Trasloco da Italia in Ucraina

Quattro chiacchiere tra amici, pettegolezzi e curiosita'. Si parla di tutto o quasi
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jcaloe
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Re: Trasloco da Italia in Ucraina

Messaggio da jcaloe »

La confusione, nasce, a mio parer dal fatto che si tende a classificare le varie situazioni dal punto di vista del "Sistema Italia". In molti paesi, sicuramente in tutti quelli di impostazione anglosassone, non esiste la rigida concezione italica dell'anagrafe, intesa come un rigido database nazionale, dal quale si desume univocamente che un cittadino italiano o anche uno straniero con permesso di soggiorno, ha un luogo di residenza in uno dei comuni del territorio nazionale, e se residente all'estero, nell'AIRE dell'ultimo comune di residenza in Italia.

In Canada, per esempio, sulla scia della impostazione britannica, non esiste una anagrafe ed il luogo di residenza viene autocertificato dal soggetto. Se io chiedo una nuova patente di guida online ed indico nel formulario un indirizzo, dopo circa dieci giorni mi arriva una nuova patente sulla quale è annotato quell'indirizzo, senza alcun controllo effettivo.

In Ucraina il sistema è, diciamo, semiflessibile, nel senso che sul passaporto interno viene annotata la residenza da parte dello JEK competente (in alcune città, quale Kiev, questa incombenza adesso grava su una struttura pubblica distrettuale). Basta produrre il passaporto interno, il permesso di soggiorno (Posvidka) se stranieri, e l'atto di proprietà dell'immobile, se proprietari, o l'autorizzazione del proprietario, recepita in persona allo JEK, se si elegge residenza in un immobile di proprietà altrui.

Pertanto sul permesso di soggiorno permanente (Libretto verde) viene annotata la residenza, che può essere cambiata in qualsiasi momento, acquisendo prima la cancellazione presso l'ultima struttura che lo ha annotato e successivamente la annotazione presso la nuova, con la medesima procedura. Parlare quindi di differenza fra residenza permanente e permesso di soggiorno permanente è fuorviante: sono lo stesso concetto: il PDS è il documento che comprova la residenza permanente, mentre questa è semplicemente la situazione giuridica, ergo nessun casino.

Il fatto, di avere contemporaneamente due residenza permanenti è concettualmente contraddittorio, perché non si può vivere permanentemente in due posti diversi, ma in pratica può risultare dalle carte, se i posti sono situati in paesi diversi. Una volta ottenuto in PDS ucraino nessuno andrà a verificare se effettivamente vivi in Ucraina: credo che questo sia, per esempio, il caso di Forrest, il quale, dopo aver vissuto alcuni anni in Spagna, al suo ritorno in Ucraina non ha dovuto richiedere un nuovo PDS, ma ha utilizzato tranquillamente quello vecchio.

Anche in Italia, da questo punto di vista, i controlli non sono proprio serrati, a meno che non si abbia a che fare con l'Agenzia delle Entrate, la quale, in caso di contenzioso, qualora non si riesca a dimostrare di vivere all'estero almeno 180 giorni l'hanno, ti considera contribuente italiano, a dispetto di un eventuale PDS straniero.


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Ciorni.voran
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Re: Trasloco da Italia in Ucraina

Messaggio da Ciorni.voran »

Gli italiani non iscritti all'Aire che risiedono all'estero sono un numero infinitamente superiore rispetto a quelli che si dichiarano.In teoria possono iscriverti anche d'ufficio se lo imparano.L'unica cosa a cui serve oltre a permetterti di votare comodamente per Renzi e privarti dell'assistenza sanitaria è quello di essere dei papabili quando controllano i capitali esportati all'estero, se hai immobili, conti o capital gain non dichiarati per cui non hai pagato il taglieggiamento di Monti.Se ne parla già da un po'.

L'anonimato ubiquo è una delle condizioni più desiderabili in cui possa trovarsi un uomo ma è una delle più difficili da ottenere e conservare nel tempo.Se non mantieni delle aree grigie che fungono da membrane ti troverai presto in un mondo dove il controllo sociale sarà feroce.Non esisterà più un posto dove il figlio di una bambinaia e di un ferroviere può diventare il presidente di una nazione.
Il Mondo alla rovescia, quello del male, della follia distruttiva e dell’assurdo è difeso e costruito da un esercito di “medici pietosi”, di anime belle allo specchio, di persone che vanno dove le porta il cuore avendo lasciato la testa a casa.
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Re: Trasloco da Italia in Ucraina

Messaggio da Gianmarco58 »

" Del resto, mia cara, di che si stupisce, oggi l'operaio vuole il figlio dottore! Non c'é più morale, Contessa!"
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Re: Trasloco da Italia in Ucraina

Messaggio da jcaloe »

Ciorni Voran ha scritto:
L'unica cosa a cui serve oltre a permetterti di votare comodamente per Renzi e privarti dell'assistenza sanitaria è quello di essere dei papabili quando controllano i capitali esportati all'estero, se hai immobili, conti o capital gain non dichiarati per cui non hai pagato il taglieggiamento di Monti.Se ne parla già da un po'.
Vero fino ad un certo punto: se uno ha immobili all'estero, che può essere Ucraina, Thailandia o Sud-Africa, tanto per fare un esempio, come fa il fisco italiano a saperlo? Non può mica fare accertamenti in tutti i paesi del mondo, fermo restante che eventuali proprietà possono essere ascrivibili anche a soggetti residenti in Italia.

