni fà e quella di 3 anni fà non è quella di 10 anni fà.
Il problema è che non è neanche quella di un solo anno fà e che nessuno sembra avere la minima idea di come sarà fra 3- 4- 5 anni.
Il raggio delle possibilità è molto vasto e bisogna farsi trovare pronti ed avere grandi capacità di adattamento.
Inutile girarci sopra.
Anche io, dopo Kiev, ho scelto un altro paese. E questo credo valga più di 1000 parole.
Ma andiamo su un tema delicatissimo, direi quasi minato. Ed io non ci voglio entrare.
L'unica differenza che vedo è che, in queste realtà "oggettivamente difficili" del nostro paese, c'è pur sempre un minimo di stabilità (??).....difficile scegliere la parola giusta......
Diciamo che, qualità della vita a parte che spesso si attesta in zona rossa, la volatilità di ciò che può succederti nella vita, è racchiusa tra un minimo (fatti negativi) ed un massimo (eventi positivi) molto vicini tra loro.
Difficile che capiti che i poliziotti facciano 100 vittime in piazza sui dimostranti.
In Ucraina, le variabili che costituiscono gli alti e bassi della vita - mi riferisco a tutto ciò che modifica la tua vita direttamente o indirettamente: vicende politiche, sociali, personali, finanziarie - si susseguono con maggiore frequenza e maggiore intensità.
Come dire, come in un roller coaster.........o, se preferisci, come l'andamento della uah sul dollaro.
Kiev di oggi non è quella di 3 anni fà e quella di 3 anni fà non è quella di 10 anni fà.
Il problema è che non è neanche quella di un solo anno fà e che nessuno sembra avere la minima idea di come sarà fra 3- 4- 5 anni.
Il raggio delle possibilità è molto vasto e bisogna farsi trovare pronti ed avere grandi capacità di adattamento.
"L'uomo saggio aspetta il momento giusto, il pazzo lo anticipa, l'imbecille lo lascia passare". (tratto dal film "Mai arrendersi")
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Re: Trasferirsi in Ucraina
Forrest ha centrato perfettamente il punto.
Faccio un esempio per spiegarmi meglio.
Se mi capitasse di vedere, in qualunque zona d'Italia, un elefante che corre in strada, la cosa mi sorprenderebbe molto.
Se la stessa cosa mi capitasse in Ucraina mi sorprenderebbe molto meno.
Dopo tanti anni che vivo l'Ucraina posso affermare che lì può davvero capitarti di tutto e che il loro concetto di normalità è molto relativo e distante anni luce dal nostro.
Per onestà intellettuale, però, devo dire che negli ultimi anni si stanno vedendo parecchi cambiamenti in positivo.
Faccio un esempio per spiegarmi meglio.
Se mi capitasse di vedere, in qualunque zona d'Italia, un elefante che corre in strada, la cosa mi sorprenderebbe molto.
Se la stessa cosa mi capitasse in Ucraina mi sorprenderebbe molto meno.
Dopo tanti anni che vivo l'Ucraina posso affermare che lì può davvero capitarti di tutto e che il loro concetto di normalità è molto relativo e distante anni luce dal nostro.
Per onestà intellettuale, però, devo dire che negli ultimi anni si stanno vedendo parecchi cambiamenti in positivo.
- vittorio_guido
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Re: Trasferirsi in Ucraina
Forrest e Luca in 3 righe hanno spiegato benissimo il bello e il brutto dell'Ucraina.
Soltanto gli stupidi non sbagliano mai.....
Odessa Mama
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Re: Trasferirsi in Ucraina
In bocca al lupo e un abbraccio con la speranza di incontrarci di nuovo e passare qualche ora in compagnia.
Alibrando Morgantini
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Re: Trasferirsi in Ucraina
Salve, ho scorso tutto il forum ma non ho trovato un argomento che parli dei soprusi della polizia (stradale sopratutto) nei riguardi degli stranieri. Adesso che ho la macchia targata UA non mi fermano quasi mai ma prima ed è una costatazione non solo mia e allora mi chiedo: come facciamo a conoscere i regolamenti anche stradali dell'Ucraina e se c'è qualcuno o qualcosa che si occupi di queste problematiche riguardo ai cittadini italiani in particolare. Non ditemi di contattare l'ambasciata o il consolato che manco ti rispondono invece so di un nostro connazionale che, tramite amici, si è rivolto al centro anticorruzione presso gli uffici ATO di Ternopil così non ha pagato una multa (inventata) e ha discreditato l'ufficiale di polizia autore della (truffa?).
