Probabilmente è così.Luca ha scritto:La tua amica forma le sue convinzioni in questo contesto mediatico in cui giornalmente ed a qualunque ora i mezzi di informazione ripetono come un mantra un'unica verità.
Aggiungo che a tutto va sommato anche il momento non roseo dell'economia. Non saprei dire quante somiglianze ci possano essere con l'Italia, ma l'impressione che ho è che i Russi 'arricchiti' facciano moltissima fatica ad arrendersi all'idea che il tempo di certi privilegi e di un certo lusso sia (almeno momentaneamente) da mettere alle spalle.
Non riesco ad immaginare una coetanea ucraina di questa ragazza russa che in più di un anno non si metta almeno a cercare un lavoro. Lei, nulla. Non voglio un lavoro che non sia all'altezza delle mie capacità, non voglio spostarmi, non voglio orari diversi da quelli cui ero abituata, non voglio uno stipendio inferiore.
Da una parte l'orgoglio paga... dall'altra, quando è basato su privilegi che non hanno una base solida, porta a un atteggiamento totalmente acritico che rasenta la stupidità.
Chiaro. In questo non è cambiato nulla rispetto ai tempi di Kruscev, Andropov e compagnia bella.Luca ha scritto:Putin, attraverso gli oligarchi della sua cerchia controlla tutti i mezzi di informazione.
la differenza che evidenziavo prima, sta nell'utilizzo dei media. Una volta i capi di stato sovietici si limitavano a censurare, a fare propaganda e ad apparire in veste 'ufficiale', quasi irreprensibile (ricordo lo scalpore per le foto di Eltsin ubriaco)... oggi Putin non può fare a meno dei selfies propagandistici che sono poi il linguaggio attraverso il quale è più facile comunicare con una generazione cresciuta nell'opulenza e nell'ignoranza.