Da Donetsk
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Re: Da Donetsk
Notare come su google map le strade, i parcheggi siano deserti... Tutto il centro e' quasi vuoto.
Ora un po' di gente e' rientrata ma la citta' e' comunque vuota rispetto a prima.
Le scuole dovrebbero iniziare ad ottobre ma non e' detto che questo avvenga... Molti si sono trasferiti fuori citta'.
A quanto so, quest'anno i caloriferi non li accendono il 15 ottobre come da tradizione ma solo quando la temperatura scende a -5!
Sara' interessante vedere se a fine ottobre, anche a Donetsk cambieranno l'ora come nel resto del paese o si manterra' l'ora attuale (io sono favorevole:D ma solo poiche' alle 15.30 e' gia' notte). Per Donetsk il fuso orario di Mosca sarebbe l'ideale.
Ciao!
Ora un po' di gente e' rientrata ma la citta' e' comunque vuota rispetto a prima.
Le scuole dovrebbero iniziare ad ottobre ma non e' detto che questo avvenga... Molti si sono trasferiti fuori citta'.
A quanto so, quest'anno i caloriferi non li accendono il 15 ottobre come da tradizione ma solo quando la temperatura scende a -5!
Sara' interessante vedere se a fine ottobre, anche a Donetsk cambieranno l'ora come nel resto del paese o si manterra' l'ora attuale (io sono favorevole:D ma solo poiche' alle 15.30 e' gia' notte). Per Donetsk il fuso orario di Mosca sarebbe l'ideale.
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- kontecagliostro
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Re: Da Donetsk
C'è stata una violenta esplosione alla stazione degli autobus proprio in questo momento. La nostra amica Natalia era lì per prendere un bus per allontanarsi dalla città. Mi ha anche postato la foto. Se qualcuno mi spiega come fare la posto.
- dreamcatcher
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Re: Da Donetsk
Non riesco a trovare la notizia sul web... hai informazioni in più dalla tua amica? E' stata un'esplosione isolata o stanno bombardando la zona, magari sapendo che c'è gente che vuole lasciare la città?
Per postare la foto, credo che dovresti metterla su un sito che ospita immagini e poi inserire il link all'indirizzo... non sono bravo a spiegarmi
Per postare la foto, credo che dovresti metterla su un sito che ospita immagini e poi inserire il link all'indirizzo... non sono bravo a spiegarmi
- uvdonbairo
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Re: Da Donetsk
Questa è la pagina, da sempre presente, per inviare foto che ricevo sul server, le dimensiono per il forum e le pubblico .
http://www.ucrainaviaggi.com/foto/carica-foto.php
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Alibrando Morgantini
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- dreamcatcher
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Re: Da Donetsk
C'è anche il link del forum per inviare foto:
http://www.ucrainaviaggi.com/foto/carica-foto.php che probabilmente è più semplice...
Invece l'unica news che ho trovato riguardante un'esplosione è questa
h**p://censor.net.ua/news/305250/vzryv_na_tramvayinoyi_ostanovke_v_donetske_terrorist_dnr_reshil_poigratsya_s_granatoyi_i_podorval_sam
pubblicata oggi ma credo si riferisca a qualcosa accaduto ieri...
...traducendo alla meno peggio, pare che in questo caso un miliziano si sia messo a 'giocare' con una granata finchè gli è esplosa accidentalmente
Temo però che quella riportata da Kontecagliostro sia una notizia molto più importante... certo che se oltre alle bombe 'dei combattimenti' ci si mettono anche gli squilibrati...
http://www.ucrainaviaggi.com/foto/carica-foto.php che probabilmente è più semplice...
Invece l'unica news che ho trovato riguardante un'esplosione è questa
h**p://censor.net.ua/news/305250/vzryv_na_tramvayinoyi_ostanovke_v_donetske_terrorist_dnr_reshil_poigratsya_s_granatoyi_i_podorval_sam
pubblicata oggi ma credo si riferisca a qualcosa accaduto ieri...
...traducendo alla meno peggio, pare che in questo caso un miliziano si sia messo a 'giocare' con una granata finchè gli è esplosa accidentalmente
Temo però che quella riportata da Kontecagliostro sia una notizia molto più importante... certo che se oltre alle bombe 'dei combattimenti' ci si mettono anche gli squilibrati...