Poi se uno ha una doppia cittadinanza ed eventuali immobili o risorse finanziare sono ubicati nell'altro paese di cittadinanza, il fisco italiano ha 0.00% di possibilità investigative, perché vige dappertutto il principio "Nessuno può toccare i miei cittadini a casa mia".

L'iscrizione all'AIRE è comunque obbligatoria se si risiede stabilmente e legalmente all'estero, tanto è vero che in caso di constatazione da parte di una autorità diplomatica, magari perché si è chiesto un servizio consolare, l'iscrizione scatta in automatico. Essa comunque, a mio parere, ha dei contro, ma anche dei pro, perché in tanti casi ti consente di fare operazioni presso la sede consolare, che altrimenti dovresti fare in Italia, quale, per esempio, una procura a vendere un immobile o una automobile.

Assistenza sanitaria: fermo restante che in caso di necessità impellente o problema serio si ha comunque il diritto di essere curati in un ospedale italiano, con costo a carico del SSN, l'assistenza di base quale il medico di famiglia è ben poca cosa e non costituisce, a mio parere, una grande perdita. Io comunque mi sono iscritto volontariamente all'AIRE e ci rimarrò, almeno fino a quando mi verrà il pallino di rinunciare alla cittadinanza italiana.
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Re: Trasloco da Italia in Ucraina

Messaggio da Gianmarco58 »

Mi sembra che l'iscrizione all'AIRE sia obbligatoria se si risiede all'estero consecutivamente per minimo 183 giorni l'anno.
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Re: Trasloco da Italia in Ucraina

Messaggio da Ciorni.voran »

certo, sono sei mesi ma non c'è vantaggio.E' un obbligo di legge per schedarti.

Gli accertamenti fiscali nella UE non sono poi così difficili da fare.Parlo in prospettiva per chi non apprezza le cose come sono.

h**p://www.corriere.it/economia/17_marzo_04/ev ... aef5.shtml
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Re: Trasloco da Italia in Ucraina

Messaggio da Forrest Gump »

Purtroppo temo per chi possiede immobili all'estero che ci sia un obbligo di dichiararli in dichiarazione e di pagare le relative tasse in Italia.
Si, avete capito bene, anche per gli immobili in Groenlandia o Mongolia, se il proprietario è italiano, residente in Italia, lo stato impone il pagamento di una tassa - potrei definirla una specie di Imu per immobili all'estero - con tanto di aliquota fissa neanche troppo bassa da applicare al valore dell'immobile.

Lo so, è fuori dal mondo e credo che nessun altro stato chieda lo stesso ai suoi cittadini.
Ma temo, sempre per sentito dire :D , che per chi non risulti iscritto all'Aire, le multe in caso di non dichiarazione o di dichiarazione mendace, siano davvero delle bastonate con mazza da baseball alla nuca :D e pare esca anche del sangue.

Sempre per sentito dire ovviamente :D
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Re: Trasloco da Italia in Ucraina

Messaggio da Ciorni.voran »

è sufficiente essere residenti in Italia, persone fisiche residenti in Italia...anche la signora che ha l'appartamentino da 20.000 dollari dovrebbe pagare l'IVIE se risiede in Italia.

L’imposta è dovuta in misura proporzionale alla quota di possesso e ai mesi dell’anno nei quali si è protratto il possesso (viene conteggiato per intero il mese nel quale il possesso si è protratto per almeno quindici giorni).

L’ammontare dell’imposta è pari allo 0,76% del valore degli immobili.Per gli immobili situati in Paesi appartenenti all’Unione europea o in Paesi aderenti allo Spazio economico europeo che garantiscono un adeguato scambio di informazioni, dalla somma dovuta si detraggono, prioritariamente, le imposte patrimoniali effettivamente pagate nel Paese in cui sono situati gli immobili nell’anno di riferimento.


Il valore dell’immobile da prendere in considerazione per il calcolo dell’imposta è costituito, generalmente, dal costo risultante dall’atto di acquisto o dai contratti da cui risulta il costo complessivamente sostenuto per l’acquisto di diritti reali diversi dalla proprietà.

Altro che Putin!! :D :DPoi c'è l' IVAFE , l'imposta sul valore delle attività finanziarie...meglio i cannoni
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Re: Trasloco da Italia in Ucraina

Messaggio da jcaloe »

In teoria è così, ma mi spiegate come fa lo stato italiano, anche in ambito UE, risalire alle proprietà immobiliari di un residente in Italia, se all'estero non si viene classificati con il codice fiscale italiano?