Se non è questa la sezione giusta, mi scuso ma non ho trovato altro, grazie.
Se non è questa la sezione giusta, mi scuso ma non ho trovato altro, grazie.
- vittorio_guido
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Re: Trasferirsi in Ucraina
Si possono anche aprire post nuovi di zecca.
Soltanto gli stupidi non sbagliano mai.....
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Re: Trasferirsi in Ucraina
tolik50 ha scritto: ho scorso tutto il forum ma non ho trovato un argomento che parli dei soprusi della polizia (stradale sopratutto) nei riguardi degli stranieri.
Se nessuno li ha cancellati, è pieno il forum!
effettivamente sono un po' sparsi nei vari topic che raccontano di soggiorni in Ucraina, l'ultimo in ordine di tempo credo sia il mio in quel di Lviv/Muhacheve.
Ovviamente il consolato non è l'organo giusto cui rivolgersi, tanto più che nel sito dovesiamonelmondo l'Ucraina viene segnalata per essere uno di quei Paesi dove più frequenti sono gli abusi da parte della polizia stradale (DAi).
Se ti fermi in Ucraina per molto tempo (o sei residente) credo che ti convenga dare un occhio al codice della strada che credo puoi trovare anche online.
tieni conto che molte modifiche sono davvero recenti.
Riguardo i soprusi, se ne è parlato. La cosa fondamentale è seguire alcune linee guida (cosa di cui mi sono 'dimenticato anch'io' ):
-Non pagare la multa sul posto, gli agenti non devono incassare i verbali (mi pare che possano farlo se muniti di pos, il che esclude che possano intascare qualcosa)
-chiedere sempre i nomi degli agenti
-se possibile avere testimoni o filmare tutta la contestazione
sono semplici precauzioni. Poi nel caso in cui si sia ragionevolmente dalla parte della ragione, credo che l'ufficio anticorruzione sia un buon riferimento.
Ovviamente bisogna tenere conto di tanti fattori e soprattutto del fatto che spesso se è vero che il DAi le prova tutte per estorcere qualche euro, altrettanto spesso una motivazione reale per un verbale ce l'hanno: tasso alcolico (pari a ZERO), limiti di velocità nei centri urbani sono gli errori più frequenti per chi si mette al volante sulle strade ucraine.
Che poi tutto si sistemi (se lo si vuole) alla 'vecchia maniera', è un dato di fatto.
Ma se non si vuole scendere a compromessi, cosa che non sarebbe mai giusta da fare, l'unica è farsi rilasciare il verbale e successivamente verificare la validità di quanto contestato.
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Re: Trasferirsi in Ucraina
Grazie, molto esauriente, ho capito la situazione comunque bisogna guidare sempre con attenzione e circospezione visto che mi raccontano che spesso i DAI si nascondono.
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Re: Trasferirsi in Ucraina
Se rispetti il codice della strada non verrai mai fermato.
Se non lo rispetti è giusto che facciano multe o richieste varie, che si nascondano o meno non cambia nulla se sei in regola.
Se non lo rispetti è giusto che facciano multe o richieste varie, che si nascondano o meno non cambia nulla se sei in regola.
Alibrando Morgantini
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- jcaloe
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Re: Trasferirsi in Ucraina
Confermo quello che ho già posto in precedenza, circa il nuovo clima che ho riscontrato sulle strade ucraine. Il giorno di Natale ortodosso sono stato fermato dal DAI nei pressi di Ternopil, alla guida della mia auto con targa italiana.
Breve controllo dei documenti, in modo particolare patente di guida e carta verde, e mi viene detto che in Ucraina occorre guidare sempre con i fari anabbaglianti accesi, mentre io li avevo spenti. Ho ribattuto che tutte le altre auto che transitavano li avevano spenti, chiedendo se mi avessero fermato in quanto con targa non ucraina.