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Re: Da Donetsk
Come detto ieri in altro post la situazione a Donetsk è molto tesa e potrebbe precipitare da un momento all'altro. La stampa Ucraina parla anche di scontri sporadici tra le forze Russe e gruppi armati criminali che controllano alcune zone della città, cosa impossibile da verificare, ma amici in città mi parlano di esplosioni e raffiche di mitra anche nel centro della città, dove le forze Ucraine certamente non ci sono.
Oggi anche l'aeroporto è stato colpito da una serie interminabile di colpi di artiglieria e ora l'intero edificio centrale è avvolto dalle fiamme.
Riguardo all'aeroporto durissima protesta della UE per il non rispetto della tregua e minaccia alla Russia sull'applicazione di nuove sanzioni dovessero prendere il controllo dell'aeroporto.
Oggi anche l'aeroporto è stato colpito da una serie interminabile di colpi di artiglieria e ora l'intero edificio centrale è avvolto dalle fiamme.
Riguardo all'aeroporto durissima protesta della UE per il non rispetto della tregua e minaccia alla Russia sull'applicazione di nuove sanzioni dovessero prendere il controllo dell'aeroporto.
- kontecagliostro
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Re: Da Donetsk
ho inviato la foto a Uvdonbario che provvederà a postarla. Ho trovato la notizia su Espreso.tv In realtà le esplosioni sono avvenute all'aereoporto (la colonna di fumo che si vede è identica a quella delle foto di espreso) che questa mattina è stato attaccato dai separatisti. L'aereoporto adesso sarebbe in mani filorusse. Si segnalano a fuoco scontri in tutta la zona. Da quello che ho capito Natalia era già sul pulmann che dovrebbe portarla dal figlio a Mosca ed era partita da poco, quando hanno sentito l'esplosione fortissima.
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Re: Da Donetsk
Per ora l'aeroporto è ancora in mano alle forze Ucraine ma la qualità degli attacchi è cambiata completamente diverso ai giorni scorsi quando erano piccoli gruppi di separatisti o qualche decina di carri armati.
Ora c'è un'intera divisione meccanizzata (secondo chi è nell'aeroporto si tratta di regolari dell'esercito Russo) con almeno 3000 uomini e quasi 100 mezzi corazzati. Le forze Ucraine contano circa 500 uomini e l'invio di rinforzi non è possibile visto che la zona adiacente è controllata dai separatisti.
Ora c'è un'intera divisione meccanizzata (secondo chi è nell'aeroporto si tratta di regolari dell'esercito Russo) con almeno 3000 uomini e quasi 100 mezzi corazzati. Le forze Ucraine contano circa 500 uomini e l'invio di rinforzi non è possibile visto che la zona adiacente è controllata dai separatisti.
- dreamcatcher
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Re: Da Donetsk
Ammesso che valga la pena di difendere l'aeroporto, immagino che l'intervento dell'aviazione verrebbe considerato una rottura della tregua... e in ogni caso non credo che Kiev abbia alcuna intenzione di dare un supporto alle sue truppe sotto assedio.
Purtroppo non è che il territorio circostante sia in mano ai separatisti da stamattina... era inevitabile che prima o poi l'accerchiamento si sarebbe trasformato in assedio e attacco, senza l'invio di rinforzi.
Sinceramente, a cosa serva avere altre perdite non lo capisco proprio.
Purtroppo non è che il territorio circostante sia in mano ai separatisti da stamattina... era inevitabile che prima o poi l'accerchiamento si sarebbe trasformato in assedio e attacco, senza l'invio di rinforzi.
Sinceramente, a cosa serva avere altre perdite non lo capisco proprio.
- uvdonbairo
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Re: Da Donetsk
La foto inviata.
Alibrando Morgantini
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Re: Da Donetsk
Come ci aveva gia'informato andbod,su l'ormai eroica resistenza e soprannome:
I cyborg ucraini continuano a difendere l'aeroporto dopo incessanti mesi di attacchi da parte dei terroristi. Due giorni fa hanno messo una bandiera ucraina su un terminal (video).
http:/en.censor.net.ua/…/cyborgs_planted_ukrainian_flag_at…
Anche il presidente ha omaggiato questi valorosi eroi in parte del suo discorso:
"I nostri coraggiosi soldati difendono eroicamente l'aeroporto di Donetsk, che è già diventato un simbolo di coraggio e di eroismo", ha detto. "I nemici di questi eroi chiamano loro i "cyborg ucraini"."
