notizie curiose

[andbod]

Gli Ucraini terroristi mi fanno sempre sorridere considerando che in Russia ne vivono milioni e se avessero voluto fare qualcosa l'avrebbero fatto da tempo senza mandare spie con il passaporto Russo peraltro.

[andrey]

Un altra carina anche se vista l'elezione di trumpe chissa'cosa ci aspetta

Anche se va contro il mio candidato che non e'traumpe..chiunque esso sia

Diffuse dai maggiori social e altro
VIDEO brogli elettorali...signore che mettono nelle urne manciate di schede compilate che hanno turbato gli americani...addebitate a trumpe...


Di chi erano quei filmati???

Elezioni russe..

Fonte tg rai

[dreamcatcher]

Forse non è la sezione più adatta, ma non vale la pena di aprire una discussione nuova per questa informazione che vorrei condividere.

Tempo fa (un paio d'anni) parlando della mobilitazione avevo raccontato come molti uomini del mio paesello di campagna, avessero trovato il modo di non rispondere alla chiamata alle armi. In qualche occasione era stato il 'sindaco' stesso a non consegnare le chiamate agli interessati, o ad avvisarli di non farsi trovare in casa al momento della consegna della cartolina.

Uno di questi ragazzi è il marito di una ex compagna di classe della mia bella e forse ricorderete che, con l'aiuto della madre di lei, si era trasferito con tutta la famiglia proprio in Spagna dove la suocera,. ormai in procinto di ottenere la cittadinanza spagnola, risiede da più di dieci anni.

Ho chiesto svariate volte maggiori dettagli sulle procedure (e sulla loro regolarità), ricevendo sempre le classiche risposte in stile ucraino, ovvero quelle che vanno dal 'ne znaju' al racconto di fantasia.

Lo scorso weekend siamo andati a trovare la famigliola e, con santa pazienza, tra una vodka e l'altra, mi sono chiarito un po' le idee.

Dunque.
La figlia ha ottenuto in tempi rapidissimi il permesso di soggiorno, il che le ha permesso di iscriversi ad alcuni corsi di lingua e ad altre attività. Ha trovato lavoro (purtroppo in seguito l'ha perso), ed ha avuto accesso a tutta una serie di sussidi (trasporti pubblici, assistenza sanitaria, assistenza giuridica, assegno di disoccupazione ecc ecc) in maniera praticamente gratuita.
da quanto ho capito, il permesso di soggiorno le è stato dato la prima volta per un anno, la seconda per due, e - salvo un cambiamento della situazione o delle leggi spagnole, verrà prolungato fino a cinque anni.
Nel caso in cui la madre ottenesse la cittadinanza, ne beneficerebbe anche lei con un pds di lunga durata.

I due figli, entrambi in età scolare, hanno potuto essere iscritti a scuola (pubblica) fin dal primo giorno in cui sono arrivati in Spagna. Hanno beneficiato della presenza di un insegnante di sostegno per l'apprendimento della lingua spagnola, e di una serie di aiuti economici per le spese scolastiche (che tra l'altro, per quanto ho capito, sono minime).
A causa della mancanza dei requisiti di reddito della madre, i due figli NON hanno potuto ottenere il PDS.
Tuttavia, NON sono passibili di espulsione in quanto minori ed in quanto un loro genitore vive regolarmente su territorio spagnolo.

Il loro permesso di soggiorno, se così lo si può chiamare (poi magari Forrest ne sa di più) è legato allo status di loro padre, ovvero di chi è uscito dall'Ucraina nonostante fosse stato arruolato nel corso di una delle prime mobilitazioni.

La Spagna - è la prima volta che ho il piacere di andarci - mi è sembrata uno Stato molto più organizzato e in un certo senso 'civile' del nostro, ma forse è solo un'impressione turistica o anche una caratteristica della sola Navarra, a quanto so regione con grande autonomia.

Comunque, al ragazzo è stato riconosciuto lo status di profugo, o meglio di rifugiato e da Madrid si attende l'ok per la conversione di questo permesso da rifugiato in un vero e proprio permesso di soggiorno.
Gli è stato chiesto di esibire una prova per dimostrare di essere un rifugiato e lui ha mostrato proprio la lettera di chiamata alle armi.

Come rifugiato, ha diritto a lavorare (se trova lavoro), all'assistenza sanitaria, a far parte di graduatorie per l'assegnazione di un'abitazione, a tariffe agevolate sui mezzi pubblici e via dicendo.
Solo diritti? Assolutamente no.
E qui viene fuori la 'civiltà' dello stato spagnolo, tante volte ricordata da Forrest.

