Vita da pensionati in Ucraina
- Orion
- MASTER
- Messaggi: 366
- Iscritto il: sabato 30 luglio 2011, 19:25
- Residenza: Lvivska Oblast - Ucraina
- Anti-spam: 42
Re: Vita da pensionati in Ucraina
Salve. Per cominciare mi auguro che abbiate trascorso tutti un buon Natale (sia quello “italiano” sia quello “ucraino”) e abbiate cominciato il nuovo anno nel migliore dei modi.
Questa volta scrivo semplicemente per riproporre la domanda che ho fatto nel post precedente, quello datato 30 novembre 2016, riguardante la procedura necessaria per “scegliere” il regime fiscale (italiano o ucraino), visto che fino a oggi non ho ricevuto alcuna risposta. Voglio precisare che ho letto attentamente numerosi interventi, soprattutto nella sezione sull’economia e la finanza, ma non ho trovato risposte precise e concrete alla mia domanda. Se mi dovesse essere sfuggita (ma non credo) chiedo scusa.
Grazie sin da ora per le eventuali risposte e… a presto!
Questa volta scrivo semplicemente per riproporre la domanda che ho fatto nel post precedente, quello datato 30 novembre 2016, riguardante la procedura necessaria per “scegliere” il regime fiscale (italiano o ucraino), visto che fino a oggi non ho ricevuto alcuna risposta. Voglio precisare che ho letto attentamente numerosi interventi, soprattutto nella sezione sull’economia e la finanza, ma non ho trovato risposte precise e concrete alla mia domanda. Se mi dovesse essere sfuggita (ma non credo) chiedo scusa.
Grazie sin da ora per le eventuali risposte e… a presto!
-
- Admin
- Messaggi: 7564
- Iscritto il: sabato 5 luglio 2008, 18:04
- Residenza: Kiev Ucraina
- Anti-spam: 42
- Località: Tra Marbella e Kiev
Re: Vita da pensionati in Ucraina
Domanda complessa alla quale in precedenza ho preferito non rispondere.
Posso dirti che ci sono dei presupposti indispensabili anche molto noti - come il fatto di risiedere almeno 6 mesi ed un giorno nello stato estero dove si vuole acquisire la residenza - ma anche delle attività tecniche da svolgere.
Per esempio, l'iscrizione all'anagrafe Aire, o il consulente fiscale (commercialista, ragioniere o chi per loro) che deve dichiarare nella dichiarazione dei redditi italiana che il cittadino X è residente all'estero e che ha pagato l'Iperf in altro stato (divieto di doppia tassazione tra stati).
Nel "nuovo stato" di residenza bisogna comunicare all'ufficio competente che si intende pagare le tasse sul reddito in quel paese, registrarsi, ottenere un codice identificativo fiscale, ecc. ecc.
E' una materia molto complessa, meglio rivolgersi a specialisti di entrambi gli stati.
a) In Italia per chiudere la propria posizione ove possibile. Infatti, ci sono tasse che prescindono dalla residenza all'estero e vanno comunque pagate. Ricordo che il mio commercialista italiano mi disse: "bravo, sei residente all'estero. Bravo paghi le tasse lì. Perfetto, se hai una casa in Italia, puoi andare anche sulla luna ed intestare casa tua al tuo cane, ma l'Ici la pagherete tu o il tuo cane all'Italia". E cos'i tante altre.
b) nel nuovo stato di residenza, come detto sopra ci sono nuove incombenze.
Come dicevo, materia complessa, meglio affidarsi a chi è del mestiere in entrambi i paesi.
Posso dirti che ci sono dei presupposti indispensabili anche molto noti - come il fatto di risiedere almeno 6 mesi ed un giorno nello stato estero dove si vuole acquisire la residenza - ma anche delle attività tecniche da svolgere.
Per esempio, l'iscrizione all'anagrafe Aire, o il consulente fiscale (commercialista, ragioniere o chi per loro) che deve dichiarare nella dichiarazione dei redditi italiana che il cittadino X è residente all'estero e che ha pagato l'Iperf in altro stato (divieto di doppia tassazione tra stati).