I cyborg ucraini continuano a difendere l'aeroporto dopo incessanti mesi di attacchi da parte dei terroristi. Due giorni fa hanno messo una bandiera ucraina su un terminal (video).
http:/en.censor.net.ua/…/cyborgs_planted_ukrainian_flag_at…
Anche il presidente ha omaggiato questi valorosi eroi in parte del suo discorso:
"I nostri coraggiosi soldati difendono eroicamente l'aeroporto di Donetsk, che è già diventato un simbolo di coraggio e di eroismo", ha detto. "I nemici di questi eroi chiamano loro i "cyborg ucraini"."
«Lottate e vincerete!»,Taras Ševčenko ai popoli soggetti al dominio imperiale di Mosca "QUANDO TRA IL PANE E LA LIBERTÀ IL POPOLO SCEGLIE IL PANE, PRIMO O POI SI PERDERÀ TUTTO, COMPRESO IL PANE" Stepan Bandera
СЛАВА УКРАЇНІ CON IL CUORE VIVA UCRAINA
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Re: Da Donetsk
Copio e incollo un'interessante reportage(per me)di uno che nel Donbass c'è stato...
Dal nostro inviato nel Donbass Eliseo Bertolasi
Sono stato nella Repubblica popolare di Lugansk e nella Repubblica popolare di Donetsk. La situazione è disastrosa. È incredibile come una guerra civile di tale portata venga tutt’ora ignorata dal mainstream nazionale. La regione, la più ricca dell’Ucraina, versa ora nella più totale devastazione soprattutto tra le città interessate dai combattimenti.
Muoversi nel Donbass è oggettivamente molto difficile per i numerosi posti di blocco che continuamente sbarrano il transito; oltre a ciò, soprattutto in prossimità del fronte, è reale il costante pericolo di finire sotto il tiro dei cecchini. Lugansk è semideserta, tutto è chiuso.
La maggior parte dei suoi abitanti si è rifugiata in Russia tra i campi profughi al di là del confine o presso parenti sempre in Russia o in altre regioni dell’Ucraina. Sono rimasti i più deboli, gli anziani, chi non ha parenti e chi non ha la possibilità di spostarsi.
Sono stato anche nella città di Pervomajsk, quest’ultima teatro di violenti scontri nel mese di settembre con le forze di Kiev: sembra ora una città spettrale. Non a caso i miliziani di Lugansk l’hanno soprannominata “la Stalingrado del Donbass”. La distruzione è totale: sono state colpite scuole, asili, abitazioni civili, fabbriche, anche una chiesa. La sensazione è che da parte di Kiev ci sia la volontà di distruggere le infrastrutture della regione.
Le poche persone che incontro mi indicano la direzione di arrivo dei razzi e dei colpi d’artiglieria che hanno colpito le loro case: occidente, dalle zone in mano all’esercito di Kiev. In città non c’è nulla, né gas né acqua né energia elettrica, i negozi i supermercati sono chiusi, non ci sono né generi alimentari né medicinali. I generi alimentari a disposizione sono quelli arrivati dai convogli umanitari dalla Russia, che ora vengono distribuiti dalla Guardia nazionale cosacca di Lugansk.
La situazione a Donetsk è apparentemente migliore rispetto a Lugansk, ma solo in centro nei dintorni del Palazzo dell’Amministrazione regionale e nella parte orientale della città, dove la vita sembra scorrere in una cornice di “normalità” nella guerra: negozi e bar aperti, banche e uffici che lavorano. In strada il flusso delle persone e delle auto sembra quello di routine. Nei quartieri in direzione del fronte, invece, si susseguono le scene di devastazione già osservate nella regione di Lugansk. Donetsk si spegne verso sera, quando alle dieci scatta il coprifuoco e tutto sprofonda nel più totale silenzio rotto solo dal rombo delle bombe.