Mi hanno risposto che non intendevano elevare contravvenzione, ma farmi solo una raccomandazione, però hanno chiesto di aprire il cofano dell'auto, ma sempre in maniera estremamente gentile. Non avendo nulla da temere ho acconsentito e all'interno hanno notato due bottiglie di Brunello da Montalcino, anno 2003, che avevo portato per festeggiare la sera prima, ma quando ho notato che i commensali preferivano Vodka, ho desistito dall'aprirle, rimandando ad occasione migliore e con commensali più confacenti.
A tal punto mi hanno invitato ad accomodarmi nell'ufficio prefabbricato, posto a lato della strada, per effettuare la prova del palloncino e non mi è restato altro che aderire alla richiesta.
Prima di sottopormi al test il poliziotto mi ha chiesto se avessi bevuto alcool e ho risposto che avevo bevuto una birra alle nove di mattina, mentre erano appena passate le due. Il poliziotto ha sorriso e mi ha detto che le loro attrezzature non erano in grado di rilevare la birra, neanche se la avessi bevuta 5 minuti prima, per cui ha ritenuto superfluo effettuare il test.
Mi ha restituito i documenti e mi ha augurato buon viaggio. Ho avuto un attimo di paura, ma poi ho riso in macchina quando mi sono ricordato che trattavasi di birra analcoolica.
Breve controllo dei documenti, in modo particolare patente di guida e carta verde, e mi viene detto che in Ucraina occorre guidare sempre con i fari anabbaglianti accesi, mentre io li avevo spenti. Ho ribattuto che tutte le altre auto che transitavano li avevano spenti, chiedendo se mi avessero fermato in quanto con targa non ucraina.
Mi hanno risposto che non intendevano elevare contravvenzione, ma farmi solo una raccomandazione, però hanno chiesto di aprire il cofano dell'auto, ma sempre in maniera estremamente gentile. Non avendo nulla da temere ho acconsentito e all'interno hanno notato due bottiglie di Brunello da Montalcino, anno 2003, che avevo portato per festeggiare la sera prima, ma quando ho notato che i commensali preferivano Vodka, ho desistito dall'aprirle, rimandando ad occasione migliore e con commensali più confacenti.
A tal punto mi hanno invitato ad accomodarmi nell'ufficio prefabbricato, posto a lato della strada, per effettuare la prova del palloncino e non mi è restato altro che aderire alla richiesta.
Prima di sottopormi al test il poliziotto mi ha chiesto se avessi bevuto alcool e ho risposto che avevo bevuto una birra alle nove di mattina, mentre erano appena passate le due. Il poliziotto ha sorriso e mi ha detto che le loro attrezzature non erano in grado di rilevare la birra, neanche se la avessi bevuta 5 minuti prima, per cui ha ritenuto superfluo effettuare il test.
Mi ha restituito i documenti e mi ha augurato buon viaggio. Ho avuto un attimo di paura, ma poi ho riso in macchina quando mi sono ricordato che trattavasi di birra analcoolica.
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Re: Trasferirsi in Ucraina
Una domanda... Che è più una curiosità..
Ma voi che:
-Avete vissuto
-Vivete
-Vorreste vivere
In ucraina....
Conoscete il russo o l'ucraino o no?
Perché secondo me è impossibile vivere in una nazione del genere senza sapere la lingua.. È difficile anche sapendola, figuriamoci non sapendola.. Anche perché per quello che ho visto io l'inglese li, non sanno nemmeno che cosa sia.. Se parlo in arabo mi capiscono di più..
Ma voi che:
-Avete vissuto
-Vivete
-Vorreste vivere
In ucraina....
Conoscete il russo o l'ucraino o no?
Perché secondo me è impossibile vivere in una nazione del genere senza sapere la lingua.. È difficile anche sapendola, figuriamoci non sapendola.. Anche perché per quello che ho visto io l'inglese li, non sanno nemmeno che cosa sia.. Se parlo in arabo mi capiscono di più..
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Re: Trasferirsi in Ucraina
Certo quella dei fari è una legge proprio tipica di qui, intanto non è valida tutti l'anno ma va a periodi e poi se attraversi una città ovvero tangenziali o circonvallazioni li puoi tenere spenti; ad ogni modo per evitare inconvenienti meglio lasciarli sempre accesi così non avranno nulla da ridire.