Nel "nuovo stato" di residenza bisogna comunicare all'ufficio competente che si intende pagare le tasse sul reddito in quel paese, registrarsi, ottenere un codice identificativo fiscale, ecc. ecc.
E' una materia molto complessa, meglio rivolgersi a specialisti di entrambi gli stati.
a) In Italia per chiudere la propria posizione ove possibile. Infatti, ci sono tasse che prescindono dalla residenza all'estero e vanno comunque pagate. Ricordo che il mio commercialista italiano mi disse: "bravo, sei residente all'estero. Bravo paghi le tasse lì. Perfetto, se hai una casa in Italia, puoi andare anche sulla luna ed intestare casa tua al tuo cane, ma l'Ici la pagherete tu o il tuo cane all'Italia". E cos'i tante altre.
b) nel nuovo stato di residenza, come detto sopra ci sono nuove incombenze.
Come dicevo, materia complessa, meglio affidarsi a chi è del mestiere in entrambi i paesi.
"L'uomo saggio aspetta il momento giusto, il pazzo lo anticipa, l'imbecille lo lascia passare". (tratto dal film "Mai arrendersi")
- Orion
- MASTER
- Messaggi: 366
- Iscritto il: sabato 30 luglio 2011, 19:25
- Residenza: Lvivska Oblast - Ucraina
- Anti-spam: 42
Re: Vita da pensionati in Ucraina
Grazie Forrest per il suggerimento. In effetti, prima di scrivere sul Forum, avevo già pensato di rivolgermi a qualcuno più ferrato di me sull'argomento, ma non a commercialisti o al CAF, bensì alle Agenzie delle Entrate italiana e ucraina. Ma - lo devo ammettere onestamente - mi auguravo (e mi auguro ancora) che qualcuno degli utenti del Forum che vive già la condizione di "pensionato italiano residente in Ucraina" potesse illustrare, non solo a me ma a tutti gli utenti interessati, l'iter burocratico per effettuare la scelta del sistema fiscale (italiano o ucraino).
Devo anche sottolineare che nel mio caso le cose sono abbastanza semplici: nel 2016 ho inviato all'Agenzia delle Entrate il mio ultimo Modello Unico relativo ai redditi 2015, da oltre un anno non lavoro né in Italia né in Ucraina e non ho alcuna proprietà in Italia (neanche una cuccia per il cane, altro che case e terreni... ). In pratica, quando finalmente l'INPS mi darà la pensione, le uniche tasse che dovrò pagare (irpef, addizionali regionali e comunali, SSN e non so cos'altro) saranno trattenute direttamente dall'INPS sull'importo lordo e io potrò finalmente limitarmi a ricevere una volta l'anno il modello 730, evitando di rivolgermi a un CAF per la compilazione - a pagamento, tra l'altro - del Modello Unico.
Devo anche sottolineare che nel mio caso le cose sono abbastanza semplici: nel 2016 ho inviato all'Agenzia delle Entrate il mio ultimo Modello Unico relativo ai redditi 2015, da oltre un anno non lavoro né in Italia né in Ucraina e non ho alcuna proprietà in Italia (neanche una cuccia per il cane, altro che case e terreni... ). In pratica, quando finalmente l'INPS mi darà la pensione, le uniche tasse che dovrò pagare (irpef, addizionali regionali e comunali, SSN e non so cos'altro) saranno trattenute direttamente dall'INPS sull'importo lordo e io potrò finalmente limitarmi a ricevere una volta l'anno il modello 730, evitando di rivolgermi a un CAF per la compilazione - a pagamento, tra l'altro - del Modello Unico.
- Orion
- MASTER
- Messaggi: 366
- Iscritto il: sabato 30 luglio 2011, 19:25
- Residenza: Lvivska Oblast - Ucraina
- Anti-spam: 42
Re: Vita da pensionati in Ucraina
Salve a tutti! Mi rifaccio vivo dopo un bel po’ di tempo perché desidero condividere con gli amici del Forum un momento che per me ha un grande significato: esattamente due anni fa, il 28 settembre 2015, dopo aver attraversato in auto la frontiera di Chop, io e mia moglie siamo entrati in Ucraina per stabilirci definitivamente nella sua nazione. In particolare vorrei ringraziare coloro che, a suo tempo, mi augurarono una buona permanenza in Ucraina: oggi posso dire che i loro “in bocca al lupo” hanno funzionato alla grande, visto che qui mi trovo molto bene.
