Vita da pensionati in Ucraina
- gioviale1956
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Re: Vita da pensionati in Ucraina
Qui in tenerife una mia amica si è vista bloccare la pensione perchè citi bank che eroga la pensione non gli ha inviato il documento da far firmare a un pubblico ufficiale , risolto dopo varie e-mail e telefonate . Qui basta andare in comune dove c'è un funzionario che certifica l'esistenza in vita . Presumo che sia cosi anche in ucraina ma sinceramente non ho certezza , l'unica è sentire l'inps o citibank se è questa la banca che eroga la pensione.Saluti.
-http://www.citibank.com/transactionserv ... /index.jsp
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Re: Vita da pensionati in Ucraina
Salve a tutti. Intervengo solo per segnalare che domani, 15 maggio, a Lviv - presso il Corrispondente Consolare Gianluca Sardelli - un funzionario dell’Ambasciata d’Italia sarà a disposizione dei connazionali che hanno bisogno di svolgere pratiche consolari (rinnovo del passaporto, iscrizione all'anagrafe, etc.) ma soprattutto per le dichiarazioni di esistenza in vita, fondamentali per i pensionati italiani che hanno la residenza fissa in Ucraina e che ricevono la pensione dall'Inps attraverso la Citibank. In realtà l'iniziativa del Consolato italiano è partita già oggi, 14 maggio, ma io ho letto solo adesso l'annuncio sul sito dell'Ambasciata italiana a Kiev e ho ritenuto comunque utile segnalarlo agli amici del Forum. Sul sito ci sono tutte le indicazioni: indirizzo preciso, orario, etc.
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Re: Vita da pensionati in Ucraina
Grazie, preziosissima informazione1
Ciao a tutti, io me ne vado. Buona fortuna. Slava Ucraina!
- Orion
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Re: Vita da pensionati in Ucraina
Ti ringrazio per il tuo commento, Gianmarco, ma non so se la mia segnalazione sia stata particolarmente utile perché ormai mi sembra di aver capito che tra gli utenti del Forum ci siano pochissimi pensionati italiani residenti fissi in Ucraina. La maggior parte vive qui meno di sei mesi all'anno per non perdere la residenza anagrafica e - soprattutto - fiscale in Italia: il motivo principale è noto (continuare a usufruire del nostro Servizio Sanitario Nazionale), ma penso che ci siano anche altre ragioni dietro a questa scelta.Gianmarco58 ha scritto:Grazie, preziosissima informazione1
Alla base della mia riflessione ci sono diversi motivi, ma soprattuto il fatto che alle due Giornate Consolari a Lviv abbiano partecipato pochissimi italiani per sbrigare la pratica relativa alla "esistenza in vita", requisito fondamentale per continuare a ricevere la pensione Inps. Più che altro erano presenti cittadine ucraine che ricevono la pensione Inps avendo lavorato in Italia per diversi anni: ho saputo che nella sola mattinata del primo giorno ce n'erano oltre 300.
Se posso, vorrei ringraziare pubblicamente l'Ambasciata e il Consolato italiani a Kiev per aver inviato a Lviv due funzionari, consentendo a me e ad altri residenti nell'Ucraina dell'ovest di risparmiarsi il lungo viaggio fino a Kiev per svolgere questa pratica.
- dreamcatcher
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Re: Vita da pensionati in Ucraina
Giusta riflessione Orion.
Ho un paio di domande, più che altro curiosità:
-che tu sappia l'iniziativa è limitata a Lviv o è estesa anche ad altre città?
-riguardo le cittadine ucraine che hanno maturato una pensione in Italia, hai qualche informazione in più?
Mi spiego... per maturare una pensione italiana per quello che ne so non bastano pochi anni di lavoro. Diciamo che, se mi riferisco alle badanti che conosco, le più 'anziane' sono arrivate in Italia una ventina d'anni fa, a essere ottimisti.