Il capo del governo della Repubblica Popolare di Donetsk, Aleksandr Zakharčenko, la sera dell’8 ottobre ha tenuto una conferenza stampa. Ha toccato molti argomenti: da come sta andando la guerra contro l’esercito ucraino fino a toccare tematiche di tipo economico e politico su come organizzare la nuova Repubblica. Ha dichiarato che l’aeroporto di Donetsk, il fulcro dei combattimenti, è ora in mano loro. Riguardo ai continui bombardamenti, che tutti i giorni colpiscono la zona, ha aggiunto che partono dai centri ancora in mano all’esercito di Kiev vicini all’aeroporto. Un fatto è certo: la “famosa” tregua tanto enfatizzata non c’è mai stata. Questo lo posso confermare personalmente: i bombardamenti si susseguono ogni giorno.
Mi sono spinto fino a 200 metri dalla linea del fronte vicino all’aeroporto, le abitazioni civili sono distrutte, sventrate dai cannoneggiamenti, tutta l’area è sottoposta al tiro dei mortai e dell’artiglieria ucraina. Arrivare fin sotto la linea del fuoco è impossibile.
Ho intervistato i combattenti sia di Lugansk sia di Donetsk: sono tutti volontari e vengono soprattutto dal Donbass. La maggior parte di loro è infatti costituita da ex minatori di tutte le età, che hanno lasciato il lavoro e si sono recati al “fronte”; tra di loro ho visto anche pensionati e donne. Nonostante vivano e combattano in condizioni durissime, le loro motivazioni sono fortissime: molti ritengono che la guerra non si risolverà presto, ma mi assicurano che indietro non si tornerà. Mi dicono che continueranno “fino alla totale liberazione della Novorossia dalle truppe di occupazione ucraine” che loro definiscono “naziste”. Nei loro discorsi i parallelismi con la Grande Guerra patriottica sono numerosi, la simbologia sovietica è ampiamente utilizzata sia nei manifesti sia nelle bandiere. L’obiettivo finale, mi dicono, sarà la creazione di una nuova entità statuale, la “Novorossia”, che, secondo il pensiero dei suoi ideologi dovrebbe includere non solo le due Repubbliche autonome di Lugansk e di Donetsk, ma tutto il territorio da Kharkov fino a Odessa. L’obiettivo finale è riproporre in chiave attuale quella parte di impero zarista conquistata da Caterina II alla fine del XVIII secolo.
Con gli eventi di Maidan la storia ha assunto una rapida accelerazione nei territori dell’Ucraina, i cui esiti non si sono ancora manifestati nella loro totalità.
Dal nostro inviato nel Donbass Eliseo Bertolasi
Sono stato nella Repubblica popolare di Lugansk e nella Repubblica popolare di Donetsk. La situazione è disastrosa. È incredibile come una guerra civile di tale portata venga tutt’ora ignorata dal mainstream nazionale. La regione, la più ricca dell’Ucraina, versa ora nella più totale devastazione soprattutto tra le città interessate dai combattimenti.
Muoversi nel Donbass è oggettivamente molto difficile per i numerosi posti di blocco che continuamente sbarrano il transito; oltre a ciò, soprattutto in prossimità del fronte, è reale il costante pericolo di finire sotto il tiro dei cecchini. Lugansk è semideserta, tutto è chiuso.
La maggior parte dei suoi abitanti si è rifugiata in Russia tra i campi profughi al di là del confine o presso parenti sempre in Russia o in altre regioni dell’Ucraina. Sono rimasti i più deboli, gli anziani, chi non ha parenti e chi non ha la possibilità di spostarsi.
Sono stato anche nella città di Pervomajsk, quest’ultima teatro di violenti scontri nel mese di settembre con le forze di Kiev: sembra ora una città spettrale. Non a caso i miliziani di Lugansk l’hanno soprannominata “la Stalingrado del Donbass”. La distruzione è totale: sono state colpite scuole, asili, abitazioni civili, fabbriche, anche una chiesa. La sensazione è che da parte di Kiev ci sia la volontà di distruggere le infrastrutture della regione.
Le poche persone che incontro mi indicano la direzione di arrivo dei razzi e dei colpi d’artiglieria che hanno colpito le loro case: occidente, dalle zone in mano all’esercito di Kiev. In città non c’è nulla, né gas né acqua né energia elettrica, i negozi i supermercati sono chiusi, non ci sono né generi alimentari né medicinali. I generi alimentari a disposizione sono quelli arrivati dai convogli umanitari dalla Russia, che ora vengono distribuiti dalla Guardia nazionale cosacca di Lugansk.