Dopo due anni credo anche di poter esprimere un parere abbastanza attendibile (spero) sulla vita da pensionati in questa nazione (o perlomeno nell’Oblast di Lviv, l’unica che conosco benino), anche se manca un anno esatto al giorno in cui finalmente riceverò la pensione dall’INPS.
Premesso che ancora non parlo granché l’ucraino, devo dire che non ho riscontrato negli ucraini tutta la freddezza di cui parlano alcuni utenti del Forum. O meglio: è vero che al primissimo approccio sembrano quasi tutti severi e distaccati, ma basta una battuta per vederli sorridere e diventare socievoli. Ovviamente il discorso non vale per tutti, chi è introverso rimane un po’ chiuso in se stesso (anche io, del resto, sono un po'... "orso"), però ho constatato che in generale agli ucraini piace molto parlare. Poi lasciatemi dire che chi considera “freddi” gli ucraini, probabilmente non è mai stato in Inghilterra (Paese che conosco molto bene): lì la freddezza degli abitanti la puoi sperimentare in ogni istante e non è affatto facile entrare nel loro mondo.
Tornando al'Ucraina, come tutti ben sappiamo qui il costo della vita è molto basso rispetto a quello di altre nazioni, tra cui l’Italia, quindi si può vivere dignitosamente anche con poco. Sono certo quindi che, quando riceverò la pensione, mia moglie ed io staremo abbastanza bene. Peraltro già oggi, ad esempio, possiamo concederci spesso una serata in pizzeria, cosa che in Italia non potevamo più fare già da qualche anno benché io lavorassi e fossi regolarmente retribuito. Insomma, anche in proiezione futura sono abbastanza ottimista.
Quanto alla sanità, ho avuto già modo di confrontami con quella ucraina per problemi di carattere dermatologico (e non solo): nella cittadina in cui vivo c’è un grande policlinico, quindi non posso lamentarmi. E poi c’è sempre Lviv a una quarantina di chilometri. Al medico che mi ha visitato è bastata un’occhiata per capire la natura dei miei problemi (uno dei quali abbastanza pesante): mi ha prescritto le cure opportune e la salute è tornata. Direi che come primo approccio con la sanità ucraina le cose sono andate bene.
Devo ammettere che inizialmente ho faticato un po’ ad abituarmi a certe “tradizioni” locali: ad esempio i lunghissimi pranzi (e non solo quelli di nozze e delle feste in genere). Per uno come me che non dà grande importanza al cibo, stare seduto a tavola per cinque o sei ore è un “esercizio” un po’ complicato! Un’altra “usanza” che trovo un tantino fastidiosa (soprattutto d’inverno, con le calzature pesanti) è quella di togliersi le scarpe quando ci si reca in visita da un parente o un amico: quasi tutte le case che ho visitato hanno pavimenti in parquet (che si sporca facilmente) e pieni di tappeti, quindi capisco l’esigenza di togliersi le scarpe, però… io la vivo come una piccola seccatura. Anche perché non è vero che TUTTE le famiglie forniscono all’ospite un paio di pantofole: c’è chi lo fa e chi no.
Comunque si tratta di piccole cose alle quali pian piano mi sono abituato. Parlando di situazioni più serie, non amo molto certe strade piene di buche, ma nella mia cittadina il Comune sta pian piano sistemando vie e piazze, quindi direi che la situazione sta migliorando anche sotto questo aspetto.
Avrei ancora molto da scrivere ma mi fermo qui, sperando di aver offerto una piccola idea di quella che è la vita quotidiana (di un pensionato, ma non solo) in Ucraina.
