Ciao Natalia
- dgta67
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Ciao Natalia
Salve amici, come avrete già intuito dal titolo stamattina abbiamo avuto una gran brutta notizia da Kirovograd : mia suocera ci ha lasciati. Come avevo scritto alcuni giorni fa, le sue condizioni di salute erano ormai molto precarie, l'età si faceva sentire e l'assistenza medica in Ucraina non bada troppo a una persona di 89 anni. In queste ultime settimane aveva dovuto lasciare la sua casa in campagna ( ormai non era più autosufficiente) per andare a vivere da suo figlio e dalla nuora.
Aveva avuto una vita durissima Natalia.
Appena bambina rischiò di morire di fame durante l'holodomor, un periodo da incubo nel quale lei, la madre e le due sorelle riuscirono a stento a sopravvivere.
Il padre fu meno fortunato : deportato in un Gulag trovò la morte senza mai che i familiari sapessero il perchè della sua prigionia, o il luogo esatto del decesso.
Ma si sa, a quei tempi e in quei luoghi era un fatto normale finire così.
Passarono gli anni e, dopo i soldati del baffone, arrivarono gli altri soldati,quelli del baffetto.
Ancora una volta una lotta per la sopravvivenza : soprusi ,violenze, distruzioni, morti...e fame, sempre il rischio di morire di fame.
Poi anche quella guerra finì, lasciando tutto in rovina, con la speranza che peggio di così non potesse andare.
E allora al lavoro per 12 ore al giorno,con l'imperativo di ricostruire, di ripartire ,di ritornare a vivere.
Nessuno si lamentava, anche se le condizioni erano durissime almeno c'era qualcosa da mettere in tavola la sera.
E così la vita andava avanti,tra mille difficoltà ,ma si andava avanti.
Ricordo la prima volta che conobbi Natalia.
Io non parlavo una parola di Russo,lei non capiva l'Italiano.
Ma , stranamente, riuscii ad intuire in maniera precisa quello che voleva trasmettermi : aveva il dono di farsi capire anche se parlavamo lingue diverse.
Quando andavamo in Ucraina ( io, sua figlia e sua nipote ) non potevamo certo fermarci solo a Kiev, dovevamo per forza andare in campagna a far visita a Natalia.
Lontani da quel mondo pieno di lustrini, di macchinoni, di botique, di soldi che giravano a gogo...
Immersi in un mondo si arcaico e duro, ma anche molto più vero e autentico.
Un giorno mia moglie le chiese " mamma,perchè non vieni stare da noi , in Italia, saresti seguita e curata al meglio...posto a casa ce ne abbiamo anche troppo..."
" Vuoi farmi morire prima del tempo " ribattè subito mia suocera... sono nata qui ,qui voglio morire.
L'anno scorso non siamo andati in Ucraina, la moglie ha dovuto cambiare il passaporto ( ha preso la cittadinanza italiana) ma le pratiche sono andate per le lunghe...
Così a metà agosto abbiamo rinunciato, le abbiamo detto : quest'anno non possiamo, ci vediamo la prossima estate, dai cerca di portare pazienza, arriveremo l'anno prossimo...
Non è andata cosi.
Mi dispiace tantissimo per questo.
Ciao Natalia, mi mancherai.
Diego.
Aveva avuto una vita durissima Natalia.
Appena bambina rischiò di morire di fame durante l'holodomor, un periodo da incubo nel quale lei, la madre e le due sorelle riuscirono a stento a sopravvivere.
Il padre fu meno fortunato : deportato in un Gulag trovò la morte senza mai che i familiari sapessero il perchè della sua prigionia, o il luogo esatto del decesso.
Ma si sa, a quei tempi e in quei luoghi era un fatto normale finire così.
Passarono gli anni e, dopo i soldati del baffone, arrivarono gli altri soldati,quelli del baffetto.
Ancora una volta una lotta per la sopravvivenza : soprusi ,violenze, distruzioni, morti...e fame, sempre il rischio di morire di fame.
Poi anche quella guerra finì, lasciando tutto in rovina, con la speranza che peggio di così non potesse andare.
E allora al lavoro per 12 ore al giorno,con l'imperativo di ricostruire, di ripartire ,di ritornare a vivere.
Nessuno si lamentava, anche se le condizioni erano durissime almeno c'era qualcosa da mettere in tavola la sera.
E così la vita andava avanti,tra mille difficoltà ,ma si andava avanti.
Ricordo la prima volta che conobbi Natalia.
Io non parlavo una parola di Russo,lei non capiva l'Italiano.
Ma , stranamente, riuscii ad intuire in maniera precisa quello che voleva trasmettermi : aveva il dono di farsi capire anche se parlavamo lingue diverse.
Quando andavamo in Ucraina ( io, sua figlia e sua nipote ) non potevamo certo fermarci solo a Kiev, dovevamo per forza andare in campagna a far visita a Natalia.