La situazione a Donetsk è apparentemente migliore rispetto a Lugansk, ma solo in centro nei dintorni del Palazzo dell’Amministrazione regionale e nella parte orientale della città, dove la vita sembra scorrere in una cornice di “normalità” nella guerra: negozi e bar aperti, banche e uffici che lavorano. In strada il flusso delle persone e delle auto sembra quello di routine. Nei quartieri in direzione del fronte, invece, si susseguono le scene di devastazione già osservate nella regione di Lugansk. Donetsk si spegne verso sera, quando alle dieci scatta il coprifuoco e tutto sprofonda nel più totale silenzio rotto solo dal rombo delle bombe.
Il capo del governo della Repubblica Popolare di Donetsk, Aleksandr Zakharčenko, la sera dell’8 ottobre ha tenuto una conferenza stampa. Ha toccato molti argomenti: da come sta andando la guerra contro l’esercito ucraino fino a toccare tematiche di tipo economico e politico su come organizzare la nuova Repubblica. Ha dichiarato che l’aeroporto di Donetsk, il fulcro dei combattimenti, è ora in mano loro. Riguardo ai continui bombardamenti, che tutti i giorni colpiscono la zona, ha aggiunto che partono dai centri ancora in mano all’esercito di Kiev vicini all’aeroporto. Un fatto è certo: la “famosa” tregua tanto enfatizzata non c’è mai stata. Questo lo posso confermare personalmente: i bombardamenti si susseguono ogni giorno.
Mi sono spinto fino a 200 metri dalla linea del fronte vicino all’aeroporto, le abitazioni civili sono distrutte, sventrate dai cannoneggiamenti, tutta l’area è sottoposta al tiro dei mortai e dell’artiglieria ucraina. Arrivare fin sotto la linea del fuoco è impossibile.
Ho intervistato i combattenti sia di Lugansk sia di Donetsk: sono tutti volontari e vengono soprattutto dal Donbass. La maggior parte di loro è infatti costituita da ex minatori di tutte le età, che hanno lasciato il lavoro e si sono recati al “fronte”; tra di loro ho visto anche pensionati e donne. Nonostante vivano e combattano in condizioni durissime, le loro motivazioni sono fortissime: molti ritengono che la guerra non si risolverà presto, ma mi assicurano che indietro non si tornerà. Mi dicono che continueranno “fino alla totale liberazione della Novorossia dalle truppe di occupazione ucraine” che loro definiscono “naziste”. Nei loro discorsi i parallelismi con la Grande Guerra patriottica sono numerosi, la simbologia sovietica è ampiamente utilizzata sia nei manifesti sia nelle bandiere. L’obiettivo finale, mi dicono, sarà la creazione di una nuova entità statuale, la “Novorossia”, che, secondo il pensiero dei suoi ideologi dovrebbe includere non solo le due Repubbliche autonome di Lugansk e di Donetsk, ma tutto il territorio da Kharkov fino a Odessa. L’obiettivo finale è riproporre in chiave attuale quella parte di impero zarista conquistata da Caterina II alla fine del XVIII secolo.
Con gli eventi di Maidan la storia ha assunto una rapida accelerazione nei territori dell’Ucraina, i cui esiti non si sono ancora manifestati nella loro totalità.
- peterthegreat
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Re: Da Donetsk
Eliseo Bertolasi scrive per "La voce della Russia", e' della forza di Giulietto Chiesa.
Dove son gli impiccatori degli Eroi che non scordiamo?
Dove son gli infoibatori della nostra gente sola?
Ruggirà per noi il leone, di là raglio di somaro.
Eia, carne del Quarnaro! Eja Eja Alalà
G. D'Annunzio
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Re: Da Donetsk
Già solo per il fatto che questo giornalista scriva che l'aeroporto di Donetsk è in mano ai filo-russi fa dubitare il fatto che sia stato nelle zone del conflitto. L'aeroporto viene mostrato quasi tutti i giorni dalle TV e, anche da informazioni da parte di persone che si trovano dentro, è saldamente in mano all'esercito Ucraino.