P.S.: dato che tra qualche mese dovrò avviare l’iter per la richiesta della pensione INPS, non mi dispiacerebbe se qualche utente che ha già risolto la sua situazione mi desse qualche informazione dettagliata su tutta la trafila burocratica, anche perché qualcosa sembra essere cambiato rispetto a pochi anni fa. Grazie sin da ora a chi vorrà farlo!
Dopo due anni credo anche di poter esprimere un parere abbastanza attendibile (spero) sulla vita da pensionati in questa nazione (o perlomeno nell’Oblast di Lviv, l’unica che conosco benino), anche se manca un anno esatto al giorno in cui finalmente riceverò la pensione dall’INPS.
Premesso che ancora non parlo granché l’ucraino, devo dire che non ho riscontrato negli ucraini tutta la freddezza di cui parlano alcuni utenti del Forum. O meglio: è vero che al primissimo approccio sembrano quasi tutti severi e distaccati, ma basta una battuta per vederli sorridere e diventare socievoli. Ovviamente il discorso non vale per tutti, chi è introverso rimane un po’ chiuso in se stesso (anche io, del resto, sono un po'... "orso"), però ho constatato che in generale agli ucraini piace molto parlare. Poi lasciatemi dire che chi considera “freddi” gli ucraini, probabilmente non è mai stato in Inghilterra (Paese che conosco molto bene): lì la freddezza degli abitanti la puoi sperimentare in ogni istante e non è affatto facile entrare nel loro mondo.
Tornando al'Ucraina, come tutti ben sappiamo qui il costo della vita è molto basso rispetto a quello di altre nazioni, tra cui l’Italia, quindi si può vivere dignitosamente anche con poco. Sono certo quindi che, quando riceverò la pensione, mia moglie ed io staremo abbastanza bene. Peraltro già oggi, ad esempio, possiamo concederci spesso una serata in pizzeria, cosa che in Italia non potevamo più fare già da qualche anno benché io lavorassi e fossi regolarmente retribuito. Insomma, anche in proiezione futura sono abbastanza ottimista.
Quanto alla sanità, ho avuto già modo di confrontami con quella ucraina per problemi di carattere dermatologico (e non solo): nella cittadina in cui vivo c’è un grande policlinico, quindi non posso lamentarmi. E poi c’è sempre Lviv a una quarantina di chilometri. Al medico che mi ha visitato è bastata un’occhiata per capire la natura dei miei problemi (uno dei quali abbastanza pesante): mi ha prescritto le cure opportune e la salute è tornata. Direi che come primo approccio con la sanità ucraina le cose sono andate bene.
Devo ammettere che inizialmente ho faticato un po’ ad abituarmi a certe “tradizioni” locali: ad esempio i lunghissimi pranzi (e non solo quelli di nozze e delle feste in genere). Per uno come me che non dà grande importanza al cibo, stare seduto a tavola per cinque o sei ore è un “esercizio” un po’ complicato! Un’altra “usanza” che trovo un tantino fastidiosa (soprattutto d’inverno, con le calzature pesanti) è quella di togliersi le scarpe quando ci si reca in visita da un parente o un amico: quasi tutte le case che ho visitato hanno pavimenti in parquet (che si sporca facilmente) e pieni di tappeti, quindi capisco l’esigenza di togliersi le scarpe, però… io la vivo come una piccola seccatura. Anche perché non è vero che TUTTE le famiglie forniscono all’ospite un paio di pantofole: c’è chi lo fa e chi no.
Comunque si tratta di piccole cose alle quali pian piano mi sono abituato. Parlando di situazioni più serie, non amo molto certe strade piene di buche, ma nella mia cittadina il Comune sta pian piano sistemando vie e piazze, quindi direi che la situazione sta migliorando anche sotto questo aspetto.
Avrei ancora molto da scrivere ma mi fermo qui, sperando di aver offerto una piccola idea di quella che è la vita quotidiana (di un pensionato, ma non solo) in Ucraina.