Praticamente nessuna di loro ha avuto un contratto regolare (e quindi i contributi) fin da subito, quindi credo siano fortunate se possano contare su una quindicina d'anni per la pensione.
Ero curioso di sapere come viene maturato il diritto, lato italiano, e come questo va a sommarsi alla pensione che, immagino, verrebbe corrisposta da parte ucraina.
Ho un paio di domande, più che altro curiosità:
-che tu sappia l'iniziativa è limitata a Lviv o è estesa anche ad altre città?
-riguardo le cittadine ucraine che hanno maturato una pensione in Italia, hai qualche informazione in più?
Mi spiego... per maturare una pensione italiana per quello che ne so non bastano pochi anni di lavoro. Diciamo che, se mi riferisco alle badanti che conosco, le più 'anziane' sono arrivate in Italia una ventina d'anni fa, a essere ottimisti.
Praticamente nessuna di loro ha avuto un contratto regolare (e quindi i contributi) fin da subito, quindi credo siano fortunate se possano contare su una quindicina d'anni per la pensione.
Ero curioso di sapere come viene maturato il diritto, lato italiano, e come questo va a sommarsi alla pensione che, immagino, verrebbe corrisposta da parte ucraina.
- vittorio_guido
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Re: Vita da pensionati in Ucraina
Beh non siamo tutti in pensione..
Se non vado prima per motivi fisici manca ancora molto...
Magari molti pensionati cercano posti più caldi e vivibili dell'Ucraina.
Soluzioni alla Forrest per intenderci.
Comunque grazie.
Vitto'.
Se non vado prima per motivi fisici manca ancora molto...
Magari molti pensionati cercano posti più caldi e vivibili dell'Ucraina.
Soluzioni alla Forrest per intenderci.
Comunque grazie.
Vitto'.
Soltanto gli stupidi non sbagliano mai.....
Odessa Mama
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- Orion
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Re: Vita da pensionati in Ucraina
Provo a rispondere sia a dreamcatcher sia a vittorio–guido.
Per dreamcatcher: sinceramente non so se questa iniziativa dell'Ambasciata e del Consolato italiani sia limitata a Lviv, ma non è la prima volta che si svolgono delle Giornate Consolari presso la sede del Corrispondente Consolare a Lviv. Quanto alla tua seconda domanda, per una coincidenza fortuita ho scritto un paio di giorni fa all'Inps (mediante il comodo servizio online "Inps risponde") per chiedere notizie su questo argomento; in particolare mia moglie voleva sapere se, come si sente dire in giro, gli stranieri che hanno lavorato in Italia (ad esempio le badanti) possono ottenere la pensione di vecchiaia a condizione che abbiano come minimo cinque anni di contributi regolarmente versati e 72 anni di età; attendo la risposta da un giorno all'altro.
Per vittorio–guido: hai ragione, so bene che la stragrande maggioranza degli utenti di questo Forum è ancora lontana dalla pensione; chiaramente io mi riferivo soltanto ai pensionati. Sul fatto di cercare "posti più caldi e vivibili dell'Ucraina", ho solo una perplessità... Quando vivevo in Italia ho conosciuto diversi nostri connazionali sposati con cittadine ucraine e quasi tutti avevano deciso che, una volta in pensione, sarebbero andati a vivere in Ucraina con le loro mogli (come del resto ho fatto io) anche e soprattutto per permettere alle loro consorti di non abbandonare la propria nazione (e, spesso, i figli nati da un precedente matrimonio). Pensavo dunque che nella maggior parte dei casi una coppia italo-ucraina scegliesse di stabilirsi in Ucraina per svariati motivi, oltre a quello a cui ho accennato. Sinceramente la gioia che prova mia moglie quando sta con i figli, i nipotini e gli altri suoi congiunti è, almeno per me, più importante dei climi caldi (che tra l'altro neanche amo troppo) e dei pochissimi aspetti della vita in Ucraina che ancora non mi convincono del tutto. Ma, chiaramente, questa è solo la mia personalissima opinione.