Ciò premesso ci sono molte verità : la distruzione di infrastrutture (peccato però che non siano state fatte dall'esercito di Kyiv ma proprio per fermarne l'avanzata e questo lo hanno dichiarato gli stessi rappresentanti del DNR e LNR, oltre che gli osservatori indipendenti internazionali), la desolazione nelle città (e qui la colpa conta poco), il gran numero di rifugiati, la volontà dei combattenti di conquistare ben più territorio di quello attuale per ricreare l'impero Russo.
Grande il pressapochismo sull'identificazione anche delle forze in campo : non esiste nessuna "Guardia nazioanle cosacca" ma semplicemente il KNR, che peraltro combatte non solo contro le forze Ucraine ma anche con l'LNR.
Se la situazione non fosse tragica alcuni punti del suo racconto sarebbero anche divertenti, come il fatto che la maggior parte dei combattenti siano ex minatori (come fa un minatore a sapere usare un BUK o guidare un carro armato o lanciare con sistema Grad o Smerch ?).
La conseguenza diretta tra Maidan e il Donbass e la premonizione sul fatto che presto anche in altre città si estenderà la "protesta spontanea" direi che fanno ben capire da che parte sta questo giornalista.
Ciò premesso ci sono molte verità : la distruzione di infrastrutture (peccato però che non siano state fatte dall'esercito di Kyiv ma proprio per fermarne l'avanzata e questo lo hanno dichiarato gli stessi rappresentanti del DNR e LNR, oltre che gli osservatori indipendenti internazionali), la desolazione nelle città (e qui la colpa conta poco), il gran numero di rifugiati, la volontà dei combattenti di conquistare ben più territorio di quello attuale per ricreare l'impero Russo.
Grande il pressapochismo sull'identificazione anche delle forze in campo : non esiste nessuna "Guardia nazioanle cosacca" ma semplicemente il KNR, che peraltro combatte non solo contro le forze Ucraine ma anche con l'LNR.
Se la situazione non fosse tragica alcuni punti del suo racconto sarebbero anche divertenti, come il fatto che la maggior parte dei combattenti siano ex minatori (come fa un minatore a sapere usare un BUK o guidare un carro armato o lanciare con sistema Grad o Smerch ?).
La conseguenza diretta tra Maidan e il Donbass e la premonizione sul fatto che presto anche in altre città si estenderà la "protesta spontanea" direi che fanno ben capire da che parte sta questo giornalista.
- vittorio_guido
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Re: Da Donetsk
Quindi riassumendo il tutto, le mamme Russe che piangono i loro figli morti 'volontari in vacanza in Ucraina sono delle naziste filo Ucraine? e anche alcolizzate visto che hanno figli che muoiono in ucraina e neanche lo sanno...
Visto che i combattenti son tutti del donbass... forse son morti tutti al confine.... ma lato russia,...
In Ogni caso fanno bene a radere al suolo tutto, mia moglie è di Odessa e filo Russa... ? ! ?
Beh non trovo ragione alcuna di creare la stessa situazione del donbass in Odessa.
Perchè?
Se uno mi trova un solo motivo..Mi basta un motivo solo per morire distruggere la propria città e la misera economia, (visto che Donetks non è più ricca da un pò di tempo)
Ne abbiamo molti di più qui a Viareggio per fare una rivoluzione....
Andbod, non prendertela, compra una macchina del tempo e vieni a Viareggio 10 anni fà..
Così comprendi come ragiona gente suddetta....
Visto che i combattenti son tutti del donbass... forse son morti tutti al confine.... ma lato russia,...
In Ogni caso fanno bene a radere al suolo tutto, mia moglie è di Odessa e filo Russa... ? ! ?
Beh non trovo ragione alcuna di creare la stessa situazione del donbass in Odessa.
Perchè?
Se uno mi trova un solo motivo..Mi basta un motivo solo per morire distruggere la propria città e la misera economia, (visto che Donetks non è più ricca da un pò di tempo)
Ne abbiamo molti di più qui a Viareggio per fare una rivoluzione....
Andbod, non prendertela, compra una macchina del tempo e vieni a Viareggio 10 anni fà..
Così comprendi come ragiona gente suddetta....
Soltanto gli stupidi non sbagliano mai.....
Odessa Mama
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