Faccio il copia/incolla di un post da me pubblicato in altra sezione del forum.
Probabilmente, anche se non si parla specificatamente di Ucraina, questa è la sezione più adatta:
PENSIONATI ITALIANI ALL'ESTERO.
LE RISPOSTE ALLE DOMANDE PIÛ FREQUENTI
Volevo dare il mio contributo su un argomento molto dibattuto che ho avuto modo di affrontare in prima persona aiutando mia madre, pensionata italiana residente all'estero.
Ecco in sintesi le risposte alle domande più comuni.
1)
Cosa deve fare un pensionato italiano che vuole ricevere la propria pensione all'estero?
- cambiare la propria residenza fiscale: occorre risiedere nel paese straniero per almeno 183 giorni su 365;
- registrarsi all'Aire: rivolgersi al consolato italiano competente di zona;
- aprire un conto corrente nel paese di nuova residenza: vi daranno un codice Iban ed uno Swift (detto anche Bic) da comunicare successivamente all'ente che eroga la pensione;
- comunicare il cambio di residenza all'INPS: è possibile farlo anche telematicamente.
2)
E' conveniente "spostare" la residenza fiscale fuori dall'Italia ed ottenere il pagamento della propria pensione all'estero ?
Nel 99% dei casi si. Il pensionato italiano che chiede la detassazione della propria pensione in Italia e di essere tassato secondo la normativa fiscale di un altro paese straniero, ha ben ragione di farlo in 192 casi su 196. Nel mondo ci sono infatti 196 stati: solo in 4 paesi la ritenuta fiscale applicata alla pensione lorda è più alta di quella italiana.
3)
Corro il rischio di essere tassato due volte? In Italia e nel paese di residenza?
La regola universale del divieto di doppia imposizione fiscale sui redditi sembrerebbe escludere a priori la possibilità di essere tassati 2 volte: la prima volta in Italia e la seconda nel nuovo stato di residenza. Ed in effetti è così.
Ma, anche in questo caso, ci sono rarissime eccezioni: sono i casi dei pensionati INPDAD che si trasferiscono in stati con i quali l'Italia non ha firmato nessun accordo bilaterale).
4)
Quanto risparmierò in tasse?
Abbiamo detto che in 192 paesi su 196 totali, riceverete una pensione netta più alta. Ma di quanto?
Non c'è una regola universale per tutte le destinazioni. L'Italia ha infatti sottoscritto una specifica convenzione bilaterale con quasi tutti gli stati. Motivo per il quale il pensionato residente in Spagna non avrà lo stesso identico trattamento fiscale del suo alter ego andato a vivere in Germania o in Tunisia.
Ci si può solo affidare alle statistiche che sostengono che la trattenuta fiscale applicata dallo stato italiano è mediamente più cara del 30% rispetto alla media europea.
5)
Quando spostare la pensione all'estero non porta nessun giovamento economico?
Se siete stati dipendenti della pubblica amministrazione, quindi dipendenti statali o parastatali, dipendenti di regioni, comuni, province, militari, professori universitari, dipendenti di consolati ed ambasciate, appartenenti alle forze dell'ordine in generale...dalla Polizia alla Guardia Forestale, passando per i Vigili del Fuoco, Carabinieri, Guardia di Finanza ecc. potete anche fare domanda per ricevere la vostra pensione all'estero, ma la riceverete al netto della tassazione italiana. In altre parole, la vostra pensione sarà prima tassata in Italia e poi inviata all'estero.
C'è un elemento comune a tutti questi casi: l'ente che eroga la vostra pensione non è l'INPS, ma l'INPDAD.
6)
Siete pensionati INPDAP? Poca scelta, ma c'è ancora dove andare.
Se fate parte di una delle categorie indicate al punto 5, dimenticate il Portogallo e la possibilità di ricevere la pensione "lorda" per i prossimi 10 anni. La vostra pensione sarebbe prima tassata in Italia e poi inviata in Portogallo e, conseguentemente, l'importo ricevuto all'estero sarebbe assolutamente identico a quello che ricevete in Italia.
Ci sono solo 4 paesi al mondo che consentono anche ai pensionati INPDAP di ricevere la propria pensione senza la trattenuta italiana. Trattasi di: Australia, Senegal, Tunisia e Cile. In questi casi basta pagare le tasse sulla pensione in loco. L' Australia è praticamente inaccessibile per le severissime norme sull'immigrazione, ma sono tanti gli ex dipendenti della pubblica amministrazione che hanno improvvisamente cambiato idea
e dal Portogallo si sono trasferiti in Tunisia dove pagano il 20% di trattenuta SOLO sul 20% della pensione.
Qualche esempio?
- pensione di 1000 euro lordi:
800 euro sono tax free;
sui 200 rimanenti (cioè sul 20% del totale) pagherete un'aliquota del 20%, pari a 40 euro.
La vostra pensione netta sarebbe quindi in Tunisia di 960 euro.
- pensione lorda di 2000 euro? Moltiplicate x 2 i 960 euro.
7)
Oltre la pensione, case e terreni.
- Casa rimasta in Italia.
"se hai casa in Italia, devi pagare le tasse all'Italia. Poco importa che tu sia residente a Londra o sulla Luna e poco importa che la casa sia intestata ad un cinese o al tuo cane. Il tuo cane od il cinese pagheranno le tasse all'Italia".
Sono le parole di un commercialista.
- Casa comprata nel nuovo paese di residenza.
Se siete residenti ufficialmente all'estero ed iscritti Aire, si dovranno pagare le tasse nel nuovo paese di residenza.
Ma, se avete lasciato la vostra residenza in Italia, sapevate che i vostri immobili all'estero vanno anch'essi dichiarati in Italia ?
Le sanzioni per la mancata dichiarazione nel quadro RW della dichiarazione dei redditi sono severe. Sembra illogico, ma se siete ancora residenti fiscali in Italia ed avete comprato casa all'estero, lo stato italiano pretende il pagamento delle tasse anche su questo immobile. Trattasi di Ivafe e Ivie (Imposta sul Valore degli Immobili Estero).