Per dreamcatcher: sinceramente non so se questa iniziativa dell'Ambasciata e del Consolato italiani sia limitata a Lviv, ma non è la prima volta che si svolgono delle Giornate Consolari presso la sede del Corrispondente Consolare a Lviv. Quanto alla tua seconda domanda, per una coincidenza fortuita ho scritto un paio di giorni fa all'Inps (mediante il comodo servizio online "Inps risponde") per chiedere notizie su questo argomento; in particolare mia moglie voleva sapere se, come si sente dire in giro, gli stranieri che hanno lavorato in Italia (ad esempio le badanti) possono ottenere la pensione di vecchiaia a condizione che abbiano come minimo cinque anni di contributi regolarmente versati e 72 anni di età; attendo la risposta da un giorno all'altro.
Per vittorio–guido: hai ragione, so bene che la stragrande maggioranza degli utenti di questo Forum è ancora lontana dalla pensione; chiaramente io mi riferivo soltanto ai pensionati. Sul fatto di cercare "posti più caldi e vivibili dell'Ucraina", ho solo una perplessità... Quando vivevo in Italia ho conosciuto diversi nostri connazionali sposati con cittadine ucraine e quasi tutti avevano deciso che, una volta in pensione, sarebbero andati a vivere in Ucraina con le loro mogli (come del resto ho fatto io) anche e soprattutto per permettere alle loro consorti di non abbandonare la propria nazione (e, spesso, i figli nati da un precedente matrimonio). Pensavo dunque che nella maggior parte dei casi una coppia italo-ucraina scegliesse di stabilirsi in Ucraina per svariati motivi, oltre a quello a cui ho accennato. Sinceramente la gioia che prova mia moglie quando sta con i figli, i nipotini e gli altri suoi congiunti è, almeno per me, più importante dei climi caldi (che tra l'altro neanche amo troppo) e dei pochissimi aspetti della vita in Ucraina che ancora non mi convincono del tutto. Ma, chiaramente, questa è solo la mia personalissima opinione.
- dreamcatcher
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Re: Vita da pensionati in Ucraina
Grazie mille Orion, se e quando l'inps ti darà una risposta spero vorrai condividerla.
Direi che sommata anche a motivi di carattere puramente economici (il potere d'acquisto della pensione italiana, di entrambi, in Ucraina è sicuramente significativo) la rende una scelta molto logica.
D'altra parte però credo ci siano alcune variabili da tenere in considerazione, soprattutto per i più giovani.
Diciamo che alcuni anni fa la coppia tipo era così composta: lui (italiano) più grande di lei (ucraina) di almeno una decina d'anni. i figli di lei probabilmente in Ucraina, così come il resto della famiglia. Genitori 'anziani' per l'aspettativa di vita che c'era in Ucraina... sommando il tutto, come dicevo, scelta logica di trasferirsi lì per un po' di mesi all'anno.
Oggi forse alcune di queste situazioni sono cambiate:
la differenza d'età non è sempre così marcata. I figli di lei sempre più spesso sono stati portati in Italia e qui hanno studiato e cominciato a costruirsi una vita, o almeno hanno delle prospettive per farlo.
Gli ex mariti sono fuori dalla vita di lei, non vengono più sistematicamente 'mantenuti' da lei col suo lavoro in Italia.
I genitori di lei sono probabilmente più autonomi, spesso hanno acquisito un PDS che permette lunghe permanenze in Italia... in pratica ha senso vivere in Ucraina ma non ha senso perdere quei privilegi che comporta mantenere la residenza in Italia.
Questa è una considerazione molto giusta.Orion ha scritto:quasi tutti avevano deciso che, una volta in pensione, sarebbero andati a vivere in Ucraina con le loro mogli (come del resto ho fatto io) anche e soprattutto per permettere alle loro consorti di non abbandonare la propria nazione (e, spesso, i figli nati da un precedente matrimonio).