Lontani da quel mondo pieno di lustrini, di macchinoni, di botique, di soldi che giravano a gogo...
Immersi in un mondo si arcaico e duro, ma anche molto più vero e autentico.
Un giorno mia moglie le chiese " mamma,perchè non vieni stare da noi , in Italia, saresti seguita e curata al meglio...posto a casa ce ne abbiamo anche troppo..."
" Vuoi farmi morire prima del tempo " ribattè subito mia suocera... sono nata qui ,qui voglio morire.
L'anno scorso non siamo andati in Ucraina, la moglie ha dovuto cambiare il passaporto ( ha preso la cittadinanza italiana) ma le pratiche sono andate per le lunghe...
Così a metà agosto abbiamo rinunciato, le abbiamo detto : quest'anno non possiamo, ci vediamo la prossima estate, dai cerca di portare pazienza, arriveremo l'anno prossimo...
Non è andata cosi.
Mi dispiace tantissimo per questo.
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Diego.
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Re: Ciao Natalia
Scusate,ho il tasto sinistro che ormai è andato, ho postato 3 volte.
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Re: Ciao Natalia
Condoglianze
E quando pensi che sia finita e' proprio allora che comincia la salita.
- dreamcatcher
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Re: Ciao Natalia
Ciao Diego,
un abbraccio forte a tutti voi. La distanza, purtroppo, rende sempre tutto più difficile, in questo momento poi è ancora peggio.
Quanto hai scritto rende molto bene l'idea della persona che era e penso che tu abbia fatto bene a dedicarle queste righe e a condividerle col forum.
un abbraccio forte a tutti voi. La distanza, purtroppo, rende sempre tutto più difficile, in questo momento poi è ancora peggio.
Quanto hai scritto rende molto bene l'idea della persona che era e penso che tu abbia fatto bene a dedicarle queste righe e a condividerle col forum.
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Re: Ciao Natalia
Condoglianze. Mi fà piacere che non tutte le suocere siano uguali. Pace per lei.
"L'uomo saggio aspetta il momento giusto, il pazzo lo anticipa, l'imbecille lo lascia passare". (tratto dal film "Mai arrendersi")
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Re: Ciao Natalia
90 anni una bell' eta', ci metterei la firma.
Purtroppo da quello che hai scritto nemmeno passati bene.
Condoglianze.
Chi ha le suocere, chi ha i cognati.
Purtroppo da quello che hai scritto nemmeno passati bene.
Condoglianze.
Scusami Diego, ma questa e' fantastica!Forrest Gump ha scritto:Condoglianze. Mi fà piacere che non tutte le suocere siano uguali. Pace per lei.
Chi ha le suocere, chi ha i cognati.
Dove son gli impiccatori degli Eroi che non scordiamo?
Dove son gli infoibatori della nostra gente sola?
Ruggirà per noi il leone, di là raglio di somaro.
Eia, carne del Quarnaro! Eja Eja Alalà
G. D'Annunzio
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Re: Ciao Natalia
Concordo con Pietro, una bella età. Ci metterei la firma anch’io.
Condoglianze.
Condoglianze.
- Legione
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Re: Ciao Natalia
Grazie per il racconto della vita di Natalia.
Quanti avvenimenti, quante esperienze, quanto dolore, ma anche le felicità autentiche di chi vive una vita semplice in un luogo appartato.
Mi spiace non siate riusciti ad andare da lei l'anno scorso, ma lei vivrà in Voi per sempre. Col tempo lo sentirete ancor di più.
Le mie condoglianze.
E un abbraccio alla tua compagna.
Quanti avvenimenti, quante esperienze, quanto dolore, ma anche le felicità autentiche di chi vive una vita semplice in un luogo appartato.
Mi spiace non siate riusciti ad andare da lei l'anno scorso, ma lei vivrà in Voi per sempre. Col tempo lo sentirete ancor di più.
Le mie condoglianze.
E un abbraccio alla tua compagna.
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Re: Ciao Natalia
Sentite condoglianze. Anche io ho perso mia suocera l'anno scorso. Anche lei novantenne . Nel tuo racconto ho rivisto la sua figura di donna semplice e di gran cuore
- dgta67
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Re: Ciao Natalia
Grazie a tutti,mi ha fatto piacere condividere con voi questa disgrazia.
Diego.
Diego.
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Re: Ciao Natalia
condoglianze
Il Mondo alla rovescia, quello del male, della follia distruttiva e dell’assurdo è difeso e costruito da un esercito di “medici pietosi”, di anime belle allo specchio, di persone che vanno dove le porta il cuore avendo lasciato la testa a casa.
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Re: Ciao Natalia
condoglianze
"В гибридной войне основная битва ведется не за территорию, а за нескольких кубических сантиметров в вашем черепе".