Nei catasti immobiliari di qualsiasi paese non si fa alcun riferimento alla cittadinanza, mentre la residenza è puramente dichiarativa. Faccio un esempio:

In Lituania il Sig. Pinco Pallino, cittadino italiano, compra un immobile, dichiara di risiedere in Irlanda, vero o no che sia, probabilmente dovrà munirsi di un codice fiscale lituano, cosa facilissima, visto che perfino in Ucraina, paese non UE, è possibile munirsi del codice identificativo con il solo passaporto, anche da non residente. e buona notte ai suonatori.

Se poi non avrà l'ardire di dichiarare egli stesso la proprietà al fisco italiano, nessuno in Italia ne saprà mai qualcosa. Fermo restante che la norma, alquanto bizzarra, prevede che dall'importo dovuto vada sottratta l'eventuale tassa di proprietà che si paga nel paese in cui l'immobile è ubicato.

Ed in teoria la badante ucraina, con permesso di soggiorno italiano, e pertanto residente in Italia, dovrebbe pagare questa tassa anche per la casa che ha intestata in Ucraina. Roba da chiodi. E non credo che alcuna di esse abbia mai pensato di pagare o dichiarare questo immobile in Italia.
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Re: Trasloco da Italia in Ucraina

Messaggio da Ciorni.voran »

Hai ragione, non è semplice,talvolta nemmeno esistono i catasti.Però a volte esiste l'imponderabile...partono cercando un fagiano e invece si imbattono in una lepre.A me comunque piacciono i confini...più ce n'è meglio è, mi danno come un senso di protezione...mi sento come un bambino nel girello :D

Adesso anche ad aprire un conto corrente nell'UE se non sei residente è diventato complicato...la tendenza è andare verso un mondo sempre più irregimentato
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Re: Trasloco da Italia in Ucraina

Messaggio da peterthegreat »

Anche io amo i confini, possibilmente con torrette e filo spinato.
Danno un senso di civiltà' e democrazia.
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Dove son gli impiccatori degli Eroi che non scordiamo?
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Re: Trasloco da Italia in Ucraina

Messaggio da Ciorni.voran »

:ok: :ok: i muri sono strumenti di difesa non di offesa...recuperiamo il senso delle parole fuori dal politicamente corretto.
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Re: Trasloco da Italia in Ucraina

Messaggio da peterthegreat »

Comunque tornando ai traslochi, la migliore soluzione e' portare poco per volta con i pulmini.
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Re: Trasloco da Italia in Ucraina

Messaggio da Forrest Gump »

jcaloe ha scritto:In teoria è così, ma mi spiegate come fa lo stato italiano, anche in ambito UE, risalire alle proprietà immobiliari di un residente in Italia, se all'estero non si viene classificati con il codice fiscale italiano?
Hai ragione è difficile, però ricordiamoci che non troppo tempo fà un impiegato di banca in Svizzera ha venduto per qualche milione di dollari allo stato italiano, che evidentemente glielo aveva richiesto, un cd con dei nomi e cognomi.
Non è impossibile nulla.
jcaloe ha scritto:Ed in teoria la badante ucraina............ residente in Italia, dovrebbe pagare questa tassa anche per la casa che ha intestata in Ucraina. Roba da chiodi.
Concordo sull'assurdità, anzi aggiungo che ne ho parlato con amici di svariate nazionalità (ucraini, russi, inglesi, francesi, spagnoli, eccc) e la risposta è sempre stata la stessa: "è impossibile, non avrai capito bene tu".
jcaloe ha scritto:.... la norma, alquanto bizzarra, prevede che dall'importo dovuto vada sottratta l'eventuale tassa di proprietà che si paga nel paese in cui l'immobile è ubicato.
Qui è semplice capire perché questa norma è solo italiana.
Paghiamo il triplo delle tasse della media europea/mondiale, specie sul mattone: ovunque tu andrai dovrai comunque pagare la differenza all'Italia. Quindi ti chiedo 300 - 100 pagate all'estero = dammi 200.
L'ipotesi inversa, cioè un inglese che ha casa in Italia, non è percorribile perché pagherebbe già 300 in Italia e sarebbe "a credito" con il suo paese che gli chiedeva solo 100.
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Re: Trasloco da Italia in Ucraina

Messaggio da Gianmarco58 »

Ciorni.voran ha scritto::ok: :ok: i muri sono strumenti di difesa non di offesa...recuperiamo il senso delle parole fuori dal politicamente corretto.
Mah... io preferisco aprire porte che alzare muri, ovviamente controllo bene chi entra, io in un muro con le torrette e il filo spinato, mi sento in prigione, però obbiettivamente mi sento anche molto più al sicuro.
Credo francamente che la scelta fra "muri " e "porte aperte" sia dettata dall'evolversi della situazione mondiale relativamente alle proprie paure a ai propri obbiettivi, quindi non è il fatto del "politicamente corretto" ma è il fatto dell'egoisticamente più conveniente.
Ciao a tutti, io me ne vado. Buona fortuna. Slava Ucraina!
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