Direi che sommata anche a motivi di carattere puramente economici (il potere d'acquisto della pensione italiana, di entrambi, in Ucraina è sicuramente significativo) la rende una scelta molto logica.
D'altra parte però credo ci siano alcune variabili da tenere in considerazione, soprattutto per i più giovani.
Diciamo che alcuni anni fa la coppia tipo era così composta: lui (italiano) più grande di lei (ucraina) di almeno una decina d'anni. i figli di lei probabilmente in Ucraina, così come il resto della famiglia. Genitori 'anziani' per l'aspettativa di vita che c'era in Ucraina... sommando il tutto, come dicevo, scelta logica di trasferirsi lì per un po' di mesi all'anno.
Oggi forse alcune di queste situazioni sono cambiate:
la differenza d'età non è sempre così marcata. I figli di lei sempre più spesso sono stati portati in Italia e qui hanno studiato e cominciato a costruirsi una vita, o almeno hanno delle prospettive per farlo.
Gli ex mariti sono fuori dalla vita di lei, non vengono più sistematicamente 'mantenuti' da lei col suo lavoro in Italia.
I genitori di lei sono probabilmente più autonomi, spesso hanno acquisito un PDS che permette lunghe permanenze in Italia... in pratica ha senso vivere in Ucraina ma non ha senso perdere quei privilegi che comporta mantenere la residenza in Italia.
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Re: Vita da pensionati in Ucraina
Orion, questa tua personalissima opinione non è più solo "tua" ma ora la devi condividere almeno con me! Diciamo convintamente che certe gioie che ci può dare la vita sono difficilmente barattabili con un po' di caldo in più.
Sono bellissime emozioni che ripagano le nostre amate mogli di tante sofferenze e frustazioni patite da emigrate.
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Ciao a tutti, io me ne vado. Buona fortuna. Slava Ucraina!
- Orion
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Re: Vita da pensionati in Ucraina
Certo, dreamcatcher, non appena l'Inps mi risponderà (di solito lo fanno nel giro di pochissimi giorni) mi rifarò vivo sul Forum: promesso.
Quanto alle altre tue considerazioni, sono assolutamente ragionevoli. Devi però perdonarmi se personalmente non riesco a vedere tutti questi privilegi che deriverebbero dal vivere in Italia. L'ho scritto a suo tempo e lo ripeto: l'Italia è, e resterà sempre, la MIA terra, il luogo dove sono nato e cresciuto (e dove prima di me sono nati e hanno vissuto i miei genitori, i miei nonni, i miei bisnonni etc.) e che ovviamente amo. Ma per me conta di più "con chi" si vive, rispetto a "dove" si vive. Poi, naturalmente, bisogna anche vedere cosa ti aspetti dalla vita, quali aspirazioni hai, quali sono i tuoi gusti etc. Di certo non esiste una soluzione valida indistintamente per tutti.
Quanto alle altre tue considerazioni, sono assolutamente ragionevoli. Devi però perdonarmi se personalmente non riesco a vedere tutti questi privilegi che deriverebbero dal vivere in Italia. L'ho scritto a suo tempo e lo ripeto: l'Italia è, e resterà sempre, la MIA terra, il luogo dove sono nato e cresciuto (e dove prima di me sono nati e hanno vissuto i miei genitori, i miei nonni, i miei bisnonni etc.) e che ovviamente amo. Ma per me conta di più "con chi" si vive, rispetto a "dove" si vive. Poi, naturalmente, bisogna anche vedere cosa ti aspetti dalla vita, quali aspirazioni hai, quali sono i tuoi gusti etc. Di certo non esiste una soluzione valida indistintamente per tutti.
- vittorio_guido
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Re: Vita da pensionati in Ucraina
Conoscendovi entrambi...
È più lei che sta in Ucraina per te...
Sto scherzando Gianmarco
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- dreamcatcher
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Re: Vita da pensionati in Ucraina
Certamente Orion, non intendevo dire che i vantaggi del vivere in Italia siano tali da essere da soli una motivazione per non trasferirsi in Ucraina.