Il rifugiato non può lasciare il territorio spagnolo (come logico, altrimenti che rifugiato sarebbe) e, in mancanza di alternative, viene obbligato a risiedere dove decide lo stato spagnolo, in qualcosa di simile - ma non uguale - ai nostri centri di accoglienza.
Ma, come nel caso in questione, c'è anche la possibilità di vivere altrove nel caso in cui qualcuno dia garanzia per il sostentamento: in questo caso la richiesta l'ha fatta la moglie, che come detto ha il pds per lavoro subordinato, il che ha consentito a tutta la famiglia di restare unita.
E, cosa non da poco, ha permesso allo Stato spagnolo di non doversi occupare in toto del sostentamento del rifugiato. Mi pare un compromesso giusto: qui in italia probabilmente il rifugiato avrfebbe avuto diritto a un alloggio in cui avrebbe portato tutta la famiglia, a spese dello stato.
In Spagna, pur di restare assieme, è un famigliare che si prende carico del mantenimento del rifugiato... lavora, paga l'affitto e via dicendo.

Non do giudizi sulla situazione in sè, sulla diserzione, o su altro.
Volevo solo raccontare un aspetto di un Paese anch'esso della UE, che forse ha saputo affrontare il problema dei rifugiati (anche ucraini, che per quanto so in Italia non possono essere riconosciuti tali) in maniera più saggia di quanto abbia fatto fin'ora il nostro.

Non da ultimo, l'impressione generale che ho avuto, è che queste persone stiano vivendo il loro soggiorno spagnolo in maniera totalmente regolare, senza cercare scappatoie tipicamente ucraino-italiane, nel più assoluto rispetto delle leggi del Paese che li ospita.
Perfino le cinture di sicurezza allacciate sui sedili posteriori.
E pensare che lui, quando l'ho conosciuto in Ucraina ormai quasi dieci anni fa,, forse non sapeva nemmeno cosa fosse una 'Legge'.

[T1000]

E pensare che lui, quando l'ho conosciuto in Ucraina ormai quasi dieci anni fa,, forse non sapeva nemmeno cosa fosse una 'Legge'.

Forse perchè in Spagna le espulsioni sono effettive e non come nello stivale solo su carta, quindi li la gente prende sul serio l'accoglienza ed i propri doveri. Al contrario, in Italia, appena sbarcat/arrivato hanno già mille diritti e 0 doveri. poi lo Stato comunque munge i cittadini per pagare le loro spese, vedi prossima "manovrina" da 4.2 miliardi per il mantenimento dei clandestini/finti profughi

[Forrest Gump]

Posso solo dire che ero stato in Spagna in vacanza decenni fà, quando quindi ero ragazzino, la famosa settimana di mare, sole e discoteche che si è ripetuta un paio di volte.
Nel mio immaginario, che credo sia poi quello di quasi tutti gli italiani, gli spagnoli erano quindi rimasti i nostri cugini, forse addirittura i nostri cugini poveri o provinciali. Questo è quello che pensavo fino a 6 anni fà.

Non dico quello che penso oggi, dopo 6 anni di Spagna e neanche mi soffermo sul Pil spagnolo del 2015 al + 3,5% e sulla previsione 2016 al + 4% (ormai mancano pochi mesi al dato ufficiale).
Dico solo che ho trovato in Spagna quello che mi sarei aspettato, sempre dall'immaginario comune, dalla Svizzera.
Si sta da DIO e come sapete il senso critico non mi manca, ma davvero ho poco o pochissimo da rimproverare a questo paese. E non sembro il solo a pensarla così considerato che, in Costa del sol, e nella fattispecie a Marbella, un residente iscritto all'anagrafe su 3 è uno straniero e, tra questi, inglesi, russi e provenienti dai paesi del nord europa (Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Olanda) sono i più numerosi.

[Gianmarco58]

La Spagna no è solo quella dei benestanti stranieri di Marbella, perché non ci racconti un po' di quello che accade allo stretto di Gibilterra riguardo a COME vengono respinti gli emigranti provenienti dal Marocco?

[peterthegreat]

Gli è stato chiesto di esibire una prova per dimostrare di essere un rifugiato e lui ha mostrato proprio la lettera di chiamata alle armi.

Uno che scappa con la cartolina precetto non e' un rifugiato e' un renitente.
Sara' uno di tanti come i mariti delle rumene in Italia che va in giro in bicicletta tutto il giorno a cercare nei bidoni della spazzatura.

[T1000]

Uno che scappa con la cartolina precetto non e' un rifugiato e' un renitente.

Uno che è renitente non scappa ma si rifiuta di prestare sevizio militare. I questo caso il termine giusto è disertore.

[peterthegreat]

Non volevo scriverla, mi sembrava una parola brutta.

[Gianmarco58]

Ehi, Pietro, hai mica fatto la Comunione oggi?
Avevo un gatto a Odessa, lo chiamavo "Krolik", quando arrivavo a casa col sacchetto delle patate, scappava come un fulmine...