P.S.: dato che tra qualche mese dovrò avviare l’iter per la richiesta della pensione INPS, non mi dispiacerebbe se qualche utente che ha già risolto la sua situazione mi desse qualche informazione dettagliata su tutta la trafila burocratica, anche perché qualcosa sembra essere cambiato rispetto a pochi anni fa. Grazie sin da ora a chi vorrà farlo!
-
- Admin
- Messaggi: 7564
- Iscritto il: sabato 5 luglio 2008, 18:04
- Residenza: Kiev Ucraina
- Anti-spam: 42
- Località: Tra Marbella e Kiev
Re: Vita da pensionati in Ucraina
Grazie del tuo contributo. Pensionato italiano con compagna/moglie ucraina.
Ne parlavamo in altro argomento: donna ucraina ed entrate in euro, una delle combinazioni più positive per il trasferimento in Ucraina .
Ne parlavamo in altro argomento: donna ucraina ed entrate in euro, una delle combinazioni più positive per il trasferimento in Ucraina .
"L'uomo saggio aspetta il momento giusto, il pazzo lo anticipa, l'imbecille lo lascia passare". (tratto dal film "Mai arrendersi")
-
- ESPERTO
- Messaggi: 3198
- Iscritto il: martedì 11 settembre 2012, 9:32
- Residenza: Milano e Odessa
- Anti-spam: 42
- Località: Milano e Odessa
Re: Vita da pensionati in Ucraina
Forrest, hai dimenticato il "sapersi accontentare " e il "gusto delle cose semplici" ovvero, il gusto della vita e non dei suoi surrogati.
Ciao a tutti, io me ne vado. Buona fortuna. Slava Ucraina!
- Orion
- MASTER
- Messaggi: 366
- Iscritto il: sabato 30 luglio 2011, 19:25
- Residenza: Lvivska Oblast - Ucraina
- Anti-spam: 42
Re: Vita da pensionati in Ucraina
Ciao a tutti! Seguendo in parte il consiglio di Forrest Gump (al quale voglio dire che mi dispiace moltissimo per il suo recente problema da lui descritto nel thread “Laciatemi sfogare”), mi sono informato direttamente da chi ne sa più di chiunque altro sull’iter burocratico relativo alla domanda di pensione di vecchiaia da inviare all’INPS. In seguito ad alcune telefonate all’Agenzia delle Entrate italiana e alcune e-mail inviate all’INPS, ho finalmente una visione più chiara dell’intera situazione.
Se nel corso della propria carriera il pensionato italiano che decide di vivere in Ucraina - e ha la residenza fiscale in questo Paese - ha versato i contributi all’INPS come dipendente privato dovrà pagare le tasse necessariamente in Ucraina, e quindi riceverà dall’Italia la pensione lorda (per evitare la doppia tassazione). Se ho ben capito, dovrà versare allo Stato italiano solo le addizionali regionali e comunali. Credo che il discorso sia diverso per chi ha versato i contributi in Italia come dipendente pubblico, ma per chiarimenti su questo punto è meglio rivolgersi direttamente all’Agenzia delle Entrate. Poi, come ha scritto giustamente Forrest Gump, se uno ha qualche proprietà (per esempio case o terreni) in Italia, dovrà comunque informarsi sempre presso l’Agenzia delle Entrate italiana per le relative tasse e imposte.
Quando finalmente comincerò a ricevere la pensione potrò fornire - se volete - qualche altra indicazione più dettagliata sulle pratiche da svolgere per richiederla. Comunque posso anticipare che la domanda di pensione va fatta via internet - quindi anche dall’estero - mediante un apposito modulo online presente nel sito dell’INPS.
Colgo l’occasione per segnalare che sul sito dell’Ambasciata italiana a Kiev è presente da pochi giorni una notizia che potrebbe interessare diversi utenti di questo Forum: si tratta della segnalazione delle “Nuove procedure per il rilascio di permessi di soggiorno in Ucraina”. Nel sito c’è il link alla pagina del Servizio immigrazione dell’Ucraina contenente tutte le nuove norme e regole (scritte sia in ucraino che in inglese). A mio modesto parere, per gli italiani che vivono in Ucraina è consigliabile visitare ogni tanto il sito della nostra Ambasciata a Kiev perché fornisce notizie utili e, soprattutto, ufficiali. Naturalmente le nuove norme sul rilascio dei permessi di soggiorno non interessano solo gli “aspiranti pensionati”, bensì tutti gli stranieri che vogliano risiedere in Ucraina per lunghi periodi, magari per motivi di lavoro.