Anzi.
Le considerazioni sugli affetti sono prioritarie.
E anche senza queste, il vantaggio economico, ovvero una vita "agiata" con redditi europei da spendere in Ucraina, è allettante.
Pero' quello che intendevo io è riferito a questo:
Ma per me conta di più "con chi" si vive, rispetto a "dove" si vive.
Per questo se i figli crescono qui, se la casa la comprano qui, se qui arrivano i nipotini ecc ecc, l'Ucraina "si allontana''.
I miei erano originari del sud, li contavano di tornare... poi hanno messo radici al nord.. una ha portato con sé mamma e nonna, l'altro ha lasciato i suoi per sempre.
Io spero che mai la mia compagna perda il legame con la sua Ucraina...
...trasferirsi si vedra', ma per come siamo messi ora la pensione è un miraggio!
Anzi.
Le considerazioni sugli affetti sono prioritarie.
E anche senza queste, il vantaggio economico, ovvero una vita "agiata" con redditi europei da spendere in Ucraina, è allettante.
Pero' quello che intendevo io è riferito a questo:
Ma per me conta di più "con chi" si vive, rispetto a "dove" si vive.
Per questo se i figli crescono qui, se la casa la comprano qui, se qui arrivano i nipotini ecc ecc, l'Ucraina "si allontana''.
I miei erano originari del sud, li contavano di tornare... poi hanno messo radici al nord.. una ha portato con sé mamma e nonna, l'altro ha lasciato i suoi per sempre.
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Re: Vita da pensionati in Ucraina
Magari per loro trattasi di pensione di reversibilità?dreamcatcher ha scritto: -riguardo le cittadine ucraine che hanno maturato una pensione in Italia, hai qualche informazione in più?
Mi spiego... per maturare una pensione italiana per quello che ne so non bastano pochi anni di lavoro. Diciamo che, se mi riferisco alle badanti che conosco, le più 'anziane' sono arrivate in Italia una ventina d'anni fa, a essere ottimisti.
Praticamente nessuna di loro ha avuto un contratto regolare (e quindi i contributi) fin da subito, quindi credo siano fortunate se possano contare su una quindicina d'anni per la pensione.
Insomma il caso di una moglie ucraina di cittadino italiano, poi passato a miglior vita.
vittorio_guido ha scritto: Magari molti pensionati cercano posti più caldi e vivibili dell'Ucraina.
Soluzioni alla Forrest per intenderci.
Non dimentichiamoci che sono un 50enne
Quanto al resto, direi che, come detto sopra, ognuno ha i suoi criteri.
A volte basta una sola variabile....(suocera ?) ad accelerare tutto .
Scherzi a parte, a me pare, o almeno ho sempre pensato, che la maggior parte delle giovani coppie italo-ucraine vadano a vivere per lo più in Italia, ma non ho dati ufficiali.
Probabilmente dall'età pensionabile (o giù di lì) in poi, le cose cambiano.
"L'uomo saggio aspetta il momento giusto, il pazzo lo anticipa, l'imbecille lo lascia passare". (tratto dal film "Mai arrendersi")
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Re: Vita da pensionati in Ucraina
Per la pensione di vecchiaia contributiva sono richiesti 20 anni di contributi, per quella non contributiva 70 anni e 7 mesi di età (soggetto ad adeguamento) e 5 anni di contributi versati (obbligatoria, volontaria e da riscatto, con esclusione della contribuzione accreditata figurativamente a qualsiasi titolo).
Nel caso in cui la pensione si percepisca all'estero vanno considerate anche le seguenti casistiche :
1) Nel caso di pensione di vecchiaia calcolata con il sistema contributivo, i lavoratori stranieri assunti dopo il 1° gennaio 1996 possono percepire, in caso di rimpatrio, la pensione di vecchiaia al compimento del 66° anno di età, sia per uomini che per donne, oltre adeguamenti alla speranza di vita, e anche se non sono maturati i previsti requisiti (dunque, anche se hanno meno di 20 anni di contribuzione).