- jcaloe
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Re: Trasferirsi in Ucraina
Rispondendo alla osservazione di tsoi87:
Certamente se si vuole vivere in Ucraina e. soprattutto, se si vuole essere indipendenti, anche avendo la moglie, fidanzata o compagna Ucraina, occorre conoscere almeno una delle due lingue parlate nel paese, ovvero il russo o l'Ucraino. Le persone che parlano un inglese accettabile sono veramente poche, anzi mi capita più sovente imbattermi in qualcuno che mastica l'italiano, per i trascorsi nel Bel paese.
Per quanto mi riguarda, so qualcosa di ucraino, ben poco, ma ho una discreta conoscenza della lingua russa, sia parlata che scritta, e pur non essendo in grado di tenere una conferenza, nella vita comune, sia nei negozi, nelle banche o negli Uffici pubblici me la cavo egregiamente.
Giovedì scorso sono stato da solo per circa un'ora all'Ufficio Immigrazione, per definire il permesso di soggiorno definitivo, in quanto, arrivato a Kiev il 2 Febbraio, proveniente dalla Polonia, ho avuto la piacevole sorpresa di trovare nella cassetta della posta la lettera dell'immigrazione, con la quale mi si comunicava che la domanda era stata approvata, con allegata l'autorizzazione ad immigrare in Ucraina.
Mi sono recato con le lettere all'Ufficio, ho dovuto compilare un formulario, fare tre versamenti e consegnare il tutto, congiuntamente alla fotocopia del passaporto: ho interloquito con l'impiegata addetta in russo, ed alla fine mi ha detto di ripassare dopo una settimana per ritirare il fatidico passaporto verde.
La lettera era datata 29.12.2015, ed avendo presentato i documenti il 7 di Agosto, il tutto si è svolto in 4 mesi e 22 giorni, e non mi pare molto, tenendo presente che l'Ufficio del distretto di Darniza, situato nei pressi della stazione della metro di Kharkivska, serve circa 600.000 abitanti. Senza raccomandazione alcuna o pagamento di prebende.
Per quanto concerne il DAI, mi rifaccio a quanto scritto dal capo Alibrando: se non si viola alcuna regola non hanno lo spunto per fermarti e non ti fermano, per cui, al di là dei periodi e delle circostanze, è meglio tenere i fari anabbaglianti sempre e comunque accesi.
Certamente se si vuole vivere in Ucraina e. soprattutto, se si vuole essere indipendenti, anche avendo la moglie, fidanzata o compagna Ucraina, occorre conoscere almeno una delle due lingue parlate nel paese, ovvero il russo o l'Ucraino. Le persone che parlano un inglese accettabile sono veramente poche, anzi mi capita più sovente imbattermi in qualcuno che mastica l'italiano, per i trascorsi nel Bel paese.
Per quanto mi riguarda, so qualcosa di ucraino, ben poco, ma ho una discreta conoscenza della lingua russa, sia parlata che scritta, e pur non essendo in grado di tenere una conferenza, nella vita comune, sia nei negozi, nelle banche o negli Uffici pubblici me la cavo egregiamente.
Giovedì scorso sono stato da solo per circa un'ora all'Ufficio Immigrazione, per definire il permesso di soggiorno definitivo, in quanto, arrivato a Kiev il 2 Febbraio, proveniente dalla Polonia, ho avuto la piacevole sorpresa di trovare nella cassetta della posta la lettera dell'immigrazione, con la quale mi si comunicava che la domanda era stata approvata, con allegata l'autorizzazione ad immigrare in Ucraina.
Mi sono recato con le lettere all'Ufficio, ho dovuto compilare un formulario, fare tre versamenti e consegnare il tutto, congiuntamente alla fotocopia del passaporto: ho interloquito con l'impiegata addetta in russo, ed alla fine mi ha detto di ripassare dopo una settimana per ritirare il fatidico passaporto verde.
La lettera era datata 29.12.2015, ed avendo presentato i documenti il 7 di Agosto, il tutto si è svolto in 4 mesi e 22 giorni, e non mi pare molto, tenendo presente che l'Ufficio del distretto di Darniza, situato nei pressi della stazione della metro di Kharkivska, serve circa 600.000 abitanti. Senza raccomandazione alcuna o pagamento di prebende.