Spero di avervi fornito qualche notizia realmente utile. Alla prossima!
Se nel corso della propria carriera il pensionato italiano che decide di vivere in Ucraina - e ha la residenza fiscale in questo Paese - ha versato i contributi all’INPS come dipendente privato dovrà pagare le tasse necessariamente in Ucraina, e quindi riceverà dall’Italia la pensione lorda (per evitare la doppia tassazione). Se ho ben capito, dovrà versare allo Stato italiano solo le addizionali regionali e comunali. Credo che il discorso sia diverso per chi ha versato i contributi in Italia come dipendente pubblico, ma per chiarimenti su questo punto è meglio rivolgersi direttamente all’Agenzia delle Entrate. Poi, come ha scritto giustamente Forrest Gump, se uno ha qualche proprietà (per esempio case o terreni) in Italia, dovrà comunque informarsi sempre presso l’Agenzia delle Entrate italiana per le relative tasse e imposte.
Quando finalmente comincerò a ricevere la pensione potrò fornire - se volete - qualche altra indicazione più dettagliata sulle pratiche da svolgere per richiederla. Comunque posso anticipare che la domanda di pensione va fatta via internet - quindi anche dall’estero - mediante un apposito modulo online presente nel sito dell’INPS.
Colgo l’occasione per segnalare che sul sito dell’Ambasciata italiana a Kiev è presente da pochi giorni una notizia che potrebbe interessare diversi utenti di questo Forum: si tratta della segnalazione delle “Nuove procedure per il rilascio di permessi di soggiorno in Ucraina”. Nel sito c’è il link alla pagina del Servizio immigrazione dell’Ucraina contenente tutte le nuove norme e regole (scritte sia in ucraino che in inglese). A mio modesto parere, per gli italiani che vivono in Ucraina è consigliabile visitare ogni tanto il sito della nostra Ambasciata a Kiev perché fornisce notizie utili e, soprattutto, ufficiali. Naturalmente le nuove norme sul rilascio dei permessi di soggiorno non interessano solo gli “aspiranti pensionati”, bensì tutti gli stranieri che vogliano risiedere in Ucraina per lunghi periodi, magari per motivi di lavoro.
Spero di avervi fornito qualche notizia realmente utile. Alla prossima!
-
- Admin
- Messaggi: 7239
- Iscritto il: domenica 7 dicembre 2008, 0:40
- Residenza: Lviv Ucraina
- Anti-spam: 56
Re: Vita da pensionati in Ucraina
Effettivamente quello dei cambiamenti legislativi legati ai permessi di soggiorno e quelli di lavoro è un argomento che non abbiamo ancora affrontato, pur contenendo importanti novità. Ringrazio per la segnalazione e provvedo ad aprire un post a parte
- gioviale1956
- MASTER
- Messaggi: 398
- Iscritto il: lunedì 2 maggio 2016, 13:41
- Residenza: tenerife spagna
- Anti-spam: 42
Re: Vita da pensionati in Ucraina
Allora io sono pensionato inps , iscritto all'aire e vivo a tenerife , ho ottenuto la defiscalizzazione completa della pensione italiana comprese addizionali varie e pago le tasse in spagna , l'unico problema è che il primo anno le tasse le paghi doppie, poi devi richiedere il rimborso al centro fiscale di pescara centro. Poi riferendomi qui in ucraina non sò se la tassazione è minore o no.Ultima analisi , non vivrei mai qui da pensionato , paese non adeguato per persone anziane , saluti.
- Mauroest
- MASTER
- Messaggi: 417
- Iscritto il: lunedì 19 aprile 2010, 9:44
- Residenza: Trieste
- Anti-spam: 42
Re: Vita da pensionati in Ucraina
certo che arrivando da Tenerife e fare il pensionato in UA sarebbe un forte impatto.