2) Nel caso di pensione di vecchiaia calcolata con il sistema retributivo o misto, i lavoratori stranieri assunti prima del 1996 possono percepire, in caso di rimpatrio, la pensione di vecchiaia al compimento del 66° anno di età, adeguati alla speranza di vita, sia per gli uomini che per le donne e con 20 anni di contribuzione.
Non voglio creare polemiche ma, attualmente, la normativa risulta asimmetrica per i cittadini Italiani che si trasferiscono definitivamente all'estero nel corso della vita attiva lavorativa, perlomeno nei Paesi dove non esiste una convenzione internazionale.
Nel caso in cui la pensione si percepisca all'estero vanno considerate anche le seguenti casistiche :
1) Nel caso di pensione di vecchiaia calcolata con il sistema contributivo, i lavoratori stranieri assunti dopo il 1° gennaio 1996 possono percepire, in caso di rimpatrio, la pensione di vecchiaia al compimento del 66° anno di età, sia per uomini che per donne, oltre adeguamenti alla speranza di vita, e anche se non sono maturati i previsti requisiti (dunque, anche se hanno meno di 20 anni di contribuzione).
2) Nel caso di pensione di vecchiaia calcolata con il sistema retributivo o misto, i lavoratori stranieri assunti prima del 1996 possono percepire, in caso di rimpatrio, la pensione di vecchiaia al compimento del 66° anno di età, adeguati alla speranza di vita, sia per gli uomini che per le donne e con 20 anni di contribuzione.
Non voglio creare polemiche ma, attualmente, la normativa risulta asimmetrica per i cittadini Italiani che si trasferiscono definitivamente all'estero nel corso della vita attiva lavorativa, perlomeno nei Paesi dove non esiste una convenzione internazionale.
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Re: Vita da pensionati in Ucraina
Per Gianmarco58: quando scrivi "Diciamo convintamente che certe gioie che ci può dare la vita sono difficilmente barattabili con un po' di caldo in più" mi trovi assolutamente d'accordo. Credo però che non tutti gli utenti del Forum la pensino alla stessa maniera visto che il caldo e il sole italiani sembrano essere per alcuni di loro un'esigenza di primaria importanza. Posizione assolutamente legittima, ci mancherebbe altro, ma che io non condivido.
Per Forrest Gump: nel tuo post hai scritto tra l'altro "Magari per loro trattasi di pensione di reversibilità? Insomma il caso di una moglie ucraina di cittadino italiano, poi passato a miglior vita". Analisi giusta, in qualche caso, ma - a quanto ho sentito - per la stragrande maggioranza delle signore in attesa davanti alla sede del Corrispondente Consolare a Lviv la pratica di "esistenza in vita" serviva per continuare a riscuotere la pensione Inps maturata durante gli anni di lavoro in Italia.
Per Andbod: ti ringrazio a nome di tutti gli interessati per le utili informazioni che hai fornito. A questo punto credo che l'Inps risponderà a mia moglie scrivendo praticamente le stesse cose.
Per Forrest Gump: nel tuo post hai scritto tra l'altro "Magari per loro trattasi di pensione di reversibilità? Insomma il caso di una moglie ucraina di cittadino italiano, poi passato a miglior vita". Analisi giusta, in qualche caso, ma - a quanto ho sentito - per la stragrande maggioranza delle signore in attesa davanti alla sede del Corrispondente Consolare a Lviv la pratica di "esistenza in vita" serviva per continuare a riscuotere la pensione Inps maturata durante gli anni di lavoro in Italia.
Per Andbod: ti ringrazio a nome di tutti gli interessati per le utili informazioni che hai fornito. A questo punto credo che l'Inps risponderà a mia moglie scrivendo praticamente le stesse cose.