andrey ha scritto:vedo invece da parte di gianmarco un rifiuto alla lingua nazionale
Stavolta lo difendo
Non credo si tratti di un rifiuto ma piuttosto della mancanza di qualsiasi stimolo a impararlo e parlarlo quotidianamente. Non è una sua colpa.
Vive in una città dove il russo lo parlano tutti e dove la lingua è realmente uno strumento per comunicare e capirsi.
Probabilmente leggerà i cartelli in ucraino, i documenti ufficiali in ucraino, guarderà programmi televisivi in ucraino ma tutto è molto marginale.
Poi, avesse vent'anni e la prospettiva magari di trovare un lavoro a Lviv, forse avrebbe un senso pratico anche imparare l'ucraino.
Diamogli atto invece di aver imparato la lingua del posto, di parlarla correntemente, cose che come detto altre volte non è da tutti. E' circondato di persone che potrebbero fargli da traduttore e invece è padrone di una lingua non sua, il che è una bellissima cosa.
Da questo punto di vista mi sento invece di criticare chi, giovanissimo come i ragazzini dell'età di mio figlio, pur studiando l'ucraino non lo parlano. Se devono ascoltare una canzone la scelgono in lingua russa, o moldava se considero la mia zona.
Discorso diverso quello del rifiuto di utilizzare la lingua russa come ha riportato Gianmarco stesso, da parte di chi vive sui carpazi. E' una cosa veramente stupida.
Può anche darsi che non tutti la parlino fluentemente, sicuramente la capiscono.
Per fare un esempio, se uno spagnolo mi si rivolge in lingua spagnola sperando di essere capito, gli rispondo in italiano, perchè non saprei formulare un discorso in spagnolo. Immagino che ci capiremmo, proprio come un ucraino e un russo. Però se conosco lo spagnolo, sicuramente rispondo in quella lingua, così come mi auguro che se lui conosce un minimo di italiano, si sforzi di utilizzarlo. A meno che non si tratti di riunioni del consiglio di sicurezza dell'onu, le barriere linguistiche si superano e creano spesso situazioni piacevoli, divertenti.
andrey ha scritto:non abito fisso a Lviv ma mai visto rifiutarsi di parlare in russo
Anche io non ho avuto mai questa impressione. Ho avuto risposte in ucraino quando mi esprimevo in russo, ma come ho scritto sopra non ho dato una valenza politica o ideologica a questo fatto. Spesso, cominciando un discorso, ho detto: scusate, sono italiano non conosco la lingua ucraina, mentre parlo un pochino la lingua russa. Nessuno mi ha mai guardato male. Mi hanno risposto in ucraino, ma ci si capisce, non è mica arabo.
E poi c'è l'inglese, che ormai parlano in tantissimi, vuoi per il turismo, vuoi per il lavoro, vuoi perchè è logico che sia così.
L'utilizzo dell'inglese nel sud del Paese è molto limitato ed anche questa è una cosa sciocca.
Di sicuro non diventerà lingua nazionale, se è di questo che si ha paura. Ma deve diventare anche in Ucraina uno strumento per comunicare, a meno che non si voglia fare gli indiani, come dice Gianmarco, con il resto del pianeta.
andrey ha scritto:e' da molto che anche in Ungheria non fanno piu' gli indiani con chi parla russo
proprio non lo parlano
Può essere, ma tanti lo capiscono ancora, soprattutto i meno giovani. Lo stesso succede anche a Praga, esperienza personale. E la cosa infastidisce, perchè come notava la mia bella, se abbiamo una lingua per capirci, perchè non la usiamo?
Io in ungheria non mi sono mai sognato di chiedere informazioni in russo, ho sempre utilizzato l'inglese. Qualcuno non lo parla, mi ha chiesto se sapessi il francese. Niente da fare, non parlo francese.
La mia bella parla russo, non è in grado di fare un discorso in inglese che vada oltre le classiche frasi da turista. E allora ovviamente prova a parlare russo. Sa che da un ragazzino non potrà essere capita (tra l'altro ungherese e russo sono lingue molto diverse), ma da un adulto sì. E se questi si rifiuta di avere un dialogo, di capirsi... beh, a mio parere vuol dire che è vissuto tanto, ma non ha capito niente.