A mio modesto parere, avendo vissuto da pensionato in altre parti del mondo con quasi parita' di costi all'UA, ci sono altri caldi paesi che offrono stili di vita facili e piu' adatti alle lunghe residenze
Il sistema sanitario UA l'ho fortunatamento provato poco ed in maniera non piacevole. Pareri vari di stranieri sono molto discordanti ma esperienze di mia moglie e suoi conoscenti sono quasi sempre stati negative.
A mio modesto parere, avendo vissuto da pensionato in altre parti del mondo con quasi parita' di costi all'UA, ci sono altri caldi paesi che offrono stili di vita facili e piu' adatti alle lunghe residenze
Il sistema sanitario UA l'ho fortunatamento provato poco ed in maniera non piacevole. Pareri vari di stranieri sono molto discordanti ma esperienze di mia moglie e suoi conoscenti sono quasi sempre stati negative.
gioviale1956 ha scritto:Allora io sono pensionato inps , iscritto all'aire e vivo a tenerife , ho ottenuto la defiscalizzazione completa della pensione italiana comprese addizionali varie e pago le tasse in spagna , l'unico problema è che il primo anno le tasse le paghi doppie, poi devi richiedere il rimborso al centro fiscale di pescara centro. Poi riferendomi qui in ucraina non sò se la tassazione è minore o no.Ultima analisi , non vivrei mai qui da pensionato , paese non adeguato per persone anziane , saluti.
- gioviale1956
- MASTER
- Messaggi: 398
- Iscritto il: lunedì 2 maggio 2016, 13:41
- Residenza: tenerife spagna
- Anti-spam: 42
Re: Vita da pensionati in Ucraina
Appunto , il problema più grande per quel che mi dice la moglie è la sanità , già che a tenerife non è granchè , ma qui è roba da brividi.Auguri agli anzianotti che hanno deciso di passare la vecchiaia da queste parti.
- Orion
- MASTER
- Messaggi: 366
- Iscritto il: sabato 30 luglio 2011, 19:25
- Residenza: Lvivska Oblast - Ucraina
- Anti-spam: 42
Re: Vita da pensionati in Ucraina
Ciao a tutti! Dopo aver completato con successo le pratiche per la pensione INPS (che ormai ricevo regolarmente ogni inizio mese), mi trovo a dover affrontare un altro piccolo problema burocratico in quanto nel corso del 2019 dovrò, giustamente, cominciare a pagare le tasse all'Ucraina essendo a tutti gli effetti residente fiscale in questo Paese. La domanda è ovviamente rivolta soprattuto agli utenti del Forum che si trovano nella stessa mia situazione: pensionato italiano (ex dipendente privato) che risiede in Ucraina più dei fatidici 183/184 giorni l'anno (in realtà io vivo qui 365 giorni l'anno...) e quindi deve pagare tasse e imposte solo qui (come mi ha confermato anche l'Agenzia delle Entrate italiana).
La domanda è abbastanza semplice: quando scaricherò da internet il modello CU (ex 730) con l'indicazione delle somme che l'INPS mi ha corrisposto nel 2018 (modello che dovrò presentare all'Agenzia delle Entrate ucraina insieme con la dichiarazione dei redditi) dovrò farlo apostillare prima di farlo tradurre in ucraino? Se sì, chi dovrà apostillarlo? Il consolato italiano a Kiev (come penso)?
Ringrazio in anticipo per la risposta. A presto!
La domanda è abbastanza semplice: quando scaricherò da internet il modello CU (ex 730) con l'indicazione delle somme che l'INPS mi ha corrisposto nel 2018 (modello che dovrò presentare all'Agenzia delle Entrate ucraina insieme con la dichiarazione dei redditi) dovrò farlo apostillare prima di farlo tradurre in ucraino? Se sì, chi dovrà apostillarlo? Il consolato italiano a Kiev (come penso)?
Ringrazio in anticipo per la risposta. A presto!