[dreamcatcher]

No Peter, capisco cosa vuoi dire con la frase sui cassonetti, ma non è così.
Anzi, posso dire avendolo conosciuto anni fa ed avendolo rivisto ora, che il soggiorno in Spagna che dura da un paio d'anni gli ha fatto solo bene. Lavora, nei limiti del lavoro che anche in spagna conosce crisi, non sperpera lo stipendio in vodka e, cosa che più di tutte mi ha stupito, ha espresso svariate volte profonda ammirazione per il Paese che lo ospita, le sue Leggi, le sue regole.
Fosse anche solo questo il risultato di tutta la storia, sarebbe già un successo, perchè si è passati dalla mentalità più 'barbara' (per riprendere un termine già utilizzato) a un modo di intendere la società in cui si vive diametralmente opposto.

Ma

Uno che è renitente non scappa ma si rifiuta di prestare sevizio militare. I questo caso il termine giusto è disertore.

Chiaro. Ho scritto prima che non commentavo questo aspetto perchè se ne era parlato a suo tempo, quando avevo raccontato cosa accadeva in campagna durante le mobilitazioni.
Non ho cambiato idea, ci tengo a dirlo.

Così come ci tengo a dire che oggi, probabilmente, la stessa persona avrebbe vissuto ciò che sta accadendo in Ucraina in modo diverso, senza quel disinteresse e quel menefreghismo fatalista che tante volte ho raccontato.
Oggi, non so se perchè è cresciuto o perchè l'ambiente in cui si trova gli offre spunti diversi, critica fortemente il governo ucraino perchè a suo dire non dà alcuna motivazione ai giovani come lui per sacrificarsi per una patria lasciata a se stessa prima dai suoi politici ancora che da Putin. E nello stesso tempo, non ho colto alcuna simpatia per il supereroe Putin, per i fratelli di mamma russia e via dicendo.

Poi logicamente, da qui a tornare in Ucraina il passo è lungo e ne potremmo discutere , ma non credo ne valga la pena.

La Spagna no è solo quella dei benestanti stranieri di Marbella, perché non ci racconti un po' di quello che accade allo stretto di Gibilterra riguardo a COME vengono respinti gli emigranti provenienti dal Marocco?

Questo mi fa sorridere.
Se scrivo che Odessa non è solo quella di chi se la gode (2 euro per mezz'ora di taxi, ho letto giusto? Ecco, due euro c'è chi a Odessa non se li può permettere, e non sono pochi) sento dire che agli odessiti sta bene così; se si scrive che la Spagna appare (sottolineo appare) come un Paese civile, mi tocca guardare come vengono trattati gli immigrati clandestini a Gibilterra.
Ma come, valutiamo la civiltà di uno Stato dal modo in cui tratta i clandestini, o dal modo in cui tratta i propri cittadini?

Non volevo certo dipingere il paradiso terrestre!
Volevo soltanto evidenziare due fatti:

primo: in Spagna, a quanto ho visto, chi proviene dall'Ucraina con il rischio concreto di essere arruolato e/o incarcerato per renitenza o diserzione, può richiedere lo status di rifugiato (bezhenets), status che non necessariamente verrà concesso ma che in altri Paesi della UE non mi risulta esistere. Più volte sul forum è stato chiesto se vi fosse questa possibilità in Italia, e a memoria non ricordo che vi sia.

secondo: in Spagna, sempre per quanto mi è stato detto, le procedure di regolarizzazione sono molto più rapide di quanto non siano in Italia e l'assistenzialismo è molto più mirato a facilitare l'inserimento del cittadino extra-ue nella società, piuttosto che volto a parcheggiarlo per anni in una situazione ambigua come da noi.

Tutto qui. Poi chiaro, c'è chi dall'Ucraina scappa (benestanti come Forrest o poveracci come Koliya) e chi invece vi si trasferisce. Questo non vuol dire che uno abbia ragione e l'altro torto, ma solo che ciascuno cerca nel mondo il proprio posto. Se ha la possibilità di farlo.

[vittorio_guido]

Per lo stato italiano l'ucraina non è in guerra....
Lo è la Nigeria (un paio di attentati di boko haram....) lo è la Siria, lo è il corno d'affrica...ma L'ucraina no.....
Al massimo se dimostri di venire da Donetks o Luganks...
Le due città sono in guerra....ma non si sa contro chi...

[Gianmarco58]

[quote="dreamcatcher"]
Ma come, valutiamo la civiltà di uno Stato dal modo in cui tratta i clandestini, o dal modo in cui tratta i propri cittadini?

quote]
Dipende da come la pensi politicamente.
Te lo traduco:
Ma come valutiamo la civiltà di uno stato, seguendo le esortazioni di Papa Francesco o seguendo le idee di Salvini?
Per gli indecisi c'è sempre Grillo.

[andrey]

Sembra che Un soldato prigioniero Ucraino e scappato dalla prigionia portando con se un T-72 dei russi
-http://ua.racurs.ua/news/57512-boiec-pr ... rojyy-tank

[dreamcatcher]

Mah... chissà se sia una notizia vera

Ecco invece un rapido riassunto dei prezzi delle bevande alcoliche, con relativo aumento

h**p://espreso.tv/article/2016/11/10/skilky_teper_koshtuye_naydeshevsha_gorilka_v_ukrayini_infografika