Ciorni.voran ha scritto:
Ovviamente fanno riferimento a un luogo e a un tempo preciso,tra l'altro coincidente con la "tregua pasquale" e vanno prese per quello che sono ma è stato premesso.Che non ci siano "omini verdi" intesi come soldati dei reparti regolari dell'esercito russo senza mostrine direi che è più che plausibile.Lo si capisce dagli armamenti che hanno in dotazione non certo dalle mimetiche che posso acquistare sotto casa mia a migliaia in un magazzino di "second hand".In Crimea era chiarissimo perchè gli "omini" avevano (spesso) in dotazione armi automatiche che utilizzano solo i reparti migliori dell'esercito,l'equivalente del Beretta 70/90 rispetto al Falk o al Garant per il nostro esercito,tanto per intendersi.Non c'era nemmeno la volontà di nasconderlo al di la delle dichiarazioni estemporanee del presidente russo.
Sono d'accordo : da quello che so a Donetsk gran parte di chi è armato è un ex combattente della Berkut e le armi che ha sono quelle trafugate sia dalla Berkut che dalla sede della polizia, prima occupata e poi liberata.
Diversa la situazione a Sloviansk dove le armi sono le stesse delle Crimea, anzi alle dotazioni già viste si sono aggiunti missili trasportabili terra-aria per l'abbattimento di elicotteri e anticarro.
Ciorni.voran ha scritto:
Qui sono milizie armate.Da chi?Direttamente dal Cremlino?Da sacche del vecchio regime resistenti?O da entrambe?Probabilmente l'ultima.Tra l'altro il nostro amico ha anche riportato di aver visto all'interno dell'edificio un paio di bombe molotov,quindi mi sembra che riporti fedelmente quello che ha visto e non in modo tendenzioso.
Anche secondo me da entrambe. Non ho mai creduto che Yanykovich fosse troppo amico del Cremlino e credo che l'alleanza attuale sia più una necessità per lui che una reale volontà.
Ciorni.voran ha scritto:
Ma al di la di tutto questo il dato saliente è che in quella zona il governo non controlla la situazione e questo è molto preoccupante.Non può non esserci una base di consenso,piccola o grande che sia.Altrimenti non si spiega l'utilizzo di reparti corazzati o dell'aviazione per tentare di mettere in sicurezza queste zone e non si spiega come reparti armati possano andare in giro indisturbati per la regione a occupare edifici amministrativi o punti nevralgici.
Io direi più che altro che ha fatto un grosso errore di valutazione iniziale fidandosi dei corpi di polizia locali che invece in molti luoghi si sono mostrati fedeli al vecchio regime permettendo a un numero veramente esiguo di persone di occupare edifici non solo Istituzionali ma anche armerie.
Ora la situazione, dalle notizie che ho, è saldamente nel controllo del Governo, tranne a Donetsk città dove sarebbe troppo complesso e troppo pericoloso per gli equilibri attuali mandare un numero elevato di rinforzi e, secondo me, anche inutile, visto che chi protesta a Donetsk usa metodi certamente diversi rispetto agli "omini verdi" di Sloviansk.
Certo anche a Donetsk ci sono stati degli scontri, anche violenti, ma riguardano un numero molto esiguo di persone, neppure paragonabili ai "titushki" dei tempi di Maidan.
La volontà del Governo, almeno questo mi è stato detto fin dall'inizio delle operazioni, era quella di arrivare a circondare i gruppi più pericolosi nei quali sono certamente infiltrate anche forze Russe ed isolarli dal resto del Paese per evitare che si estendessero le provocazioni e questo è stato fatto e anche le proteste si sono ridotte sendibilmente (ma torneranno certamente per il 1 Maggio).
Una base di consenso tra una parte della popolazione c'è sicuramente ed è molto variegata passando dai separatisti (che sono molto pochi e praticamente solo quelli che ne avrebbero un grande vantaggio) fino ad arrivare a chi vorrebbe semplicemente tranquillità e sicurezza, passando per chi vorrebbe ancora pesare nelle scelte politiche Nazionali.
D'altronde parliamo di oltre il 20% della popolazione della Regione di Donetsk e di Lygansk che non è soddisfatto delle politiche del Governo attuale e che vorrebbe maggiore autonomia e che sostiene l'Unione Doganale con la Russia, anche dopo l'annessione della Crimea e non è un dato che si può sottovalutare.
Questa parte di insoddisfatti però non credo si possano considerare separatisti ma semplicemente normali cittadini che rivendicano dei propri diritti (esattamente come è stato per gran parte di Maidan) ed è giusto che il Governo gli ascolti, secondo me anche arrivando ad un referendum su maggiore autonomie e sullo status della lingua Russa.
Condivido che non sarà una strada facile far tornare l'armonia nel Paese ma molto potrebbero fare le Presidenziali (soprattutto con un Presidente eletto al primo turno) e un referendum ma non sull'indipendenza ma sull'autonomia economica, sulla lingua e magari anche sull'Europa visto che Yanykovich è sempre stato accusato di non volerlo fare.