- gioviale1956
- MASTER
- Messaggi: 398
- Iscritto il: lunedì 2 maggio 2016, 13:41
- Residenza: tenerife spagna
- Anti-spam: 42
Re: Vita da pensionati in Ucraina
Buondi a tutti , voglio informare che l'agenzia delle entrate di pescara mi ha negato il rimborso irpef perchè non era passato almeno un anno dall'iscrizione all'aire , quindi state attenti a queste date , prima di chiedere eventuali rimborsi fate passare almeno un anno di iscrizione all'aire anche se pagate le imposte in ucraina e siete residenti li, se no non rimborsano , quindi si paga almeno un anno di tasse doppio. Mai facile con il fisco italiano !Nel mio caso ho regalato un anno di imposte al governo canario perchè tra l'altro mal consigliato dal fisco spagnolo.
-
- TURISTA
- Messaggi: 6
- Iscritto il: venerdì 15 gennaio 2010, 11:48
- Residenza: Khmelnytski
- Anti-spam: 42
Re: Vita da pensionati in Ucraina
Buongiorno, avrei una questione da porgere.
Ricevo la pensione in Ucraina da due anni. Ogni anno mi viene recapitato il modulo di esistenza in vita.
Lo scorso anno ho avuto occasione di un viaggio in Italia ed ho potuto farlo presso la sede Inps.
Quest'anno devo farlo in Ucraina nella mia città di residenza Khmelnystki.
C'e qualche altro pensionato col mio stesso problema e come ha risolto?
Grazie per la collaborazione.
Grappoli Adelio.
Ricevo la pensione in Ucraina da due anni. Ogni anno mi viene recapitato il modulo di esistenza in vita.
Lo scorso anno ho avuto occasione di un viaggio in Italia ed ho potuto farlo presso la sede Inps.
Quest'anno devo farlo in Ucraina nella mia città di residenza Khmelnystki.
C'e qualche altro pensionato col mio stesso problema e come ha risolto?
Grazie per la collaborazione.
Grappoli Adelio.
- dreamcatcher
- Admin
- Messaggi: 9464
- Iscritto il: giovedì 1 luglio 2010, 10:38
- Residenza: Como
- Anti-spam: 56
Re: Vita da pensionati in Ucraina
Non sono assolutamente esperto, ma per esempio ho trovato questo articolo che spiega, penso in maniera completa, come andava fatto l'accertamento lo scorso anno.
Credo sia cambiato poco, forse il nome della banca di riferimento.
In ogni caso credo che una volta ricevuto il modulo, ci si debba recare ad esempio in ambasciata o consolato dove può essere facilmente verificata la correttezza di quanto dichiarato da questi cosidetti 'testimoni attendibili', dopodichè si allega al tutto anche un documento personale valido e un estratto conto recente.
Non so se serva, ma si potrebbe anche allegare altro, come una fattura per un acquisto intestata al pensionato o qualunque altro documento che ne possa provare l'esistenza in vita.
Non credo quindi che sia necessario svolgere il tutto in Italia, magari un giretto a Kiev bisogna farlo comunque ma a quanto ne so la pubblica amministrazione è anche obbligata a comunicare via pec coi cittadini, quindi la documentazione potrebbe anche essere consegnata in questo modo.
Meglio comunque che intervenga chi è più esperto...
Credo sia cambiato poco, forse il nome della banca di riferimento.
In ogni caso credo che una volta ricevuto il modulo, ci si debba recare ad esempio in ambasciata o consolato dove può essere facilmente verificata la correttezza di quanto dichiarato da questi cosidetti 'testimoni attendibili', dopodichè si allega al tutto anche un documento personale valido e un estratto conto recente.
Non so se serva, ma si potrebbe anche allegare altro, come una fattura per un acquisto intestata al pensionato o qualunque altro documento che ne possa provare l'esistenza in vita.
Non credo quindi che sia necessario svolgere il tutto in Italia, magari un giretto a Kiev bisogna farlo comunque ma a quanto ne so la pubblica amministrazione è anche obbligata a comunicare via pec coi cittadini, quindi la documentazione potrebbe anche essere consegnata in questo modo.
Meglio comunque che intervenga chi è più esperto...