Per quanto concerne il DAI, mi rifaccio a quanto scritto dal capo Alibrando: se non si viola alcuna regola non hanno lo spunto per fermarti e non ti fermano, per cui, al di là dei periodi e delle circostanze, è meglio tenere i fari anabbaglianti sempre e comunque accesi.
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Re: Trasferirsi in Ucraina
Lunedí scorso finalmente ho ricevuto il fatidico feticcio verde, ovvero il Permesso di Soggiorno ucraino (Посвідка).
L'intera procedura ha richiesto complessivamente cinque mesi, tenendo presente che l'Ufficio di Immigrazione (ex Ovir) competente era quello di Kiev- Darniza (nel cui territorio é ubicato l'alloggio eletto quale residenza), avente giurisdizione su una area di circa 700.000 abitanti.
La procedura puo' essere lievemente diversa da ufficio a ufficio, ma la sostanza rimane la stessa. A beneficio degli utenti eventualmente interessati riporto innanzitutto l'elenco dei documenti prodotti (requisito soggettivo: matrimonio con cittadino ucraino, contratto da almeno due anni).
- Istanza, redatta su modello prestampato, debitamente sottoscritta.
- Copia integrale passaporto, tradotto in lingua Ucraina e notarizzato.
- Certificato di matrimonio: se contratto in Ucraina, copia notarizzata, non l'originale: se celebrato all'estero, copia apostillata, tradotta in lingua Ucraina e notarizzata.
- Documentazione comprovante la precedente residenza: copia della carta di identità, tradotta in lingua ucraina e notarizzata. In alternativa certificato di residenza, valido per l'estero (il solo rilasciato dagli uffici anagrafici italiani, vigente in Italia l'autocertificazione), apostillato, tradotto in lingua ucraina e notarizzato. Le apostille degli atti amministrativi vanno fatte in Prefettura.
- Copia atto notarile dell' alloggio nel quale si elegge residenza.
- Dichiarazione, resa innanzi a Notaio Ucraino, dal proprietario dell'alloggio, che acconsente a stabilire la residenza del richiedente in esso. Questa è evitabile solo se il richiedente è proprietario dell'alloggio al100%, perchè, nel mio caso, pur essendo proprietario al 50%, hanno preteso il consenso del coniuge.
- Copia passaporto interno del coniuge ucraino.
- Certificato penale ucraino, da richiedere presso l'autorità di polizia (Milizia).
8 Foto a colori, 3.5 x 4.5cm.
- Le quietanze di tre versamenti, da effettuare presso la macchina automatica, presente in ciascun ufficio di immigrazione, una volta che l'addetto ricevente ha verificato la correttezza formale della documentazione.
Consiglio di portare appresso tutti gli originali dei documenti prodotti in copia, ancorché autenticati, per esibizione, a richiesta.
Una volta presentata la documentazione, per la quale non mi é stata rlasciata alcuna ricevuta, occorre aspettare l'esito, che viene comunicato tramite posta ordinaria all'indirizzo eletto quale residenza.
Se questo é positivo viene inviato il permesso all'immigrazione, che non é il permesso di soggiorno, per il quale occorre recarsi nuovamente all'ufficio immigrazione: nuova istanza, corredata di copia legalizzata e tradotta del passaporto, nuovo versamento di entità irrisoria (circa 130 grivne) e dopo una settimana si puó ritirare il permesso di soggiorno.
All'atto di presentazione del permesso di immigrazione controllo scrupoloso sui timbri di ingresso sul passaporto, poiché requisito fondamentale per l'ottenimento del permesso essere in regola con la norma 90/180. Ho avuto qualche piccolo problema con la doppia cittadinanza, ma l'ho risolto egregiamente, infilandomi nelle larghe maglie dell'organizzazione ucraina.
Sul proprio passaporto viene apposto il timbro di residente permanente. Una volta ottenuto il permesso occorre registrare su questo la residenza. La competenza di tale incombenza non é il JEK, come ritenuto da alcuni, ma un altro ufficio governativo, denominato "Дозвільний Центр", esistente in ogni città ucraina.
Qui solita istanza, copia atto di proprietà dell'alloggio, originale per sola esibizione, consueta dichiarazione del proprietario alloggio, se diverso dal richiedente, passaporto, una foto recente e versamento di 7 grivne.
Trattengono il permesso di soggiorno, rilasciano ricevuta e solo circa 5 giorni, previo SMS al numero indicato, si può ritirare il permesso, con registrazione residenza, all'indirizzo indicato, nel mio caso, differente da quello dove ho lasciato la documentazione.
L'intera procedura ha richiesto complessivamente cinque mesi, tenendo presente che l'Ufficio di Immigrazione (ex Ovir) competente era quello di Kiev- Darniza (nel cui territorio é ubicato l'alloggio eletto quale residenza), avente giurisdizione su una area di circa 700.000 abitanti.
La procedura puo' essere lievemente diversa da ufficio a ufficio, ma la sostanza rimane la stessa. A beneficio degli utenti eventualmente interessati riporto innanzitutto l'elenco dei documenti prodotti (requisito soggettivo: matrimonio con cittadino ucraino, contratto da almeno due anni).
- Istanza, redatta su modello prestampato, debitamente sottoscritta.
- Copia integrale passaporto, tradotto in lingua Ucraina e notarizzato.
- Certificato di matrimonio: se contratto in Ucraina, copia notarizzata, non l'originale: se celebrato all'estero, copia apostillata, tradotta in lingua Ucraina e notarizzata.
- Documentazione comprovante la precedente residenza: copia della carta di identità, tradotta in lingua ucraina e notarizzata. In alternativa certificato di residenza, valido per l'estero (il solo rilasciato dagli uffici anagrafici italiani, vigente in Italia l'autocertificazione), apostillato, tradotto in lingua ucraina e notarizzato. Le apostille degli atti amministrativi vanno fatte in Prefettura.
- Copia atto notarile dell' alloggio nel quale si elegge residenza.
- Dichiarazione, resa innanzi a Notaio Ucraino, dal proprietario dell'alloggio, che acconsente a stabilire la residenza del richiedente in esso. Questa è evitabile solo se il richiedente è proprietario dell'alloggio al100%, perchè, nel mio caso, pur essendo proprietario al 50%, hanno preteso il consenso del coniuge.
- Copia passaporto interno del coniuge ucraino.
- Certificato penale ucraino, da richiedere presso l'autorità di polizia (Milizia).
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- Le quietanze di tre versamenti, da effettuare presso la macchina automatica, presente in ciascun ufficio di immigrazione, una volta che l'addetto ricevente ha verificato la correttezza formale della documentazione.
Consiglio di portare appresso tutti gli originali dei documenti prodotti in copia, ancorché autenticati, per esibizione, a richiesta.
Una volta presentata la documentazione, per la quale non mi é stata rlasciata alcuna ricevuta, occorre aspettare l'esito, che viene comunicato tramite posta ordinaria all'indirizzo eletto quale residenza.
Se questo é positivo viene inviato il permesso all'immigrazione, che non é il permesso di soggiorno, per il quale occorre recarsi nuovamente all'ufficio immigrazione: nuova istanza, corredata di copia legalizzata e tradotta del passaporto, nuovo versamento di entità irrisoria (circa 130 grivne) e dopo una settimana si puó ritirare il permesso di soggiorno.
All'atto di presentazione del permesso di immigrazione controllo scrupoloso sui timbri di ingresso sul passaporto, poiché requisito fondamentale per l'ottenimento del permesso essere in regola con la norma 90/180. Ho avuto qualche piccolo problema con la doppia cittadinanza, ma l'ho risolto egregiamente, infilandomi nelle larghe maglie dell'organizzazione ucraina.
Sul proprio passaporto viene apposto il timbro di residente permanente. Una volta ottenuto il permesso occorre registrare su questo la residenza. La competenza di tale incombenza non é il JEK, come ritenuto da alcuni, ma un altro ufficio governativo, denominato "Дозвільний Центр", esistente in ogni città ucraina.
Qui solita istanza, copia atto di proprietà dell'alloggio, originale per sola esibizione, consueta dichiarazione del proprietario alloggio, se diverso dal richiedente, passaporto, una foto recente e versamento di 7 grivne.
Trattengono il permesso di soggiorno, rilasciano ricevuta e solo circa 5 giorni, previo SMS al numero indicato, si può ritirare il permesso, con registrazione residenza, all'indirizzo indicato, nel mio caso, differente da quello dove ho lasciato la documentazione.